Recensione Thermaltake Tsunami

Il nuovo campione di Thermaltake si prepara a sfidare i concorrenti!

Recensione Thermaltake Tsunami
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  • Thermaltake, l’azienda del futuro

    Thermaltake, una delle più rinomate aziende nel settore del modding, cominciò la sua attività nel lontano 1999. Nell'arco di pochi anni, questa ditta si assicurò il favore di un alta percentuale di acquirenti, riuscendo a miscelare in maniera quasi perfetta nei suoi prodotti, un ottima qualità a prezzi relativamente bassi.
    A chi risultasse sconosciuto questo nome, va precisato che Thermaltake si occupa di produrre una vasta gamma di accessori per computer, partendo dai case e arrivando fino ai sistemi di raffreddamento liquido.
    Ciò che senza dubbio la rese famosa sulla scena mondiale fu il lancio dello Xaser, un ottimo case con un look accattivante e ottime caratteristiche costruttive, che in breve si fece prepotentemente strada anche tra gli utenti meno appassionati di modding.
    Da quel giorno, Thermaltake è diventata una delle aziende più grosse e importanti di questo settore, vantando una serie di uffici in tutto il mondo, dalla Tailandia -dove è collocata la sede centrale- fino all’Australia, passando per tutte le nazioni del mondo.

    Introduzione

    La serie Tsunami Dream si colloca esattamente tra il modello economico della Thermaltake, lo Shark, e quello invece di punta, il Gandalf. Questa scelta di optare per il giusto compromesso tra qualità, estetica e prezzo si è rivelata già in passato una eccellente manovra commerciale, che anche in questo caso ha portato degli ottimi frutti. Andando con ordine,:ancora prima di acquistare il case, dovrete scegliere fra due modelli diversi: il VA3000WA, dotato di finestra in plexiglass sul lato sinistro del case, oppure il VA3000NA, invece completamento chiuso, ma con rifiniture a specchio.
    Per i più affiatati di modding, la scelta ricade sicuramente sul primo modello. In effetti consigliamo a tutti gli utenti di preferire questo modello, soprattutto perché esalta maggiormente il tripudio di leds installati nelle ventole interne e sulla parte frontale.
    Entrambi i modelli sono comunque disponibili in due colorazioni: argento metallizzato e nero.

    Qualche specifica

    Prima di passare ad analizzare le diverse caratteristiche dello Tsunami, vi riportiamo alcune specifiche di questo nuovo case:

    Dimensioni 495 x 210x 478 mm
    Driver Bays Esterni 4 x 5.25", 2 x 3.5"
    Driver Bays Interni 5 x3.5"
    Peso vuoto 6.0 Kg
    Ventola frontale 120x120x25 mm, 2000rpm, 21dBA
    Ventola interna 90x90x25 mm,1800rpm, 21dBA.
    Ventola posteriore 20x120x25 mm, 2000rpm, 21dBA, con LED blu
    Slot 7

    Una volta acquistato il case, questo vi arriverà a casa in un ingombrante scatole, dalle dimensioni piuttosto generose, colpa anche della voluminosa imbottitura interna per evitare che possa in un qualsiasi modo danneggiarsi durante il trasporto.
    All’interno della confezione, oltre a qualche adesivo Thermaltake e il solito libretto d’istruzioni per il montaggio, troverete un comodissimo panno in pelle, assolutamente indispensabile per poter pulire in tutta sicurezza le superfici dello chassis, senza correre il rischio di rigarlo accidentalmente, rovinando così la copertura a specchio.
    Inoltre, vi verranno forniti due set di chiavi, uno per aprire il pannello frontale, ovvero quello che si preoccupa di nascondere i dispositivi da 5 pollici, e uno per poter aprire il case lateralmente.
    Ovviamente non crediate che le chiavi abbiano la benché minima funzione di garantire la sicurezza del vostro nuovo case: solamente una funzione di bloccaggio per evitare fastidiose vibrazioni.

    Dentro il ventre del mostro

    L’interno dello Tsunami si presenta discretamente ampio, richiamando il design dei suoi predecessori, e permettendo quindi agli utenti di sostituire tutti i pezzi desiderati senza troppa fatica e senza dover smontare tutta una serie di componenti per poter rimuovere quello interessato.
    Le ventole poste sul retro e sul fianco dello chassis garantisco un ottimo flusso d’aria, permettendo quindi una migliore aerazione e di conseguenza un abbassamento generale delle temperature dei singoli componenti; la terza ventola preinstallata, quella frontale, garantisce invece un flusso d’aria fredda continuo proprio davanti ai dischi rigidi, bloccando la temperatura intorno ai 20° C, anche dopo ore e ore di lavoro, restando comunque sempre intorno ad una soglia di rumorosità piuttosto bassa (un range di 21-25 db).
    Una interessante innovazione introdotta da Thermaltake consiste nella possibilità di installare tutti i componenti da 5.25’’ e da 3.25’’ senza dover nemmeno sfiorare un cacciavite: tutte le viti di fissaggio infatti sono state create apposta per poter essere strette a mano, con il minimo sforzo e senza rovinarsi le dita: questa è senza dubbio una delle più apprezzate caratteristiche, visto che spesso si finiva con l’armeggiare tra vari cavi, cavetti e componenti alla ricerca di una vita caduta chissà dove. A questo si aggiunge che ognuna di queste viti speciali ha un sottile anello di gomma, che si andrà a posizionare tra la sede della vite e la periferica che si desidera installare: questo piccolo escamotage servirà soprattutto per ridurre le vibrazioni prodotte dagli hard disk e di conseguenza il rumore generato.
    Purtroppo questo sistema soffre di una pesante limitazione: ad esempio, se si desiderasse installare un frontalino o un display luminoso multifunzione, magari per monitorare gli rpm delle ventole, si dovrà necessariamente ricorrere al cacciavite e, in alcuni casi, addirittura ad un piccolo trapano, poiché i fori per inserire le viti speciali non combaceranno con quelle del componente. Probabilmente questo fatto rappresenta l’unica grossa limitazione di questo magnifico case, una limitazione che potrà essere superata senza troppe difficoltà dai più maliziosi modders, ma che potrebbe far cadere nel panico coloro che muovono i primi passi in questa difficile arte.
    A parte questo, anche i modelli Tsunami, come ormai moltissimi degli chassis sul mercato, dispongono di spazio sufficiente per installare una motherboard micro ATX, o la versione standard ATX e quella speciale studiata per i dual core, malgrado sia totalmente incompatibile col nuovo e poco conosciuto formato BTX.

    L’occhio vuole la sua parte

    Una volta collegati tutti i diversi cavi per accendere le tre diverse serie di led, precisamente due frontali e quello della ventola, resterete strabiliati dallo splendore che scaturirà dalla visione d’insieme del case, specialmente quando calerà la notte: i due led di colore blu acceso installati frontalmente esalteranno il frontale di forma un po’ ondulata, rendendo benissimo l’idea di una sorta di onda marina.
    Il led blu installato nella ventola posteriore garantisce una sufficiente illuminazione per rischiarare l’interno del vostro case: proprio per questa ragione consigliamo l’utilizzo di cavi rotondi per evitare una gran confusione, dovuta specialmente alla necessità di collegare le diverse ventole con i molex sparsi un po’ovunque sulla scheda madre.
    Ciò che rende particolare questo case è però la presenza di un frontale dotato di ben due aperture: quella più esterna, dove sono fissatati i led, è interamente costruita in alluminio, come anche il resto del case, e servirà soprattutto a nascondere le diverse unità rimovibili (come quelle cd-rom e i lettori floppy), mentre l’apertura interna, (per una qualche misteriosa ragione l’unica parte costruita in plastica, che stona per altro con l’eleganza regalata dall’alluminio), avrà una funzione decisamente più pratica rispetto alla prima: si occuperà di rendere più agevole la pressione dei tasti di boot e reset, oltre a permettervi di sostituire il filtro antipolvere senza dover smantellare l’intero chassis.
    Come detto precedentemente, esteticamente parlando, lo Tsunami Dream è decisamente un ottimo acquisto: se cercate qualcosa con cui stupire i vostri amici o se desiderate partecipare a qualche piccolo concorso locale, questa nuova soluzione Thermaltake rappresenta un vero acquisto obbligato.

    Veloce, facile e immediato con un piatto precotto

    Per testare l’effettiva qualità di un case però non basta accontentarsi dell’immagine d’insieme, ma bisogna anche considerare fattori come la semplicità d’installazioni e le possibilità di upgradare. Per effettuare questo test, abbiamo utilizzato i seguenti componenti:

    DFI nf4 LanParty Sli-DR
    AMD FX-57 boxed
    Alimentatore Cooler Master RS-550 -ACLY
    Due 7800 GTX in Sli
    1024 ( 512*2 ) Mb di Ram PC4400
    Due unità da 5.25’’
    Una unità da 3.25’’
    Una componente PCI
    Aero Cool Black Panel ( display )


    Per terminare l’installazione di tutti questi componenti e rendere completamente operativo il computer ci è voluta un oretta scarsa, un tempo decisamente basso se si considera il fatto che, fatta eccezione per l’alimentatore, non abbiamo dovuto toccare mai un cacciavite.
    Il problema più grosso è arrivato quando abbiamo dovuto installare il display della Aero Cool: per farlo, è stato necessario utilizzare un piccolo trapano elettrico e forare lo scheletro del case in alluminio in tre punti differenti: il risultato finale è stato decisamente buono, anche se questa operazione difficilmente sarebbe stata realizzabile dagli utenti meno esperti.
    In totale quindi, solamente l’installazione del pannello ha raddoppiato il tempo necessario all’installazione, alzandolo da un ora a quasi due.

    Thermaltake Tsunami Anche questa volta Thermaltake non ci ha deluso e la nuova serie Tsunami non può che confermare l’ottima reputazione di questa azienda: il nuovo look accattivante soddisferà tutti gli utenti più esigenti, riuscendo allo stesso tempo a conquistare la fascia di mercato degli meno smaliziati col modding, fornendo già tre leds installati, evitando quindi faticose operazione di elettronica e calibrazione. Se dovessimo trovare un piccolo neo in tanta magnificenza, porteremo in evidenza unicamente la scarsa adattabilità delle viti speciali utilizzate per l’installazione dei drives da 5 pollici, problema facilmente risolvibile con una piccola operazione di trapano. Per riassumere, consigliamo vivamente l’acquisto a tutti gli utenti intenzionati a cambiare un po’ il look del loro desktop: senza ombra di dubbio la nuova soluzione proposta da Thermaltake rappresenta la migliore scelta possibile, senza spendere cifre esorbitanti.