Apple Watch 3 Recensione: lo smartwatch di Apple raggiunge la piena maturità

Apple Watch Series 3 racchiude al suo interno tutto quello che si può desiderare in uno smartwatch, in attesa della variante LTE.

Apple Watch 3 Recensione: lo smartwatch di Apple raggiunge la piena maturità
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Apple Watch è lo smartwatch più venduto sul mercato. Quando si parla di mercato non si intende solo quello degli smartwatch, ma quello degli orologi in generale, visto che Apple è da poco diventata l'azienda numero uno del settore, staccando un marchio del calibro di Rolex sui ricavi. Il distacco dai rivali Android è enorme, merito della piattaforma software/hardware di Apple, che ha permesso di sviluppare un dispositivo tagliato su misura per iPhone prima e molto indipendente ma comunque perfettamente integrato in iOS poi. Proprio la dipendenza da iPhone è stata eliminata nelle ultime versioni dell'orologio, che riesce a far funzionare le app utilizzando il processore interno e ora anche ad effettuare e ricevere chiamate, messaggi e notifiche dalle applicazioni, grazie ad Apple Watch Serie 3 LTE. La novità più grande, la connessione diretta alla rete, purtroppo non è ancora arrivata in Italia, intanto però la variante senza LTE è già disponibile sul mercato nostrano, scopriamola insieme.

Design e materiali

L'aspetto del nuovo Apple Watch 3 è identico a quello della precedente versione, nulla è cambiato rispetto al passato, se non nella variante LTE, che vede un inserto rosso incastonato all'interno della digital crown. Interessante notare come Apple sia rimasta l'unica azienda tra i big a non sfruttare un design circolare per il suo smartwatch, una scelta che riteniamo più che corretta. Osservando i concorrenti Android, ci si accorge infatti che questi sono ormai del tutto simili, almeno nell'aspetto, agli orologi tradizionali, mentre Apple Watch spicca dalla massa. Può piacere o meno, ma chiunque osservando l'orologio smart della mela potrebbe riconoscerlo. A differenza degli smartphone o di altri dispositivi tecnologici, bisogna considerare il fatto che un orologio è anche un oggetto legato alle mode e alle tendenze del momento, e in questo Apple Watch brilla più di tutti, perché l'unico ad adottare un look che abbia una propria personalità. La presenza di cinturini di ogni forma e materiale aiuta molto a renderlo un dispositivo versatile e capace di adattarsi a ogni contesto, dallo sport con i cinturini in silicone oppure con quelli traforati, alla pelle per le occasioni più formali, fino ad arrivare all'acciaio e all'oro. Certo il costo di questi cinturini è elevato, ma una varietà simile, nella concorrenza, semplicemente non esiste, o per lo meno non a questo livello.
A differenza dello scorso anno abbiamo provato il modello da 38 mm invece che quello da 42 mm, e dobbiamo ammettere di essere rimasti piacevolmente colpiti dalle dimensioni ridotte, che rendono Apple Watch meno appariscente ma anche più sobrio, soprattutto nella colorazione grigio siderale utilizzata per le prove.
Per quanto riguarda materiali e qualità costruttiva, Apple Watch si attesta sugli ottimi livelli visti lo scorso anno nella seconda incarnazione dello smartwatch. La cassa è in alluminio mentre il vetro è realizzato con un materiale chiamato Ion-X, più resistente delle soluzioni tradizionali. Dopo aver utilizzato lo smartwatch della mela per più di un anno, possiamo confermare la resistenza di questo vetro, che nonostante i colpi ricevuti e l'assenza di pellicola è rimasto sempre integro e senza graffi.
Una piccola differenza invece la troviamo alla base dell'orologio, nella zona dove è incastonato il cardiofrequenzimetro. Lo scorso anno Apple aveva deciso di ricoprirla con la ceramica, mentre quest'anno troviamo un materiale composito non meglio specificato. Per avere un Apple Watch con vetro zaffiro e fondo in ceramica bisogna andare sulle varianti con cassa in acciaio o in ceramica, ma non se ne sente la mancanza nella variante base, che presenta un costo decisamente inferiore rispetto alle altre due.

Sistemi di input

Uno dei problemi maggiori quando si utilizza uno smartwatch è certamente l'input dei comandi. Lo schermo touch è piccolo e non sempre è immediato capire come svolgere determinate operazioni. Apple ha affrontato il problema dotando il Watch di una corona digitale sul lato destro, la cui pressione e rotazione permette di accedere alle applicazioni installate e di navigare nei menù, mentre appena sotto è installato un altro pulsante con cui aprire il Dock, una schermata che mostra tutte le applicazioni aperte in background. Oltre a questo ritroviamo anche il Force Touch, in grado di recepire la pressione sullo schermo per impartire determinati comandi, un po' come accade su iPhone con il 3D Touch. Se a questi elementi aggiungiamo il touch screen, otteniamo un'ottima varietà di metodi di input, che messi insieme permettono di superare i limiti imposti dalle dimensioni dello schermo. A perdere maggiormente peso è sempre il Force Touch, utilizzato praticamente solo per personalizzare i quadranti.

Schermo, processore, prestazioni e autonomia

Le versioni da 38 e da 42 millimetri sono identiche nell'hardware, l'unica differenza è nel display, ovviamente più grande nella variante da 42 mm. Si tratta di un pannello OLED con risoluzione di 340x272 pixel nel modello più piccolo e di 390x312 pixel in quello più grande. La differenza non è solo nelle dimensioni ma anche nella leggibilità: i testi sono più leggibili sul 42 mm, per cui se puntate al modello più piccolo qualche piccola rinuncia è da mettere in conto, soprattutto nella gestione dei testi. Questo pannello ha una luminosità di 1000 nit dichiarati, un valore molto elevato e che si nota quando si utilizza lo smartwatch all'aperto, sotto il sole: anche in questo caso la leggibilità è ottima e non ci sono problemi sia nella semplice lettura dell'ora sia nei testi più lunghi, come i messaggi. Ovviamente, per preservare la batteria, che come vedremo è il vero punto forte di questa nuova variante, il dispositivo utilizza un sensore di luminosità per tararla la meglio in base alle condizioni di utilizzo. A muovere il sistema operativo c'è il nuovo processore Apple S3, un dual core che aumenta la potenza del 70% rispetto alla precedente generazione. Questo dato, fornito da Apple, potrebbe essere marginale in uno smartwatch, che non deve certo far funzionare applicazioni pesanti o esigenti dal punto di vista grafico, ma in realtà si nota subito nell'utilizzo quotidiano. Apple Watch Series 2 non era certo esente da lag o rallentamenti, ora quasi del tutto scomparsi. Basta scorrere tra le Watch Face per accorgersene: prima il cambio da una all'altra metteva in difficoltà la CPU, generando rallentamenti piuttosto evidenti, ora però, grazie anche alla migliore ottimizzazione software, questi non sono più presenti. Tutta la UI è più fluida e in grado di fornire un'esperienza d'uso più rapida e reattiva. Presente anche il nuovo chip W2 per la gestione delle connessioni wireless, che Apple afferma essere più veloce che in passato e meno energivoro. Se si pensa che tutto questo non ha avuto impatto sull'autonomia del device, il lavoro di Apple nell'ottimizzazione del suo smartwatch può dirsi pienamente riuscito. A proposito di autonomia, la prima e la seconda versione del Watch non riuscivano ad andare oltre al giorno di utilizzo. Il precedente modello riusciva a fare più di 24 ore attivo, ma in caso di mancata ricarica notturna il secondo giorno si interrompeva circa a metà. Ora invece, in questa variante non LTE, si riescono a fare anche due giorni con un utilizzo normale. Diverso il discorso se si utilizza la modalità allenamento, in cui il Watch sfrutta tutti i suoi sensori al massimo, GPS compreso. In questo caso il consumo aumenta molto e si riescono a fare poco più di quattro ore di attività fisica, un dato eccellente e che permette di utilizzare il device anche in sessioni di allenamento molto lunghe.

Cosa fare con Apple Watch?

Apple Watch è un dispositivo versatile ma creato per operazioni molto brevi. Apple ha pensato il device per funzionare come appendice di iPhone, per leggere le notifiche, rispondere con testi brevi, per ampliare il potenziale delle app e per monitorare l'attività sportiva. È il continuum di utilizzo la forza dell'ecosistema della mela e il Watch altro non è che un tassello dell'esperienza d'uso pensata da Cupertino, che parte dall'orologio per i compiti brevi, prosegue su iPhone per quelli più lunghi e prosegue poi su iMac o MacBook, per finire ad Apple TV per il relax serale. Nonostante faccia parte di una piattaforma fortemente interconnessa, vale sempre la stessa regola: se pensate che uno smartwatch non vi serva, allora probabilmente è così. Apple Watch, come tutti gli altri indossabili, è un dispositivo utile ogni giorno, ma deve essere sfruttato a dovere, altrimenti la sua ragion d'essere svanisce nel nulla. Ma cosa si può fare lo smartwacth della mela?
Partiamo dalle notifiche, che possono essere mail, sms, messaggi da WhatsApp, Telegram, etc. In questo caso Apple Watch diventa essenziale per coloro che devono gestire decine di avvisi ogni giorno. Passeggiando per strada ad esempio, non è necessario tirare fuori lo smartphone ogni volta che arriva un messaggio, basta dare uno sguardo al Watch per capire se si tratta di qualcosa di importante. In questo caso, si può rispondere direttamente dall'orologio tramite dettatura, emoji, con frasi pre-impostate oppure scrivendo le singole lettere direttamente sullo schermo. Ovviamente è la dettatura il metodo più efficace per rispondere, ma attenzione, il sistema non è fatto per scrivere decine di parole, quanto più per risposte brevi e rapide, che vengono gestite senza nemmeno prendere in mano il proprio iPhone. Altro momento in cui Apple Watch riesce a sostituire iPhone è nella navigazione a piedi o in bicicletta. Una volta impostato il luogo che si desidera raggiungere tutte le indicazioni vengono date dallo smartwatch in modo chiaro, sfruttando per altro il GPS interno senza bisogno di utilizzare quello dello smartphone.
Grazie al GPS e all'introduzione dell'altimetro barometrico poi, presente solo su Apple Watch 3, i dati raccolti dal device diventano ancora più completi (basti pensare all'importanza dell'altimetro per attività come lo sci o lo snowboard). Lo sport del resto è uno dei punti forti dell'esperienza pensata da Apple, in ogni sua declinazione. Dalla corsa al vogatore, passando per lo sci e il nuoto, è possibile tenere sempre sotto controllo il proprio allenamento, da analizzare poi grazie all'app Attività, davvero completa e ben fatta. Interessante anche il focus posto sull'attività cardiaca, la cui misurazione è migliorata molto con WatchOS 4, e consente ora di monitorare a puntino il battito durante gli allenamenti ma anche a riposo. I dati raccolti sono ora molti di più, per un update che permette di sfruttare al meglio il cardiofrequenzimetro integrato, che ricordiamo essere il più preciso del settore (se si escludono soluzioni dedicate esclusivamente allo sport). Utile la funzione che segnala all'utilizzatore la presenza di battiti elevati a riposo, in modo da evidenziare tempestivamente eventuali problemi cardiaci. Il focus è come sempre centrato sulle attività aerobiche, ma ora è possibile salvare gli allenamenti con molti più generi di sport, dall'HIIT (High Intensity Interval Training) al nuoto in piscina (grazie alla resistenza all'immersione fino a 50 metri). Anche se non supportati direttamente, ora è possibile anche salvare gli allenamenti liberi in base all'attività svolta, come il sollevamento pesi, prima assente. Insomma, Apple Watch 3 è un ottimo compagno di allenamenti, e per i più pigri l'Anello Attività, da riempire giornalmente stando in piedi, facendo esercizio o muovendosi, può essere un buono stimolo a non rimanere troppo fermi, soprattutto per chi fa lavori molto sedentari.

Le altre novità di WatchOS 4

Molte delle novità di WatchOS 4 le abbiamo già elencate nei precedenti capitoli, ma ne mancano ancora altre, per un OS che va a migliorare quanto visto in passato in modo piuttosto marcato, non solo grazie al software ma anche grazie alla capacità del nuovo processore S3. Prima grande novità è la presenza di Siri, disponibile anche nelle precedenti incarnazioni del device ma ora in grado di parlare direttamente dal Watch grazie alla maggiore potenza a disposizione. Troviamo poi una Watch Face dedicata a Toy Story, con i personaggi animati che cambiano a ogni accensione dello schermo, una a Siri e una con disegni caleidoscopici. Abbiamo poi anche un'app Musica rinnovata, che permette di gestire la riproduzione direttamente da smartwatch con un'interfaccia affinata rispetto al passato. La nuova app Musica nasce però con in testa la variante LTE, l'unica a poter gestire il tutto senza bisogno di uno smartphone.

Apple Watch 3 Con Apple Watch gestiamo quotidianamente le notifiche, rispondiamo a qualche messaggio, lo utilizziamo come sostituto del navigatore su smartphone e per monitorare l’attività sportiva. Un utilizzo ampio e variegato, che tuttavia non tutti potrebbero trovare utile. Se siete tra questi lasciate perdere Apple Watch e tutti gli altri smartwatch, me se cercate un perfetto compagno per il vostro iPhone e alcuni degli scenari descritti nella recensione rispecchiano l’utilizzo che farete del device, oggi trovate un Apple Watch nel pieno della maturità. I limiti degli scorsi anni sono stati eliminati, dalla scarsa potenza computazionale alla dipendenza da iPhone, passando per un’autonomia che finalmente garantisce due giorni, e anche qualcosa di più, di utilizzo. Il prezzo per questa terza versione del device, senza LTE, è di 379€, nella variante in alluminio con cinturino sport. Chi oggi ha un Apple Watch 2 troverà pochi motivi per un upgrade, al contrario i possessori dell’Apple Watch originale troveranno un dispositivo radicalmente cambiato e decisamente più affinato. L’unico problema per Apple, a questo punto, è come migliorare ancora uno smartwatch che ha raggiunto praticamente il massimo del suo potenziale, con tutte le funzioni e i sensori che servono e con un’autonomia finalmente all’altezza. Un quesito che si saranno posti anche a Cupertino, per la cui risposta non resta che attendere il prossimo anno, e con esso, il prossimo Watch.

8.7