Anteprima Samsung Galaxy J1

La nuova fascia bassa di Samsung è basata sul nuovo Galaxy J1, un device basato su SoC Marvel Armada Mobile PXA1908 e dotato di soli 512 MB di RAM, pochi per un terminale del 2015.

Anteprima Samsung Galaxy J1
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Qualche tempo fa Samsung ha annunciato che ci sarebbero stati cambiamenti nella propria politica produttiva, che prevedeva il lancio di moltissimi device ogni anno. L’annuncio è stato accolto favorevolmente dal pubblico e dai media, che hanno visto in questa dichiarazione la volontà di realizzare meno varianti ma più curate. A giudicare dal numero di device mostrati nell’ultimo periodo però, i presupposti per un deciso cambiamento sembrano essere svaniti. Tra i numerosi modelli presentati dall'inizio dell'anno troviamo il nuovo Galaxy J1, che andrà a collocarsi nella fascia bassa del mercato. Questo device è il primo della famiglia “J”, che verrà in futuro popolata da altri smartphone, ovvero da J3, J5 e J7, andando a formare la nuova linea economica della casa coreana.
Il dispositivo inizialmente sarà disponibile alla vendita in Malesia, ma alcune voci sostengono che esso approderà anche in Europa in futuro, al prezzo di circa 100 euro; questa notizia dev'essere ancora confermata ufficialmente dalla casa produttrice, per cui tutto è possibile.

Caratteristiche tecniche

Il Galaxy J1 possiede una scheda tecnica dalle caratteristiche davvero basilari, troviamo infatti un display da 4.3 pollici di diagonale dotato di una risoluzione di 480x800 pixel, un processore dual core da 1.2 Ghz di cui non si conoscono le specifiche, 512MB di memoria RAM e 4GB di spazio destinato allo storage interno, espandibile grazie allo slot per MicroSD. È stata annunciata anche una seconda variante del dispositivo, in barba alla razionalizzazione del listino, con CPU Marvel Armada Mobile PXA1908, un Quad Core a 64 bit con connettività LTE e supporto Dual SIM. Questa versione sembra quella più papabile per l'arrivo in Europa, viste le prestazioni maggiori. Il device ha dimensioni pari a 129x68.2 millimetri, con 8.9 millimetri di spessore e 122 grammi di peso.

Sullo smartphone è installata una fotocamera posteriore da 5 megapixel con Flash LED, che consente di registrare video in HD a 30 fps, mentre anteriormente è presente una fotocamera da 2 megapixel. Il comparto fotografico godrà di alcune personalizzazioni date dall'interfaccia Samsung, come Tape to Take Pics, che permette di scattare una fotografia semplicemente toccando con il dito un qualsiasi punto dello schermo, oppure Palm Selfie, che offre la possibilità di scattare una fotografia con un semplice movimento della mano.
Sul versante della connettività, Samsung Galaxy J1 offre il supporto al Dual SIM e alle reti 2G e 3G, oltre al Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.0, GPS e microUSB 2.0.
Gli ingegneri coreani hanno deciso di installare una batteria da 1850 mAh, che stando a ciò che affermano i produttori, dovrebbe garantire un'autonomia pari a 10 ore in conversazione, 12 ore con connessione Wi-Fi attiva e ben 40 ore di riproduzione audio; ma non è finita, poiché l'autonomia del terminale potrà essere aumentata grazie alla presenza della modalità Ultra Power Saving, che disattiverà automaticamente alcune feature superflue per consentire all'utente di risparmiare energia e quindi di utilizzare più a lungo il proprio smartphone.
Il Samsung Galaxy J1 è basato sul sistema operativo Android 4.4.4 KitKat, personalizzato grazie all'interfaccia TouchWiz, e sarà disponibile alla vendita in tre diverse colorazioni: bianco, blu e nero.

Samsung Galaxy J1 Dopo l'annuncio di Samsung e la pubblicazione della scheda tecnica di Galaxy J1, il web si è scatenato in una marea di commenti e discussioni sulle caratteristiche tecniche di questo prodotto; il motivo di questa reazione sarebbe l'eccessivo prezzo di vendita, infatti 100 € sembrerebbero decisamente troppi per un terminale dotato di un simile hardware. Se la variante Quad Core dovesse essere quella che arriverà in Europa, allora la situazione migliorerebbe decisamente, aumentando la competitività di questo smartphone. Le società forse ritengono che la produzione di molti device assicuri un guadagno maggiore, ma guardando alla realtà dei fatti, non sarebbe forse più opportuno concentrare le risorse su pochi terminali, in modo da riuscire a dare alla luce smartphone realmente interessanti?