Anteprima Meizu MX4

L'azienda cinese lancia l'MX4, lo smartphone top di gamma dal prezzo popolare.

Anteprima Meizu MX4
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Meizu è un marchio molto noto agli appassionati di smartphone provenienti dalla Cina. L’azienda di Zhuhai propone diversi prodotti interessanti, a partire dalla serie di smartphone MX, sul mercato dal 2010. Questi telefoni hanno rappresentato un vero e proprio salto in avanti tecnologico per il marchio, visto l’hardware di alto livello di cui sono dotati. L’ultimo arrivato di questa linea di prodotti è il Meizu MX4, presentato ieri nel corso di un evento che ha accolto giornalisti provenienti da ogni parte del globo. La copertura stampa è sintomatica dell’importanza raggiunta dai brand cinesi, che hanno ormai lasciato alle spalle qualsiasi forma di sudditanza psicologica nei confronti dei marchi più prestigiosi. Insomma, se fino a pochi anni fa da oriente arrivavano solo cloni dotati di antenne per la ricezione televisiva, ora la posta in palio è più alta, e sul lungo periodo il dominio delle grandi corporation della telefonia sembra essere in serio pericolo. Futuro a parte, è il presente a interessare maggiormente Meizu, visto che le caratteristiche tecniche del nuovo arrivato lasciano chiaramente intendere che la lotta per il dominio del mercato è già cominciata.

Hardware di alto livello

Meizu MX 4 utilizza la più moderna CPU Mediatek attualmente disponibile, ovvero la MT6595. Il SoC è composto da quattro core Cortex A17 da 2.2 Ghz e da quattro core Cortex A7 da 1.7 Ghz. Gli otto core vengono gestiti tramite la tecnologia big.LITTLE, che permette di risparmiare energia utilizzando la forza bruta del SoC solo in caso di necessità: ad esempio, durante l’utilizzo di un gioco tridimensionale, il processore funzionerà con tutti i core attivi, mentre con il telefono in stand by rimangono funzionanti solo i Cortex A7, che offrono consumi ridotti. La GPU integrata è una PowerVR G6200, che ha consentito all’MX4 di raggiungere 46124 punti su AnTuTu, un valore quasi da record. Bisogna dire però che i dati forniti dai benchmark mobile non sono indicativi per quanto riguarda l’effettiva esperienza d’uso, meglio dunque attendere le prime recensioni per trarre qualsiasi conclusione.

Passando al display, Meizu ha deciso di non seguire il trend che vuole l’adozione di pannelli QHD, preferendo un più “modesto” modello da 5.36” con risoluzione Full HD, che permette una densità di pixel di 418 PPI. Questo ha consentito di contenere i costi produttivi senza impattare troppo sulla qualità dell’immagine, che rimane comunque di ottimo livello. Da segnalare inoltre che la superficie occupata dal display nella parte anteriore è davvero ampia, donando al terminale un look d’impatto. La RAM installata è pari a 2 Gb, mentre la memoria interna è disponibile in diversi tagli, da 16 a 64 Gb, purtroppo non espandibili, un particolare piuttosto inusuale per uno smartphone cinese.
Di alto livello anche la parte fotografica, che può contare sulla qualità di un sensore Sony Exmor RS da 20.7 Mpix con doppio flash LED, capace di scatti fulminei e di riprese in 4K, mentre la camera anteriore è un modello da 2 Mpix. Sul fronte connettività, sono presenti tutti gli standard più diffusi, LTE ed NFC compresi. La passerella delle caratteristiche tecniche è infine completata dalla presenza di una batteria da 3100 mAh rimovibile.

Design

La competizione ad alti livelli richiede uno sforzo dal punto di vista del design di un prodotto, che deve essere studiato nei minimi particolari. Per questo aspetto, Meizu non ha badato a spese, a partire dalla schermo, che, come anticipato, occupa gran parte della scocca anteriore del dispositivo. A proposito della scocca, gli ingegneri che hanno curato lo sviluppo del prodotto hanno utilizzato un nuovo materiale per realizzarla, molto più leggero dell’alluminio e anche più resistente, almeno secondo Meizu. Il corpo dello smartphone è stato stampato utilizzando un unico blocco di questo materiale, lavorato per raggiungere la forma pensata dai designer dell’azienda cinese. In effetti, le dimensioni appaiono contenute, pari a 75,2 mm di larghezza e 144 mm di altezza, per un peso di 147 g e uno spessore di 8.9 mm. Il risultato è molto gradevole alla vista, anche se i rimandi alle linee dei prodotti Apple sono fin troppo evidenti. Forse, una scelta stilistica diversa avrebbe consentito di dare una maggiore personalità a questo MX4, che rimane comunque un prodotto molto curato.

Software e commercializzazione

Un terminale di questo tipo non può certo presentarsi al pubblico con un parco software arretrato, ecco perché l’azienda cinese ha utilizzato la build 4.4.4 di Android per il suo ultimo prodotto. L’interfaccia invece è quella proprietaria Meizu, la Flyme OS in versione 4.0, caratterizzata da un look moderno, con icone pulite e piatte, dai colori pastello. Il risultato è una UI molto simile alle linee guida stilistiche dettate da iOS 8 e Android L, che dovrebbe funzionare piuttosto bene con l’hardware di cui è dotato il terminale. Le nuove runtime ART sono attive di default, per cui le applicazioni che le supportano potrebbero avere prestazioni sopra la media.
Meizu ha attuato una politica piuttosto aggressiva sulle vendite, tanto che il marchio è presente anche in Italia con un negozio online ufficiale, in grado di fornire una regolare garanzia di due anni sui prodotti venduti. Allo stato attuale tuttavia è solo possibile effettuare un pre-order del dispositivo. Il prezzo per la versione base da 16 Gb si aggira intorno ai 220 euro; quella intermedia da 32 Gb viene invece offerta a circa 250 euro, con il top gamma da 64 Gb a 300 euro. Lo smartphone sarà disponibile ufficialmente a partire dal 20 settembre in Cina e, se i prezzi dovessero mantenersi su questi livelli anche in Europa, la soluzione offerta da Meizu potrebbe rivelarsi molto attraente, visto l’elevato rapporto qualità prezzo.