Recensione Samsung Galaxy Note

La nostra recensione dell'ibrido smartphone-tablet di samsung

Recensione Samsung Galaxy Note
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Nei mesi trascorsi dal suo lancio sul mercato, dallo scorso Ottobre 2011 sino a oggi in tempi di Galaxy SIII, per il Web e You Tube sono comparsi innumerevoli articoli e videoprove che lo ritraggono come protagonista del panorama mobile. Come un concentrato di possibilità e creatività o semplicemente come la migliore sintesi di smartdevice a oggi riscontrata dagli appassionati, Galaxy Note non è certo passato inosservato nelle vetrine di tutto il mondo, il quale di risposta lo ha prima ampiamente criticato e poi gradualmente imparato ad amare, cedendo al fascino di un display enorme, al design estremamente piacevole e alla leggiadria del pennino capacitivo. Quest'ultimo, come ben sappiamo, non è esattamente l'ultima novità tecnologica, visto che è stato possibile intravederlo già sul precedente HTC Flyer; però di sicuro spetta a Samsung il merito dell'aver riportato tale accessorio in voga con quasi un decennio a separarci dalle ultime stylus resistive. Una delle migliorie messe in atto dalla nota leader coreana è stata ad esempio l'inclusione dell'alloggiamento per la penna all'interno dello stesso corpo telefono, un elemento essenziale affinché certe categorie di prodotto si possano definire comode e gradevoli. Però, il definitivo vanto per Samsung è stato sicuramente quello dell'aver osato sul versante form factor, per il quale è stato coniato il bizzarro termine di phablet.

Bombato è meglio.

La struttura candy-bar full touch è un dato che non sorprende più nel panaroma smartphone da lungo tempo perché ormai tutti i gusti si contaminano e inseguono lo stesso obiettivo. Quello che si cerca adesso è invece il perfezionamento nello stile, nei materiali, nell'adattamento della sagoma alle nostre mani. Galaxy Note ha messo in dubbio tutto questo, sforando di ben 2 pollici il concetto che vedeva lo smartphone ideale, l'iPhone, poter essere gestito con un solo pollice grazie alla dimensione calibrata dei 3,5" di schermo. Sul Note questo non è di certo possibile con l'altezza che supera i 14cm, però in pratica si riesce a tenerlo molto bene in mano durante i cambi d'impugnatura. Questo perché sia il profilo che la cover posteriore sono lievemente bombati e si appiccicano facilmente ai palmi, facendoci sentire sicuri, al contrario dei telefoni con spigoli vivi.
Il design, nel complesso, non è troppo originale, ma è piuttosto il risultato del perfezionamento di quanto sperimentato sui precedenti Galaxy: in definitiva riteniamo questo sia il migliore, perché assolutamente essenziale, con la cornice del display ridotta all'osso, senza sbalzi anomali, con solo due tasti, volume e accensione, lungo i bordi e per di più, con una colorazione ceramic white (venuta fuori per San Valentino in Italia), che esalta le generose linee del profilo bianco sul contrasto delle bande laterali cromate. Indubbiamente un bel vedere per un telefono che con i suoi 5,3" di schermo vanta uno spessore di 9,7mm e un peso con batteria di soli 178g. Come dicevamo prima, non passa inosservato... perché semplicemente è bello. Sul fronte, le porzioni uguali della scocca contengono il ripetitore telefonico, i sensori di prossimità e luminosità, la front facing camera da 2 megapixel, il tasto fisico centrale e i due softkeys opzione e indietro di Android. Poi sul bordo superiore c'è il jack audio da 3.5 e su quello inferiore ritroviamo la porta MHL. Il retro presenta la fotocamera da 8 megapixel con autofocus e Flash Led nella parte alta, mentre in basso troviamo la griglia dell'altoparlante del vivavoce, appena ricurva sulla banda di plastica centrale per favorire l'ascolto anche quando si appoggia il telefono su di un ripiano.

Super AMOLED HD vs Super AMOLED Plus.

Inutile negarlo e difficile nasconderlo: quasi tutti sono attratti o perlomeno incuriositi dal Super AMOLED. Che lo si critichi per i punti del bianco sfasati o per i colori esasperati, attualmente ben pochi display possono competere con la tecnologia Samsung in quanto a dinamica, contrasto e percezione del dettaglio su smart device. Super AMOLED HD è la dimostrazione lampante di come tale componente possa anche diventare lo standard del futuro in ambito Home Theatre per il grado di realismo o surrealismo, a vostra discrezione, che essa è capace di sprigionare: Galaxy Note è stato il primo telefono in Italia a montare un display HD da 1280x800 pixel, anticipando di molto l'ultima generazione di smartphone quad core con pari risoluzione. I film, le foto, il Web Browsing su tale display diventano quasi tridimensionali, e con i 5.3" a 285ppi, l'effetto è semplicemente straordinario. Nonostante il reticolo dei subpixel sia inferiore a quello visto sul Super AMOLED Plus del Galaxy SII, il quale è ancora vincente per qualità generale, Super AMOLED HD si dimostra dannatamente efficace nel restituire i particolari fini, recuperando sul versante del micro contrasto: in definitiva ci troviamo di fronte a un display eccezionale, con l'unico vero difetto del non essere troppo luminoso sotto la luce diretta del sole che ancora gli provoca qualche problema. Per il resto, anche il sensore di luminosità automatica funziona meglio sul Note che sull'SII, adeguandosi opportunamente a ogni circostanza senza sbalzi inattesi. Le virate sul giallo o verde ravvisate da qualcuno più che altro si riferiscono allo stato di luminosità ridotto del display quando entra in risparmio energetico o quando è trattenuto dal sistema di gestione automatico in ambienti piuttosto bui. Probabilmente c'è chi ha fatto di meglio in queste ultime situazioni, come gli AMOLED Clear Black di Nokia e sicuramente anche l'angolo di visione è inferiore rispetto al Super AMOLED Plus, così come ritorna la percezione del reticolo della matrice pentile nelle bande cromatiche uniformi. Ma in verità si tratta di difetti irrisori, che non danneggiano assolutamente le meraviglie di un display così soddisfacente su ogni applicazione, che davvero fa la differenza quando si tratta di carpire informazioni da lunghi testi di email, sui fogli excell o semplicemente quando ci si rilassa nella lettura di qualche newspaper o ebook. E poi non è un caso che Super AMOLED HD sia stato anche riconfermato per il nuovo Galaxy SIII.

Una galassia di S-Pen, S-Memo, S-Choice.

Il pennino si estrae comodamente con un clic dal bordo inferiore del terminale. E' molto sottile e leggero, ma anche solido e ben bilanciato, impeccabile per essere uno strumento incorporato nel telefono. Possiede una punta plastificata per agire sul display, mentre il suo corpo c'è un piccolo tasto funzione, necessario per attivare alcune comode gesture per l'accesso rapido a svariate funzioni. Tenendolo premuto ad esempio, con un doppio tap sul display, si potrà attivare in qualsiasi momento S-Memo Lite, il programma per annotare al volo del testo a mano libera, con anche il supporto della tavolozza grafica per i diversi pennelli e colorazioni. Tenendo premuto il pulsante e lasciando la penna per qualche istante a contatto con lo schermo, invece, si eseguirà uno screenshot, al quale potremo subito apportare modifiche con l'onnipresente supporto di S-Memo, disegnando o allorché ritagliandone una parte da incollare su; o ancora scorrendo S-Pen indietro potremo chiudere le app, mentre portandola in su si aprirà il menu delle opzioni. A queste abbreviazioni si aggiungono anche quelle da compiersi con la sola mano, come lo screenshot allo strisciare del palmo su tutto il fronte del telefono, lo scuotimento del telefono per ricercare nuovi dispositivi bluetooth o il suo capovolgimento su di un piano per disattivare l'audio di una chiamata in arrivo o di una riproduzione multimediale.
Ci sono molte simpatiche chicche su Galaxy Note, ma di sicuro il pregio di questo terminale sta nel aver saputo reinventare lo smartphone per come siamo abituati a immaginarlo, sapendolo rilanciare verso nuovi orizzonti che ancora non proprio a tutti paiono così delineati. S-Memo è solo l'inizio, o perlomeno quanto Samsung si è riservata di lanciare in attesa di osservare la risposta dell'utenza. Quest'ultima è stata a dir poco positiva, con le oltre 5 milioni di unità in 5 mesi, per cui sia il software per le annotazioni S-Memo che il market dedicato al pennino, S-Choice, sono destinati ad migliorarsi e a espandersi molto presto, oltre che ad essere implementati in un nuovo potente hardware che ne sfrutterà ancor meglio le potenzialità, e vale a dire Galaxy Note 10.1.Se S-Memo subirà a breve anche nel nostro paese un copioso aggiornamento che risolverà alcune delle pecche irrisolte nei mesi dal lancio, come la mancanza di un segnale per indicare l'esatto punto in cui scriverà la penna, o anche l'impossibilità di salvare dei colori personalizzati nella tavolozza grafica, senza citare poi altre novità come lo Shape Match e Formula Match per il riconoscimento di figure geometriche ed espressioni matematiche, il market Samsung dedicato a Galaxy Note, invece, è tuttora spoglio, con ben poche interessanti offerte legate a S-Pen, che restano perlopiù inerenti alla sfera dell'intrattenimento come Animating Touch e ComicBook. In realtà quelle più utili o maggiormente richieste per un telefono con stilo sono da ricercarsi direttamente nel Play Store, visto che il classico polpastrello è tranquillamente sostituibile da S-Pen in ogni app: e in tal caso risulta doveroso riferirsi a un bel programma di modifica dei Pdf per le firme digitali come ezPDF Reader o a un ottimo software di disegno come SketchBook. La penna è sempre molto precisa e il lag di input compare solo nel caso decidessimo di scarabocchiare in maniera marcata il display o quando il software scelto dovesse richiedere molte risorse, come accade appunto qualche volta tra i layer SkechBook, dove la penna è drasticamente meno reattiva che su S-Memo, anche se nei disegni di precisione non se ne avverte il difetto. Lodevole è la funzione ritaglio, attivabile a ogni cattura di uno screenshot, che può essere impiegata per inviare brandelli di testo o figure preselezionate direttamente a S-Memo, dove potremo ultimare il messaggio da condividere con ogni mezzo contenuto nel telefono: che si tratti di bluetooth, wifi, messaggeria o social network, ogni soluzione è ampiamente integrata nel menu di sharing e verrà ultimata rapidamente. Alle note di testo a mano libera, potranno inoltre aggiungersi ovviamente i caratteri preimpostati o alfanumerici, e ancora le note vocali. Per il momento però, aggiungere molti contenuti o molte pagine sulla stessa nota, rallenta leggermente il caricamento della stessa: niente di sconcertante, però siamo certi che un ulteriore ottimizzazione risolverà questi piccoli intoppi, perché in ogni caso, il software di dotazione è un gradino sopra a quasi ogni competitor presente su mercato, specie in merito all'usabilità a tutto tondo.

La nascita dei Phablet.

Gli smartphone ad ampio schermo, quasi tablet, sembrano destinati a far breccia nel pubblico. Galaxy Note, come capostipite della categoria, restituisce infatti una sensazione di assoluto appagamento. La UI è solida e veloce: difficilmente ci si imbatterà in qualche rallentamento delle canvas o crash di sistema. Non siamo però ai livelli di Galaxy S II che macina senza scatti e incertezze quasi ogni software o launcher presente su Play Store, ma il feedback di Galaxy Note su quasi ogni app è palesemente migliore, sicuramente grazie alle dimensioni dello schermo, che lascia spazio a più dettagli e a una migliore leggibilità dei particolari. Le applicazioni Samsung precaricate poi, hanno subito un ennesimo lifting su Note rispetto a quelle dell'SII. A parte S-Memo, il calendario è stato potenziato con un'interfaccia molto elegante e funzionale, che tramite il picth to zoom di permette di passare da una visuale mensile a una settimanale, fino a una più diretta a tre giorni, con la possibilità di spostare gli appuntamenti direttamente con il dito o pennino. Dove Galaxy Note vince a mani basse, è sicuramente nel Web Browsing, nella lettura delle email o nella modifica dei documenti office. I 5.3" in questo caso fanno davvero differenza, così come la risoluzione 1280x800, la quale non è solamente vanto estetico o pubblicitario, ma risulta giustificata e sensata per un display così grande, apprezzabile in ogni singolo aspetto senza la necessità di incollare il display agli occhi. Le note dolenti.Dispiace constatare però che il terminale soffre di alcuni difetti sin dal lancio che Samsung non è stata ancora in grado di risolvere. Inizialmente, quando ancora ci sono poche applicazioni e pochi dati in memoria da gestire, tutto sembra filare liscio. Ma dopo aver caricato la maggioranza dei dati personali e magari montato all'interno anche una bella microSD classe 10 (sempre marchiata Samsung per giunta) il software incomincerà a barcollare, con arresti forzati e riavvii inaspettati in circostanze difficili da classificare. Crediamo il tutto dipenda semplicemente da una cattiva gestione delle memorie, che si manifesta anche quando alcune app spostate su SD esterna non vengono riconosciute come applicazioni installate nel telefono, e quindi l'unico modo per riutilizzarle sarà riavviare il terminale o anche disinstallarle e riprovare. Un'altra magagna appare durante l'uso intensivo del Web Browser che inspiegabilmente si riavvia al primo lancio dell'applicazione, oppure va incontro a strani impuntamenti del pinch to zoom, non riconoscendo più il tocco delle due dita. Insomma, ci sono stati svariati episodi alquanto fastidiosi (a volte casi isolati che non si sono più ripetuti) ma che hanno influenzato negativamente il pur ottimo giudizio sullo smartphone.Per fortuna, Samsung sta prendendo provvedimenti, distribuendo un copioso aggiornamento, il famoso Premium Pack per Galaxy Note, purtroppo ancora in ritardo in Italia rispetto al resto del mondo, che dovrebbe ottimizzare ogni aspetto dell'attuale Android 2.3.6. Con Ice Cream Sandwich in arrivo nel pacchetto, infatti, il carico di lavoro della CPU dovrebbe essere alleggerito non di poco e l'esperienza d'uso dovrebbe giovarne, anche perché crediamo che l'hardware di Galaxy Note possa ambire a molto più di quanto mostrato sin ora.

Antivirus?

L'antivirus consigliatoci dalla stessa Samsung è stato l'ottimo McAfee, peraltro disponibile gratuitamente al download da Samsung Apps, per cui non ci siamo preoccupati troppo per le eventuali infezioni che avrebbero potuto intaccare il Note.

Big Screen Gaming.

Il carattere multimediale di Galaxy Note è presto riconoscibile attraverso il suo immenso Gorilla Glass che ricopre il display più chiacchierato della storia degli smartphone recenti, proprio a causa delle sue dimensioni. Dimensioni che però vanno incontro alle esigenze di una fascia di utenti particolare: oggi scattare foto ad alta risoluzione, fare video editing, guardare un video HD o giocare al prorio gioco preferito, rigorosamente in alta definizione è diventata la norma. Per cui, se il tempo che passiamo davanti ai nostri smartdevice è cresciuto, anche gli spazi sui quali lavoriamo hanno bisogno di un adeguato accrescimento. Invertiamo le cifre rispetto ad un classico iPhone ed eccoci di fronte a un fiammante 5.3".Foto e VideocameraAdoperare il suo fantastico display Super Amoled HD 5.3" per guardare l'anteprima dei filmati e le foto della fotocamera da 8 Megapixel con autofocus e Flash Led è sempre un grosso piacere. I dettagli sono sempre vivissimi e le opzioni messe a disposizione sono come sempre parecchie, proprio come accadeva su GSII. Forse da quest'ultimo il Note ha ereditato la mancanza di un buon stabilizzatore video per i filmati in HD, ed una sensibilità accentuata al dithering video in scene notturne, però nel complesso, la fotocamera ci piace parecchio. La qualità di riproduzione video è altrettanto ottima, molto fluida anche in mirroring da MHL, con compatibilità pressoché infinita con tutti i file da noi provati, compresi alcuni .avi che darebbero problemi ad alcuni lettori da tavolo per la decodifica audio mono.Portable GamingSarebbe un peccato possedere uno schermo così bello senza nemmeno concedersi una partitella ogni tanto e infatti, Galaxy Note anche sottoposto a tali richieste, non si tira certo indietro: l'ampio display e la compatibilità con quasi ogni titolo di punta presente sul Play Store, fanno di questo terminale un'infernale console da gioco, capace di rubare l'attenzione anche dalle più famose console da gioco portatile. Il design arrotondato, la leggerezza generale, e il tanto spazio a disposizione per le dita, senza che queste occultino troppi dettagli della scena, rendono Galaxy Note un device quasi imbattibile da questo punto di vista. Diciamo "quasi" perchè la sua GPU Mali 400, un processore un pò vecchio rispetto al TEGRA 3, raramente riceve la giusta attenzione dagli sviluppatori, che si limitano a compiere porting piuttosto sommari. Il risultato è che alcuni dei titoli più recenti sviluppati per dual-core non girano abbastanza fluidi sull'Exynos 1.4GHz di Note, che per ora non regge i salti di copertura in Mass Effect Infiltrator oppure le scene più caotiche di N.O.V.A.3. Ad ogni modo però, per la gran parte dei titoli le performance restano ottimali, come ad esempio ShadowGun, Raptide GP, Samurai II Vengeance, GTA III. Piccolissimi scatti invece sono presenti nell'ultimissimo Max Payne, Reckless Racing 2 o in Virtua Tennis, e ci riferiamo sempre e comunque a setting di risoluzione ed effetti impostati al massimo. Molto buone, per finire, anche le performance con i più famosi emulatori a disposizione per Android, come N64oid e FPse, con anche il supporto alle Open GL e i texture pack HD.

E il telefono?

Quasi ce lo dimenticavamo per come girano i tempi, ma Galaxy Note ovviamente può anche telefonare, inviare SMS e funzionare da navigatore come ogni altro Smartphone presente sul mercato. La ricezione è sopra la media, con anche un buon fix del segnale GPS, nonostante alle volte quest'ultimo s'impunti misteriosamente per qualche ricerca stradale; ma queste forse sono ancora carenze del motore Vlingo per i comandi vocali, non sempre velocissimi quando usati in associazione al GPS. Al contrario, i comandi vocali di Google Voice Search sono sempre una scheggia.
La gestione dei contatti, delle messaggerie e collegamenti tra i gruppi é al solito esemplare, concedendoci una perfetta sincronizzazione con i più importanti provider disponibili e social network, lasciandoci tenere sempre ogni aspetto sotto controllo. La qualità audio in chiamata é molto chiara e naturale, inoltre l'alto parlante del viva voce é tra i migliori da noi testati riguardo a definizione e pulizia dei bassi, per questo non spiace utilizzarlo anche per ascoltare memo vocali, musica o altra sorgente multimediale. Infine l'autonomia é sopra la media con i 2500mAh, regge tranquillamente una giornata intensa con chiamate, navigazione, Web Browsing e foto, arrivando a sera inoltrata a con la carica in riserva.

Samsung Galaxy Note Mettiamola così: se non si è mai avuto a che fare con uno smartphone di qualità, Galaxy Note vi apparirà sproporzionato, esagerato per le vostre esigenze quotidiane. Se invece gli anni passati a fare il pinch to zoom per leggere i vostri articoli preferiti o le vostre email vi hanno stufato, allora Galaxy Note è il telefono che fa per voi, e non vi deluderà per nessun motivo. I pochi difetti riscontrati nel software o gli sporadici rallentamenti di sistema rappresentano solo qualche lieve crepa in un altrimenti perfetto amplesso, ricolmo di spazi e possibilità tutte da provare e apprezzare. Il prossimo aggiornamento, ormai in programma nei giorni a venire, saprà dare uno slancio importante a un così promettente hardware che aspetta soltanto di essere scoperto dai businessman, dai creativi, e dai videogiocatori, ciascuno dei quali non disdegnerà di certo i 5.3” di display Super Amoled HD per modificare il proprio conto economico, dare un ritocco all’ultimo scorcio paesaggistico o per livellare il proprio game rank. Galaxy Note ne ha per tutti i gusti e tutti i portafogli, visto che online su ebay ogni tanto, tra l eofferte del giorno, potrete portarvelo a casa anche per 429 Euro con spedizione gratuita. E Riguardando indietro al suo primo annuncio l’estate scorsa... chi l’avrebbe mai detto?

8.8