Recensione HTC One SV

HTC One SV è un terminale scattante, comodo ed esteticamente accattivante, anche grazie alla scelta delle differenti colorazioni delle backcover, caratteristiche che ne fanno un mid range da tenere d'occhio.

Recensione HTC One SV
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Dopo Sensation, Evo 3D e le altre riedizioni del top di gamma (Sensation XE e XL), si avvicinava per HTC il momento di reinventarsi. Diventava insomma fondamentale stabilire una volta per tutte cosa significasse produrre un telefono di riferimento, uno smartphone che si ponesse al vertice della categoria per diventare l’oggetto più performante e ambito del momento. Dall’anno scorso il marchio HTC One è nuovamente considerato una celebrità del mondo mobile, come aveva giustamente preannunciato Peter Chou alla sua emozionante presentazione tra i celi de Plaça d’Espanya il 26 Febbraio 2012. One X e One S in particolare avevano riabbracciato con una sola mossa la più grande fetta d’utenza interessata a uno smartdevice, combinando il miglior design in circolazione in ambiente Android con la più intrigante delle architetture CPU quad core Tegra di Nvidia. Forse a causa della relativa giovinezza di quest’ultima tecnologia, la decisione del mercato prese purtroppo un’altra direzione sui grandi numeri, che furono appannaggio del best seller Galaxy SIII di Samsung, Quest’anno però le carte in tavola sono di nuovo del tutto cambiate. Il banco dei processori è stato ripareggiato in casa Qualcomm, divenuta la principale fonte d’approvvigionamento hardware per ciascun delle competitor, Samsung compresa, e tutto si è giocato sul design più accattivante, la dotazione software più gettonata e sull’amalgama dell’interfaccia proprietaria più originale in ultima leva. Il nuovo HTC One non poteva che risultarne vincente, incontrando il giudizio della critica che in molte testate lo definisce anche il migliore investimento per la corrente generazione, a discapito del potente Galaxy S4, forse mancante di vere e proprie novità. Tanto più interessante però è scoprire cosa è accaduto alla sezione mid-range dell’offerta HTC, occupata ora dal nuovo HTC One SV, uno smartphone a carattere ibrido che disdegna le mode sensazionalistiche per abbracciare ricercatezza estetica, solidità e prestazioni senza compromessi, restando prossimo alla soglia dei 300 Euro.

122 grammi

Il package è già originale di suo con la scatola in cartoncino bombato che somiglia a una vaschetta di gelato, ma è pur rispettosa dell'ambiente e riciclabile al 99%, utilizzando anche inchiostro di soia. All'interno è custodito un telefono splendido, con un profilo che fa invidia anche ai top di gamma del momento, soprattutto perché si abbraccia alla perfezione con le mani, tramite i bordi inclinati verso l'interno per ampliarne la superficie. Come se non bastasse anche i bordi superiore e inferiore sono più larghi per assicurare la stretta durante le rotazioni ed il retro mostra una sagoma lievemente ricurva, tratteggiando quello che potrebbe essere tranquillamente definito un design da maestro. Unici appunti vanno all'assenza di un tasto fotocamera, a nostro avviso molto comodo su uno smartphone con elaborazione d'immagine avanzata come One SV, e all'eccessiva vicinanza dei tasti funzione capacitivi al display, che delle volte ci lasciano uscire dalla applicazioni inavvertitamente. La larghezza ridotta del bezel intorno ai 4,3" di schermo, comunque, garantisce grande fascino, e come da tradizione HTC non rinuncia nemmeno al comodo Led di stato nella griglia frontale del ricevitore e alla front facing camera da 1,6 megapixel, anche BSI. La fotocamera principale è invece da 5,1 megapixel con autofocus, flash Led e retroilluminazione dell'obiettivo. Il processore scelto è lo Snapdragon S4 dual-core 1.2 GHz (Krait) con un 1GB di Ram LPDDR2 e GPU Adreno 305.

Sulle prime dice tutto

Si accende in un baleno, come nessun altro smartphone Android a nostra memoria, e anche la lettura della scheda micro SD esterna da 32GB classe 10 è avvenuta istantaneamente, senza nemmeno recapitarci avvisi inerenti a qualsiasi processo d'inizializzazione.
Si riscontra da subito grande attenzione al risparmio energetico. Dapprima il menu delle notifiche, ordinato in stile Google, con l’unica impostazione rapida immediatamente disponibile riguardante appunto la modalità salva batteria. Scorrendo nei menu ci si accorge che l'impostazione per la luminosità dello schermo non presenta il cursore di regolazione dell'intensità minima nella modalità automatica, indicandoci che preferibilmente si dovrebbe utilizzare quest'ultima. Anche la fotocamera se lasciata inattiva fa partire una schermata nera di sospensione a risparmio energetico, dalla quale si potrá uscire con un solo tap dello schermo.
HTC Sense 4+, anche se non ancora evoluto come l'ultimo Sense 5.0 di HTC One, è comunque lo stock lancher più sobrio ed elegante che un telefono Android di questa categoria abbia mai vantato. Su One SV gli accorgimenti stilistici e le prestazioni sono d'alto profilo, con un design dell'interfaccia semplice e ordinato che soddisfa a prima vista. Dapprima sono la fluidità, i colori e le forme dei temi a colpire l'utente, molto confortevoli, coerenti e anche arricchiti dalla tinte naturali del display LCD IPS 2, con 800x480 pixel che non si notano minimamente. Poi sono la grazia delle animazioni, dei panning, della vista istantanea del multitasking a sorprendere. I menu e le maschere dell'UI sono state assai snellite con l'avvento di Jelly Bean 4.1.2 e adesso anche se si ha sempre a che fare con un prodotto attento al ramo professionale, non ci si scoraggia nella ricerca delle voci, suddivise in categorie e cursori con un'animazione a persiana che conquista anche i modaioli. La personalizzazione dei temi e profili ci consente di alternare velocemente le diverse facce del terminale, una votata per esempio al business o ai viaggi con widget di calcolatrici, calendari e fusi orari, piuttosto che avere sempre sottomano musica, video, e social con il profilo per l'intrattenimento. Le canvas, in ogni caso, sono facilmente editabili manualmente e lo scrolling tra ogni drawer dell'interfaccia scivola che una bellezza. Se però cercassimo un ulteriore spunto per il miglioramento, ci appelleremmo allo stile delle icone e delle caselle tra i menu, ancora poco incisive o forse poco in risalto e troppo piatte affinché se ne possa individuare l'esatta posizione ad un'occhiata fugace.

Curiosiamo

Se di One SV si fosse parlato a vanvera se ne sarebbe sicuramente sottovalutato il parco applicativi, sostenendo che fosse del tutto simile a quello degli altri competitor. Invero però la compagnia di Taiwan è riuscita anche in questo intento a distinguersi, servendo un'esperienza d'impiego assolutamente originale e distante delle grandi produzioni coreane, LG e Samsung, per la maggioranza delle proprie applicazioni. Cominciando dal web Browser, si può da subito notare come esso sia più scattante di altri programmi stock nel riadattare in tempo reale il formato del testo con il pinch to zoom, preservando anche l'esclusiva compatibilità con il Flash Player già out of the box, attivabile dal menu delle opzioni. Da quest'ultimo si può anche facilmente passare alla vista desktop, andare avanti e indietro con le pagine o gestire la coda di download. La casella email al solito mostra un'interfaccia molto ordinata, completa e semplice, che infonde sicurezza contando sui molti passi avanti nell'ottimizzazione del testo e delle immagini nel corpo delle email, con forse solamente un'eccessiva sensibilità dello scrolling verticale che diventa sin troppo preciso nell'assecondare l'esatta direzione della nostra strisciata sul display, deviandone il contenuto. Un tocco di classe per la messaggeria del telefono è dato dalla possibilità di distinguere nell'immediato, senza indagare nella rubrica, da quale numero ci stia contattando il mittente direttamente dal corpo dell'SMS. La tastiera virtuale integrata risalta tra le dita, quasi fosse appiattita sotto il vetro Gorilla Glass 2, con effetto di sbalzo dimensionale dei tasti molto avvolgente. Il predittore dei testi è davvero efficiente e utilizza un'impostazione visuale con colori facili da metabolizzare. Dispiace che alle volte il feedback tattile non si armonizzi perfettamente con la velocità di scrittura, infondendoci un certo dubbio sull'effettiva rapidità di ricezione, benché si tratti sempre di un cavillo che teniamo a rimarcare proprio perché l'impianto tastiera ci ha decisamente convinto. Un'altra nota a riguardo dei controlli è riservata ai tasti capacitivi e alla relativa prossimità degli stessi al limite inferiore dello schermo, che inavvertitamente potrebbe lasciarceli sfiorare e interrompere l'applicazione in uso. Vogliamo perciò ricordare l'ottima soluzione offerta da Nokia e dall'ultima serie Lumia, che mantiene su quasi tutti i modelli un certo distacco tra i comandi e il display, per rendere l'impugnatura ancor più disinvolta. Il blocco Note di One SV sfrutta la sincronizzazione intelligente con il calendario, converte il tratto a mano libera in immagini nel testo e registra insieme il suono: il registratore vocale però ha riportato sgradevoli salti di traccia che lo aggregano ad altre soluzioni di fortuna e un simile difetto è stato riscontrato anche nello streaming di file audio dalla casella Gmail. Degna di menzione è la modalità Auto, la maschera che s'imposta per i comandi alla guida, suddivisa in varie schermate in landscape mode, facili da consultare e suddivise in riquadri per il meteo, telefono, musica e internet radio, molto funzionale e versatile. Per ultima, l’integrazione con il cloud Dropbox, del quale si ha a diritto a 25GB di spazio d’archiviazione gratuito per 2 anni acquistando un HTC One SV.

Benchmark

- AnTuTu 7803
- Vellamo HTML 5 2010 - Vellamo Metal 484
- 3d Mark Ice Storm 3D 4445
- Quadrant Standard 5381

Sensi Hi Tech

Risoluzione dello schermo, frequenza del processore, e GPU fanno pensare a un'equivalente del Samsung Galaxy S II con i dovuti aggiornamenti per il modulo NFC e sulle antenne, capaci di raggiungere anche i 42Mbps di velocità di download, ma l'impronta di casa HTC è per fortuna un plus valore che trascende l'impianto estetico e contenutistico, offrendoci un prodotto che realmente sa esserci utile ogni giorno con qualità, coinvolgendo anche aspetti sempre ben accetti dagli acquirenti come la decodifica beatsaudio e il chip fotografico con proprietà d'elaborazione avanzate. Per entrambi i casi più che di hardware bisognerebbe parlare di software che esaltano le componenti. L'altoparlante integrato ad esempio suona molto bene, riproducendo correttamente la maggioranza delle tonalità, anche senza esagerare con il volume massimo, però senza rielaborazione software esso resta solo a un buon livello per la categoria. Con le cuffie si spigiona invece tutta la forza dell'equalizzazione beatsaudio, gestibile comodamente dal menu delle notifiche, e caratterizzata da profondità nei bassi, definizione sugli alti e solo lieve compressione sulle frequenze medie. La valutazione si riferisce alle cuffie in ear fornite in dotazione, abbastanza comode e arricchite da un buon design con cavo appiattito anti intreccio. Delude la mancanza di un normalizzatore del volume tra i vari brani, ma una funzione intelligente molto simile è stata stranamente prevista pei i suoni d'avviso, più forti se il telefono si trova in borsa o in tasca e più discreti quando viene tenuto in mano, se però nelle impostazioni è attiva la modalità pocket. La fotocamera possiede autofocus, flash led e obiettivo retroilluminato BSI F2.0 28mm. Scatta 20 foto a raffica a 4fps con una pressione, si possono registrare video in Full HD e acquisire immagini in contemporanea, tra le modalità di scatto si annoverano video rallenty a 1x o accelerato, un'inconsistente e purtroppo mal gestito panorama, ritratto di gruppo e la più utile di tutte, l'HDR. Su questo modello la risoluzione dell’HTC ImageChip si ferma a 5 megapixel, ma poco importa se poi ci restituisce ottime fotografie sia in diurna che notturna, quando il trattamento del rumore video si fa assai più importante. Il geotagging delle foto non è precisissimo ma è assai divertente osservare grossomodo la distribuzione delle nostre mete sulla mappa. A dire il vero il sistema GPS ha qualche volta fatto i capricci anche nella navigazione con Google Maps sembrandoci abbastanza lento, un fenomeno atipico questo per gli ultimi smartdevice sul mercato, ed inoltre fa specie non ritrovare tra i comandi in primo piano nelle impostazioni il controllo per la posizione, raggiungibile solamente più in basso nella lista o altrimenti attraverso l’apposito widget per le homescreens. Esaurendo sul versante multimediale, il lettore dei video è solo quello integrato nella galleria, forse perché il servizio HTC Watch non è più disponibile nel nostro paese. Non si possono perciò ricercare i filmati in maniera diretta, tuttavia il lettore multimediale si attesta fra i migliori sulla piazza, molto cinematografico e naturale, solo con alcune incompatibilità con i codec audio multicanale. Performance più che soddisfacenti sono state riportate inoltre anche in ambito gaming, dove Need for Speed Most Wanted, Temple Run 2 e Pitfall sono filati veloci su One SV, senza grosse incertezze del frame rate, al massimo dei settaggi. Segnaliamo che di EA era precaricato sulla memoria interna da 8GB il titolo Dead Space, giocabile in versione completa.

HTC One SV Molti acquirenti, col passare degli anni, a causa di un decentramento d'interessi e prerogative tutt'altro che telefoniche, hanno disimparato a riconoscere le più importanti funzioni di un cellulare, smartphone o feature phone esso sia: la ricezione, la velocità del modem e la connettività. Portarsi a casa un telefono top di gamma del passato, per quanto la svalutazione giochi a nostro favore, non ci potrà mai garantire grossi risultati per questi ultimi ambiti, che invece vengono perfettamente centrati da HTC One SV, un terminale scattante, comodo ed esteticamente accattivante, anche grazie alla scelta delle differenti colorazioni delle backcover. Il dubbio sorge raffrontando l’offerta attuale di HTC con il One S, uno smartphone dell’anno precedente, sulla carta anche più performante di One SV e venduto grossomodo allo stesso prezzo del nuovo. Attenti però all’architettura interna e non lasciatevi distrarre solo dal clock del processore. Su One SV la batteria è da 1800mAh, contro le 1650mAh del vecchio modello, ed anche la GPU è più performante su One SV, senza contare poi sui pregi energetici dei chip Krait Qualcomm, che sul nuovo esemplare sono tutti magistralmente espressi. L’autonomia è ottima, la velocità di scambio dati dell’HSDPA impeccabile, così come le capacità d’elaborazione e le prestazioni multimediali. Forse il fix del segnale GPS andrebbe sistemato e l’interfaccia Sens 4+ potrebbe essere oltre che più completa sul versante comandi rapidi, anche meno invadente sul banco memoria da 1GB, ma per il resto One SV si è davvero rivelato un gran bel compagno di viaggio, che nemmeno una volta ci ha lasciato intendere di star utilizzando uno smartphone non ancora top di gamma.

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