Recensione Lamptron FC5 V2

La seconda edizione dell’FC5 migliora il display rispetto al suo fratello minore e porta qualità superiore ad un prezzo adeguato, ideale per chi desidera un rheobus senza troppi fronzoli.

Recensione Lamptron FC5 V2
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Lamptron ha dichiarato di aver ascoltato i suggerimenti degli utenti prima di mandare in produzione la seconda versione della sua apprezzatissima serie di fan controller, la FC5; anche per questo sono considerati da molti come alcuni dei più affidabili rheobus mai progettati e i dati di vendita, infatti, lo testimoniano. La prima versione di questo fan controller peccava anzitutto per gli angoli di visione del display, che costringevano gli utilizzatori a mettersi di fronte allo schermo per vedere i dati mostrati dall'FC5 V1. Per questo motivo, Lamptron ha dotato l'FC5 V2 di un nuovo splendente display, più ampio e più pratico. Ha in più concesso la possibilità di cambiare il colore del testo visualizzato e dato quindi agli utenti possibilità di personalizzazione extra. Si può anche scegliere se mostrare i Volts dati ai singoli canali, oppure la temperatura (sia in Celsius che in Fahrenheit) misurata dai vari sensori di temperatura inclusi nel bundle, andando così incontro alle esigenze di una larga fetta di pubblico.

Specifiche tecniche

Guardare alle specifiche tecniche dell'FC5 V1 ci dà già una chiara indicazione della qualità del dispositivo, ma la V2 testata oggi fa meglio. I canali sono 4 e sono controllabili tramite potenziometri sul pannello frontale. Ogni canale è capace di gestire un carico pari a 30 W e termina con un connettore maschio a 3-pin. Il fan controller si alimenta tramite cavo molex, riceve in input circa 12 V ed è capace di fornirne altrettanti ad ogni singolo canale, più che sufficienti per ogni tipo di ventola. Per chi non lo sapesse, anche quelle più performanti, per andare a pieno regime, hanno bisogno al massimo di 12 V in ingresso. Esse possono anche essere totalmente spente, in modo da limitare rumore e consumi.
Il controller ha le dimensioni adatte per essere agilmente inserito in un bay da 5.25" del vostro case e risulta abbastanza compatto.

Package e bundle

Il Lamptron FC5 V2 arriva in una pregevole scatola di rigido cartone nero, sul quale spicca il logo dell'azienda in argento. Prima però bisogna sfilare una copertura, sul cui lato superiore possiamo notare un'immagine stilizzata del dispositivo in edizione nera e due scritte che ci ricordano le principali caratteristiche: il nuovo display a cristalli liquidi e i 30 W per canale; vengono anche mostrati tutti i colori possibili del testo, visualizzato sullo schermo. Il lato inferiore è praticamente identico, tranne per il disegno della versione argentata del prodotto, perché il rheobus è disponibile in due colori. Il modello in nostro possesso è in nero. Gli altri due lati includono semplicemente le specifiche tecniche, le novità introdotte e una breve descrizione.
Aperta la scatola rigida ci troviamo di fronte due scompartimenti separati da del polistirene: il primo contiene i quattro cavi da 3 pin da connettere ai singoli canali, il cavo molex per alimentare il dispositivo, il manuale d'istruzioni esclusivamente in inglese, le viti per fissarlo e un piccolo jumper (spiegheremo tra breve a cosa serve). Nel secondo è invece adagiato il fan controller e i quattro sensori di temperatura a termocoppia (uno per ogni canale).
Sia il cavo d'alimentazione che quello per le ventole sono telati, di colore nero, e vi è applicata una guaina termorestringente alle due estremità, che conferma l'attenzione che l'azienda ha dedicato alla sua creatura. Quelli per i sensori di temperatura non sono telati ma hanno solo la guaina. Tutti sono adeguatamente lunghi e non avrete alcuna incertezza anche con i case più grandi.

L'FC5 V2 in dettaglio

Una volta estratto dalla scatola, siamo stati immediatamente rapiti dall'elegante finitura nera in alluminio spazzolato, fatta molto bene e senza alcuna sbavatura. Le manopole per regolare la velocità delle ventole si presentano dello stesso nero di tutto il pannello frontale e sono abbastanza solide, anche quando portate a fine a corsa. Attenzione però ad inglobare il fan controller in case con la paratia frontale (come un NZXT Phantom 820) perché i potenziometri urteranno contro quest'ultima e potrebbe non richiudersi correttamente. Se siete in questa situazione allora meglio puntare su un rheobus touch.
In alto a destra, la parte frontale esibisce il logo dell'azienda e il nome del prodotto, stampati in bianco. Il display è spazioso e chiaramente visibile da un'angolazione anche elevata, a prescindere dal colore scelto.
Sul retro invece troviamo i due PCB, uno secondario che supporta i potenziometri anteriori insieme al display e uno primario con tutta la circuiteria di alimentazione e di gestione della tensione ai vari canali. Guardandolo dall'alto notiamo che l'interconnessione fra le due piastre è posta sulla sinistra. Mentre c'è poco da dire sul PCB secondario in quanto è un mero sostegno, è interessante notare ciò che quello primario integra sulla sua superficie. Sull'estrema destra si trova il connettore molex maschio per poter alimentare il dispositivo, nella parte centrale troviamo i connettori per le ventole dei quattro canali e altrettanti condensatori saldati in orizzontale; sulla sinistra il PCB possiede i quattro morsetti a cui collegare i sensori di temperatura ed altri con i quali scegliere, utilizzando il jumper in bundle, il colore e l'unità del testo visualizzato a schermo e/o l'attivazione o meno dell'allarme. La circuiteria di alimentazione sembra accurata e dovrebbe mettere a disposizione delle ventole tensioni abbastanza pulite; anche il voltmetro fa un preciso lavoro di rilevazione, mentre la qualità delle saldature è idonea agli standard del prodotto.

Montaggio, funzionalità e test

Montare il fan controller non è molto difficile ed abbiamo solo bisogno di un cacciavite a stella. Due alette laterali in metallo ospitano i fori per le viti fornite in bundle. Tutto ciò che è necessario fare è rimuovere la copertura esterna del bay da 5.25" in cui vogliamo installare il dispositivo, inserire il fan controller e allineare i suddetti fori con le fessure del cabinet. Dopo aver dato una bella stretta ai bulloncini rimane solo da collegare il cavo d'alimentazione, le ventole che vogliamo gestire e i relativi sensori di temperatura. Per una migliore resa, suggeriamo di posizionare questi ultimi il più vicino possibile alla ventola a cui la sonda è accoppiata. Fatto ciò, siamo pronti ad utilizzare il fan controller Lamptron.
Il display può, per ogni ventola, mostrare contemporaneamente i giri attuali (misurati in rpm) e un'indicazione a scelta fra temperatura rilevata (in Celsius o Fahrenheit) oppure la tensione che l'FC5 V2 sta fornendo ad ogni canale.
In pratica, tutta la configurazione si effettua posando il suddetto jumper in dotazione sui morsetti di interesse, combinandolo in modo opportuno con quelli già installati di default sul PCB. Ad esempio, per scegliere di visualizzare le temperature in gradi centigradi occorre solo inserire il jumper nel morsetto etichettato come "C" ("F" se preferiamo i Fahrenheit). Per mostrare i voltaggi basta rimuovere tutti i jumper dai sopramenzionati pin. I morsetti relativi all'allarme mettono in funzione lo stesso. Sì, questo fan controller Lamptron ha anche una funzione di allarme: quando almeno una delle sonde legge una temperatura che supera i 70 °C, il dispositivo emette un segnale acustico per avvisarci, utile per ricordarci di aumentare i giri delle nostre ventole quando la situazione si fa calda.
La selezione dei colori del testo sullo schermo utilizza lo stesso sistema, con l'impiego dei mini jumper. Il meccanismo di personalizzazione delle impostazioni è, come avrete potuto notare, piuttosto scomodo se si sente l'esigenza di cambiare spesso, e potrebbe in più rendere inizialmente spaesati gli utenti meno smaliziati.
Con questo dispositivo siamo riusciti a pilotare con successo un totale di ben 12 ventole Corsair AF120 Quiet Edition (3 per canale), senza letture di giri e/o voltaggi inconsistenti. Scommettiamo che nulla sarebbe cambiato se avessimo aggiunto altro carico. Si tratta di un eccellente risultato. Mancano invece funzionalità per regolare le ventole automaticamente in base alla temperatura.

Lamptron FC5 V2 Il Lamptron FC5 V2 è un fan controller di fascia medio-alta, un misto tra analogico e digitale che nulla ha da invidiare a dispositivi che costano il doppio. La cura che l’azienda ha riposto in questo gioiellino è tangibile: è solido, la circuiteria di alimentazione è ben fatta ed è anche bello da vedere, con la lavorazione in alluminio spazzolato del frontale. Abbiamo inoltre apprezzato le scelte di design votate al risparmio energetico e il buon display. La configurazione tramite jumper, una volta trovati i settaggi preferiti, è un neo che si supera. Potrebbe essere un dilemma più o meno spiacevole invece l’assenza di una modalità automatica per la velocità delle ventole. Rispetto ai più popolari fan controller a quattro canali, questo Lamptron offre qualità superiore ad una decina d’euro in più. Difficilmente avrete bisogno di un fan controller di fascia superiore perché questo FC5 V2 ha tutto quello che l’utente più navigato desidera, al giusto prezzo: una cinquantina d’euro.

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