Sony A1 OLED: neri assoluti e Surface Audio per sfidare LG

Abbiamo provato il primo TV OLED di Sony, in arrivo a giugno, scoprendo un TV davvero unico nel suo genere e dalle ottime potenzialità.

Sony A1 OLED: neri assoluti e Surface Audio per sfidare LG
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Le TV OLED sono ancora poco diffuse in Italia. Il motivo principale è il costo, che anche per i modelli più basilari difficilmente scende sotto i 1500€. Il fatto che LG sia attualmente l'unico produttore di schermi OLED non aiuta, visto che in situazioni di monopolio, come questa, a perderci è sempre il consumatore finale. Quest'anno però il mercato inizierà a proporre alternative davvero interessanti, visto che Panasonic e Sony porteranno in Italia prodotti dalle specifiche di assoluto valore. La proposta Sony, il TV A1, ha fatto scalpore al CES di Las Vegas di gennaio, grazie al suo design unico e alla tecnologia Surface Audio, che ha eliminato gli speaker tradizionali in favore di trasduttori che generano il suono direttamente dal pannello. La disponibilità è prevista per giugno, ma ieri Sony ha organizzato un evento in cui abbiamo potuto ammirare il nuovo TV, un prodotto che stupisce sotto tutti i punti vista, differenziandosi dalla concorrenza.

Un OLED da tenere d'occhio

Il nuovo Sony A1 sancisce l'ingresso di Sony nel mondo OLED, ingresso che possiamo definire senza mezzi termini in grande stile. La cura risposta nella realizzazione del prodotto è palese fin dal primo sguardo, visto le linee uniche che lo contraddistinguono. Tutta la parte frontale del pannello è pensata per non distrarre lo spettatore dalle immagini, eliminando tutto quanto il superfluo. Nemmeno la base è stata risparmiata, di fatto il Sony A1 sembra un quadro, con cornici sottilissime ad accentuare questa sensazione. Nella parte posteriore il pannello è quasi per intero sottile quanto il resto della scocca, con una piccola sporgenza nella parte centrale, dove è collocato il supporto che lo mantiene in posizione di utilizzo. Supporto che racchiude al suo interno tutte le connessioni, celate da un elegante pannello in tessuto. A spiccare sul retro è una barra centrale, la cui funzione va ben al di là dell'estetica. Al suo interno infatti si cela una delle tecnologie più importanti pensate da Sony per questo TV, ovvero il sistema Surface Audio. Il suo funzionamento avviene tramite dei trasduttori, due sul lato destro e due sul lato sinistro, che sfruttano le vibrazioni del pannello per generare e propagare il suono, insieme a un subwoofer collocato nel supporto posteriore. La prova d'ascolto è stata a dir poco sorprendente. La resa dei trasduttori è molto buona sulle alte frequenze e su quelle medie, perdendo però molto nei bassi; ecco perché il subwoofer interviene con vigore per dare una mano in fase di riproduzione. Ma la cosa più sorprendete è che il suono viene percepito in modo assolutamente unico. I comuni TV hanno gli speaker posizionati sul retro, o al massimo nella parte frontale bassa del pannello, con il risultato che il suono arriva all'orecchio da dietro o al massimo da sotto il TV (come avviene anche con le sound bar).

Durante il CES Sony aveva affermato che questa tecnologia è in grado di posizionare i suoni lungo tutto il pannello, per una fruizione più naturale dell'audio. Un'affermazione che possiamo confermare appieno dopo la prova d'ascolto, avvenuta con un video musicale live, che ha mostrato come l'A1 riesca a emettere il suono direttamente dalla zona dello schermo occupata dal viso del cantante. L'effetto è piuttosto strano all'inizio ma cambia radicalmente l'esperienza d'ascolto, per una resa superiore a quella dei sistemi tradizionali installati nei TV e di certo unica.
Anche sul fronte video il TV ha davvero ben figurato. Una premessa in questo caso è d'obbligo: la resa è influenzata in modo determinante dai contenuti scelti, in questo caso dei video dimostrativi in 4K, HDR e con bitrate elevato. Si è trattata insomma di una prova in un contesto altamente controllato, che ha permesso però di mostrare tutto il potenziale del processore d'immagine 4K HDR X1 Extreme unito al pannello OLED. Sony ha una lunga tradizione nel campo dei processori dedicati all'elaborazione video; questa, unita alle qualità uniche dei pannelli OLED (sempre prodotti da LG) ha fornito una resa video davvero convincente. I neri erano assoluti, con un livello di dettaglio molto elevato, raggiunto grazie alle caratteristiche uniche del chip 4K HDR X1 Extreme.

Interessante la tecnologia Super Bit Mapping 4K HDR, una sigla che nasconde la capacità del processore Sony di elaborare il segnale a 8bit e a 10bit, convertendolo in uno a 14 bit. Nella pratica, questo si traduce in una resa del colore molto più uniforme, che elimina le tipiche sfumature che si osservano ad esempio nella riproduzione del cielo o di un tramonto, rendendo l'immagine più pulita. Purtroppo, i prezzi non saranno popolari, Sony non ha ancora confermato le cifre esatte ma siamo certamente di fronte a un TV dal costo superiore ai 3000€ nella variante più piccola da 55", per poi salire ancora nei modelli da 65 e 77 pollici, tutti compatibili con HDR10, Dolby Vision e HDR HLG.

Sony TV Il primo appuntamento con il TV A1 di Sony ha mostrato un dispositivo tanto spettacolare da spento quanto da accesso. In fatto di design Sony ha centrato ancora un volta il bersaglio, con linee che trasmettono fin da subito la sensazione di trovarsi di fronte a un prodotto unico. Dal sistema Audio Surface alla qualità video inoltre la resa è sembrata davvero convincente, anche se la prova è avvenuta in un contesto di prova controllato e studiato ad hoc per esaltare le prestazioni e le caratteristiche del TV. Bisognerà vedere la resa con contenuti reali (Ultra HD Blu Ray, Blu Ray, trasmissioni televisive) per capire le vere potenzialità di questo A1, nel frattempo però non possiamo che confermare come le premesse siano ottime, per un TV di cui sentiremo sicuramente parlare nel corso dell’anno.