Motorola Moto X: Snapdragon S4 Pro per il rilancio

Motorola presenta alla stampa lo smartphone che dovrebbe segnare il riscatto dell'azienda statunitense e il suo ritorno da protagonista.

Motorola Moto X: Snapdragon S4 Pro per il rilancio
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Motorola è una delle azienda che ha scritto diverse pagine importanti nella storia dei cellulari. Fin dai primi brick phone (ETACS), passando per il modello Razr, il mondo mobile ha visto la società americana sempre ai vertici. Con l'irruzione sulla scena degli iPhone e degli smartphone così come li conosciamo oggi, l'azienda di Chicago ha perso molto terreno in questo settore. Motorola lavorando prima a stretto contatto con Google (che poi ha acquistato l'azienda) ha cercato più volte di sovvertire l'ordine formatosi, producendo modelli coraggiosi (come l'Atrix) ma dallo scarso appeal commerciale. Il Moto X dovrebbe consentire al produttore americano di risalire la china e ricominciare a dire la sua in questo affollato settore. Alla base di progettazione del nuovo smartphone,ci sono una serie di coprocessori e sensori dedicati al controllo vocale, alle notifiche intelligenti a schermo, al riconoscimento di movimenti della mano per l'attivazione delle applicazioni più usate, ed infine, ad una personalizzazione estrema dell'estetica del prodotto, tramite un sito dedicato.L'assemblaggio di questo telefono, udite udite, si fa negli Stati Uniti,più precisamente nello stato del Texas, una novità che secondo uno studio recentemente pubblicato inciderebbe solo di 5$ sul costo finale.

Il Design, gli ingressi, le dimensioni.

La forma del telefono è molto simile all'HTC One, sebbene il dispositivo sia più piccolo e maneggevole. Colpisce subito il pannello frontale che per la quasi totalità è occupato dal display. Questo risultato è stato ottenuto grazie ad un nuovo processo costruttivo che ha permesso di ridurre lo spazio della giunzione tra il vetro e il pannello tattile, con la plastica del rivestimento. I due elementi si fondono l'uno nell'altro, permettendo di spingere al limite le dimensioni dello schermo in un frontale quasi senza bordo.
Sopra il display, però, è riservato dello spazio alla capsula auricolare, la fotocamera anteriore, il led di notifica, ed i sensore di prossimità e di luminosità. In basso c'è un piccolo foro per uno dei tre microfoni utilizzati per la riduzione del rumore ambientale durante una chiamata e per il riconoscimento vocale (uno è sul bordo inferiore, l'altro vicino al jack audio). Il vetro del pannello frontale è leggermente convesso per adattarsi alla naturale curva formata dal volto in prossimità dell'orecchio. Sul lato destro trovano posto il bilanciere del volume ed il tasto di accensione. Il connettore microUSB si trova in basso, agli antipodi c'è la presa per il jack audio. La SIM in formato nano andrà inserita nell'apposito sportellino situato sul lato sinistro. Non c'è invece alcun alloggiamento per una microSD. Il pannello posteriore ha una leggera curvatura al centro che si estende per tutta la lunghezza del telefono. La trama in rilievo del retro è stata progettata per consentire una impugnatura sicura. Nonostante abbia un display da 4,7 pollici grande quanto quello del Nexus 4, lo smartphone è più piccolo (alto 129 mm, largo 62mm, spesso 10mm, pesa 131 grammi). Uno schermo al top ed un corpo così piccolo dovrebbe permettere di utilizzare il telefono con una sola mano facilmente.

Il CUORE PULSANTE: CPU e GPU

Al centro di tutto c'è il nuovo X8 Mobile Computing Engine, una versione customizzata dello Snapdragon S4 Pro. Rispetto al processore standard realizzato da Qualcomm, l'X8 (inserito anche nei nuovi Droid) ha una CPU Krait 300 dual-core con frequenze di 1,7 Ghz ed alcuni chip dedicati. Per iniziare ci sono quattro GPU Adreno 320, molto utili per i giochi 3D, ma la vera novità sono gli ultimi due co-processori progettati per gestire funzioni particolari: uno per il riconoscimento vocale (Natural Language Processing), l'altro per la gestione degli input provenienti dai diversi sensori (Contextual Computing Core). La scelta di Motorola in campo hardware è forse anacronistica ma acquista significato scoprendo che i chip dedicati consumano molto meno del singolo processore super potente. Nonostante l'S4 Pro sia distante anni luce rispetto agli ultimi prodotti Qualcomm, è ancora in grado di gestire in modo ottimale il sistema operativo così come la navigazione web. Il centro nevralgico del dispositivo è coadiuvato in tutti i compiti da 2 GB di RAM.

SUPER AMOLED A RISPARMIO ENERGETICO

Il display è costituito da un pannello Super AMOLED, con una risoluzione più bassa della concorrenza (720p) ma ad alta densità di pixel (313ppi). La matrice utilizzata da Motorola non è la PenTile RGB che Samsung ha inserito nel Galaxy S3 ma la variante montata sul Note II, ovvero l'S-Stripe. In quest'ultima i sub-pixel rossi e verdi impilati hanno in uno spazio adiacente il loro corrispettivo blu. Questa novità permetterà di avere icone ben definite e poco sgranate se osservate da vicino. L'assenza della retroilluminazione degli schermi Super LCD e l'accensione selettiva dei pixel incidono tanto sul risparmio energetico dei moderni terminali. Gli ingegneri Motorola hanno pensato di sfruttare queste caratteristiche dello schermo AMOLED per introdurre l'Active Display e le Active Notification. Attivando soltanto alcuni pixel si forniscono informazioni e notifiche in modo semplice, veloce, con un occhio di riguardo ai consumi. L'Active Display è regolato dall'MSP430 che catalizza una serie di informazioni provenienti da tutti i sensori del telefono. Questo componente dell'X8 analizza di volta in volta tutti gli stimoli esterni.
Quando si estrae il dispositivo dalla tasca o dalla borsa sarà riportata sul display la data e l'ora, sotto forma di testo bianco pulsante. Se il dispositivo è poggiato su un tavolo o riposto in borsa lo schermo si spegnerà automaticamente. Allo stesso modo funzionano le Active Notification che permettono di visualizzare le informazioni provenienti dalla maggior parte delle app in modo semplice e veloce. I messaggi, le chiamate, le mail ricevute ed altro si troveranno sotto l'orologio. Basta toccare l'icona desiderata per controllare il contenuto dell'avviso o spostarla in alto per accedere all'applicazione collegata. Si può persino cancellare quello che non interessa con un semplice swipe, a destra o sinistra. L'Active Display e le Active Notification saranno un buon compromesso tra la costante voglia d'informazione ed il risparmio energetico.

OK, GOOGLE NOW
I controlli touch-less (comandi vocali) nel Moto X hanno catalizzato l'attenzione della stampa internazionale poiché toccano vette non ancora esplorate da altri terminali Android. Dopo un periodo iniziale di allenamento basterà pronunciare la parola chiave "OK, Google Now" perché il telefono si metta in modalità ascolto, ridestandosi perfino dallo stand-by. L'utente potrà interagire con il dispositivo, utilizzando ogni funzione senza toccare il display. Il motore è quello della Ricerca Vocale ma il risultato è, al momento, senza precedenti. Il chip dedicato esclusivamente a questa funzione (TI C55x) permetterà di utilizzarla in ogni momento. Si avrà un assistente vocale sempre attivo, parsimonioso con la batteria e le prestazioni del sistema poiché il software dell'NLP (Natural Language Processing) gira esclusivamente sul processore dedicato.

FOTO ED ALTRO

La fotocamera, da 10 mega-pixel, sfrutta la tecnologia ClearPixel per foto più nitide e luminose. Il sensore Omnivision OV10820 (con pixel da 1,4 um, 1/2.6", F/2.4) usa la matrice Clarity+ 2x2 RG, BC che cattura più luce e dovrebbe garantire un minore rumore di fondo nelle foto. L'interfaccia della corrispondente applicazione è cambiata rispetto a quella classica di Android: uno swype verso destra apre il menu di scelta della modalità di cattura, uno verso sinistra catapulta l'utente nella galleria. Per foto, singole o a raffica (scatto continuo), e per mettere a fuoco basta un solo dito che dovrà toccare la parte corrispondente del display. L'accesso alla fotocamera è un altro aspetto regolato dal chip dedicato MSP430 che regola le funzioni del telefono in base agli input dai sensori. Bastano due rapide rotazioni del polso, come a voler simulare il movimento di un cacciavite anche con il telefono in standby, per essere pronti a scattare una foto. Questa scorciatoia dovrebbe consentire di abbassare notevolmente i tempi per immortalare i momenti più belli.
Gli ingegneri Motorola assicurano che la batteria (da 2200 mAh) permetterà di usare il dispositivo per una giornata intera. Tra la dotazione hardware si annoverano anche il GPS, il GLONASS, il Miracast Wireless Display Server, l'NFC, il Bluetooth 4.0. Per i dati si utilizzano la connettività 4G e Wi-Fi a/b/g/n/ac, quest'ultima assicurata dalla nuova scheda QualcommWCN3680.

MOTOMAKER: LA FABBRICA DEI SOGNI

Grazie ad un accordo stretto con Motorola, AT&T non soltanto sarà l'unico gestore ad offrire la versione con 32 GB di spazio d'archiviazione ma attraverso il sito Moto Maker consentirà di personalizzare il proprio terminale. Scegliendo tra ben 18 differenti colorazioni per il retro, 7 colori per il bordo laterale, tra bianco o nero per il pannello frontale si può realizzare il cellulare dei propri sogni. La consegna a casa avviene in appena quattro giorni lavorativi. Il servizio attivo al momento soltanto negli USA potrebbe incidere tanto sulle vendite, considerando anche il segmento di consumatori a cui si rivolge, ovvero l'utenza media. Questa operazione commerciale è frutto degli sforzi del produttore che ha realizzato l'impianto di assemblaggio in Texas, piuttosto che in Oriente.


JELLY BEAN "STOCK"

Il sistema operativo è Android aggiornato alla versione 4.2.2. L'interfaccia grafica personalizzata (MotoBlur) è stata definitivamente archiviata. Il Jelly Bean che gira sul terminale è molto simile nell'aspetto a quello che si ritrova sui Nexus, con qualche applicazione personalizzata. Nel Moto X tutti gli aggiornamenti passeranno attraverso Motorola che avrà sempre l'ultima parola in merito. Questo quasi a voler sottolineare l'indipendenza che tanto Eric Schimdt e Larry Page continuano a sbandierare ai quattro venti. Anche la scelta della versione 4.2.2 al posto della recente 4.3, fa capire come le decisioni vengano prese in modo autonomo. I fan del modding si dovranno accontentare della Developer Edition con bootloader sbloccato.

Motorola Moto X Motorola pensa al proprio Moto X come punto di svolta per gli smartphone. Con questo dispositivo l'azienda imbocca una strada impervia sebbene rispecchi, in parte, quella già battuta da Apple con l’iPhone 5. Gli ingegneri hanno deciso di puntare su soluzioni ben collaudate, la progettazione che sta dietro al dispositivo tenta di coniugare hardware e software per fornire risposte valide ed in generale facilità d'utilizzo. Per il telefono, sul mercato statunitense da fine Agosto, non è stata comunicata alcuna data d'arrivo in Italia. Sembra scontata la commercializzazione di questo terminale nel Bel Paese con un prezzo forse troppo elevato (500-600 euro) per le specifiche tecniche presentate. Inoltre potrebbe incidere negativamente sulle vendite l'assenza del servizio di personalizzazione Moto Maker presente oltreoceano.