Recensione NETGEAR Nighthawk X4 AC2350

NETGEAR Nighthawk X4 AC2350 è un prodotto di fattura eccellente, capace di fornire tutto ciò che serve per la gestione ottimale di una piccola rete domestica, ma a caro prezzo.

Recensione NETGEAR Nighthawk X4 AC2350
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Le reti domestiche stanno diventando sempre più avare di risorse. Lo streaming si sta imponendo nei contesti più disparati e gli utenti più esigenti necessitano ora di apparati più evoluti e performanti, in grado di gestire l'enorme mole di dati trasmessi, dai film alla musica, passando per i videogiochi. NETGEAR ha pensato proprio a questi contesti quando ha lanciato sul mercato il Nighthawk X4 AC2350, un router consumer dalle prestazioni elevate, dedicato a chi necessità di una maggiore velocità nella trasmissione dei dati, inserendo inoltre numerose peculiarità che vanno ad espandere i campi di utilizzo del prodotto. Le caratteristiche di questo dispositivo sono ben diverse da quelle dei router più economici, andando incontro agli utenti che desiderano prestazioni elevate per la propria rete Wi-Fi. Il costo su internet è di circa 210€, una cifra non certo per tutti, che indirizza questo Nighthawk al segmento enthusiast del mercato.

Caratteristiche tecniche

L'ultimo arrivato in casa NETGEAR è tra i primi dispositivi di questo tipo ad integrare due processori, che vanno a formare quello che l'azienda definisce "Quad Stream X4 Architecture", che garantisce una velocità massima in Wi-Fi fino 2,33 Gbps, visto che è in grado di gestire simultaneamente la banda 2.4 GHz e quella 5 GHz. Questo è possibile grazie ai già citati due processori, che gestiscono ognuno alcuni aspetti del router. Il primo è un dual core prodotto da Qualcomm, definito come il più potente della categoria: questo SoC si occupa della gestione della banda da 2.4 GHz e di molti altri aspetti, come la funzionalità NAS, arrivando fino a 600 Mbps di velocità di trasmissione. È presente poi un secondo chip, un Quantenna QT3840BC, sempre dual core ma da 500 MHz, deputato invece alla banda da 5 GHz, che può raggiungere i 1773 Mbps.
Il sistema operativo è installato su una ROM da 128 Mb, mentre la RAM ammonta a 256 Mb. A proposito del sistema operativo, segnaliamo l'estrema semplicità nell'aggiornamento del firmware: con pochi click nell'interfaccia del ruoter infatti è possibile scaricare l'ultima versione e vederla installata in pochi istanti.

Design, connessioni e dotazione

Rispetto a qualche anno fa, la diffusione di dispositivi di questo tipo nei salotti della case è aumentata. Viene da sé quindi che un design curato è diventato quanto mai necessario, anche per non dover nascondere alla vista l'apparato. Se nei dispositivi economici questo aspetto può anche essere secondario, in queste fasce di prezzo le aspettative sono ben più alte.
Nel caso del Nighthawk, non siamo certamente di fronte a un router dotato di un design adatto a tutti i contesti. Innanzitutto, le dimensioni sono abbastanza importanti, con 285 mm di larghezza per 184,5 mm in altezza, con 50 mm di spessore, a cui vanno anche aggiunte le 4 antenne. Le linee sono molto tagliate e moderne, del resto lo sono anche quelle di altri apparati simili, come quelle dell'Asus RT-AC87U. Se vi piace il genere non rimarrete affatto delusi, ma se cercate qualcosa che si fonda meglio con l'ambiente circostante allora qualche difettuccio lo si trova.
All'interno della confezione, NETGEAR ha incluso l'alimentatore, quattro antenne, il CD di installazione, un cavo di rete e i manuali d'istruzione, anche in lingua italiana.
Nella parte frontale troviamo tredici LED, che segnalano diversi aspetti dell'utilizzo della rete. Se l'effetto albero di natale non fa per voi, è possibile disattivarli tramite un pulsante sul retro del router, cosa utile anche per il risparmio energetico. Sempre nella parte posteriore sono collocate la maggior parte delle connessioni, che comprendono quella per Internet, da collegare a un modem, e 4 porte Gigabit Ethernet, oltre al tasto di accensione e a quello per il reset del dispositivo. Molto complete anche le connessioni per drive esterni, che trasformano di fatto il router in un NAS o in un server multimediale. Nel lato destro troviamo infatti 2 porte USB 3.0, mentre in quello sinistro è disponibile un ingresso eSATA.

Configurazione, software e funzionalità.

La configurazione e in generale la gestione del router è affidata a NETGEAR Genie, utilizzabile sia collegandosi tramite browser web sia tramite l'app dedicata, che purtroppo funziona solo sotto Wi-Fi. La configurazione del dispositivo è davvero molto semplice, tanto che il software messo a punto da NETGEAR è riuscito ad auto configurarsi nel giro di pochi istanti. Qualche settimana fa abbiamo avuto per le mani il router Asus RT-AC87U, con cui abbiamo dovuto intervenire manualmente per far sì che funzionasse in coppia con un vetusto router Argo 55+ fornito da Fastweb. Questo non è successo con il Nighthawk, che è riuscito senza problemi ad accedere ad internet in poco tempo, senza toccare alcun parametro. Stessa cosa in coppia con una Vodafone Station Revolution. Ovviamente, per esigenze particolari serve sempre l'intervento dell'utente, ma chi desidera una configurazione pronta in pochi istanti, senza perdite di tempo, sarà accontentato.
Passando invece al software vero e proprio, l'accesso è possibile dal browser web collegandosi all'indirizzo http://www.routerlogin.net/ (ovviamente per funzionare bisogna essere connessi al router, in Wi-Fi o tramite cavo ethernet). Il menù è davvero ricco di funzioni e settaggi, molti dei quali disponibili solo nella gestione avanzata del dispositivo, che permette di aumentare ulteriormente le possibilità offerte.
La sezione base permette di gestire già molti aspetti relativi alla rete, a partire dalla connessione a internet vera e propria. Se necessario, è possibile inserire manualmente i dati di accesso, ma nella stragrande maggioranza dei casi non serve intervenire, essendo tutto configurato dal modem in modo automatico. Nella sezione Wireless è possibile gestire tutto ciò che riguarda le connessioni Wi-Fi, dal loro nome alla velocità di connessione, passando per le opzioni relative alle password e ai canali di trasmissione. Essendo un router dual band, i dispositivi compatibili mostreranno due possibili punti d'accesso Wireless, che prendono il nome di NETGEAR 42 e NETGEAR 42-5G. Il primo corrisponde alla frequenza da 2.4 Ghz, che ha una maggiore portata me è più lenta, il secondo invece sfrutta la frequenza da 5 Ghz, che offre una portata limitata ma è nettamente più veloce. Il menù successivo mostra invece tutti i dispositivi connessi e risulta interessante perché da qui è possibile selezionare la priorità dei vari device collegati, dando l'opportunità di gestire in toto la propria banda in modalità manuale.

Se invece non si vuole perdere tempo, la sezione successiva, chiamata "Dynamic QoS", aiuta l'utente nella gestione e nella suddivisione delle risorse di rete. "QoS" è l'acronimo di Quality of Service ed è una funzione che permette a questo router di riconoscere il traffico di rete generato da un particolare dispositivo o applicazione e di gestirlo in automatico nel migliore dei modi. Ad esempio, senza questo servizio, avviando il download di un torrent insieme ad un gioco online o a un filmato in streaming, saranno questi due ultimi elementi a soffrirne, aumentando anche di molto il lag durante il gaming o il buffer nella visione di un video. Il QoS dinamico riesce a capire quali sono le applicazioni maggiormente sensibili alla disponibilità di banda, regolando di conseguenza le priorità delle connessioni. Il sistema messo a punto da NETGEAR si basa su un database, in continuo aggiornamento, di dispositivi e applicazioni, che nel nostro caso è riuscito a riconoscere senza problemi tutti i dispositivi connessi e le applicazioni principali utilizzate, davvero niente male. Nello stesso menù è possibile anche effettuare un test della velocità di connessione attraverso Ookla SpeedTest, oppure inserire i valori manualmente, in modo che il sistema sia in grado di capire quanta banda ha a disposizione per gestire il tutto.
Tutto molto interessante sulla carta, ma all'atto pratico questa funzione è realmente utile? Dipende. Abbiamo provato il sistema con una linea Vodafone Fibra (71 Mbps in download e 11.77 in upload): in questo caso, la disponibilità di banda era tale da rendere praticamente ininfluente l'utilizzo di questa funzione nell'utilizzo quotidiano, anche se durante il gaming le differenze si sono viste. Il sistema è probabilmente molto più utile in presenza di connessioni lente.

Proseguendo nell'analisi del menu e delle funzionalità, la sezione successiva riguarda invece il parental control, da cui è possibile abilitare un filtro sui contenuti per tutti i dispositivi connessi alla rete. Sfortunatamente, questa sezione è disponibile solo passando dall'app per smartphone, una scelta abbastanza opinabile, soprattutto per un prodotto completo come questo.
Abbiamo poi ReadySHARE, che sfrutta le porte USB 3.0 e la porta eSATA per condividere file di ogni tipo, stampanti o semplicemente il contenuto di uno o più dischi rigidi con i computer connessi alla rete. È possibile anche fare backup di tutti i tipi, grazie anche al software ReadySHARE Vault, con cui si possono gestire tutti i drive connessi al router direttamente da PC. Grazie alle porte USB 3.0 la velocità di trasferimento è ottima e va sottolineato anche il fatto che il Nighthawk funziona molto bene anche come server DLNA per lo streaming, senza dimenticare la possibilità di creare un server FTP con dominio personalizzato.

Prestazioni

Abbiamo avuto modo di provare questo ruoter connettendolo e confrontandolo con le prestazioni offerte dalla Vodafone Station Revolution, fornita direttamente dall'ISP. I test comprendono lo streaming di film con qualità SD e Full HD, la copia di file all'interno della rete e qualche partita a World of Tanks.
Entrambi i dispositivi sono stati perfettamente in grado di gestire la riproduzione di video in SD e in Full HD nella rete domestica verso un TV Panasonic TX-L42ET60E. Questo è avvenuto sia utilizzando un file collocato nel PC che ha fatto da server durante le prove, sia sfruttando un hard disk esterno e le connessioni USB disponibili sui due apparati.
Passando a World of Tanks, l'ampiezza della banda garantita dalla fibra ottica ha consentito un gioco fluido e privo di lag con entrambi i dispositivi, per cui non rileviamo differenze di sorta. Entrando però nello specifico del Dynamic QoS, lo abbiamo messo alla prova, avviando un match di WoT mentre sulla TV e sul PC erano in riproduzione due video in Full HD da YouTube. In questo caso, la differenza, nel ping, è risultata evidente: mentre sul NETGEAR non ha mai superato i 60 ms, mantenendosi stabile sui 40 ms, con la Vodafone Station il picco massimo ha toccato i 250 ms, mentre la media era intorno ai 50 ms. In entrambi i casi comunque il titolo è rimasto perfettamente giocabile, ma la differenza c'è.

Differenza che si fa molto più evidente per quanto riguarda il trasferimento dei dati. Con il server connesso via cavo, prima a uno poi all'altro dispositivo, la copia di un file da 719 Mb verso un notebook collegato in Wi-Fi ha richiesto 58 secondi per la Station e 47 secondi per il NETGEAR. Il distacco diventa abissale se si ha intenzione di utilizzare il Nighthawk come NAS, per condividere i file tra i vari dispositivi della casa. La presenza delle USB 3.0 nel NETGEAR si fa sentire eccome, visto che la velocità di trasmissione è influenzata negativamente sulla Station dall'unica USB 2.0 disponibile. Nelle tre prove effettuate, il trasferimento di un file da 2 Gb ha impiegato mediamente 1:54 minuti sulla proposta NETGEAR, mentre con la Station ci sono voluti oltre 10 minuti per portare a termine il trasferimento. Da sottolineare come per il primo la connessione sia stata costante durante il trasferimento dei dati, mentre per la seconda il transfer rate è stato altalenante nel corso dell'operazione.
Piuttosto strano invece quanto rilevato sulla portata del segnale, viste anche le antenne del NETGEAR, che dovrebbero dare una portata maggiore. La connessione a 5 Ghz è riuscita ampiamente a coprire un appartamento di medie dimensioni in entrambi i modelli, arrivando a pochi metri in linea d'aria al di fuori dell'edificio. Quella a 2.4 Ghz garantisce una portata migliore con entrambi le soluzioni, come era lecito presupporre, arrivando a circa 65 metri per il NETGEAR, con la Station che ci ha abbandonati pochi metri prima. La differenza non è così marcata come ci si potrebbe aspettare, ma bisogna considerare che l'ambiente urbano è ricco di interferenze e di ostacoli architettonici, che limitano molto la portata del segnale.

Netgear Nighthawk X4 AC2350 Il router NETGEAR Nighthawk X4 AC2350 si è rivelato un prodotto di fattura eccellente, capace di fornire tutto ciò che serve per la gestione ottimale di una piccola rete domestica, a cui ormai accedono sempre più dispositivi. Con la connessione in fibra ottica utilizzata durante la prova, la funzione “Dynamic QoS” è apparsa forse poco sfruttabile, non portando miglioramenti tali da far gridare al miracolo, anche se il ping di World of Tanks ne ha giovato. Resta da vedere come si comporta in presenza di connessioni meno performanti, vero campo di utilizzo di questa tecnologia. Se però avete molti dispositivi connessi e operativi allo stesso momento le differenze sono maggiori, per cui tutto dipende dall'utilizzo della banda disponibile. Ma fermarsi a questo sarebbe un grosso errore, perché è nella qualità del segnale e soprattutto nella velocità di trasmissione dei dati che le bontà di questo prodotto vengono fuori, riuscendo a gestire molto meglio questi aspetti della rete rispetto alla semplice Vodafone Station, segnando un salto di qualità notevole. La presenza di due porte USB 3.0 e di una eSATA fanno la differenza, fornendo prestazioni ben al di sopra della media. A questo punto, appare chiaro come l’acquisto di un prodotto di questo tipo è consigliabile solo a chi desidera sfruttare alla massima velocità la propria rete domestica, magari facendo del Nighthawk anche un NAS per tutte le occasioni, veloce e stabile nella connessione.