Recensione Corsair Obsidian 750D Airflow Edition

Corsair Obsidian 750D Airflow Edition è un case di fascia alta che introduce, rispetto alla versione standard, una griglia anteriore per massimizzare il lavoro delle ventole frontali, rispettando la qualità tipica della famiglia di appartenenza.

Recensione Corsair Obsidian 750D Airflow Edition
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Più di qualche anno fa Corsair introdusse il cabinet Obsidian 750D, diretto successore del 700D. Nonostante fosse più compatto di quest'ultimo, esso fu l'emblema di un netto passo in avanti, sia a livello ingegneristico ma soprattutto nel colpo d'occhio. Il modello che oggi presentiamo costituisce una versione particolare del suddetto 750D, ovvero il 750D Airflow Edition. Questo prodotto è stato presentato dall'azienda americana al Computex 2015 ed è stato ufficialmente immesso sul mercato solo di recente. Fra la variante liscia e quella Airflow l'unica differenza significativa è sul frontale, in cui trova spazio una griglia perforata per incrementare il flusso d'aria in ingresso. Questa novità è forse più sottovalutata di quanto lo debba essere, in quanto uno dei difetti principali del 750D era proprio legato alla strozzatura delle due ventole anteriori, che non riuscivano a gestire in maniera ottimale il flusso d'aria.

Package, bundle e specifiche tecniche

Il Corsair Obsidian 750D Airflow Edition arriva in una scatola in cartone riciclato nel suo colore naturale. Nonostante siamo di fronte ad un case Full Tower non possiamo di certo affermare che l'imballaggio è eccessivamente grosso ed anzi, si rivela più manovrabile di quanto ci aspettassimo. Sul lato frontale troviamo una grossa immagine stilizzata del prodotto, insieme al suo nome in rilievo e ad alcune caratteristiche salienti, mentre sul retro la stessa grafica è più dettagliata, e mostra invece tutta la modularità del 750D.
Una volta estratto dalla confezione troviamo il lato alto e il lato basso di questo cabinet avvolti in uno strato di spesso polistirolo, il che rende il prodotto adeguato ad essere trasportato senza rischi di sorta. L'intera struttura è incamerata in un'ampia busta di plastica che, una volta tolta, palesa che il frontale dello chassis e la paratia laterale sono ulteriormente protetti da una pellicola trasparente.
Il bundle è il classico Corsair, ed è tutto rilegato in un contenitore in cartone che potete trovare adagiato in uno dei bay da 3.5". Esso contiene il ben fatto manuale di istruzioni, tutte le viti necessarie per assemblare il PC e delle utili fascette in plastica.
Le dimensioni di questo case sono state ridotte rispetto al 700D, e consistono in 56 cm di lunghezza, 23,5 cm di larghezza e 54,6 cm in altezza. Il prodotto pesa poco meno di 10kg ed è fatto interamente di acciaio ed alluminio spazzolato, mentre le motherboard supportate sono quelle con form factor XL-ATX o inferiore. I cestelli di serie sono due, e possono ospitare ognuno sino a tre dischi da 3.5" o da 2.5". In base alle necessità se ne possono installare altri due, per un totale di dodici unità di storage tool-less, fissate tramite i relativi bay. Sul lato del 750D invece ci sono altri quattro alloggiamenti fatti apposta per SSD, molto comodi e che consentono di mettere da parte i cestelli nel caso si possiedano solo dischi da 2.5". I bay da 5.25 pollici sono tre ed, infine, l'alimentatore supportato è il classico ATX, con lunghezza fino a 22cm.

Esterno

Lo stile del prodotto si adatta perfettamente a quello della linea Obsidian dell'azienda, che si rifà a canoni minimalisti ed eleganti. Il 750D Airflow ha l'aspetto di un monolite nero, e il design è privo di qualsivoglia spigolo o bombatura, preferendo un look dal taglio netto. La verniciatura di questo case è senza dubbio impeccabile, e sull'esemplare in nostro possesso l'abbiamo trovata perfetta. L'unico colore disponibile è il nero, che dà risalto all'alluminio spazzolato. I materiali sono ottimi e siamo contenti di riscontrare che Corsair abbia messo da parte la plastica, realizzando un prodotto decisamente solido e di qualità superiore.
Frontalmente ciò che balza subito all'occhio è la griglia forata che mette in mostra le due ventole Corsair AF140 in dotazione. Essa è removibile, premendo leggermente a livello delle due serigrafie poste in alto, ed il meccanismo funziona bene. La suddetta griglia integra anche il logo Corsair ed un comodo filtro anti-polvere, che non poteva mancare in seguito alla novità introdotta. Di fatto, tutta la parte frontale è in alluminio spazzolato e i bordi sono permeati da una feritoia, che attraversa i contorni del 750D Airflow e gli concede un tocco di irruenza. Oltre al fattore estetico, quest'ultima dovrebbe assicurare una portata d'aria fresca ancora maggiore. Salendo con lo sguardo osserviamo i 3 bay per dischi da 5.25" e, ancor più su, scorgiamo il pannello frontale. Questo prevede un grosso tasto d'avvio posto nel mezzo e due led bianchi ai lati - a destra per segnalare che il sistema è acceso, a sinistra per l'hard disk. Andando in ordine, troviamo qui un jack per le cuffie, un altro per il microfono, il tasto di riavvio, due porte USB 3.0 e altrettante USB 2.0.
E' chiaro che Corsair ha progettato con arguzia anche la "coda" del prodotto, in quanto questa è costellata da feritoie per il passaggio dell'aria. La più peculiare è posta in alto ed è di forma rettangolare, mentre l'altra è in corrispondenza della terza ventola AF140 compresa nel pacchetto. Di fianco a questa prende posto il canonico pannello I/O della scheda madre. Come constatato anche dai frame metallici, gli slot di espansione per questo cabinet sono ben nove, in linea con i Full Tower concorrenti. Alla destra di questi abbiamo due grosse cavità per il passaggio delle tubazioni di un eventuale sistema a liquido, mentre sul fondo prende posto il lato esterno dell'alimentatore ATX.

Il pannello destro del Corsair 750D è assolutamente sprovvisto di feritoie ed è standard, mentre quello sinistro è più particolare grazie alla finestra in plexiglass, che tra l'altro è realizzata molto bene. Ottimo inoltre il contributo estetico offerto da quest'ultima, che permette chiaramente di scorgere tutto l'hardware all'interno del computer. I due pannelli si rimuovono allentando le apposite viti, e ci dispiace che Corsair non abbia introdotto un meccanismo di ritenzione tool-less come quello utilizzato dal fratello maggiore 900D. La zona superiore è aperta per grandissima parte a mezzo di una griglia, sul cui lato esterno trova spazio un filtro anti-polvere magnetico, di ottima fattura.
Il lato inferiore prevede quattro gommini antiscivolo per tenere saldo il cabinet, oltre a due feritoie in corrispondenza delle altrettante ventole da 120mm installabili sul fondo. Un'altra invece è atta a dare sfogo alla ventola dell'alimentatore, al di sotto della quale il case presenta un altro comodo filtro anti-polvere che si inserisce per via di un meccanismo "a slitta".

Interno

Il Corsair 750D Airflow Edition presenta degli interni totalmente in nero, che ben si sposano con la tonalità del prodotto. Lo spazio all'interno è elevato, e gli utenti non dovrebbero faticare più di tanto nell'assemblaggio. Sulla CPU si può installare un dissipatore tower alto sino a 17cm e si può inserire una scheda grafica lunga al massimo 45cm.
Come suddetto, i cestelli per le unità di storage in bundle sono due e sono modulari. Se ne possono inserire un paio sul fondo del cabinet e/o uno sul fondo ed altri due in verticale. In totale, il cabinet può dare alloggio a quattro cestelli contemporaneamente. Essi ospitano tre bracket ciascuno, sui quali si possono installare in modalità tool-less altrettanti drive da 3.5" - mentre per quelli da 2.5" c'è bisogno di alcune viti. In corrispondenza del pannello esterno destro ritroviamo invece i quattro alloggiamenti per SSD, che sono anche rimovibili se non necessari. Nonostante siano di plastica, non ci hanno mai causato problemi. I tre bay per drive da 5.25" utilizzano un sistema di fermo senza viti, agevole e semplice da usare. Utile la finestra rettangolare in corrispondenza del socket della scheda madre, così da non dover smontare tutto nell'eventualità di un cambio di dissipatore. Le aperture ellissoidali con guarnizioni in plastica sono cinque e sono piazzate saggiamente, mentre tantissimi ponticelli metallici sono saldati sul cabinet per fissare le fascette. Altre fessure utili sono collocate in alto. Insomma, il sistema per la gestione dei cavi è ben studiato e ci ha facilitato le operazioni di cable management. Il vano per l'alimentatore manca di piedini antivibrazione, ed è una grossa pecca che siano assenti su un modello di questa fascia.

Corsair Obsidian 750D Airflow Edition Il Corsair Obsidian 750D Airflow Edition è un cabinet eccellente. Rispetto al suo predecessore monta una griglia sul frontale, modifica che fa scendere di più di qualche grado la temperatura interna al case. I materiali sono ottimi, e lo stesso vale per la loro verniciatura. L’eleganza unita al design così minimale a noi è piaciuta molto, e la finestra in plexiglass fa davvero la sua figura. L’interno è invece molto spazioso e l’ingegnerizzazione dell’azienda si sente. Il sistema per il cable managment è ottimamente organizzato e non abbiamo trovato punti a suo sfavore. Più che buona la modularità generale delle varie componenti. Le ventole in dotazione sono identiche alle AF140 di Corsair, quindi di pregio. Le capacità di raffreddamento ad aria sono eccellenti, così come la predisposizione ad impianti a liquido, anche intricati. Peccato soltanto per l’inspiegabile assenza di piedini antivibrazione nel vano dell’alimentatore, e per i pannelli laterali che si rimuovono ancora tramite viti. Per il resto, lo consideriamo un gran bel case, vicino alla perfezione.

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