MSI Z270 Gaming M5 Recensione: scheda madre per CPU Intel Kaby Lake e gaming PC

La nuova linea di schede madri Z270 al debutto ufficiale in questa versione personalizzata da MSI e dedicata ai giocatori.

MSI Z270 Gaming M5 Recensione: scheda madre per CPU Intel Kaby Lake e gaming PC
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L'arrivo delle CPU Intel Kaby Lake è accompagnato, come di consueto, da una nuova generazione di chipset. Se dal punto di vista dell'evoluzione tecnologica e delle performance i nuovi processori non rappresentano certo un balzo in avanti assoluto rispetto all'architettura Skylake, lo stesso non si può dire per le motherboard. Negli ultimi anni infatti i produttori hanno puntato forte sul gaming e su tutta una serie di componenti accessorie che hanno cambiato radicalmente l'offerta, proponendo ora motherboard molto più complete e dal look più aggressivo rispetto al passato. Non sorprende dunque che il passaggio ai nuovi chipset abbia offerto una ghiotta opportunità alle realtà più importanti di questo settore per dare una rinnovata ai loro prodotti, portando caratteristiche prima presenti solo nelle schede madri top di gamma anche nel segmento medio-alto del mercato. Tra questi troviamo anche MSI, che con la sua Z270 Gaming M5 rinnova in modo marcato il modello della scorsa generazione .

Un scheda madre tutta nuova

La motherboard MSI Z270 Gaming M5 si presenta all'interno di una confezione di vendita come sempre molto curata, dominata dal tono rosso, tipico del brand asiatico. All'interno troviamo un bundle piuttosto standard, che comprende cavi di collegamento SATA, libretti di istruzione e poco altro. È una volta estratta la scheda però che le differenze rispetto alla precedente generazione vengono a galla. Il layout è stato infatti completamente rivisto e ora è basato sul un look total black, almeno a scheda madre spenta. L'aggiornamento ha modificato quasi per intero l'estetica del prodotto, adesso molto più moderna e aggressiva, regalando un forte senso di solidità fin dal primo sguardo. Il merito va certamente all'utilizzo del metallo in modo più marcato rispetto al passato, presente ora anche intorno agli slot DDR4. Questi sono stati ulteriormente schermati, per garantire minori interferenze elettromagnetiche e di conseguenza velocità di clock potenzialmente superiori. Metallo che troviamo anche intorno agli slot M.2, a quelli U.2 e ovviamente agli slot PCIe, molto utile visto il peso di alcune GPU custom, soprattutto per chi toglie spesso la scheda video dal PC. A proposito degli slot M.2, questi sono coperti da un sistema di dissipazione passivo che previene il surriscaldamento di questo componente. Utile, in questo senso, anche il suo posizionamento lontano dallo slot PCIe principale, quello normalmente occupato dalla GPU, uno soluzione semplice ma funzionale per limitare il surriscaldamento di questo componente.
Completamente rivisto anche l'heatsink del chipset, che offre ora un look decisamente più moderno, e rispetto al modello precedente è stata inserita anche una copertura per le porte I/O posteriori, nascoste così alla vista. Porte che comprendono una PS/2, tre USB 2.0, HDMI e DisplayPort per il video, una USB 3.1 Type C e una Type A, due USB 3.0 e tutte le connessioni audio, placcate oro per diminuire le interferenze. Sulla scheda invece sono presenti due slot PCIe 16x 3.0 per configurazioni SLI/Crossfire, uno PCIe 4x 3.0 e tre PCIe 1x.

MSI Z170 Gaming M5

MSI Z270 Gaming M5

Altro miglioramento visivo è presente anche intorno agli slot PCIe, ora messi in evidenza da elementi in policarbonato, e non manca un piccolo display LED che mostra in tempo reale la temperatura. Molto curata l'illuminazione LED, che permette di personalizzare con 16.8 milioni di colori l'heatsink e anche il PCB. A proposito di illuminazione, questa è espandibile grazie al sistema Mystic Light Extension, con 4 pin aggiuntivi sulla board che permettono di installare strisce LED in modo semplice e veloce, controllandole poi direttamente dal software MSI.

Una scheda madre completa

La scheda madre MSI Z270 Gaming M5, pur non essendo il top di gamma del brand asiatico, è una motherboard decisamente completa, con tante funzioni per personalizzare il proprio PC. Partiamo dal sistema di illuminazione, denominato da MSI Mystic Light, con cui gestire i led della propria macchina da gioco. Tutto viene fatto tramite il software MSI, strisce led extra incluse. MSI ha curato in modo particolare questa parte della sua suite software, rendendo il sistema compatibile anche con prodotti di altre marche, tra cui Cooler Master, Corsair, G.Skill e SilverStone. In pratica, da un solo Hub si può organizzare l'illuminazione di tutto il PC, componenti di terze parti comprese, evitando di utilizzare così più software. Pieno supporto è offerto ai sistemi di dissipazione ad aria e a liquido, sia All in One che custom, con una connessione dedicata per questi ultimi fino a 2 ampere. Anche in questo caso, dal software Command Center possono essere gestiti tranquillamente via software, o in alternativa anche da BIOS, consentendo di calibrare al meglio i flussi d'aria e la rumorosità del sistema. Ottime notizie arrivano anche dalla compatibilità con i moduli RAM, con oltre 490 kit testati e pienamente compatibili, dei brand più famosi del settore, da Kingston a G.Skill, passando per Crucial e GEIL. Interessante anche la funzione Game Boost, che permette di overcloccare la CPU in modo semplice e veloce, da software o da BIOS, con un guadagno standard in base al tipo di processore scelto: ad esempio, è possibile portare le frequenze di un i7-7700K, in modalità Boost, fino 5.2 GHz, un modo pratico per ottenere prestazioni in più, anche se l'overclock manuale rimane da preferire e permette di spremere al meglio il proprio processore.
Passando alla sezione audio e a quella di rete, anche queste appaiono molto curate. La prima è basata sulla tecnologia Audio Boost 4 e sul software Nahimic 2, che permettono diverse ottimizzazioni al suono e funzioni esclusive. Ad esempio, si possono utilizzare due sistemi audio grazie al doppio amplificatore, uno dalle connessioni frontali l'altro da quelle posteriori; l'attenzione rivolta alla sezione audio è molta, tanto che i canali destro e sinistro frontali non sono semplicemente schermati, ma inseriti in due strati diversi del PCB, per un isolamento ancora più efficace. Per quanto riguarda la rete invece, troviamo il chip Killer E2500, l'ultimo nato di questa famiglia di prodotti, che sarà utilizzato dapprima solo su motherboard MSI e Gigabyte. Questo ottimizza le connessioni di rete per dare priorità alle applicazioni che necessitano di prestazioni più elevate, come ad esempio i giochi, diminuendo lag e latenza. L'elenco delle feature esclusive è ancora lungo, e comprende componenti Military Class, supporto alle nuove memorie Intel Optane e molto altro.

Software e prestazioni in overclock

Il BIOS e la suite software a corredo del prodotto ripropongono in buona parte quanto visto nella precedente generazione di motherboard MSI. Perno dell'esperienza su Windows 10 è il Command Center, da cui gestire l'overclock del proprio PC senza passare dal BIOS. Ovviamente passando dal BIOS le opzioni aumentano e si può effettuare un overclock più preciso, ma si tratta comunque di una possibilità in più per i futuri acquirenti. Dalla schermata principale si possono osservare i Core della CPU in azione e modificare il moltiplicatore e Base Clock, oltre che effettuare un settaggio personalizzato delle ventole di sistema. Dalla schermata delle opzioni avanzate si può invece agire sui voltaggi e sui parametri di alimentazione della CPU, mentre nella sezione dedicata alla memoria RAM si può agire anche sull'oveclock di queste ultime. La funzione Game Boost, attivabile sempre nel Command Center, è riuscita a portare un Intel i5 7600K con architettura Kaby Lake da 4.2 a 4.5 GHz. Non sorprende che questa modalità non spinga al limite il processore, del resto una velocità di questo tipo, come vedremo anche nei nostri test, è ampiamente alla portata della nuova CPU di Intel, ma in questo modo Game Boost è attivabile, senza pericoli, con tutti i dissipatori oggi in commercio. MSI Gaming App invece da accesso a tre modalità di utilizzo della macchina, OC Mode, Gaming Mode e Silent Mode, gestendo frequenze e sistema di dissipazione in base alle esigenze. Da qui si può anche attivare la modalità Dragon Eye, che permette di vedere video da YouTube o da Twitch mentre si sta giocando, tramite una finestra dedicata. Molto semplici da utilizzare sono anche i software Nahimic 2, da cui gestire tutte le ottimizzazioni relative all'audio durante il gioco (da disattivare se si ascolta musica), e il Killer Control Center, da cui ottimizzare l'allocazione della banda di rete disponibile.
L'esperienza da BIOS offre invece la possibilità di intervenire in modo più fine sull'hardware, ma anche in questo caso è possibile semplificare attraverso due modalità di visualizzazione, una con meno parametri e una con più opzioni con cui gestire il PC. Opzioni che non mancano di certo a questa MSI Z270 Gaming M5. Dall'overclock fino al monitoraggio delle temperature, passando per l'aggiornamento del BIOS (per cui basta una semplice memoria USB), l'utilizzo è ampiamente configurabile in base al tipo di utente, con quelli più o meno esperti che possono così sfruttare al meglio l'overclock in base alle loro competenze.

A proposito di overclock, abbiamo testato la scheda con un Intel i5 7600K, utilizzando un dissipatore ad aria Enermax ETS-T40fit, una soluzione di fascia media. Le 11 fasi di alimentazione di cui è dotata la Z270 Gaming M5 consentono un buon livello di oveclock della CPU, anche se per raggiungere il massimo è meglio utilizzare un dissipatore più performante. Il processore i5 7600K offre di default una frequenza di 3.8 GHz, che raggiungono i 4.2 GHz in modalità boost. In queste condizioni, il nostro sistema di prova ha raggiunto un punteggio di 667 nel benchmark Cinebench R15, mantenendo temperature in idle di circa 30° e in full load di circa 64°. Per quanto riguarda il gaming abbiamo testato la piattaforma con Watch Dogs 2; in coppia con un GTX 1080 Gaming X 8G di MSI, il sistema ha raggiunto una media di 70 fps medi in Full HD. Agendo sul moltiplicatore da Bios abbiamo raggiunto in modo molto semplice una frequenza di boost di 4.7 GHz, mantenendo comunque una perfetta stabilità di sistema. Con questa impostazione Cinebench R15 ha raggiunto quota 730 punti, mentre gli fps medi su Watch Dogs 2 sono saliti 73. Le temperature hanno mantenuto valori molto gestibili, con 30° in idle (il base clock non cambia per cui le temperature rimangono le stesse), mentre sotto sforzo non si sono mai superati i 67°. Superata la soglia dei 4.7 GHz il sistema ha iniziato a mostrare segni di instabilità, abbiamo quindi alzato il VCore a 1.3V per cercare di dare una spinta in più al processore. Raggiunti i 4.9 Ghz la temperatura della CPU superava però gli 80°, generando fenomeni di Thermal Throttling che hanno impedito al processore di funzionare al meglio sotto sforzo. Resta il fatto che con un sistema di dissipazione migliore il target dei 4.9 GHz rimane alla portata della Z270 Gaming M5, che si è ben comportata durante la prova.

MSI Z270 Gaming M5 La scheda madre MSI Z270 Gaming M5 prende quanto di buono visto nella precedenze generazione di motherboard e lo migliora in diversi ambiti. Il layout gode ora di un look molto più moderno e aggressivo, grazie al PCB nero, al sistema di illuminazione Mystic Light e alle connessioni posteriori nascoste alla vista. Questo dona alla scheda un aspetto davvero premium, impossibile da avere fino a qualche anno fa in questa fascia di mercato. L’ottimo aspetto estetico rimane comunque secondario rispetto alle caratteristiche tecniche e alle feature offerte. Il comparto audio è molto curato e permette di fare a meno di una scheda dedicata se non si hanno esigenze particolari, mentre il controller Killer E2500 fa il suo lavoro nell’ottimizzazione delle connessioni, anche se i servizi QoS vengono offerti ormai su router di fascia media. Ottima la suite software messa a disposizione da MSI, Command Center e Nahimic 2 su tutti, mentre il bios offre una quantità elevata di opzioni con cui spingere il clock del processore. Probabilmente per tirare fuori il massimo dall’i5 7600K utilizzato durante la prova serve un dissipatore migliore, ma resta il fatto che la MSI Z270 Gaming M5 è un’ottima base di partenza per la realizzazione del proprio gaming PC basato su CPU Intel Kaby Lake. A tal proposito, i possessori di processori Skylake possono dormire sogni tranquilli: l'aumento di prestazioni della nuova architettura è dovuto solo alle frequenze operative più alte, per cui un aggiornamento dalla precedente piattaforma avrebbe risultati miseri in termini di guadagno prestazionale. Se invece avete un'architettura più vecchia, allora il chipset Z270 e le CPU Kaby Lake diventano un update interessante, sia a livello di prestazioni che di consumi.

8.5