Anteprima Jawbone Up2, Up3, Up4

Tre nuovi braccialetti smart per la californiana Jawbone, che punta tutto sul fitness e sui pagamenti mobile, grazie a un accordo con America Express, ma anche sulla piena compatibilità con Healt di Apple.

Anteprima Jawbone Up2, Up3, Up4
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Jawbone è stata una delle prime aziende a credere fortemente nel settore dei dispositivi indossabili, in particolare a quelli dedicati al fitness e al monitoraggio della salute degli utenti. La linea UP è una delle più note in questo mercato e quest'anno si arricchirà di ben tre nuovi modelli, i Jawbone UP2, UP3 e UP4. L'UP2 prenderà il posto dell'UP24, lanciato nel 2014, l'UP3, in arrivo nei negozi dopo diversi rinvii, apporterà nuove feature al comparto classico della gamma (monitoraggio cardiaco e ambientale) e l'UP4 aprirà nuovi scenari con l'integrazione dei pagamenti mobili via wireless (Jawbone ha siglato un importante accordo con American Express).
In questi giorni l'attenzione dei mercati per i dispositivi indossabili è molto alta, grazie al debutto in 9 paesi del tanto atteso Apple Watch. Tuttavia Jawbone non sembra temere particolarmente la concorrenza del colosso di Cupertino, sia per la bontà dei propri prodotti, in grado di funzionare con una sola carica almeno una settimana, sia per le funzioni originali di cui dispone. In più, la linea UP è completamente compatibile con il sistema operativo iOS e tutti i dati registrati sono tranquillamente utilizzabili nell'applicazione Health presente sugli idevice. I nuovi arrivi inoltre offrono feature che rendono questi fitness e health tracker ancora più completi, a prezzi molto interessanti.

Rinnovamento estetico e funzionale

La nuova generazione di dispositivi UP è molto più comoda da indossare. Jawbone ha ascoltato attentamente le poche critiche degli utenti e ha riposizionato le componenti hardware, ulteriormente miniaturizzate, dalla zona inferiore e laterale a quella superiore, rendendo il tutto ancora più sottile e leggero.
Il Jawbone UP2, come anticipato, rimpiazza l'UP24, ha dimensioni inferiori del 45% rispetto a quest'ultimo e si posiziona nella fascia "base" dell'intera line-up Jawbone. Non è presente alcun cardiofrequenzimetro ma il design è lo stesso del più prestante UP3. Confermati autonomia da (almeno) sette giorni, sensori per il monitoraggio del sonno e dell'attività fisica, connettività Bluetooth LE per il pairing con dispositivi Android/iOS e vibrazione e resistenza ai liquidi (ma non prolungata), tutte caratteristiche già presenti nei precedenti modelli. Jawbone UP2 è disponibile negli Stati Uniti d'America al prezzo di 99 dollari nelle colorazioni "Black Diamond", "Light Grey" e "Silver". Al momento non ci sono informazioni sulla disponibilità in altri paesi, ma Jawbone ha assicurato che il prodotto arriverà in nuovi mercati entro la fine dell'anno.
In questi giorni Jawbone ha finalmente messo fine all'odissea degli utenti che avevano pre-ordinato, alla fine del 2014, l'UP3. Ricapitoliamo brevemente la vicenda. UP3 è stato ufficializzato lo scorso anno con l'inizio delle spedizioni previste dopo alcune settimane. Tuttavia la compagnia statunitense ne ha più volte rimandato la commercializzazione a causa delle scarse performance sott'acqua. L'UP3 infatti, era stato annunciato come "water-proof" fino a 10 metri di profondità, ma in realtà non ben precisati limiti tecnici hanno portato Jawbone a rivedere il tutto e a definirlo un dispositivo "splash-proof", ossia resistente a schizzi d'acqua e, al massimo, sotto la doccia. Solo dal 20 aprile Jawbone ha iniziato a soddisfare le richieste dei primi clienti che avevano pre-ordinato l'UP3, ancora una volta solo sul territorio americano. Entro la fine dell'anno, allo stesso modo dell'UP2, tutti i mercati riceveranno questo braccialetto, a tutti gli effetti il top di gamma della categoria. Jawbone UP3 è in grado di archiviare una gran quantità di dati grazie alla sua piattaforma dotata di diversi sensori: nuovo accelerometro a tre assi, sensori per la bioimpedenza (questa tecnologia è stata ideata dalla società BodyMedia, esperta in fasce per il fitness, acquisita da Jawbone nel 2013), sensori per il rilevamento termico della pelle e ambientale e cardiofrequenzimetro.

La presenza del rilevatore di battito cardiaco e il suo utilizzo, differente rispetto ad altri prodotti della stessa categoria, apre nuovi scenari al monitoraggio della nostra salute e delle nostre attività. Le abitudini dell'utente, da quelle sportive a quelle legate alla dieta alimentare, vengono correlate alla frequenza cardiaca a riposo e incrociando tali dati si avrà una misura di quella che è la forma fisica generale. Importanti le ricadute anche per il monitoraggio del sonno. UP3, rilevando il battito cardiaco e incrociandolo con le informazioni legate ai movimenti durante le ore notturne, monitora le ore del sonno REM e quelle del sonno profondo. La differenza è sostanziale. Durante il sonno REM il nostro organismo rigenera e alimenta la nostra intelligenza e creatività, mentre durante il sonno profondo recuperiamo le energie fisiche e mentali. Approfondire la conoscenza personale di queste due fasi e avere la possibilità di migliorarle può rivelarsi davvero molto prezioso.
Sul fronte fitness i nuovi algoritmi permettono al bracciale il riconoscimento automatico dei diversi esercizi praticati: corsa, allenamento incrociato, tennis e tanto altro. Assente, come nell'UP2, un vero e proprio display, anche se le varie modalità previste (sonno, attività di tracking ecc.) vengono segnalate da piccole icone illuminate da luci al LED, posizionate su una superficie di tipo touch capacitiva che permette con un tocco di passare dal monitoraggio di un'attività all'altra. Così facendo, Jawbone ha eliminato l'unico tasto fisico presente sui modelli precedenti. UP3, infine, offre sei giorni di autonomia e presenta una scocca in alluminio anodizzato. La ricarica, come su tutti i modelli UP, avviene tramite piccolissimi contatti metallici posizionati sotto la banda e collegabili ad un connettore USB. Il vantaggio di questo sistema è duplice: potenziali punti d'ingresso per l'umidità ridotti all'osso e assenza di una protezione da rimuovere. Jawbone UP3 arriverà in Italia nei prossimi mesi nelle versioni Silver e Black al prezzo, già definito, come appare sul sito ufficiale italiano, di 179,99 euro.

Per arricchire ulteriormente la propria offerta, Jawbone ha deciso di introdurre sul mercato, a partire da quest'estate (e, come al solito, solo negli USA), l'UP4. Sostanzialmente si tratta dell'UP3 integrato con un chip NFC per l'abilitazione dei pagamenti mobili via American Express. A differenza di altri metodi di pagamento mobile disponibili al momento, o a breve, sul mercato (Apple Pay o Samsung Pay), il Jawbone UP4 non prevede alcun processo di inserimento password o riconoscimento biometrico per l'approvazione degli acquisti. Una volta associata la carta di credito personale al dispositivo (da fare solo la prima volta), essa verrà codificata con un numero univoco e basterà poi toccare l'icona apposita sull'UP4 nei pressi di un terminale dotato di tecnologia contact-less, che accetta carte di credito American Express, per effettuare il pagamento. Fine dei giochi. Naturalmente se qualcun altro dovesse entrare in possesso del nostro braccialetto basterà intervenire online, in maniera semplice e immediata, per disattivare il tutto. L'UP4 costerà 200 dollari circa, una ventina in più rispetto all'UP3.
Tutte le band 2015 di Jawbone necessitano della nuova applicazione UP, quella di colore viola, per la sincronizzazione e la trasmissione dei dati con smartphone iOS o Android e per la regolazione delle impostazioni generali. Quella blu, invece, è dedicata ai "vecchi" dispositivi UP, compreso UP MOVE.