Anteprima Microsoft Surface 3

Addio Windows RT. Microsoft tenta di porre riparo a un clamoroso insuccesso commerciale con il nuovo notebook convertibile Surface 3, un dispositivo che unisce la praticità di un tablet alle possibilità offerte da un portatile.

Anteprima Microsoft Surface 3
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Non c’è dubbio che Microsoft si trovi in una delle fasi più effervescenti della sua storia. La compagnia fondata da Bill Gates, che ha da poco festeggiato i quarant’anni di attività, sta tornando prepotentemente alla ribalta nel mondo dell’informatica, grazie a scelte commerciali innovative e spregiudicate. Proprio per questo, uno dei suoi prodotti di punta, il tablet convertibile Surface, non poteva rimanere estraneo a questa grande onda di cambiamento. Annunciato ufficialmente pochi giorni fa, Surface 3 abbandona definitivamente i processori ARM (e Windows RT) in favore di una CPU Intel Atom in grado di eseguire applicazioni desktop complete. Un terminale finalmente in grado (al pari del fratello maggiore Surface Pro) di fornire un’alternativa completa ad un portatile, conservando le caratteristiche di immediatezza e portabilità tipiche di un tablet.

Caratteristiche tecniche

Come già accennato, la novità sostanziale e il principale segno di discontinuità rispetto alla generazione precedente, di questo Surface 3, sta nel processore. Microsoft ha infatti deciso di abbandonare l’architettura ARM in favore di una CPU tradizionale; parliamo di un Intel Atom x7-Z8700 Quad-Core (2 MB di cache, 1.6 GHz con tecnologia Intel Burst fino a 2,4 GHz). Una soluzione a basso consumo, tuttavia in grado di eseguire programmi desktop completi tra i più diffusi, come la suite Office e Photoshop. Questa nuova configurazione rappresenta un cambio di rotta netto nella progettazione, che avvicina questo prodotto sempre di più alla categoria dei notebook e in sostanza alla linea Surface Pro, da sempre equipaggiata con chip x86/x64. Il nuovo Surface, già disponibile al preordine tramite il sito Microsoft, verrà commercializzato in due versioni, che differiscono per memoria di sistema e di archiviazione (64 Gb con 2 Gb di RAM e 128 Gb con 4 Gb di RAM). Preferibile senza dubbio la versione con 4 Gb di RAM, visto che quella con memoria da 2 Gb rischia facilmente di andare in difficoltà nell’utilizzo dei programmi desktop più pesanti.
Microsoft ha pensato di dotare il Surface 3 di diversi tipi di connessioni. Abbiamo una porta USB 3.0 full-size e una Micro USB, una MiniDisplay Port, il lettore di schede microSD e il Jack per le cuffie. Anche il reparto wireless è curato, con il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac e il Bluetooth 4.0. Vista la spinta di Redmond nel promuovere Skype, non possono mancare due fotocamere, una anteriore da 3,5 megapixel e una posteriore da 8,0 megapixel, con messa a fuoco automatica. I sensori installati sono quelli di luce ambientale e di prossimità, l’accelerometro, il giroscopio e il magnetometro.
La scelta di inserire la ricarica tramite lo standard Micro-USB è intelligente, vista la diffusione sul mercato di terminali ricaricabili tramite alimentatori di questo tipo, che permetterà ai possessori di smartphone Android o Windows Phone di ricaricare tablet e telefono con un solo caricabatteria. Nuovo anche il Display da 10.8 pollici Full HD con aspect ratio di 3:2. Una differenza apparentemente piccola rispetto al precedente pannello da 10.6 pollici 16:9, ma che grazie al nuovo rapporto d’aspetto dovrebbe rendere il terminale più maneggevole, soprattutto in orientamento verticale.

Software e Design

Windows RT (e le sue applicazione di qualità altalenante) viene definitivamente abbandonato. Surface 3 si basa su Windows 8.1 e offre la possibilità di un upgrade gratuito al nuovo Windows 10 (previsto per il 2016). Con Surface 3 saremo quindi in grado di lavorare in maniera veramente completa, qualora ce ne sia bisogno, rispetto a quanto era possibile fare con i suoi predecessori. Oltre a questo, i primi acquirenti troveranno incluso nel prezzo di acquisto un abbonamento gratuito di un anno al servizio Office 365, che permette di usufruire dei vantaggi della nota suite di produttività e di numerose funzionalità cloud computing ad essa collegate. Il design, visti gli ottimi livelli già raggiunti da Surface 2, non è stato stravolto ed anzi questo nuovo tablet rimane fedele a quanto visto finora.

Lo Chassis è realizzato con una lega di magnesio ultraleggera in colorazione argentata, dal profilo sobrio ed elegante. Un materiale versatile, adatto ad ogni ambito, sia quello lavorativo che quello studentesco/universitario. Il supporto posteriore, a differenza della versione pro, è regolabile su tre sole posizioni, un dettaglio che potrebbe creare noia alla visibilità del display in particolari condizioni di luce. Tutto rimane confinato in una struttura dalle dimensioni (267 x 187 x 8,7 mm) e dal peso (624 g) contenuti: due condizioni necessarie per un convertibile che si rispetti.
Rinnovata anche la gamma di accessori, che include una nuova type cover e la penna capacitiva; irrinunciabile la prima qualora si voglia utilizzare il tablet a mo’ di computer e molto utile la seconda per l’editing grafico. Entrambe rimangono accomunate da un prezzo particolarmente salato, un problema in parte aggirabile optando per le versioni uscite con Surface 2, del tutto compatibili.

Microsoft Surface 3 Tablet di norma, portatile quando serve. Questa è l’idea di fondo con cui Surface è stato concepito, e che grazie al nuovo processore inserito in questa terza versione, prende ancora più corpo, forte della possibilità di eseguire i programmi desktop più diffusi. Il cambio di architettura manda sostanzialmente in pensione Windows RT, da sempre mal digerito dall’utenza, e avvicina il tablet Microsoft al fratello maggiore Pro, anche per quanto riguarda il prezzo. Servono infatti 609.90 € per acquistare il Surface 3 (729.90 € per il modello da 128 Gb), una cifra che lo mette in diretta concorrenza con il segmento dei convertibili più potenti, Surface Pro compreso. Le caratteristiche tecniche non eccezionali (soprattutto nella versione base) rischiano di non essere sufficienti ad eseguire in maniera fluida le applicazioni più pesanti, col rischio di relegare questo nuovo prodotto nel limbo del vorrei ma non posso. Un giudizio definitivo dipende quindi fortemente dalle prestazioni che Surface 3 sarà in grado di offrire nell’utilizzo come notebook, al netto di una scelta di progettazione necessaria visto lo scarsissimo successo delle versioni RT. Il rischio di risultare commercialmente “intrappolato” tra notebook e convertibili più potenti è senza dubbio alto, ma rimane apprezzabile la voglia di Microsoft di ritornare suoi propri passi, cercando di porre rimedio a direzioni intraprese nel recente passato, dimostratesi quantomeno poco lungimiranti.