ASUS Zenfone 3 Zoom e Zenfone 3 AR Anteprima

Nelle prossime settimane arriveranno due nuovi smartphone targati ASUS, Zenfone 3 AR e Zenfone 3 Zoom, che potremo vedere al MWC 2017.

ASUS Zenfone 3 Zoom e Zenfone 3 AR Anteprima
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ASUS ha presentato due nuovi smartphone per ampliare la gamma Zenfone al CES 2016 di quest'anno, lo Zenfone 3 AR e lo Zenfone 3 Zoom. Il mese di febbraio dovrebbe essere quello buono per l'arrivo della variante Zoom, mentre per la variante AR non si hanno ancora informazioni sulla possibile data di uscita. Entrambi i dispositivi puntano tutto su un reparto fotocamere innovativo, che vuole distinguerli dagli altri elementi della serie Zenfone e, soprattutto, dalla massa.
Il primo dei due, lo Zenfone 3 AR, è dedicato alla realtà aumentata e desidera fornire un sistema di imaging avanzato che riesca ad offrire caratteristiche che gli altri device non comprendono. Ci stiamo riferendo a feature legate alla realtà aumentata da cui prende anche il nome il dispositivo.
Lo Zenfone 3 Zoom, invece, fa leva - come la versione dello scorso anno - su un sistema di zoom ottico integrato all'interno del modulo fotocamera, laddove i sensori degli smartphone impiegano di norma uno zoom digitale.

La realtà aumentata sugli smartphone

Zenfone 3 AR è il primo smartphone a supportare ufficialmente le tecnologie Google Tango e Google Daydream VR. Mentre quest'ultima è più conosciuta, la prima è invece meno nota. Si tratta di una piattaforma che ha fatto il suo debutto nel Lenovo Phab 2 Pro, presentato qualche mese fa dalla casa cinese. Google Tango permette allo Zenfone AR di utilizzare funzionalità di motion tracking, di percezione della profondità e di mapping ambientale, che possono essere impiegate da applicazioni per fare misure di distanza fra gli oggetti fisici, giocare a titoli più interattivi della norma, oppure visualizzare mappe e svariate tipologie di dati sul display del device, nonché ambienti tridimensionali riprodotti all'interno della realtà aumentata. A proposito di schermo, lo Zenfone 3 AR si fregia di una diagonale principale da 5,7 pollici con risoluzione QHD e di un pannello Super AMOLED . L'esperienza AR viene supportata dal comparto fotografico di ASUS, che l'azienda ha chiamato ASUS TriCam: i sensori fotografici a bordo sono infatti tre e, presi singolarmente, sono una camera per il motion tracking, una camera per la profondità e un sensore da 23 megapixel Sony IMX318 Exmor. Il reparto fotocamere possiede anche uno stabilizzatore OIS a quattro assi, che aiuta soprattutto durante i video e le foto in movimento. Non manca poi un autofocus ibrido che combina più metodi, come quello laser e quello basato su contrasto. Frontalmente, invece, la fotocamera è meno elaborata, ed ASUS ha incluso un normale sensore da otto megapixel, ma con LED flash.
Il system-on-a-chip è un Qualcomm Snapdragon 821, con due core con design Kryo che arrivano fino a 2,35 GHz, ed altre due unità di calcolo che invece si fermano a "soli" 2,19 GHz. L'Hexagon DSP, che Qualcomm è solita introdurre nei suoi system-on-a-chip, aiuta moltissimo nel processare le funzionalità dedicate alla realtà aumentata, soprattutto relative a Google Tango. Per quanto riguarda invece la memoria RAM abbiamo un doppio taglio, da 6 GB o da 8 GB, con uno storage che va da 32 GB a 256 GB e la possibilità di espanderlo tramite scheda microSD. La capacità della batteria è invece da 3300 mAh.

Ritorna lo zoom ottico su Zenfone

A differenza dell'AR, Zenfone 3 Zoom non supporta alcuna piattaforma per la realtà aumentata o per la realtà virtuale, ma invece si focalizza esclusivamente sulla pura fotografia. Questo dispositivo fa uso di due sensori fotografici posteriori con differenti lunghezze focali per fornire quello che ASUS chiama uno zoom ottico 2.3x. È chiaro che non abbiamo un sistema di lenti mobili come accade per l'obiettivo di una reflex, e che quindi lo zoom ottico non è veramente ottico; ASUS però ha detto che l'effetto è molto molto simile, in quanto lo Zenfone 3 Zoom può molto agevolmente effettuare lo switch fra una camera e l'altra per simulare lo zoom ottico. La camera con il più grosso angolo di visione ha una lunghezza focale di 25 mm, mentre l'altro sensore ha una lunghezza focale di 59 mm: la prima predilige il campo visivo ma fa apparire gli oggetti più piccoli e lontani, mentre la seconda fa esattamente l'opposto. Se combinati, quindi, offrono un'esperienza fotografica superiore alla norma, almeno stando sulla carta. Ricordiamo che questo approccio è quello utilizzato anche da iPhone 7 Plus. Il primo sensore utilizza un Sony Exmor IMX362 da 12 megapixel, mentre il secondo mantiene ferma la risoluzione ma cambia la qualità e il fornitore del sensore, che non è conosciuto. Sul frontale c'è invece una fotocamera da 13 megapixel senza flash.
Il SoC di Zenfone 3 Zoom è un più modesto Qualcomm Snapdragon 625, un octa core con frequenza massima di 2 GHz. La RAM può essere sia da 3 GB che da 4 GB, con lo storage interno che invece può andare da 32 GB a 128 GB, passando per 64 GB. La memoria interna è comunque espandibile tramite scheda microSD. A differenza di Zenfone 3 AR, la batteria di questo smartphone è molto più grande, ed arriva a ben 5000 mAh: data l'efficienza dello Snapdragon 625, grazie al processo produttivo a 14 nm FinFET LPP, questa dovrebbe essere in grado di fornire un'eccellente autonomia.

ASUS Zenfone 3 AR e Zenfone 3 Zoom sono due smartphone che riescono a distinguersi dall’enorme mole di dispositivi che nuotano nell’oceano degli smartphone. Il più particolare dei due è sicuramente lo Zenfone 3 AR, che mette a disposizione dell’utente feature assolutamente nuove. Probabilmente la realtà aumentata su uno smartphone è dedicata più agli sviluppatori che al pubblico, almeno per ora, ma le possibilità offerte sono certamente interessanti. Per quanto riguarda invece lo Zenfone 3 Zoom, speriamo che ASUS abbia migliorato il modello dello scorso anno, che presentava qualche pecca di troppo, ma solo con l'arrivo sul mercato del dispositivo se ne avrà la certezza.