Recensione Panasonic TX-40CX700E 4K

La TV di Panasonic offre un'ottima qualità d'immagine in rapporto al prezzo, il tutto racchiuso in un TV da 40" 4K con 3D attivo che sfrutta il nuovo sistema operativo Firefox OS.

Recensione Panasonic TX-40CX700E 4K
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Il 4K è arrivato troppo presto, questo è fuor di dubbio. Dalle TV agli smartphone, stiamo assistendo a una spinta molto forte delle case produttrici, che cercano in ogni modo di far adottare il nuovo standard agli utenti. Se per gli smartphone ci sono molti dubbi sull'effettiva utilità di questa tecnologia, nel campo delle TV non possiamo che confermare come i benefici di questa risoluzione siano evidenti. Tutto perfetto quindi? Per niente, perché trovare un contenuto in 4K è molto difficile attualmente. Tralasciando i video su YouTube, belli ma non in grado di sfruttare al massimo l'UHD, la mancanza di un supporto fisico si fa sentire, soprattutto per gli appassionati, che desiderano vedere un film alla massima qualità. Ci vorrà ancora un po' prima di vedere in commercio, a prezzi accessibili, i primi lettori Blu Ray Ultra HD, nel frattempo non possiamo che cercare di apprezzare quanto offerto dai moderni TV con i contenuti attualmente disponibili.
A dispetto della carenza di video in UHD, i costi di accesso al 4K si sono ridotti molto nell'ultimo anno, così oggi troviamo soluzioni dal prezzo equilibrato capaci di fornire ottime prestazioni, come il TV Panasonic 40CX700E da 40", proposto a un prezzo ufficiale di 999€, anche se online si trova a poco meno di 800€.

Design e connessioni

A differenza dell'ultimo TV testato, il Sony KDL-55W805C, Panasonic ha deciso di puntare su un design meno ricercato e più semplice. Di certo non spiccherà in salotto, ma almeno riesce bene a mimetizzarsi nell'ambiente. La scocca del TV è in plastica, mentre le cornici sono realizzate in metallo satinato. Non entusiasmante il lavoro fatto sul supporto da tavolo, composto da due "pattini" in metallo che si innestano nella parte anteriore della scocca. I due supporti sembrano un po' delicati, inoltre Panasonic non ha installato alcuna parte gommata, utile per separare il metallo dal piano d'appoggio. In questo modo, spostando la TV c'è il rischio di rigare il mobile su cui è posto, per cui bisogna fare attenzione. I tasti per il controllo manuale sono collocati appena sotto all'angolo alto destro e sono facilmente accessibili. Mettendo la mano per raggiungerli ci si accorge subito come lo spessore sia nella media, a dispetto di molti modelli presentati di recente, molto più sottili. Le misure sono di 899 mm di larghezza, 516 mm di altezza e 46 mm di profondità, compresa la base, mentre il peso è di soli 13 KG. Il sample arrivato da Panasonic era contenuto in una voluminosa cassa da spedizione, senza l'imballaggio originale, al cui interno troverete, oltre al TV, il telecomando e i manuali di istruzione, oltre ovviamente ai due supporti da tavolo, di facile installazione. A proposito del telecomando, si tratta del solito modello Panasonic, molto simile a quello dei TV delle serie 2013/2014, eccezion fatta per il tasto dedicato a Netflix, che potremmo sfruttare a partire dal prossimo mese.
Passando alle connessioni, troviamo tutto quello ci si aspetta da un moderno TV, senza particolari aggiunte. Sono presenti 3 HDMI 2.0, tre porte USB (una sola 3.0), una SCART, un ingresso component, un'uscita ottica, uno slot per Micro SD, uno per cam Common Interface e l'uscita per le cuffie. Sul fronte wireless troviamo il Wi-Fi e il Bluetooth, ma se si preferisce la connessione via cavo a disposizione c'è anche una porta ethernet.

Caratteristiche tecniche

A differenza della serie CX750 di Panasonic, che sfrutta un pannello IPS Super Bright, questo CX700E ne adotta uno più semplice, non IPS, di tipo VA. Questo non significa necessariamente una resa peggiore dei colori, visto che dipende dalle caratteristiche specifiche del TV. Come accade sempre nelle TV in questa fascia di prezzo, non è stata utilizzata l'illuminazione Full LED, in favore di una più semplice LED Edge con Local Dimming, che su una dimensione di questo tipo, non certo elevata, non fa assolutamente storcere il naso. Il Local dimming permette un migliore controllo delle tonalità scure, grazie alla presenza di diverse zone illuminate in modo indipendente, in grado di gestire al meglio la luminosità delle immagini. Si tratta di una tecnologia presente anche nei TV dal prezzo superiore, riproposta qui in versione semplificata. Da sottolineare come la gestione del colore sia ottima fin dal primo avvio, merito della tecnologia Wide Colour Phosphor, che consente a questa TV di far parte dei modelli Studio Master Colour, in grado di riprodurre quindi una gamma colore più ampia, che soddisfa il 90% dello spazio di colore DCI.
A differenza dei modelli superiori, questo non include il processore d'immagine Studio Master 4K ma un più modesto Studio Master Drive, che si occupa di gestire la resa cromatica del pannello in base alle immagini visualizzate. Pieno supporto è anche dato al 3D attivo, con risoluzione dimezzata però, e allo standard HEVC, grazie al quale potremmo godere delle trasmissioni in 4K di Netflix. Il comparto audio è formato da due altoparlanti da 10 W, compatibili con il Dolby Digital Plus.

Firefox OS

Quando abbiamo avviato per la prima volta il TV, siamo rimasti colpiti dalla lentezza di Firefox OS, il sistema operativo utilizzato dai TV Panasonic del 2015. Non appena connessa la TV alla rete però è stato subito proposto un aggiornamento, che ha risolto il problema, anche se come velocità di esecuzione siamo sotto ad Android TV, ma gli update potrebbero cambiare la situazione da un momento all'altro. L'accesso al nuovo OS è possibile attraverso due tasti dedicati sul telecomando, "Apps" e "Home". Con "Apps" si entra nella schermata riassuntiva dei software installati, visualizzati in un menù dalle tinte pastello e dalle icone circolari. Di serie ne troviamo diversi preinstallati, come YouTube, Netflix e Infinity di Mediaset, ma anche Chili Cinema, Vimeo e TuneIn. Lo store non è ancora fornitissimo, ma sono comunque presenti il browser Mozilla Firefox, Facebook e Deezer. Il numero di app rispetto ad Android TV è comunque inferiore, visto che quest'ultimo conta già un catalogo più vasto. Premendo il tasto Home invece si ha accesso alle scorciatoie: ad esempio, selezionando il tasto "option" su un canale del digitale terrestre e scegliendo "Segnalibro in Home", questo sarà visualizzato nella schermata Home. La stessa cosa si può fare per le app, gli ingressi video o le periferiche esterne collegate. Con una pressione prolungata sul tasto "Home" si entra invece in un ulteriore menù che permette di accedere rapidamente al meteo, curato da AccuWeather, di leggere le notifiche e di ricevere qualche consiglio sui contenuti disponibili nelle piattaforme VOD.
La cosa che salta subito all'occhio con questo OS è la sua semplicità, una caratteristica che in un TV è molto apprezzabile. I colori pastello e le icone circolari, anche se non spiccano per il design, colpiscono subito l'occhio e permettono di trovare in un attimo quello che si sta cercando. Sotto questo aspetto siamo di fronte a un sistema migliore di Android TV, che è certamente più ricco di funzionalità ma leggermente più dispersivo.

Prova

La calibrazione di una TV influenza molto le sue prestazioni. Se non si è in possesso di strumenti adatti alla corretta configurazione del colore e delle altre impostazioni dei moderni televisori, l'unica alternativa è quella di armarsi di molta pazienza e cercare su internet, dove spesso si riescono a trovare configurazioni adatte al proprio modello, grazie agli appassionati. Fortunatamente, il sample fornitoci da Panasonic era già perfettamente calibrato, dandoci l'opportunità di godere fin da subito della massima qualità possibile con questo CX700E. Cominciamo col dire che il preset migliore da cui partire per una calibrazione è sicuramente il True Cinema, che fornisce una qualità dell'immagine già buona di suo. La retroilluminazione è gestita molto bene, tanto che non si notano aree dello schermo più o meno illuminate, per una buona uniformità generale del pannello. Ottimi, e molto profondi, i neri: la differenza con i modelli della stessa fascia di prezzo di un paio d'anni fa si vede, merito dei passi in avanti fatti nello sviluppo della tecnologia LCD.
L'upscaling dei contenuti in Full HD funziona egregiamente, anche quelli non di altissima qualità, come nel caso dei film in "Super HD" di Sky. Abbiamo messo alla prova il pannello con un film molto particolare dal punto di vista visivo, "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson, che passa con disinvoltura dalle immagini in 16:9 al 4:3. Le splendide inquadrature simmetriche e i colori pastello si fanno davvero notare con questo TV Panasonic, anche se qualche difetto nella compressione lo si è visto nelle scene più scure, d'altronde la sorgente è quella che è. La gestione del colore dello Studio Master Colour, unita alla calibrazione, regalano colori fedeli e accesi, ma mai troppo, per un equilibrio davvero apprezzabile. I test con i filmati in 4K hanno evidenziato una definizione eccezionale, che fa comprendere appieno il potenziale di questo standard. Abbiamo provato il corto di animazione Oper Source "Big Buck Bunny" e alcuni sample video recuperati in rete. Tutto è estremamente definito, con i pixel praticamente invisibili. C'è un solo problema: la dimensione del pannello. Non si tratta di un difetto del TV in questione, ma di un potenziale limite intrinseco in questa tecnologia. Su un 40", per vedere le differenze rispetto al Full HD bisogna stare incredibilmente vicini allo schermo, pena la perdita di tutti quei dettagli aggiuntivi che vengono fuori con i video in 4K.
Rispetto al TV Sony provato qualche settimana fa, lo schermo tende maggiormente a riflettere l'ambiente circostante, niente di grave ovviamente, ma si nota. Buone le prestazioni durante il gioco, con il Game Mode che si attiva automaticamente appena avviata una partita, una cosa comoda. Ci siamo avventurati con il 4K negli spazi aperti di Metal Gear Solid V, che ha mostrato una definizione impeccabile e un'ottima profondità dei neri nelle scene buie. Il frame rate però non era paragonabile a quello ottenuto in 1080p, così abbiamo abbassato la risoluzione, per un risultato certamente inferiore ma comunque molto appagante, nonostante la risoluzione non nativa utilizzata. Chiudiamo con l'audio, in cui non si evidenziano bassi particolarmente potenti, anche se la resa generale rimane soddisfacente, soprattutto con il parlato, sempre molto chiaro.

Panasonic TX-40CX700E Comprare una TV 4K di buona qualità a un prezzo accessibile, oggi, non è impossibile. Sul mercato ci sono offerte di ogni tipo, e certamente questo 40CX700E è una di queste. Il comparto video è ben bilanciato, con prestazioni in 4K sorprendenti per definizione, in cui i pixel scompaiono nella scena, mentre in Full HD abbiamo apprezzato l’ottimo livello dei neri, sempre molto profondi. L’esperienza di gaming in 4K si è rivelata ottima ma richiede un buon PC per essere sfruttata a dovere, mentre l’audio svolge egregiamente il suo lavoro. Rimane qualche perplessità sul 4K, uno standard che faticherà più di altri a diffondersi, visto che mancano i contenuti, e non saranno certo Netflix e Amazon a portare davvero l’altissima definizione nelle case. Anche nel migliore dei casi, 40 pollici sono pochi per sfruttare al meglio l’UHD, per cui conviene puntare sui modelli più grandi di questa serie. Viste le qualità del 40CX700E di Panasonic, non ve ne pentirete.

7.5