Shuttle XPC Nano NCO2U Recensione: mini PC Intel Skylake a partire da 156€

Shuttle rinnova la sua gamma di mini PC con proposte adatte a tutte le tasche, con prezzi a partire da 156€ e le configurazioni più varie.

Shuttle XPC Nano NCO2U Recensione: mini PC Intel Skylake a partire da 156€
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A circa un anno di distanza dalla nostra ultima recensione, torniamo a testare un prodotto della casa tedesca Shuttle. L'azienda ci ha gentilmente inviato l'ultimo arrivato della sua linea XPC Nano, device che si fanno notare soprattutto per il loro design estremamente curato ed un form-factor compatto. L'XPC Nano NCO2U è la versione riveduta e corretta del modello che abbiamo avuto modo di provare in passato, un prodotto che presentava sicuramente alcune lacune, soprattutto lato prestazioni, ma che era riuscito comune a darci alcune inattese soddisfazioni. Il nuovo mini-PC dell'azienda teutonica mantiene inalterati tutti i punti di forza già individuati sul predecessore, limando i difetti che ne avevano in parte abbassato il giudizio complessivo. Ci troviamo tra le mani un dispositivo migliorato sotto ogni angolazione: più potente, con un'abbondante dotazione di porte e connessioni, con uno chassis molto elegante e dalle dimensioni ridotte, vero plus di questo PC. L'XPC Nano NCO2U ci ha stupiti, con una user experience di gran lunga superiore alle nostre aspettative. Ma andiamo con ordine, e vediamo cosa contiene la confezione inviataci da Shuttle.

Pack di vendita e design

Non si tratta di un packaging di vendita particolarmente ricco quello a corredo dell'XPC Nano NCO2U, ma crediamo sia adeguato al prezzo a cui il PC è proposto. La presenza di un cavo HDMI avrebbe sicuramente portato il nostro giudizio su livelli di eccellenza. La scatola contiene un alimentatore esterno fanless da 65 watt, varie viti, una guida utente con le istruzioni per il montaggio ed il primo avvio, un cd contenente i driver di sistema, due piedini in metallo che permettono di posizionare il mini-PC in verticale, uno slot in metallo per hard disk da 2.5 pollici ed un supporto VESA 75-100mm. La presenza di quest'ultimo e del vertical stand aggiuntivo garantiscono una versatilità davvero importante, con la possibilità di collocare questa macchina davvero in ogni "anfratto" della nostra abitazione o del nostro ufficio. Togliendo le viti poste sulla base del device è inoltre possibile aprire facilmente la scocca: un'ottima notizia per gli utenti, anche poco esperiti, che vorranno aggiornare la componentistica in futuro. È possibile espandere la memoria RAM, o ampliare lo storage del sistema optando per un disco più capiente, il tutto agevolmente e con estrema rapidità.
Shuttle non ha voluto cambiare troppo il design del suo ultimo XPC Nano NCO2, che è rimasto estremamente simile a quello del precedente modello. Lo chassis in plastica presenta una costruzione estremamente curata, gradevole sia al tatto che alla vista. Rimane il colore nero, ora opaco, ma si perdono le rifiniture dorate presenti sul predecessore. Una scelta che ci sentiamo di approvare, perché l'aspetto complessivo della macchina risulta ancora più elegante, tanto che il terminale non sfigurerà anche in bella mostra sulla vostra scrivania. L'ultima fatica di Shuttle cresce leggermente nelle dimensioni, soprattutto in altezza, 142 x 142 x 42 millimetri, ma guadagna il supporto per un hard disk da 2.5 pollici, fino a 15mm di spessore. Il peso del sistema completo si assesta intorno a 1.2 chilogrammi. Il quantitativo di porte e connessioni rimane di tutto rispetto. Troviamo frontalmente due USB 3.0, Type A e Type C, ed un lettore di schede SD. Posteriormente sono presenti invece il connettore di alimentazione, due USB 2.0, una porta gigabit ethernet, un combo audio jack da 3,5mm, un'uscita HDMI 1.4b ed una DisplayPort 1.2. Non manca anche in questo modello una porta COM sul lato della scocca, mentre è scomparso l'ulteriore connettore di espansione presente sul fondo della vecchia variante. Perso anche il Bluetooth 4.0, grave mancanza, con la connettività WiFi 802.11 b/g/n che si è sempre comportata in maniera ottimale, con una linea stabile ed una discreta portata. Da notare come siano presenti due fori sulla scocca che permettono la veloce installazione di antenne per migliorare la qualità del segnale wireless.

Potente quanto basta

Il sample inviatoci per il test dall'azienda tedesca presenta un elenco di componenti hardware abbastanza interessante. Il modello in nostro possesso, XPC Nano NC2000B, comprende un processore Intel Celeron 3855U, una GPU Intel HD Graphics, due moduli RAM DDR3L da 4GB ed un SSD da 128GB in formato M.2. Questa versione è in vendita sul sito della società ad un prezzo di 556,32 euro, somma che include però un hard disk da 2.5 pollici e 500GB, non compreso nel nostro device. Il dispositivo è venduto anche in versione Barebone (senza dischi, RAM e OS), a 156 euro su Amazon. Possibile installare fino a 32Gb di RAM SO-DIMM 1600 a 1.35 V, un drive SATA III e schede M.2, PCI-Express o SSD SATA. Ad una prima occhiata potrebbero sorgere alcuni dubbi sulle performance della macchina, perplessità che, in tutta sincerità, avevano anche noi all'inizio dei nostri test. Non vi è alcun dubbio che non si tratti di hardware particolarmente potente ma, alla resa dei conti, si è dimostrato più che adeguato per il nostro utilizzo. Le prestazioni del sistema ci hanno sicuramente stupito, risultando all'altezza anche con programmi o test più impegnativi. Non abbiamo essenzialmente individuato alcun punto debole, per un dispositivo che non ha fatto rimpiangere il nostro PC desktop nella maggioranza dei frangenti. L'XPC Nano NCO2U ha sicuramente dei limiti, ma se utilizzato con cognizione di causa saprà dare senza dubbio buone soddisfazioni. Non si sono palesati problemi durante l'impiego a 360 gradi, con Office, navigazione web, oppure come Media Center. Neppure con software più pesanti abbiamo incontrato rallentamenti o blocchi dell'OS. Non si tratta certo di un PC molto performante, ma difficilmente un utente "normale" si troverà a desiderare un prodotto diverso durante l'uso di ogni giorno.

Benchmark, gaming e rumorosità

Il nostro sample è stato naturalmente dotato del sistema operativo Windows 10 in versione di prova, ma è compatibile anche con Windows 7, 8.1 e distro Linux. Shuttle, al contrario di molte aziende concorrenti, sceglie di non aggiungere alcun software proprietario, o bloatware, all'interno dell'OS, che arriva quindi sulle nostre scrivanie così come Microsoft l'ha pensato. Sono già presenti tutti i driver necessari per il funzionamento della macchina, non avremo quindi necessità di mettere mai mano al CD allegato all'acquisto del mini-PC. Per avere un'idea chiara riguardo le potenzialità del device, abbiamo utilizzato alcuni tra i più conosciuti benchmark disponibili sul mercato, ponendo però sotto maggiore attenzione l'user experience durante le nostre giornate di utilizzo intenso, piuttosto che i meri valori numerici, che tanto dicono sulla potenza del terminale, quanto poco sull'effettiva piacevolezza d'uso.
Il mini PC della compagnia tedesca monta un SoC dual-core Intel Celeron 3855U, con una frequenza di 1.6 GHz ed un TDP di 15 Watt. Si tratta di un chip a 14nm della gamma Skylake-U, accoppiato ad una scheda grafica integrata Intel HD Graphics 510. Con 12 Execution Units ed un clock di 300-900 MHz, la GPU assicura il supporto completo per le DirectX 12, OpenGL 4.4, H264, H265 8/10-bit, VP8/9, VC-1, AVC e risoluzione 3840 x 2160 pixel a 60 Hz, tramite il connettore DisplayPort 1.2. Per testare le prestazioni del chipset abbiamo utilizzato tre software distinti, Geekbench 4, GFXBench e CineBench R15. Con Geekbench 4 abbiamo ottenuto uno score di 2170 in Single-Core e 3505 in Multi-Core, valori ampiamente superiori alla precedente generazione di XPC Mini Shuttle. GFXBench, che si concentra invece sulle prestazioni della GPU, ha evidenziato i netti progressi nel comparto grafico rispetto al predecessore. Il software non è mai incorso in alcun crash, permettendoci di concludere adeguatamente il benchmark ad ogni tentativo. Questi i risultati: abbiamo ottenuto uno score di 1648.85 e 1875.37 nel Manhattan test, con una media di 20 e 22 fps, e di 2692.98 e 2945.21 nel T-Rex test, con 53 e 63 fps medi. Anche i risultati di CineBench R15 hanno evidenziato i miglioramenti rispetto al passato, con un risultato di 25.05 fps in OpenGL e 119 cb in rendering della CPU. L'unità di storage preinstallata in questo sample si comporta più che discretamente, con una velocità, registrata mediante il programma CrystalDiskMark, di 454.7 e 156.3 MB/s sequenziali, e 26.14 e 88.09 MB/s random, rispettivamente in lettura e scrittura. Ricordiamo che la macchina in nostro possesso è priva di hard disk, presente invece per chi acquista il prodotto dal sito della società. Consigliamo a chi decida di optare per la variante Barebone di affiancare all'unità M.2 un ulteriore SSD, per mantenere una elevata reattività del sistema.
Le nostre prove hanno mostrato quelli che sono i problemi della piattaforma Intel Celeron: bassi consumi, prezzi concorrenziali, ma potenza ridotta. La nuova versione del chip della casa Californiana migliora sicuramente le performance: navigazione web o gestione di file Office non presentano naturalmente problemi, ma anche software più pesanti possono essere utilizzati con buoni risultati. Non è questa sicuramente la modalità di utilizzo prefissata per questa macchina, inadeguata se si vogliono attuare operazioni complesse o troppo dipendenti dalla potenza di calcolo della CPU. Programmi come Photoshop possono comunque essere utilizzati con buoni risultati. Abbiamo provato a testare il nostro sistema anche con alcuni videogames e alcuni risultati ci hanno effettivamente sorpreso. Lo Streaming di Steam funziona naturalmente alla perfezione, ma anche la fruizione di contenuti in locale non è da bocciare completamente. Il nuovo SoC della linea Skylake-U non si comporta malissimo, permettendo un gameplay godibile con titoli leggeri o poco recenti, vedi Binding of Isaac: Afterbirth, Shovel Knight, Hotline Miami 2, che girano a 60fps e 1080p. Possiamo addirittura pensare di giocare a titoli più pesanti, abbassando di molto la risoluzione e il dettaglio però.

Il grande problema che avevano individuato sul predecessore, inoltre, è stato qui definitivamente risolto: la ventola presente nella macchina è praticamente inudibile, ma riesce comunque a mantenere le temperature interne sempre entro i livelli di guardia, con picchi intorno ai 60 gradi. Grazie ai 4pin e alla regolazione della velocità in base alla temperatura della CPU, il settaggio della ventola è regolato automaticamente, con RPM che variano dai 1800 circa col sistema in idle, ai 2700 in Full load. Anche al massimo dei giri però, risulta praticamente impossibile sentire rumore provenire dal PC.

Riproduzione video e porta seriale

L'XPC Nano NCO2U si è dimostrato eccellente come Media Center. Grazie al nuovo SoC Skylake non abbiamo incontrato problemi nella visualizzazione dei nostri file video, con filmati a risoluzione 4K che sono stati digeriti senza problemi. Dovrete semplicemente installare i giusti pacchetti di codec e scegliere il miglior player fra i tanti disponibili in rete. Abbiamo infatti notato che filmati che davano problemi con VLC o MPHC, venivano ad esempio riprodotti perfettamente sul player interno di Windows 10, confermando come il problema fosse di origine software piuttosto che hardware. La nostra gamma di file di prova, con bitrate, codec ed estensioni differenti, sono stati visualizzati senza difficoltà, con alcuni episodici rallentamenti solo con MKV H.265 a bitrate particolarmente elevato.
Ricordiamo che lo Shuttle XPC Nano NC0200B si trova perfettamente a proprio agio anche al di fuori dell'ambiente domestico. La gamma della casa tedesca è infatti pensata anche per l'utilizzo in particolari contesti lavorativi: automazione industriale, analisi scientifica, sistemi POS, apparati di telecomunicazione o accessori medicali e diagnostici. Motivo per cui è stata integrata anche una porta seriale, con interfaccia RS-232 e connettore D-Sub a 9 pin, connessione ancora largamente utilizzata in questi campi.

Shuttle XPC Nano NCO2U Il nuovo prodotto della casa tedesca ci ha sicuramente impressionato. L’XPC Nano NC2000B non eccelle certamente in nessuna categoria, ma è una macchina che difficilmente vi deluderà e che potrà risultare la scelta azzeccata per la maggioranza degli utenti. Un prezzo di listino decisamente concorrenziale, unito ad un form-factor ridotto e a prestazioni più che accettabili, fanno del PC di Shuttle il prodotto ideale per innumerevoli situazioni differenti. Certo, la potenza “bruta” dell’XPC Nano rimane alquanto ridotta ma, una volta chiari i limiti della soluzione Shuttle, difficilmente vi troverete a desiderare un prodotto diverso. Veri difetti? Solo la perdita del Bluetooth integrato. L’XPC Nano NC0200B in versione completa di tutto, potrebbe comunque far storcere un po’ il naso: il prezzo di 500 euro, seppur non elevato per la qualità del device, potrebbe risultare in ogni caso eccessivo per la tipologia di utilizzo a cui questo device si prefigge. Con un costo analogo possiamo infatti mettere le mani su portatili dalla potenza anche più alta, con tutti i pregi e difetti di un dispositivo votato alla mobilità. Consideriamo invece decisamente più appetibile la variante Barebone, disponibile a 156 euro. Stiamo comunque parlando del modello entry-level della gamma XPC Mini. Sul sito della società tedesca è possibile trovare device più potenti: NC02U3 con Intel Core i3-6100, UNC02U5 con Core i5-6200 e UNC02U7 con Core i7-6500U, soluzioni più costose ma decisamente più performanti.

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