Recensione BlackBerry Z10

BlackBerry cerca di sopravvivere con lo Z10, ma il telefono metterà d'accordo nuovi e vecchi fan?

Recensione BlackBerry Z10
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RIM che ha cambiato il proprio nome in BlackBerry, da un paio di anni fatica a sbarcare il lunario. Sono finiti i tempi in cui si imponeva come alternativa ai cellulari Nokia, Ericcson e Motorola. Con la propria tastiera fisica QWERTY ed i servizi di push mail o messaggistica istantanea innovativi, riuscì a conquistare una buona fetta di mercato. Lavorando febbrilmente e rinunciando alle vacanze del 2011 il produttore canadese ha deciso di voltare pagina e votarsi interamente al touchscreen. Alcune acquisizioni importanti (QNX su tutte) hanno fornito il know-how necessario per realizzare una nuova gamma di smartphone. La speranza era che lo Z10, il primo terminale in commercio con BB10, avrebbe risollevato le sorti dell'azienza, ma purtroppo, visti i recenti risultati finanziari, non è stato così.

DESIGN

Lo Z10 non sarà ricordato per il design, certamente non disprezzabile, ma nemmeno originale. L'azienda ha cercato, nella fase di progettazione, di raggiungere un aspetto raffinato, di classe ed in parte ha centrato l'obiettivo.
Il terminale (lungo 130 mm, largo 65,6 mm, spesso 9mm) assomiglia molto all'iPhone 5 benché sia più robusto e grande. Gli angoli curvi, i bordi laterali dello schermo e una banda in finto metallo attorno al telefono sono aspetti simili a quelli del design dei dispositivi Apple. Le similitudini finiscono qui: display da 4,2 pollici e l'assenza di un tasto home fisico bastano per distinguere i dispositivi. Al centro del bordo superiore ci sono il pulsante d'alimentazione, il jack per le cuffie ed un microfono per la soppressione dei rumori ambientali. Al centro del bilanciere del volume (sul fianco destro) c'è un tasto in grado di abbassare istantaneamente il suono. Le porte Micro HDMI e Micro USB si trovano sul lato sinistro. La scocca posteriore, se rimossa, permette di accedere alla microSIM, alla batteria ed alla microSD. Il retro è costituito da un materiale soffice al tatto e la zigrinatura superiore rende salda l'impugnatura. Il telefono (disponibile in nero e bianco) è solido, il design semplice ed elegante è la porta d'ingresso nel portafoglio di molti potenziali acquirenti. c'è da dire che gli impianti di assemblaggio in Messico e in Canada hanno assicurato standard costruttivi molto elevati.

HARDWARE

Lo smartphone unisce ad un design capace di durare nel tempo una discreta potenza di calcolo. La CPU si affida ad un solido dual core Snapdragon S4 che gira a 1,5 GHz (non sono state riportate le specifiche ufficiali). La fluidità è assicurata anche da 2 GB di RAM. Sono disponibili 16 GB di spazio d'archiviazione, espandibili attraverso microSD fino a 32 GB. Completano la dotazione hardware WI-Fi, Bluetooth 4.0, NFC, accelerometro, magnetometro, giroscopio ed il sensore di luminosità. Lo Z10 è il primo BlackBerry dotato di connettività 4G.Le fotocamere sono due: quella posteriore da 8 megapixel (dotata di flash LED) in grado di girare filmati a 1080p e quella frontale con i suoi 2 megapixel che registra video a 720p. Le foto sono di buona qualità, benché non si raggiungano le vette toccate da altri terminali, iPhone 5S su tutti. Gli scatti spesso hanno delle imperfezioni dal punto di vista dei colori. La messa a fuoco impiega troppo tempo, soprattutto con le macro o le foto a raffica. Falsa ulteriormente la resa cromatica un blocco rosa al centro dell'immagine.
Il sistema operativo BlackBerry 10 fornisce interessanti funzioni che completano l'esperienza fotografica. Tra tutte spicca il burst mode che il produttore ha soprannominato Timeshift, utile in situazioni movimentate. Si può scegliere tra le immagini della sequenza la migliore. Molto utile anche la possibilità di sostituire i volti nelle foto (magari perché sfuocati o con gli occhi chiusi) con altre versioni prese direttamente dalla sequenza di scatti.
Il display ha una risoluzione di 1280 x 768, la densità di pixel raggiunge i 356 PPI. La retro-illuminazione è piuttosto bassa, sarà difficile leggere qualcosa sotto la luce solare. La saturazione dei colori sembra falsata, le tinte tendono al giallo-verde e la differenza cromatica si nota soltanto se si accosta il dispositivo ad un altro telefono.
La qualità dell'audio in chiamata, sia dalla capsula auricolare che dall'altoparlante di sistema è eccellente. Il suono è corposo, limpido e non si avvertono distorsioni. Si preferirà parlare con l'interlocutore in modo tradizionale (cornetta all'orecchio) piuttosto che collegare qualche auricolare. Quando si ascolta musica non si avverte la stessa qualità, probabilmente a causa di una non corretta equalizzazione. La ricezione del segnale telefonico e del Wi-Fi è ottima, si toccano livelli eccelsi. Quando si parla di funzioni basilari di uno smartphone, questo terminale non è secondo a nessuno.
Lo Z10 è molto reattivo, passare da un'app all'altra è un'operazione veloce, ma si potrebbero verificare dei rallentamenti quando ci sono diverse app in esecuzione, problemi sporadici che non incidono sulla esperienza d'utilizzo. Il tallone d'Achille del dispositivo è la batteria (LS-1 da 1800mAh). La durata dipende molto dall'utilizzo, nei giorni lavorativi con la connessione dati attiva si superano appena le 12 ore di autonomia. Troppo poco per impensierire la concorrenza. Sembrano scomparsi i tempi in cui la compagnia era rinomata per l'attenzione al risparmio energetico.

SOFTWARE

A fare la differenza di questi tempi non sono tanto le caratteristiche tecniche bensì il sistema operativo. In questo caso l'ultima incarnazione di BlackBerry, la 10 si dimostra all'altezza delle aspettative.
L'interfaccia grafica viene valorizzata da una serie di gesture, che sarebbero difficili da apprendere se non fosse per l'ottima guida introduttiva. Il sistema non è intuitivo e si ispira a quanto già visto sul tablet PlayBook. Non ci sono pulsanti fisici o a schermo da utilizzare per muoversi tra i menu. Sono le gesture a rivestire un ruolo fondamentale: swipe verso l'alto per tornare alla schermata iniziale, mentre basta compiere lo stesso gesto e poi spostarsi verso destra per accedere all'Hub che raggruppa le notifiche. Nella home vengono riportate tutte le applicazioni aperte (fino ad un massimo di otto). Le icone rettangolari che formano una griglia possono fungere da widget riportando utili informazioni. Saranno visualizzabili solo da questa posizione e la corrispondente app deve essere attiva. Lo swype a sinistra conduce alla lista di tutto il software presente sul dispositivo. La grafica è un misto di Android ed iOS prima della settima versione, una sorta di versione ibrida. Nonostante il concetto sia interessante, è ancora lontano dall'intuitività dei concorrenti.
La gestione dell'Hub è stata migliorata in seguito all'aggiornamento aBB10.2. Grazie ai messaggi prioritari si accederà velocemente alle ultime notifiche. Non sarà più necessario scorrere l'intera lista fatta di email, SMS e messaggi dai social network. Resta comunque la possibilità di raggruppare le informazioni in base al contenuto. Molto belle le finestre che compaiono quando si riceve una comunicazione (SMS o email), utili per rispondere velocemente. Non sono stati risolti invece i problemi legati al tasto indietro o al menu delle configurazioni. Sembrano essere sensibili al contesto ma non c'è modo di capire quando compaiano. A dispetto delle incertezze evidenziate finora si riuscirà a padroneggiare il sistema nel giro di qualche giorno. Molto utile in particolare il gesto che riporta alla home (swipe verso l'alto), ereditato da webOS.

Estetismi incerti e software interessante

Ci sono luci ed ombre anche per quanto riguarda l'aspetto grafico. Ad icone molto belle si contrappongono motivi che sembrano ispirarsi a Windows XP. Il font scelto presenta una spaziatura ristretta tra i caratteri, e quando c'è molto testo sullo schermo si osserverà un miscuglio scomposto di lettere.
Delizioso l'orologio, in formato digitale ed analogico (arancio neon in modalità notte). La bussola sfoggia un'interfaccia 3D molto intrigante. Le idee dei progettisti di Research In Motion sono genuine, bisognava soltanto svilupparle ulteriormente. La tastiera virtuale sembra addirittura superare quella fisica presente sui vecchi BlackBerry. L'algoritmo che riporta la parola successiva a quella che si sta digitando ha delle proprietà magiche. Imparando dall'utente il software inizierà a fornire le parole che si incastrano tra loro per formare le giuste frasi.
Il browser è ben fatto, riconosce i siti in versione mobile e si mostra fluido anche con i più pesanti. L'introduzione del Flash Player di serie aumenta il campo d'applicazione dello strumento per navigare. Muoversi in città con lo Z10 potrebbe essere problematico. I risultati di Bing Maps sono spesso fuorvianti. Come se non bastasse la visualizzazione è bloccata in modalità ritratto quindi niente vedute panoramiche.
L'integrazione di software di terze parti all'interno del sistema è molto utile. Dropbox si può raggiungere facilmente dal gestore dei file. Le note e le attività archiviate in Evernote vengono recuperate e gestite da Remember. Grazie a Story Maker si può provare a montare un filmato, scegliendone la colonna sonora. Il risultato lascerà di stucco, poche opzioni ma il video prodotto è in grado di impressionare.
Gli sforzi di BlackBerry per cercare di attirare gli sviluppatori non sembrano aver dato risultati positivi. Ci sono circa (aggiornamento al 21/11/2013) 120.000 app a disposizione nel negozio virtuale eppure non sembrano molto interessanti. Per fortuna si può utilizzare software Android, che gira su un emulatore integrato, aggiornato alla versione 4.2 Jelly Bean. I rallentamenti sono minimi, la differenza dalle applicazioni native è impercettibile. Un punto di forza non da poco, che riesce in parte a colmare il gap con i più diffusi dispositivi Google.
Si possono infine acquistare anche contenuti multimediali (film, serie TV, canzoni) che dovranno essere scaricati poiché manca la funzione streaming.

BlackBerry Z10 Lo Z10 è un buon telefono, forse il migliore che RIM potesse produrre in questo momento. Risponde bene alle esigenze degli utenti, senza esitazioni. Non è perfetto ma utile in molte situazioni. Purtroppo non brilla in nessun campo, così non costituisce una minaccia per la concorrenza. Non ci sono particolari funzioni distintive, le intuizioni del produttore sono si interessanti ma poco sviluppate. Lo smartphone è assemblato con cura avrà, tuttavia non ci sono particolari che potrebbero far preferire questo telefono ad un iPhone o ad un terminale Android di fascia medio-alta. I punti negativi sono senza ombra di dubbio la durata della batteria e la quantità davvero scarsa delle app presenti sullo store.