Anteprima NextBit Robin, lo smartphone cloud

Da Kickstarter arriva NextBit Robin, un nuovo smartphone che si affida al cloud per salvare le nostre foto e le nostre applicazioni, per risparmiare prezioso spazio nella memoria interna.

Anteprima NextBit Robin, lo smartphone cloud
Articolo a cura di

Dalle piattaforme di raccolta fondi come Indiegogo o Kickstarter arrivano sempre più spesso prodotti di ogni tipo, sempre più interessanti ed innovativi. Grazie ad esse numerose idee geniali si sono tramutate in realtà, raccogliendo in brevissimo tempo milioni di dollari di finanziamenti e divenendo prodotti di grande successo in tutto il mondo. L'elenco è molto lungo, basti pensare a Pebble Time, lo smartwatch in grado di raccogliere più di 20 milioni di dollari di finanziamenti e quasi 80000 pre-ordini.
Oggi vi vogliamo presentare Robin, un nuovo smartphone prodotto da Nextbit, un'azienda fondata da ex dipendenti di Google e HTC, da poco arrivato su Kickstarter.

Il primo smartphone basato sul cloud

Questa è la caratteristica principale di questo smartphone, che lo distingue nettamente da tutti gli altri prodotti concorrenti. Tralasciando per ora le altre caratteristiche tecniche, vogliamo soffermarci su questa innovativa funzionalità. A bordo del Robin troveremo non solo 32 GB di memoria interna (non espandibile tramite Micro Sd) ma potremo anche utilizzare 100 GB di spazio di archiviazione (ulteriormente espandibili) messi a disposizione gratuitamente sul Cloud dell'azienda.
Questo spazio verrà utilizzato non solo per le foto, ma anche per le applicazioni. Infatti il Robin, collegato ad una presa di corrente e connesso ad una rete Wi-Fi, sarà in grado automaticamente di trasferire sul cloud le applicazioni non usate di frequente. Una volta trasferite fuori dal telefono queste verranno cancellate dalla memoria interna ed identificate da un'icona di colore grigio, potendo così recuperare spazio libero per nuove foto, video o app. Quando l'utente vorrà usare di nuovo le applicazioni trasferite sulla nuvola basterà semplicemente un tocco sulla relativa icona ed il Robin provvederà a scaricarle e ad avviarle. Grazie al software sviluppato da Nextbit ed integrato all'interno di Android non sarà necessaria una nuova procedura di configurazione e le app saranno subito pronte all'uso. Nella parte posteriore del telefono, sotto la simpatica icona a forma di nuvoletta, sono presenti quattro led che indicano il corretto funzionamento del collegamento con il cloud.
L'utente, comunque, potrà scegliere quali applicazioni dovranno sempre essere mantenute nello smartphone, utilizzando l'apposita interfaccia sviluppata dall'azienda. Inoltre l'utente potrà decidere di eseguire le operazioni di trasferimento anche quando non è connesso al Wi-Fi.

Aspetto e caratteristiche tecniche

Il Robin si presenta con un elegante design squadrato, con dimensioni 149x72x7mm. E' realizzato in plastica e metallo ed è disponibile in 2 versioni. La prima, denominata Midnight, è di colore grigio, mentre la seconda chiamata Mint è di colore verde acqua e bianco, adatta soprattutto ad un pubblico giovane.
Il design è caratterizzato dall'assenza di tasti fisici frontali e da 2 speaker stereo, di forma circolare, presenti sopra e sotto il display. A sinistra si trovano i pulsanti per la regolazione del volume mentre sulla sommità del dispositivo si trova la presa delle cuffie. Sulla destra, invece, troveremo il pulsante di sblocco con integrato il lettore per il riconoscimento delle impronti digitali. In questa posizione, molto ergonomica e di facile accesso, basterà semplicemente premere il pulsante di accensione per attivare il riconoscimento delle impronte e sbloccare il telefono.
Alla base del Robin, in una posizione molto particolare, è stato inserito un Led di notifica vicino alla porta USB (con connettore type C). In questa posizione il Led sarà sempre visibile anche se il cellulare è appoggiato su una superficie, con il display rivolto verso il basso.
Analizziamo ora le caratteristiche tecniche di questo dispositivo. Cuore del Robin è il SoC Qualcomm Snapdragon 808, lo stesso processore impiegato su LG G4. Si tratta di un chip exa-core con architettura BIG.LITTLE, con a bordo 6 processori. I primi due presentano un'architettura ARM Cortex A57 mentre i rimanenti quattro core sono invece del tipo A53. Lo Snapdragon 808 è in grado di raggiungere la frequenza massima di 2 Ghz, è realizzato con un processo produttivo a 20 nm ed ospita la suo interno una GPU Adreno 418.
Questo SoC è affiancato, inoltre, da 3 GB di RAM. Molto buone anche le caratteristiche del display, un IPS da 5,2 pollici con risoluzione Full HD e vetro Gorilla Glass.
Il Robin non lascerà delusi neanche gli appassionati di fotografia grazie al sensore posteriore da 13 Megapixel realizzato da Samsung e dotato di tecnologia PDAF (Phase Detection Auto Focus) che consente ottimi scatti privi di sfocature in ogni condizione di utilizzo, affiancato da un flash dual tone. In aggiunta, questa camera sarà in grado di salvare le nostre foto nel formato RAW. Nonostante le elevate dimensioni di questi file, grazie al supporto del cloud, non avremo nessun problema di spazio e potremo quindi salvare molte fotografie in questo formato. La camera frontale sarà, invece, da 5 MPX. L'azienda promette ottime prestazioni anche per quanto riguarda l'autonomia. A bordo troveremo una batteria da 2680 mAh ed il sistema di ricarica rapida.
Per quanto riguarda la connettività, il Robin sarà in grado di collegarsi alle reti LTE, supporta il Wi-Fi b/g/n/ac ed il Bluetooth 4.0 LE e l'NFC.
Concludiamo parlando del sistema operativo. Il cellulare avrà a bordo Android Lollipop ma verrà aggiornato ad Android M il prima possibile, dopo poche settimane dal lancio. Robin non avrà a bordo nessun bloatware, le fastidiose e odiate App spesso inutili, installate molto spesso dai vari produttori di cellulari. Infine sullo smartphone sarà possibile sbloccare in modo molto semplice il bootloader. Si potranno, quindi, installare liberamente le varie ROM come la CyanogenMod e Nextbit offrirà assistenza gratuita, in garanzia, anche in caso di "brick" (fallito aggiornamento del firmware) del telefono. Nexbit si è anche impegnata ad offrire i driver, in versione open source, delle varie componenti agli sviluppatori interessati.

Prezzo e disponibilità

Il Robin è realizzato in collaborazione con Foxconn, uno dei maggiori produttori di prodotti elettronici al mondo. Il team di Nextbit ha un'esperienza pluriennale nel mondo Android. Infatti, il suo CTO (Chief Technical Officer), Mike Chan, ha guidato lo sviluppo del comparto "power management" del sistema operativo di Google fino alla versione 3, mentre il CEO dell'azienda Tom Moss ha ricoperto la carica di "Worldwide Head of Business Development and Partnerships" per Android lavorando in Google fino al 2010. Infine a capo del design c'è Scott Croyle, ideatore dell'HTC One M7 ed M8, smartphone dall'aspetto veramente elegante, tra i migliori degli ultimi anni.
Attualmente il Robin è ordinabile tramite la piattaforma di raccolta fondi Kickstarter. I primi 1000 acquirenti hanno avuto la possibilità di averlo ad un prezzo di 299 dollari, escluse tasse e spese di spedizioni. Una volta giunto sul mercato il prezzo finale sarà di 399 dollari. L'azienda prevede di consegnare i primi esemplari di Robin all'inizio del prossimo anno.
Questo smartphone sta avendo un successo pazzesco. In sole 10 ore dall'inizio della campagna ha raggiunto il traguardo di 500.000 dollari, necessari al completamento della fase di sviluppo e addirittura nelle prime 3 ore e mezza dall'arrivo su Kickstarter è riuscito a raccogliere più di 1000 pre-ordini, con finanziamenti per oltre 350.000 dollari. Un successo veramente clamoroso a cui si assiste molto di rado. Manca ancora quasi un mese al termine della campagna, l'azienda ha fissato quindi un nuovo obiettivo, vuole raccogliere addirittura un milione di dollari ed includere, se questo traguardo verrà raggiunto, un caricatore rapido nella confezione di ogni Robin.

NextBit Robin Il Robin è un chiaro esempio dei vantaggi oggi offerti dalle piattaforme di raccolta fondi. Con una buona idea e con il giusto prodotto, si possono raccogliere in brevissimo tempo considerevoli somme di denaro che consentono di portare a termine lo sviluppo di prodotti innovativi in grado di soddisfare le vere esigenze del pubblico. Il Robin, con i suoi 100 GB messi a disposizione tramite la tecnologia cloud, risolve il problema dello spazio occupato dalle applicazioni, sempre più voluminose, e consente di trasferire sulla nuvola una notevole quantità di foto anche in formato RAW. Infine le sue caratteristiche tecniche sono di tutto rispetto. Lo Snapdragon 808, affiancato da 3 GB di RAM, ha dimostrato tutta la sua potenza nell’LG G4 ed è in grado di far girare senza problemi tutte le applicazioni, anche le più esigenti.