Recensione Asus Rampage IV Black Edition

Il colosso taiwanese ci presenta l'ultimo ritrovato in ambito gaming: una mainboard pensata per overclocking e modding estremo.

Recensione Asus Rampage IV Black Edition
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Grazie all’avvento delle periferiche mobile come smartphone e tablet, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera rivoluzione capace di rompere le barriere e i vincoli dell’accessibilità tecnologica, rendendo finalmente - e per la prima volta - la tecnologia davvero alla portata di tutti. Ma dal punto di vista computazionale e di performance, il personal computer è ancora la piattaforma di riferimento, anche in ambito gaming, dove la possibilità di customizzare l’assemblato elimina a prescindere molti limiti e confini. Uno dei marchi leader nell’industria dell’hardware per PC è Asus, colosso Taiwanese che si è ritagliato una posizione dominante dopo più di vent’anni di impegno ed evoluzione ingegneristica.
La public company di Taipei appronta un nuovo e incredibile hardware della famiglia Republic of Gamers, una mainboard E-ATX equipaggiata con chipset z79 e quindi basata su socket 2011, pensata per tutti quegli utenti che fanno dell’overclocking pratica essenziale e immancabile. Prendendo ispirazione dal quarto capitolo della serie Assassin’s Creed, Black Flag, l’azienda taiwanese realizza un vero gioiello dell’hardware per PC: analiziamo nel dettaglio la nuovissima offerta di Asus, Rampage IV Black Edition.

SPECIFICHE TECNICHE E COSTRUZIONE

Le soluzioni hardware extreme vengono spesso criticate sia dai non addetti ai lavori, che non comprendono meccaniche e sfumature dell’overclocking, ma anche dagli utenti più smaliziati, che sovente sostengono che si possa spendere molto meno per approcciare questo tipo di pratica. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: per fare overclocking si può spendere certamente di meno, ma la qualità, i mezzi e le prestazioni, si pagano. La Rampage IV Black Edition non è solo caratterizzata dalla presenza in bundle dell’ultimo Assassin’s Creed IV: Black Flag, bensì è contraddistinta da una colorazione nera da cui il nome (il modello classico “Extreme” prevede invece il tipico rosso della linea Republic of Gamers). Dal punto di vista dei materiali utilizzati e relativamente all’assemblaggio, siamo di fronte allo stato dell’arte per ciò che concerne il settore PC hardware. All’interno della confezione troviamo la scheda, nelle sue titaniche dimensioni di 305x272mm del formato E-ATX, la guida tecnica all’installazione, il disco DVD contenente driver e software, vari adattatori per il supporto a CrossFire e SLi (fino ad un massimo di 4 schede in parallelo), un’antenna per il Wi-Fi, Q-Connect, X-Socket, Allen Key e infine il ROG OC Panel, accompagnato dai vari cavi per la configurazione/connessione e quindi dal bay da 5.5” interno per installare e riporre lo stesso OC Panel. Parliamo di una mainboard con chipset z79 e socket 2011, pensata per configurazioni di altissimo livello e gaming rig per overclocking estremo.

"Dal punto di vista dei materiali utilizzati e relativamente all’assemblaggio, siamo di fronte allo stato dell’arte per ciò che concerne il settore PC hardware."

Il socket, caratterizzato da ben 2011 contatti elettrici e visibilmente più ampio rispetto al più classico 1150, permette l’installazione di processori Intel i7 come gli esacore 3930K, 4930K o addirittura il 4960X, attuale modello di punta della famiglia. Parliamo di CPU dall’estrema potenza, che richiedono di un sistema di raffreddamento custom, preferibilmente a liquido. A questo si aggiunge il chipset z79 con bus interface DMI 2.0 a 4 GB/s, con possibilità di gestire, al pari del fratello minore z77, fino a 6 device SATA di cui 4 a 6 Gb/s. In realtà Rampage IV Black Edition aggiunge altre 2 porte SATA da 6 Gb/s che si interfacciano però al controller proprietario ASmedia ASM1061 e non quindi direttamente al chipset di Intel. Relativamente alla memoria RAM, la piastra di Asus mette a disposizione 8 connettori DIMM Quad Channel con un supporto massimo a 64GB con frequenza di 2800 MHz (ovviamente OC). Gli slot PCI-express sono ben 6, di cui 4 in versione 3.0 16x.
L’elaborazione del segnale audio è affidata invece al chip Asus con tecnologia SupremeFX, capace di gestire fino ad 8 canali audio high-definition, con pieno supporto ai segnali Dolby e DTS. Non potevamo aspettarci certo di meno da un’azienda che lavora già incredibilmente bene con la sua linea Xonar pensata per musicisti e audiofili. A tal proposito sarebbe stato interessante avere un front pannel audio, che invece purtroppo manca: ovviamente è sempre possibile compensare con l’acquisto di una scheda audio dedicata, consigliata in caso si voglia fare ampio utilizzo del computer come piattaforma di registrazione e montaggio. Per quanto concerne la comunicazione troviamo una scheda di rete Intel 82579V che dispone sia del connettore RJ45 per il cablato, che il modulo Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, quindi Bluetooth in versione 4.0/3.0+HS.
Il back panel offre la bellezza di 6 porte USB 3.0, mentre altre 2 sono offerte dalla mid-board; a queste si aggiungono altre 10 USB 2.0, per un totale di 18 universal port gestite tra chipset e controller Asus. Nonostante le dimensioni, il setup si rivela semplice e poco impegnativo.

ROG OVERCLOCK PANEL

Ma il pezzo forte della nuova Rampage IV Black Edition non è la scheda in sé, quanto le sue incredibili feature pensate per gli amanti dell’overclocking estremo. Siamo infatti al cospetto di un hardware concepito e realizzato espressamente per la customizzazione totale: acquistare una simile mainboard è infatti consigliabile solo a chi vuole ottenere il massimo da ogni singolo componente (e che sa dove mettere le mani, naturalmente). In aggiunta a tutte le feature Asus e al chipset z79 già votato alla pratica dell’overclocking, abbiamo un BIOS che permette di accedere a numerose funzionalità avanzate pensate per utenti smaliziati e smanettoni vari. Grazie ad un’intuizione di Asus però, il tutto si slega però dalla classica interfaccia software/video e quindi condensato all’interno di un piccolo apparecchio elettronico, frutto dello studio degli ingegneri elettronici di Asus: l’Overclock Panel di Republic of Gamers. Una volta tra le nostre mani, il ROG OC Panel appare come una via di mezzo tra un tester elettrico (non siamo tanto lontani in realtà) ed un tricorder di Star Trek.

"L’overclock panel è una gustosa aggiunta ad un già ricchissimo bundle, ma niente di veramente fondamentale a meno che non intendiate approcciare pratiche d’overclocking davvero innovative o fuori dagli schermi."

Le dimensioni sono generose, per un accessorio che si rivela funzionale e sufficientemente comodo. Nella parte superiore troviamo un piccolo schermo LCD retroilluminato con quattro piccoli pulsanti, che ruota su di una piccola cerniera così da poter inserire l’intero panel all’interno del bay da 5 pollici incluso: questo permette di avere sempre a portata di mano i dati più importanti. Poco sotto lo schermo sono invece situati i pulsanti di navigazione, grazie ai quali possiamo muoverci tra menù e funzionalità dell’OC panel. Nella parte inferiore invece si trovano due piedini estraibili utili per posizionare il controller in posizione verticale sul tavolo, di indubbia utilità se stiamo lavorando e non abbiamo possibilità di tenere fra le mani il dispositivo. A completare troviamo un piccolo coperchio che, se aperto, rivela una piccola scheda sulla quale possiamo intervenire quando dobbiamo avere acceso a particolari funzionalità avanzate.
Potremmo considerarlo un remote controller, ma di fatto necessita di essere connesso con vari cavetti, così da poter comunicare i dati tecnici della mainboard con fedeltà e accuratezza. Sarà possibile intervenire on-the-fly sui voltaggi, senza dubbio uno degli aspetti più interessanti di questo nuovo e innovativo strumento, ma anche controllare le temperature e quindi modificare le impostazioni relative al sistema di raffreddamento. In linea teorica il funzionamento è semplice, con tutti i dati della mainboard a portata di mano: all’atto pratico la cosa è però un po’ più complessa, soprattutto per via di pochi pulsanti per la navigazione, tra un’infinità di dati e funzionalità. Insomma, l’overclock panel è una gustosa aggiunta ad un già ricchissimo bundle, ma niente di veramente fondamentale a meno che non intendiate approcciare pratiche d’overclocking davvero innovative o fuori dagli schermi (noi l’abbiamo saggiato in un esperimento con azoto liquido). Il classico approccio con BIOS e software alla mano - quindi con mouse e tastiera - resta ancora, a nostro avviso, imbattibile nonché più rapido e funzionale.

SUL BANCO DI PROVA

I risultati che si possono ottenere con Rampage IV Black Edition sono a dir poco straordinari, e lo sono ancora di più se sappiamo come intervenire per migliorarne ulteriormente le prestazioni. La CPU, una Intel i7 4960X esacore, si è dimostrata stabile e funzionale entro il range dei 4.8GHz; avvicinandoci ai 5GHz l’instabilità e i freeze iniziavano a prendere il sopravvento, rendendo di fatto difficoltoso utilizzare il PC (nella stagione calda la cosa si farà senza dubbio ancora più difficoltosa).

"I risultati che si possono ottenere con Rampage IV Black Edition sono a dir poco straordinari, e lo sono ancora di più se sappiamo come intervenire per migliorarne ulteriormente le prestazioni."

I consumi sono ovviamente notevoli se paragonati a quella di una configurazione tradizionale, soprattutto tenendo in considerazione la CPU esacore: con 16GB di RAM e una GeForce GTX 780 Ti Gaming by MSi si parla di 140W circa in idle e 260W circa quando a pieno carico, configurazione per la quale consigliamo un alimentatore da almeno 800/850W con certificazione 80Plus (poi dipende tutto da cosa vogliamo overclockare e come vogliamo procedere). I risultati sulla CPU con 3D Mark Vantage superano ampiamente la barriera dei 40 mila punti, raggiungendo i 45 mila con un overclock del processore a 4.5 GHz. 3D Mark 11 segnala invece 6352 punti sul test higher delle DirectX 11. Dal punto di vista puramente computazionale siamo di fronte ad una configurazione che tiene testa a moltissimi server con tecnologia Xeon e superata solo dalle soluzioni multi-CPU. Parlando espressamente di gaming invece, non è certo necessario riportare i singoli dati registrati alla risoluzione di 1080p visto che tutte le ultime release del mercato tripla A oltrepassano abbondantemente lo standard dei 60 frame al secondo con impostazioni elevate: siamo di fronte ad una scheda concepita per configurazioni che guardano al futuro e quindi alle risoluzioni superiori al FullHD, magari con l’utilizzo di due o più schede grafiche montate in SLi o Crossfire. Ottime anche le performance di lettura e scrittura sull’interfaccia SATA III 6Gb/s - prendendo come riferimento il Corsair Force GT da 240GB in nostro possesso - anche se notiamo un calo di performance del 20-25% circa quando siamo sotto il controller ASmedia proprietario.
Anche il comparto audio è di tutto rispetto, con un segnale pulito e cristallino, sia sull’ottico digitale S/PDIF che dalle uscite analogiche.

Asus Rampage IV Black Edition Asus Rampage IV Black Edition è quanto di meglio si possa desiderare per il proprio computer casalingo o di lavoro. Ci troviamo infatti al cospetto di una piattaforma pensata per configurazioni gaming estreme o per chi necessita di eccezionale potenza hardware per video editing in 4K, modellazione 3D e la sempre più popolare pratica del bitcoin mining. Ma l’eccezionale malleabilità di impostazioni e parametri fa di Rampage IV Black Edition una delle scelte più interessanti per gli overclocker accaniti, pur considerando i circa 400 € necessari a portarla a casa. Sebbene tuttaltro che indispensabile, l’OC Panel è sicuramente un plus interessante, capace di offrire un notevole valore aggiunto all’ultimo prodotto di Asus. Materiali e procedure di assemblaggio denotano un’attenzione davvero maniacale, per un prodotto garantito per ben 5 anni. Tra i contro più importanti - evidenziati anche da molti altri utenti in possesso di Rampage IV Black Edition - sono la maggior lentezza in boot rispetto a modelli analoghi di Asus (la serie ROG insomma), performance sotto le aspettative per le porte SATA 6 Gb/s gestite dal controller ASmedia, e un OC control panel che spesso non funziona come dovrebbe (non è stato il nostro caso comunque). Sono inoltre attesi update per il BIOS. Insomma, se volete portarvi a casa la nuova Rampage IV Black Edition preparatevi ad un esborso non indifferente di denaro, non solo per l’acquisto della scheda stessa, quanto quella di una CPU con socket 2011, un buon sistema di dissipazione del calore, una scheda grafica top di gamma e infine un case in grado di contenere una mainboard di tipo E-ATX. Se siete disposti a tanto, non avrete sotto la scrivania un semplice PC gaming, ma un vero e proprio mostro di potenza.