Provato Huawei P9

Huawei presenta a Londra il nuovo P9, uno smartphone dotato di caratteristiche costruttive di alto livello e di un hardware prestante, grazie anche al comparto fotografico che promette davvero bene.

Provato Huawei P9
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Dopo settimane di leak, rumors e speculazioni sulle specifiche tecniche e sull'aspetto del nuovo Huawei P9, finalmente a Londra si è tolto il velo sul terminale. L'evento ha visto la presenza di tantissimi addetti ai lavori, provenienti da tutta Europa, che hanno potuto cosi toccare con mano il nuovo smartphone. I primi riscontri sono stati molto positivi, merito delle scelte fatte da Huawei sul fronte hardware e della qualità costruttiva, con un elenco di componenti che non lascia nulla al caso, un look estremamente curato e la presenza di alcune feature esclusive che rendono unico il P9. Già con il precedente P8 Huawei aveva spinto molto sul comparto fotografico, ma nel nuovo modello l'azienda cinese è andata ben oltre, grazie alla partnership con Leica, che ha fornito parte della tecnologia installata sul device. Il risultato della collaborazione è la doppia fotocamera posteriore, che caratterizza l'aspetto del dispositivo, anche se questa non è l'unica sorpresa a bordo del P9, che arriva con un hardware performante ma soprattutto prodotto in casa: niente processori Samsung o Qualcomm, ormai Huawei viaggia sulle proprie gambe già da tempo con le CPU Kirin, un vantaggio non da poco nel competitivo mercato degli smartphone.

Design

Huawei P9 si presenta con un design e delle caratteristiche costruttive di alto livello, che non sfigurano di certo nei confronti della concorrenza. Tutta la scocca è realizzata in metallo, con dei piccoli inserti in plastica per favorire la ricezione. La prima cosa che colpisce sono i bordi laterali del display, praticamente invisibili, spessi appena 1.7 mm per lato. Il dato non rende giustizia a quanto si riscontra da un'osservazione ravvicinata, che evidenzia invece il lavoro certosino dei designer e degli ingegneri Huawei. Anche lo spessore è davvero minimo, con la scocca che arriva appena a 6.95 mm, contro i 7.1 mm di iPhone 6s e i 7.9 del Galaxy S7 Edge. Il dato diventa ancora più rilevante se si pensa che all'interno della scocca è custodita una batteria da 3000 mAh. Nella parte frontale del device si possono osservare, oltre allo schermo, la cam secondaria da 8 Megapixel con apertura f/1.9, il sensore di luce ambientale e quello di prossimità, senza dimenticare la capsula auricolare. Nella parte posteriore trovano spazio la dual camera, di cui parleremo in maniera più approfondita in seguito, e il sensore per le impronte digitali, che Huawei definisce di "nuova generazione", e cioè in grado di rilevare tridimensionalmente le impronte salvate. Nel bordo destro sono installati il tasto di accensione e il bilanciere del volume, incastonati in modo perfetto nella scocca, anche se manca un pulsante dedicato alla fotocamera, che in un telefono con queste caratteristiche non avrebbe stonato affatto. Sul lato sinistro è installato lo slot per SIM card e Micro SD, anche se per sfruttare il dual SIM bisogna mettere da parte la memoria espandibile. Nel bordo superiore è collocato un microfono, mentre in quello inferiore troviamo lo speaker di sistema, il jack per le cuffie, un ulteriore microfono e un connettore USB Type C per la ricarica rapida. Le dimensioni sono di 145x70.9x6.95 mm, con un peso di 144 g.
In generale, la linea del nuovo P9 è elegante, impreziosita dall'assenza di cornici del display e dalle due fotocamere posteriori, che non stonano affatto, grazie all'ottimo lavoro svolto da Leica e da Huawei: le due lenti infatti non sporgono dalla scocca, regalando alla backcover del terminale una linea davvero riuscita.

Caratteristiche tecniche e software

Huawei ha scelto delle componenti molto performanti per il suo P9, fornendogli la giusta dose di forza bruta e di funzionalità. All'interno della scocca metallica troviamo una CPU Kirin 955, evoluzione del 950 visto anche nel Mate 8, già questo in grado fornire performance ragguardevoli. La nuova versione sfrutta un'architettura Octa Core formata da 4 Core A72 da 2.5 GHz e 4 A53 da 1.8 GHz, coadiuvati da un co-processore i5 e da una GPU Mali-T880 MP4, il tutto realizzato attraverso un processo produttivo a 16 nm FinFET Plus. Questo permette di aumentare le prestazioni e allo stesso tempo di fornire un'efficienza energetica superiore. Huawei P9 arriverà sui mercati internazionali in due versioni, una dotata di 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna e una con 4 GB di RAM e 64 GB di storage. Tutte e due offrono la memoria espandibile tramite Micro SD e RAM di tipo LPDDR4, grazie al controller integrato nella CPU.
Molto particolare il comparto fotografico, che vede la presenza di una dual Cam posteriore con ottiche Leica e sensori da 12 megapixel. Si tratta di un sistema piuttosto complesso, che sfrutta un sensore Sony IMX286 in coppia con una seconda cam monocromatica, in grado però di catturare molta più luce rispetto a quella a colori. Dalla combinazione delle due immagini il P9 è in grado di ottenere, secondo i dati forniti da Huawei, foto il 90% più luminose rispetto a Samsung Galaxy S7 e il 270% in più rispetto ad iPhone 6s. Dati che mettono il P9 potenzialmente alle prime posizioni nella classifica dei cameraphone, soprattutto se si effettuano scatti con poca luce. Per ottenere questi risultati, Huawei ha portato la dimensione dei pixel del sensore a 1.25 micron, contro gli 1.12 del P8. Ma ottime capacità negli scatti con poca luce sarebbero inutili senza una messa a fuoco rapida e precisa, che il P9 ottiene grazie al doppio sensore fotografico, in grado di misurare meglio la profondità, e al focus laser, utile soprattutto per i soggetti vicini. Per capire il livello di complessità dello smartphone, c'è anche un terzo elemento che provvede a migliorare le prestazioni e la velocità di messa a fuoco delle immagini. Il Kirin 955 infatti integra un DSP dedicato alla misura della profondità, che mette insieme tutti i dati ottenuti dai sensori per fornire un auto-focus ancora più veloce.

Huawei P9

IPhone 6s Plus

Tutto questo dovrebbe conferire al P9 prestazioni particolarmente buone, anche in condizioni di luce non ottimale. Il primo riscontro sul sample in nostro possesso sembra confermare l'ottimo lavoro svolto da Huawei nella realizzazione delle fotocamere del P9, ma meglio fare ulteriori prove prima di dare un giudizio conclusivo sul particolare comparto fotografico dello smartphone, ricchissimo di opzioni.
Più standard invece le specifiche del display, da 5.2" Full HD, con una luminosità di 600 nits. Molto curata la connettività, grazie alla presenza dello standard LTE, anche se non mancano il Bluetooth e il Wi-Fi b/g/n/ac. Particolari le antenne del dispositivo, tre in tutto, in grado di fornire un'assoluta assenza di problemi legati alla presa dello smartphone, che potrebbe limitare la ricezione. I prezzi partono da 599€ per la variante con 3 GB RAM e 64 GB di storage, mentre si sale a 649€ per quella con 4 GB di RAM 64 GB di memoria interna.
Per quanto riguarda il software, troviamo la tipica interfaccia di Huawei, condita da decine di opzioni. Il P9 arriverà sul mercato con a bordo Android 6.0 Marshmallow e interfaccia EMUI 4.1, e considerato il cambiamento avvenuto quest'anno nella politica di aggiornamento dei terminali della casa cinese non dubitiamo del fatto che Android N arriverà anche su questo P9. Per un'analisi del sistema operativo serve una prova più lunga sul campo, ma già da questa prima occhiata possiamo dire che la UI è apparsa fluida e reattiva. Lo sblocco tramite lettore di impronte digitali è immediato e funziona davvero bene, mentre il software della fotocamera si è rivelato molto versatile. Da un lato chi preferisce un approccio più semplice troverà una modalità automatica che riesce a scattare foto di alto livello, che invece predilige i controlli manuali troverà pane per i suoi denti, grazie all'esperienza d'uso personalizzata da Leica. I controlli disponibili sono davvero molti e permettono una totale personalizzazione degli scatti, anche se, a nostro avviso, la modalità automatica rimane quella più utilizzata.

Huawei P9 Huawei P9 si conferma un terminale molto interessante, di certo realizzato con tutte le cure del caso. Dalla scocca alla doppia fotocamera, marcata Leica, il device adotta soluzioni uniche, in grado di differenziarlo dalla massa. Anche il processore Kirin provvede a rendere unico questo device, ma solo la prova sul campo potrà decretare la bontà del dispositivo. Stessa cosa si potrebbe dire per la fotocamera, vero fiore all'occhiello del P9, ma in questo caso siamo davvero fiduciosi, visto che i primi scatti hanno messo in mostra potenzialità davvero ottime. Se si esclude l'assenza del display QHD, di cui non se ne sente assolutamente la mancanza su questa diagonale, il P9 ha pochi punti deboli, per un terminale che farà parlare di se nel corso del 2016. Vedremo come andrà a finire, nel frattempo non possiamo che dare un riscontro positivo al nostro primo incontro con Huawei P9, che non ha davvero nulla da invidiare ai concorrenti e anzi, presenta delle caratteristiche uniche, a partire dalla doppia fotocamera posteriore.