Honor 9: l'evoluzione della specie

Honor 9 arriva in Italia portando in dote un hardware rinnovato e un design leggermente rivisto rispetto al passato, migliorando il suo predecessore.

Honor 9: l'evoluzione della specie
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La fascia alta di Android non è mai stata tanto ricca di alternative interessanti come in questo periodo. Sono disponibili infatti Galaxy S8, LG G6, Huawei P10, Honor 8 Pro e, solo pochi giorni fa, è arrivato anche OnePlus 5. Smartphone molto diversi, ognuno con i suoi pro e i suoi contro, che nello street price online non sono nemmeno tanto distanti gli uni dagli altri. Una situazione piuttosto strana, che permette di scegliere uno qualsiasi di questi smartphone a un prezzo compreso tra i 450 e i 570 euro. Discorso completamente diverso nelle catene di elettronica e nei negozi, dove ricordiamo avvengono ancora la gran parte delle vendite, con prezzi decisamente più diversificati. In questo contesto, positivo per il pubblico e per i più attenti al risparmio, si inserisce il nuovo Honor 9, erede di quell'Honor 8 che ha fatto registrare numeri molto positivi per l'azienda cinese e ottime impressioni da critica e pubblico. Il nuovo smartphone si pone l'obbiettivo di alzare ancora di più l'asticella delle prestazioni e della qualità rispetto al passato, grazie a una piattaforma hardware migliorata e a un leggero ma incisivo restyling del design.

Design rivisto ma non rivoluzionato

Il 2017 verrà ricordato come l'anno degli smartphone borderless. Questa caratteristica è presente nei top di gamma del momento, Samsung Galaxy S8 ed LG G6. Huawei e Honor, almeno per ora, hanno deciso di non puntare invece su questo elemento, preferendo andare contro corrente, mantenendo linee più tradizionali e spostando il sensore di impronte digitali nella parte frontale degli smartphone di quest'anno. Honor 9 non fa alcuna differenza, rinnovando solo parzialmente quanto visto nel precedente modello. Le linee infatti sono piuttosto simili, ma questo non è assolutamente un male considerato l'ottimo riscontro avuto con Honor 8. Il design rimane piuttosto sobrio ed elegante ed è ora caratterizzato dalla presenza di bordi curvi nella parte posteriore. Anche frontalmente il vetro di protezione del display offre una leggera curvatura sui bordi laterali, offrendo un'ottima sensazione al tatto. La qualità costruttiva è rimasta quindi eccellente, con il vetro a ricoprire lo schermo e la backcover, innestandosi poi in un frame in metallo. Linee sobrie ed eleganti insomma, ma che nella parte posteriore tendono a trattenere forse troppe ditate. Visto frontalmente, a spiccare sono la capsula auricolare, la fotocamera secondaria ma soprattutto il lettore di impronte digitali. Nel bordo destro trova spazio il tasto di accensione e il bilanciere del volume, mentre in quello sinistro è installato lo slot per le SIM card. Il telefono è infatti dual sim, con il secondo slot condiviso con la Micro SD. Nel bordo superiore si può osservare un microfono e il sensore a infrarossi, mentre in quello inferiore trovano spazio il jack da 3.5 mm, la porta USB Type C e lo speaker audio, mono. Posteriormente spiccano invece le due fotocamere, a filo della scocca, che si fondono alla perfezione con il vetro, insieme al doppio flash led. I colori disponibili all'inizio saranno il classico Sapphire Blue visto lo scorso anno, affiancato da una variante grigia. In un secondo momento invece arriverà anche la variante Midnight Black, che potrebbe ottenere un ottimo riscontro dal pubblico. Honor 9 è comodo da tenere in mano e da riporre in tasca; nonostante l'utilizzo massiccio del vetro il terminale non scivola facilmente dalle mani, ma proprio la presenza del vetro rende consigliabile applicare una cover, per evitare problemi in caso di caduta. A tal proposito, la confezione, bianca e dal look minimal, include oltre agli auricolari anche una cover in plastica trasparente, utile per le prime ore di utilizzo ma che si riga molto facilmente. Si tratta comunque di un accessorio in più che non viene quasi mai incluso nel prezzo.

Caratteristiche tecniche

Nella fascia alta, Huawei e Honor hanno di fatto standardizzato le specifiche dei loro terminali. Da Huawei P10 a Honor 8 Pro, passando per questo Honor 9, è il SoC Kirin 960 a farla da padrone, grazie a ottime prestazioni e a una potenza adatta a gestire tutti i carichi di lavoro oggi associabili agli smartphone. Il processore utilizza un'architettura big.LITTLE, con quattro core Cortex-A73 a 2.4 GHz e quattro Core A53 ad 1.8 GHz, mentre la GPU è una Mali-G71MP8. Il SoC riesce a gestire i compiti più leggeri con i Core più lenti mentre quelli più veloci si attivano solo in presenza di richieste computazionali più elevate, facendo risparmiare preziosa energia. Per quanto riguarda le memorie, Honor ha deciso di portare in Italia due versioni del device. La prima include 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, mentre la seconda mantiene inalterato lo storage ma aumenta il quantitativo di RAM a 6 GB (la prova è stata fatta con questa variante). Un hardware molto simile a quello di Honor 8 Pro, ma che si differenzia per il display da 5.15" Full HD, con una definizione di 428 PPI. Honor ci ha confermato che il vetro utilizzato a protezione dello schermo offre una maggiore resistenza rispetto a quello della variante precedente, senza però dare indicazioni più precise sull'effettivo modello utilizzato. A proposito di miglioramenti non poteva mancare anche un comparto fotografico rinnovato che sfrutta un sensore da 20 megapixel monocromatico in coppia con uno da 12 megapixel RGB, utilizzato per catturare le informazioni sul colore. Entrambi offrono un'apertura di f/2.2, doppio flash LED e autofocus laser, ma niente stabilizzatore ottico. Il sistema consente anche di effettuare uno zoom 2x senza perdita di qualità, come avviene in altre configurazioni a doppia fotocamera. Per quanto riguarda i video si arriva fino al 4K a 30 frame al secondo, mentre la fotocamera frontale è da 8 megapixel con apertura f/2.0. Come tutti gli smartphone dotati del SoC Kirin 960 Honor 9 presenta una connettività completa, che comprende Wi-Fi ac, Bluetooth 4.2, LTE e GPS, oltre al già citato supporto per il dual SIM e il sensore IR, utile per comandare i dispositivi presenti in casa che utilizzano questo standard. Ad alimentare il terminale troviamo invece una batteria da 3200 mAh con Fast Charge, capace da specifiche di caricarsi in 30 minuti dallo 0 al 40%.

Software ed esperienza d'uso

Il software installato nel terminale è Android 7.0, personalizzato con l'interfaccia utente EMUI 5.1. In sostanza le funzionalità rimangono le stesse viste in passato, ma con due novità degne di nota nell'app fotocamera. Ma parliamo prima dell'interfaccia, che viene gestita come sempre senza App Drawer. Questo è comunque attivabile nelle impostazioni, per cui chi è abituato ad usarlo non incontrerà problemi. In merito alle app preinstallate troviamo quelle di Google e diverse app di terze parti, molte delle quali utili, come Facebook, Twitter, Instagram e Shazam. Ad ogni modo, tutte le app di terze parti sono disinstallabili, al contrario di quelle proprietarie di Huawei, per la maggior parte utili, come il gestore file, lo specchio, la torcia e quella legata al sensore infrarossi. L'avevamo già incontrata in passato in tutti i dispositivi della casa cinese dotati di questo elemento e anche in questo funziona bene, grazie anche al database di dispositivi già pronto all'uso, molto completo. Come sempre è presente anche l'applicazione Gestione Telefono, da cui gestire il risparmio energetico e quello dei dati mobile, oppure ottimizzare il sistema con un tap, oppure ancora scansionare il device in cerca di virus e malware.
Come anticipato però, le due novità più grandi lato software, ma anche hardware, arrivano dall'applicazione fotocamera, che integra ora una modalità Live Photo, assente anche sui device più costosi della gamma Huawei, e lo zoom 2x senza perdita di qualità, possibile grazie al doppio sensore fotografico. Le live Photo sono molto simili a quelle disponibili su iPhone, mentre lo zoom funziona piuttosto bene, al netto delle prestazioni della fotocamera. A tal proposito, abbiamo apprezzato in modo particolare le immagini in bianco e nero, ma anche quelle a colori sono molto buone, soprattutto di giorno. Di notte la dual cam di Honor 9 si difende bene, con un rumore di fondo contenuto, perdendo però un po' nel dettaglio. Il confronto, non certo facile, con il campione di categoria Galaxy S8 mostra come la proposta Samsung catturi più luce e più dettagli di sera, come evidenziato dalle immagini qui sotto.

Samsung Galaxy S8+

Huawei Honor 9

Immagine normale

Immagine con zoom 2x

Di contro però Honor 9 offre uno zoom 2x molto buono, una caratteristica assente nel top di gamma dell'azienda coreana. Interessante anche la modalità "Ampia apertura", con cui effettuare scatti di tipo bokeh, quindi sfumati sullo sfondo, che tuttavia non sempre riesce a mettere a fuoco al meglio il soggetto in primo piano, come spesso capita con le immagini scattate in questa modalità su smartphone. Ad ogni modo si possono ottenere scatti di sicuro effetto, soprattutto se osservati direttamente sullo schermo del telefono. I video in 4K a 30 fps e a 1080p a 60 restano nella media, senza spiccare dalla massa ma offrendo comunque un discreto livello di dettaglio. Le prestazioni della cam frontale permettono di ottenere selfie di qualità più che buona, alla pari di quelli ottenibili con il cugino P10. Lo schermo con risoluzione Full HD non fa rimpiangere un maggior numero di pixel, soprattutto vista la diagonale ridotta, e offre buoni angoli di visuale.

In merito alla prestazioni nude e crude, la presenza del SoC Kirin 960 è un garanzia: l'OS gira fluido e la potenza non manca mai, nemmeno nelle applicazioni più pesanti e anche nei giochi, che girano tutti in modo ottimale. Rispetto a Honor 8 la batteria sale da 3000 a 3200 mAh per un'autonomia che rimane perfetta per raggiungere la fine della giornata, nella media per gli smartphone di questo 2017 (battery phone a parte ovviamente).
In pieno stile Huawei la parte prettamente telefonica, di fatto esente da difetti, mentre lo speaker di sistema offre un audio davvero pulito e potente, che si lascia andare a qualche distorsione solo al massimo del volume sulle tonalità basse. Buone anche le prestazioni musicali in cuffia, ma attenzione alla nuova modalità Histen, che simula il suono 3D: finché si gioca va bene, ma meglio disattivare il tutto se si passa all'ascolto musicale.

Huawei Honor 9 Huawei Honor 9 riesce bene a migliorare il suo predecessore, con un design ancora più elegante e ricercato, grazie al vetro posteriore curvo e a prestazioni da vero top di gamma. L'assenza del display borderless lo pone un gradino sotto gli altri top di gamma, ma anche il prezzo è più basso del resto. Prezzo che lo colloca in una fascia di mercato non certo libera dai concorrenti, anche questi molto accessoriati e prestanti. Probabilmente, mantenendo il costo dello scorso anno, di 399€ per il suo predecessore, le cose sarebbero state più semplici, ma quest'anno Honor ha scommesso sul suo brand e sulla consapevolezza dello stesso nel pubblico, cresciuta sia in Italia che all'estero. Se il pubblico lo premierà ancora lo scopriremo solo nei prossimi mesi, ma siamo certi che gli sconti non tarderanno ad arrivare soprattutto sul web, e con una cinquantina di euro in meno questo Honor 9 potrebbe certamente bissare il successo dello scorso anno.

8.5