ASUS Zenfone 3 Max Recensione

ASUS Zenfone 3 Max aggiorna design e specifiche tecniche del suo predecessore, per uno smartphone dalla lunga autonomia.

ASUS Zenfone 3 Max Recensione
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ASUS Zenfone Max è stato un discreto successo per la società taiwanese, per un prodotto indirizzato agli utenti che necessitano di una lunga autonomia. Il primo modello possedeva un'enorme batteria ai polimeri di litio da ben 5000 mAh, che garantiva due giornate di utilizzo con carico medio. Ora però, con lo Zenfone 3 Max, Asus rilancia la sfida ai concorrenti, con un device ampiamente rinnovato. La prima novità dell'ASUS Zenfone 3 Max è il prezzo, ed infatti questo dispositivo è previsto in una fascia inferiore rispetto al suo predecessore. La dimensione dello schermo è stata ridotta, così come, inaspettatamente, anche la capacità della batteria. Chiariamo fin da subito che rispetto ad ASUS Zenfone Max gli utenti non troveranno la stessa durata della batteria, leggermente diminuita in favore di un design più curato. Fortunatamente, ASUS ha puntato al miglioramento di altre caratteristiche, come lo storage, piuttosto grande per uno smartphone di questa categoria, e come il sensore di impronte digitali, assente nella generazione scorsa.

Pack di vendita, bundle e specifiche tecniche

La confezione di vendita dello Zenfone 3 Max possiede una dominante bianca, come da tradizione ASUS. Il frontale mostra un'immagine dello smartphone, insieme al nome commerciale del prodotto. Sul retro troviamo varie etichette con il seriale, il numero di prodotto ed altre informazioni simili, mentre sul lato destro segnaliamo la presenza di alcune iconcine che raccontano brevemente le varie caratteristiche del device.
Una volta aperta la scatola ci siamo ritrovati il terminale in bella vista, avvolto da una pellicola di plastica trasparente. Al di sotto di esso troviamo il bundle, costituito dal caricabatterie con uscita da 2 A per la ricarica rapida, un cavo USB/micro-USB, delle cuffie in-ear, un dongle per l'USB OTG e per offrire carica ad altri smartphone, manuale per la garanzia, guida rapida e una clip per estrarre il vano SIM.
Il system-on-a-chip che muove il tutto è un Mediatek MT6737M, una CPU quad core con frequenza fissata a 1,25 GHz e scheda grafica Mali-T720MP2. La memoria RAM installata è pari a ben 3 GB, affiancati da 32 GB per lo storage, superiori alla media della stessa fascia di prezzo. Nella scocca del dispositivo è presente anche uno slot per microSD fino a 256 GB. Sul retro abbiamo una fotocamera da 13 megapixel (quella anteriore è da cinque megapixel); segnaliamo la compatibilità con il Bluetooth 4.0, con il Wi-Fi mono banda e con il dual SIM. La capacità della batteria è di 4130 mAh, mentre lo schermo ha una diagonale principale da 5,2 pollici e risoluzione 1280 × 720 pixel. Il sistema operativo a bordo è Android 6.0.1 Marshmallow.

Design e materiali

Il design dell'ASUS Zenfone 3 Max rappresenta un taglio rispetto al passato. Se dovessimo paragonarlo all'estetica di smartphone concorrenti diremmo che somiglia ad uno Xiaomi - almeno sul retro. Il device ha una forma piuttosto quadrata ma con bordi arrotondati, ed il nostro esemplare ha un colore bianco. Il dispositivo è alto 15 cm, largo 7 cm e spesso 8,6 mm, con un peso poco inferiore ai 150 g.
Sul frontale abbiamo la capsula auricolare, sensore di prossimità e di luminosità (il primo funziona bene, il secondo è un po' pigro) e la fotocamera anteriore. I tasti sono a schermo e, essendo il display solo HD, questi prendono un po' troppo spazio. Sulla parte bassa del display abbiamo il logo ASUS. Il laterale sinistro ospita il vano per le due SIM, che si tira fuori utilizzando il ferretto in dotazione, mentre quello destro dà alloggio al bilanciere del volume e al tasto di sblocco/blocco. Il lato inferiore è dotato del microfono principale e della porta micro USB 2.0, con il secondo microfono che è piazzato sul retro. La posizione del secondo microfono non è ottimale e spesso durante le chiamate le dita finiscono per chiuderlo, peggiorando in maniera netta la qualità della voce. La scelta appare poi piuttosto incomprensibile, e sarebbe sicuramente stato più comodo il microfono per la soppressione dei rumori sulla cornice superiore. Ad ogni modo, sul retro abbiamo anche la fotocamera principale con il singolo LED flash sulla sua destra e il sensore di impronte digitali più in basso. Scendendo un altro po' incontriamo l'altoparlante di sistema, che viene messo fuori gioco se lo Zenfone 3 Max è piazzato su una superficie fonoassorbente, come può essere il cuscino di un divano.
I materiali costituiscono un plus di questo dispositivo, in quanto abbiamo l'assenza della plastica in favore di una scocca metallica, che offre tra l'altro delle cornici lucide e belle a vedersi, senza contare la zigrinatura dei tasti volume e del bottone per lo sblocco.

Display, fotocamera e multimedia

ASUS Zenfone 3 Max ha un display con vetro Gorilla Glass 4 con i bordi curvi, noto anche come effetto 2.5D. La risoluzione 720p con la diagonale da 5,2 pollici mostra a schermo una densità di pixel pari a 282 PPI, ancora entro la soglia dell'accettabile. Se si avvicina l'occhio, comunque, i pixel si vedono, ma quando si utilizza il terminale ad una distanza normale ciò non accade. Il pannello è un IPS, ed in effetti gli angoli di visione sono buoni, con solo il nero che tende a perdere saturazione quando si guarda lo schermo da un'angolazione elevata. Il display offre una discreta qualità di visione ed è senza dubbio adeguato per la fascia di prezzo in cui lo Zenfone 3 Max è inserito. Di default i colori sono nella media, così come il contrasto e la gamma, mentre la temperatura colore è leggermente sfasata e tendente al caldo. La società taiwanese offre però l'applicazione ASUS Splendid per regolare i parametri relativi al colore del display: utilizzare per esempio il preset "vivace" rende le tonalità decisamente più sature, che potrebbero piacere a qualche utente. Certamente, però, si va a perdere naturalezza nella colorazione. Il vetro dello schermo è mediamente oleofobico ed è incline a trattenere solo le ditate più "energiche".
La fotocamera è invece sotto la media: il sensore posteriore PixelMaster da 13 megapixel con apertura del diaframma f/2.2 non basta a rendere giustizia alle istantanee di questo Zenfone. Le foto risultano spesso un po' impastate, anche con le condizioni di luce più favorevoli, tendendo di conseguenza a perdere dettaglio soprattutto al crescere della distanza del soggetto. Di buona qualità invece le macro, in cui non c'è deterioramento. Quando invece la luce naturale comincia a scarseggiare il sensore peggiora, in quanto non riesce a gestire situazioni di illuminazione in notturna. A poco serve la modalità "luce bassa", che regala sì un po' di luminosità in più, scattando però immagini piuttosto sfocate. Se si prova invece ad utilizzare il flash purtroppo la situazione non migliora: abbiamo notato infatti che il software di ASUS tenda ad applicare una sorta di patina gialla alla fotografia, come potete vedere negli esempi poco più in basso. Meglio invece la situazione con i video, in cui l'effetto pastoso è meno marcato. Ricordiamo che la risoluzione massima di questi ultimi è il Full HD a 30 frames per secondo.

Scatti di test con ASUS Zenfone 3 Max (ultimo col flash)

Ricca di funzionalità l'applicazione per la fotocamera che è rimasta sostanzialmente identica a quella presente sui terminali ASUS di scorsa generazione. La modalità automatica è attiva di default, ma basta un click per passare alla modalità manuale. Tramite quest'ultima si può regolare l'ISO, l'esposizione, la temperatura colore e tanto altro. C'è anche l'istogramma dell'immagine.
La qualità del microfono è leggermente sotto la media, e viene notevolmente attenuata quando - casualmente - si va a coprire il secondo microfono che sopprime i rumori. Ad ogni modo quest'ultimo si è rivelato più che discreto per l'audio in chiamata.

Esperienza d'uso e prestazioni

Sul fronte software le attese erano molte, in quanto la ZenUI dello scorso anno aveva il (grosso) difetto di essere troppo pesante da gestire, anche con i SoC più veloci. Per questo motivo le nostre speranze erano rivolte verso un generale alleggerimento dell'interfaccia, soprattutto dando un taglio alle applicazioni meno utili, che nella precedente iterazione erano molte. Purtroppo, la società taiwanese ha solo in minima parte lavorato su questo aspetto: la ZenUI è infatti ancora troppo densa e ricca, sia di applicazioni che di funzionalità. La buona notizia è che ASUS ha dato adesso la possibilità di eliminare gran parte delle applicazioni di sistema, permesso che con la serie Zenfone del 2015 era negato, rimpiazzando anche alcune app con quelle di Google. Ad esempio, il browser di default non è più di ASUS, ma è Chrome. La stessa mossa è stata effettuata con il calendario, Gmail, la calcolatrice, l'orologio e tanto altro. Fra le utility c'è ASUS Mobile Manager, un centro che fornisce funzioni per regolare il consumo della batteria, l'uso dati e le notifiche. Abbiamo ben quattro profili energetici: ci siamo trovati bene nell'uso quotidiano con "Risparmio energia". Auto-start Manager invece gestisce le applicazioni attive all'avvio. Procedura Guidata Audio lascia impostare un profilo per l'audio, mentre con Temi si può cambiare l'interfaccia del proprio terminale. Fra le applicazioni social abbiamo ZenTalk e ZenCircle, una sorta di Instagram per i possessori ZenFone. Nel campo multimediale c'è invece MiniMovie e PhotoCollage, quest'ultima piuttosto invasiva con notifiche invitano ogni tanto l'utente ad effettuare qualche collage.
Android 6.0.1 Marshmallow gira piuttosto bene, seppur i tempi di risposta (come quelli di apertura delle applicazioni) non sono paragonabili ai dispositivi più costosi. Il Mediatek a bordo di questo Zenfone certe volte fa fatica a pilotare l'interfaccia di ASUS, e siamo andati incontro a sporadici rallentamenti. Niente che abbia pregiudicato la fluidità dell'esperienza, o comunque che ci abbia costretto a forzare il riavvio del dispositivo.
Interessante notare come, dalla navigazione internet al gaming, il SoC Mediatek riesce a getire tutto molto meglio rispetto alle semplice interfaccia grafica: il browsing è infatti molto buono per la fascia di prezzo, e lo stesso vale per i videogiochi. Sullo Zenfone 3 Max si riesce a giocare a qualsiasi titolo, compresi i più pesanti come Real Racing 3.

Buona la ricezione e la qualità delle chiamate, seppur ci teniamo a ricordare che la parte microfoni non sia di primo livello. La durata della batteria è ottima se paragonata ai device concorrenti: con un utilizzo medio (messaggistica e browsing tramite un mix fra connessione Wi-Fi e dati mobili) si riesce tranquillamente a fare una giornata e mezzo, e nei casi più fortunati si arriva anche a due giorni completi. L'immensa durata dello Zenfone Max resta però un miraggio per lo Zenfone di quest'anno.

ASUS Zenfone 3 Max ASUS Zenfone 3 Max è uno smartphone con luci e ombre: abbiamo alcune feature che non ritroviamo nei concorrenti della stessa fascia di prezzo, ma al contempo abbiamo una qualità sotto la media su determinati aspetti. Ottimi i materiali, con il massiccio impiego del metallo che dona al device un’estetica di fascia superiore. Sotto tono il reparto fotocamera, che purtroppo soffre di una generale mancanza di dettaglio e di prestazioni deludenti in scarse condizioni di luminosità. Il SoC Mediatek MT6737M pilota tutto sommato sufficientemente bene il sistema operativo, anche se delle volte la pesantezza della ZenUI si fa sentire. La buona notizia è che ASUS ha fatto in modo che molte delle applicazioni bloccate in passato adesso siano disinstallabili. Buona la durata della batteria che, seppur non ai livelli dello Zenfone Max, riesce a garantire un giorno e mezzo di utilizzo, offrendo comunque prestazioni al di sopra della media. In definitiva, con un costo di 199€, ASUS Zenfone 3 riesce bene a differenziarsi dalla massa, con diversi punti forti ma anche qualche punto debole, che tuttavia non inficiano la qualità generale del prodotto.

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