Recensione Samsung Galaxy A3

Design rinnovato e buone prestazioni: ecco il Samsung Galaxy A3.

Recensione Samsung Galaxy A3
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Il 2014 di Samsung non sarà certo ricordato come uno degli anni più entusiasmanti per la corporation coreana. Osservando i dati relativi alle vendite, non si possono non citare i risultati del Galaxy S5, che hanno messo in evidenza come questa linea storica della telefonia sia in difficoltà nei confronti dei diretti concorrenti. I motivi sono diversi, anche se tra questi non si può non citare il design, che sembra ormai aver stancato il grande pubblico, complice anche i materiali utilizzati nel suo assemblaggio, che non comunicano quel senso di esclusività e lusso che altri modelli concorrenti hanno saputo trasmettere.
Per ovviare a questo problema, già l’anno scorso Samsung è corsa ai ripari, grazie al Galaxy Alpha, un terminale dalle caratteristiche interessanti e dal look riuscito, che ha attirato le attenzioni dei media. Il prezzo non era certo a buon mercato, per cui la diffusione non è stata ampissima, ma ha saputo comunque colpire nel segno. Seguendo la strada tracciata da questo smartphone, il colosso dell’elettronica ha deciso di creare una nuova gamma di prodotti, caratterizzata dal prefisso “A”, che mette in mostra una cura estetica davvero sopraffina, come da tempo non si vedeva nei terminali Samsung. La recensione di oggi riguarda il modello base della nuova linea di prodotti, il Galaxy A3, un dispositivo dalle specifiche basilari ma dal look premium.

Design, ergonomia e caratteristiche costruttive

Partendo dal presupposto che i gusti personali sono molto diversi in base all’osservatore, dal nostro punto di vista non possiamo che sottolineare la cura posta nella realizzazione della scocca di questo A3. Ad esclusione del vetro frontale, tutto il corpo dello smartphone è interamente realizzato in metallo, che restituisce una sensazione davvero piacevole al tatto. I bordi tagliati assicurano un grip ottimo, dovuto anche alle dimensioni molto contenute del device. Per la back cover, non rimovibile, Samsung ha optato per una texture satinata, che evita le ditate e migliora la presa. Il terminale è disponibile in quattro colori: bianco, beige, grigio e blu.
Per quanto riguarda il design vero e proprio, ci troviamo di fronte a un dispositivo decisamente riuscito, anche se, osservando la parte frontale, scopriamo delle linee del tutto identiche a quelle utilizzate nei precedenti modelli dell’azienda. Se da un lato questo farà contenti i fan di vecchia data, dall’altro un lavoro di ottimizzazione sulle cornici avrebbe dato un look ancora più innovativo, rendendo inoltre possibile l’utilizzo di un pannello leggermente più grande. In alternativa, un processo di questo tipo avrebbe anche potuto diminuire le dimensioni generali del device, che risultano comunque contenute. Nonostante questo, per quanto riguarda l’estetica il Galaxy A3 ha convinto, donando a un dispositivo di fascia medio-bassa un aspetto da top di gamma.

Passando alla descrizione del terminale, nella parte frontale troviamo, oltra allo schermo da 4.5”, la capsula auricolare, i sensori di prossimità e di luce ambientale, la fotocamera anteriore e i tasti capacitativi “indietro” e quello dedicato all’accesso al multitasking. Come da tradizione Samsung, per il pulsante Home è stato usato un vero tasto, che sporge dalla scocca. Piccola nota per quanto riguarda il vetro utilizzato per il display, che non sembra essere un Gorilla Glass, almeno da quanto indicato dalle specifiche del terminale presenti sul sito Samsung, che non includono questa caratteristica. Nella parte posteriore troviamo la fotocamera, il flash LED e un piccolo altoparlante con una griglia metallica a protezione. Sul lato destro sono disponibili gli slot Micro SD e Micro SIM, oltre al tasto di accensione, mentre in quello destro è presente esclusivamente il doppio pulsante per il controllo del volume. Da sottolineare l’estrema cura nella realizzazione di tutti i tasti collocati sul dispositivo, molto facili da premere e perfettamente incassati all’interno della scocca. Nel bordo superiore si nota la presenza di una piccola apertura dove è collocato un microfono, stessa cosa per quello inferiore, che ospita anche la presa Micro USB e il jack per le cuffie da 3.5mm.
Il restyling fatto Samsung sulla scocca ha permesso di limitare al minimo l’ingombro, tanto che il terminale misura 65.5 mm in larghezza, 131.1 mm in altezza per soli 6.9 mm di spessore, non un record ma comunque un dato molto positivo. Visto il peso di soli 110 g, chi è in cerca di un dispositivo dalle dimensioni contenute, troverà in questo Samsung A3 uno smartphone in grado di offrire un’ergonomia e una facilità d’uso con una mano davvero invidiabile, garantendo un alto livello di portabilità: nelle tasche dei pantaloni sarà come non averlo.

Caratteristiche tecniche

Se sul fronte del design siamo di fronte a un prodotto di alto livello, non si può certo dire la stessa cosa per le specifiche tecniche, che non tradiscono l’intenzione di limitare i costi produttivi per questa variante. Del resto, si tratta pur sempre del dispositivo base della nuova linea di prodotti, per cui non si poteva spingere troppo in questo senso. Il processore utilizzato è uno Snapdragon 410 a 64 Bit, un Quad Core basato su Cortex A53 e GPU Adreno 306, cloccato a 1.2 GHz. Le specifiche ufficiali del sito Qualcomm mostrano come la frequenza operativa di questo SoC possa tranquillamente raggiungere gli 1.4 GHz, ma probabilmente la scocca sottile e le dimensioni contenute hanno suggerito a Samsung di abbassarla leggermente.
La RAM a disposizione è di 1.5 Gb, non moltissima ma comunque sufficiente, mentre per lo storage interno l’utente ha a disposizione 16 Gb (11 effettivi), espandibili tramite Micro SD. Il display è un Super AMOLED da 4.5” con una risoluzione di 960x540 e una densità di pixel per pollice pari a 245 PPI. Abbastanza curata la parte fotografica, che può contare su un sensore principale da 8 Mpix dotato di autofocus e flash LED e su uno anteriore da 5 Mpix.
Completa la dotazione di sensori e quella relativa alla connettività. Per quanto riguarda i primi sono presenti l’accelerometro, quelli di luminosità e prossimità e il sensore RGB. La seconda è invece caratterizzata dall’LTE, Wi-Fi b/g/n e Bluetooth 4.0. La batteria è da 1900 mAh, abbastanza limitata sulla carta ma adeguata alle specifiche del terminale.

Il software

L’interfaccia Touchwiz di Samsung è da sempre croce e delizia dei terminali della casa coreana. C’è chi l’apprezza e chi invece non la sopporta, resta il fatto che negli ultimi tempi la situazione sembra diversa da quella di qualche anno fa, quando questa user interface era piuttosto pesante da gestire; i miglioramenti sono evidenti e tenendo conto del fatto che con il prossimo S6, che sarà quasi certamente svelato il prossimo 1 marzo, la TouchWiz dovrebbe essere ulteriormente alleggerita e ottimizzata, le prospettive per il futuro sembrano buone.
Tornando al Galaxy A3, sono disponibili molte delle funzioni viste negli altri terminali della casa coreana, a partire dall’interfaccia della fotocamera, che riprende quella dei modelli più famosi. Una volta avviata, nella parte destra è possibile entrare nel menu impostazioni, da cui scegliere il formato della fotografia, le impostazioni relative al flash, e il countdown per gli autoscatti con la camera posteriore. Sempre in questa sezione sono disponibili diversi filtri, che vengono applicati direttamente sullo schermo, in modo da avere un’idea del risultato finale prima ancora di aver effettuato lo scatto. Da sottolineare come questa parte dell’interfaccia della fotocamera sia ampiamente personalizzabile; è infatti possibile aggiungere diverse impostazioni, dal bilanciamento del bianco all’esposizione. Il tutto è condito da dieci diverse modalità di scatto: troviamo la modalità automatica, quella per migliorare i volti, quella panorama, lo scatto in sequenza e molte altre. Tra queste, segnaliamo una modalità per scattare selfie con la fotocamera posteriore, grazie al rilevamento dei volti, e quella HDR.
Sul fronte della app installate di default, scorrendo il drawer troviamo disponibile fin da subito Flipboard, il noto aggregatore di notizie, raggiungibile dalla home con uno swipe verso destra, un’app dedicata all’Expo, fortunatamente disinstallabile, My Galaxy App, che mostra una panoramica dei prodotti e delle iniziative Samsung, Chrome, DropBox e poco altro. Viste le specifiche non certo di altissimo livello, il fatto che non ci siano installati troppi software è un bene, anche per non appesantire troppo il lavoro del processore.
Il tutto è basato sulla versione 4.4.4 di Android, anche se l’aggiornamento a Lollipop appare scontato.

Esperienza d'uso

Velocità e reattività non mancano di certo a questo piccolo Samsung. Sia nella home che nel drawer non abbiamo notato impuntamenti, come anche nell’utilizzo delle app. Ottima anche la navigazione web, sia tramite il browser stock sia con Chrome. Altalenante è invece la qualità del display. Chi predilige i pannelli AMOLED troverà tutte le peculiarità di questa tecnologia nell'A3, come i colori saturi, gli angoli di visuale ottimi e ovviamente i neri profondi. A proposito dei colori, dalle impostazioni è possibile agire in diversi modi per ottimizzarli, sia accentuando ulteriormente la saturazione, sia rendendola meno invasiva, a seconda dei gusti dell’utente.
Parlando invece di definizione, la risoluzione di 960x540 pixel non è certo all’ultimo grido e avvicinando lo sguardo al display sono visibili i pixel, anche se durante il normale utilizzo i risultati sono comunque buoni. Grazie alla dimensione di soli 4.5” infatti, ci troviamo di fronte ad un pannello in grado di fare la sua parte, senza rovinare l’esperienza d’uso.
Il comprato fotografico, sulla carta non eccezionale, è risultato in grado di dare qualche soddisfazione. Gli scatti al buio non sono eccezionali, ma con condizioni di luce accettabili il risultato migliora, regalando immagini gradevoli. Anche le foto e i selfie fatti con il sensore frontale da 5 Mpix non sono male, senza dimenticare che è possibile effettuare un autoscatto semplicemente mostrando il palmo della mano o tramite comandi vocali come “Sorriso” o “Cheese” o “Cattura”. Sulla stessa linea anche i video, che raggiungono una risoluzione di 1080p, garantendo una buona qualità di cattura, soprattutto se vengono visualizzati direttamente sullo schermo del terminale.

Abbastanza sorprendenti le prestazioni in ambito gaming, a sottolineare come nella GPU Adreno 306 non sia cambiato solo il nome, ma anche le prestazioni. Temple Run 2, non certo un titolo pesante, gira perfettamente, ma è con Aspahalt 8 e Real Racing 3 che le cose iniziano a farsi interessanti. Non si tratta di titoli leggeri, ma lo Snapdragon 410 è riuscito a far girare entrambi senza nessun problema, mostrando una velocità davvero notevole, soprattutto nel titolo targato EA. Anche The Walkind Dead: Episodio 1 è stato gestito senza il minimo impedimento, sottolineando le ottime prestazioni multimediali di questo A3. Durante il gioco, la scocca posteriore tende a scaldarsi leggermente nella parte superiore, niente di troppo intenso comunque. Per completezza, segnaliamo che il terminale ha raggiunto i 21475 punti su AnTuTu.
Discorso batteria. L’amperaggio del modello installato non è certo alto, resta il fatto che le pacatezza dei consumi del SoC Qualcomm permette di arrivare a fine giornata senza troppi pensieri, il tutto senza utilizzare il risparmio energetico. Ottima la potenza dello speaker mono posteriore, che pur non brillando per qualità, offre un livello del suono decisamente alto se rapportato alle dimensioni della cassa.

Samsung Galaxy A3 Dare un giudizio su questo Samsung Galaxy A3 non è affatto semplice. Il terminale è molto curato nell’aspetto, e se questa è la prima linea metallica del colosso coreano, allora non vediamo l’ora di vedere l’S6, perché è evidente che il cambio di look ha sortito i suoi effetti, regalando linee piacevoli e ottimi materiali. Anche dal punto di vista delle prestazioni non c’è nulla di negativo da segnalare, visto che Android gira bene, come anche i giochi; trattandosi di un dispositivo di fascia media non si può certo pretendere molto di più. Qual è il problema allora? Semplicemente, il prezzo: il costo ufficiale del nuovo terminale Samsung è di 309€, una cifra pericolosamente vicina a quella di dispositivi meglio equipaggiati, magari senza le finiture di questo A3 ma con display, processore e fotocamere migliori. Il discorso cambia leggermente guardando ai prezzi sul web, visto che la cifra scende intorno ai 250€. Tenendo conto che il terminale è uscito da poco, con ogni probabilità questo prezzo è destinato ad abbassarsi ulteriormente con il passare delle settimane, arrivando ad una cifra più congrua, che renderebbe il Galaxy A3 davvero appetibile. A quel punto, con poche decine di euro in più rispetto al Motorola Moto G si avrebbe per le mani un dispositivo dotato sì di uno schermo meno definito, ma con un look decisamente più curato e una CPU più prestante, già pronta per sfruttare al massimo Android Lollipop.