Recensione Turtle Beach Ear Force XP500

Testate le cuffie top di gamma Turtle Beach, per i gamer più esigenti.

Recensione Turtle Beach Ear Force XP500
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L’americana Turtle Beach, famosa per la vasta gamma di prodotti audio per gamer, propone numerose serie di headset per Xbox 360, PS3 e PC. Una di queste è la serie XP, dedicata sopratutto agli utenti di casa Microsoft, sia console che PC. Reperibile ad un costo tra i 200 e i 250€ nei negozi online europei, le XP500 si candidano per il primo posto nella loro serie e più in generale tra le cuffie top di gamma del settore gaming. Non è frequente trovare periferiche da gioco così costose e quelle che si aggirano su tali cifre a volte non soddisfano le nostre aspettative, lasciandoci con prodotti di buona qualità ma piuttosto comuni, conditi da qualche feature di poco conto e rincarati dal nome che portano. In ogni caso per una cifra del genere ci si aspetta la perfezione da quasi ogni punto di vista: riusciranno queste cuffie Wireless 7.1 a convincerci per l’ingente cifra proposta dal produttore?

Everyeye Hardware

Everyeye Hardware nasce in risposta all'esigenza di noi utenti PC di conoscere la tecnologia del momento in ambito gaming, ovvero quali prodotti soddisfano le nostre elevate aspettative di videogiocatori.
Grazie a Everyeye Hardware i nostri lettori scopriranno insieme a noi quali sono le periferiche migliori da prendere in considerazione per raggiungere un'esperienza di gioco su PC adatta alle loro esigenze, sulle loro macchine.
Leggi subito la Guida alle Valutazioni per imparare a capire il nostro metro di giudizio.

Confezione e bundle

La confezione delle XP500 è semplice ed essenziale: consiste in una scatola dalle generose dimensioni di colore nero e nessun fronzolo particolare.
All’interno troviamo ovviamente l’headset completo e corredato da una notevole quantità di accessori, quali un paio di batterie AA ricaricabili, un cavo ottico, due cavi USB, due collegamenti per il controller della 360 (uno Wi-Fi e uno cablato), le solite aggiunte cartacee, tra cui il manuale d’installazione.
In ultimo, ma non per importanza, troviamo la periferica esterna avente funzione di doppia scheda audio, ricevitore Wi-Fi e interfaccia con l'output audio del computer.

Design e prime impressioni

Le XP500 si presentano molto bene, solide e composte, seppur interamente in plastica, non mancano di robustezza e flessibilità: chi utilizza spesso periferiche del genere sa quanto siano importanti questi due fattori. La qualità dei materiali, al di fuori della plastica utilizzata per l’esoscheletro su cui è costruita, è di buona fattura. I padiglioni circumaurali (ovvero non a contatto con l’orecchio ma poggianti attorno ad esso) sono rivestiti in tessuto, così come l’arco che li sorregge, scelta azzeccata per evitare problemi di sudore e appiccicamento nelle lunghe sessioni di gioco. Su ogni padiglione ci stupisce la quantità di pulsanti, ben sopra la media, che permettono di gestire tutte le funzioni dell’headset stesso. Sul padiglione sinistro troviamo in aggiunta il pulsante d’accensione e il microfono rimovibile, quest’ultimo completamente arrotolato da uno spesso filo metallico che ne garantisce una grande solidità senza intaccare la flessibilità. Inoltre rimuovendo la copertura di plastica con il logo della casa produttrice, si trova l’alloggiamento per le due batterie AA che alimentano le cuffie.

Stazione di controllo DSS per il sound processing


La stazione di controllo esterna è relativamente piccola ed essenziale: posteriormente troviamo un regolatore di volume in input, un ingresso RCA, un’entrata e un’uscita di tipo ottico e un collegamento USB per l’alimentazione della stessa; frontalmente sono presenti i vari led di segnalazione oltre ad un’uscita audio jack classica (nel caso non voleste collegare le XP500 in wireless, ma altre cuffie con filo), il controllo volume per la stessa e un pulsante per passare dalla modalità Dolby Pro Logic II a quella Dolby Digital.

Software

Il software di configurazione, opzionale al funzionamento completo dell’headset ma strettamente consigliato, è reperibile soltanto presso il sito web del produttore previa registrazione con dati ufficiali, cosa che ci ha fatto un po’ storcere il naso dato che sarebbe stato opportuno includerlo nella confezione. Una volta scaricato e installato, il programma per la gestione delle XP500 risulta abbastanza intuitivo e dalle grandi potenzialità. Troviamo infatti una gestione dei profili (9 in totale) veramente impeccabile dove poter modificare qualsiasi parametro, dal volume delle singole bande di frequenza, ai filtri e così via.

Turtle Beach Advanced Sound Editor, configurazione del profilo Flat (Clicca per ingrandire)


Per ogni profilo sono modificabili separatamente le impostazioni per la chat, per il microfono e per il volume di gioco, permettendo grande libertà di personalizzazione. È possibile inoltre trovare profili già creati da altre persone online tramite il sito ufficiale, per scaricarli nelle cuffie utilizzando il software d'importazione.

Prova d'ascolto

Innanzitutto premettiamo che se cercate esclusivamente la perfezione audio in ambito d'ascolto musicale, preferirete rivolgervi altrove. Come ogni headset da gioco infatti, i pregi sonori sono pochi e il motivo è facilmente intuibile anche ai meno allenati d’orecchio provandole di persona. Le prove in questo caso sono state effettuate tramite collegamento ottico da una scheda audio Asus Xonar DX riproducendo file in formato lossless FLAC senza alcuna modifica finale. Le XP500 soffrono davvero troppo sulla gamma bassa e medio-bassa dello spettro audio: questa mancanza è chiaramente udibile, pregiudicando la qualità finale dell'ascolto prettamente musicale rispetto a cuffie dedicate della stessa fascia di prezzo. Neanche andando a toccare i valori dell’equalizzatore riusciamo a ottenere miglioramenti significativi: aumentando di gran misura il livello dei dB guadagnati dai bassi, si nota un leggero incremento degli stessi, ma con gravi ripercussioni sulla qualità finale del suono, segno del limite fisico degli speaker. In aggiunta, sempre in ambito musicale, le alte frequenze risultano fin troppo accentuate, a volte anche molto fastidiose. Sia ben chiaro che non è nostro intento paragonare cuffie da gaming a cuffie Hi-Fi di alto o basso livello che siano, ma ci sembra giusto esplicitare le impressioni d’ascolto musicali per chi pensa di utilizzare un oggetto di questo tipo anche per usi diversi da quelli videoludici.

Contrariamente all’ambito musicale invece, le XP500 quando si tratta di suono 3D ed effetti speciali svolgono molto bene il loro compito. Abbiamo eseguito le prove su una moltitudine di giochi, dagli FPS, passando per gli Action e i Racing: in ogni situazione ci siamo ritrovati con un audio posizionale di buon livello, più o meno a seconda del gioco che può implementarlo in differente modo rispetto ad altri e con risultati diversi. Ritrovarsi in Mass Effect 3 ad ascoltare i dialoghi dei NPC da differenti angolazioni mentre si passeggia nella Cittadella, o mentre si viene sopraffatti da ogni angolo da una squadra di nemici in una delle solite missioni suicide del comandante Shepard, è incredibilmente immersivo, così come ritrovarsi in una gara sulle Alpi Bernesi tra i motori ruggenti delle Muscle Car in Forza Motorsport 4. Rimane comunque il difetto audio che riguarda le basse frequenze: spesso infatti, per questo range, in situazioni come esplosioni o rombi tonanti, avvertiamo una “carenza di coinvolgimento”, se così si può dire, scaturita da un effetto di leggerezza del suono e di mancanza d'incisività, seppur in maniera molto meno marcata rispetto ad un ascolto musicale. Per ovviare a questo problema si può pensare di utilizzare un profilo dedicato impostato in maniera da avere un effetto “bass-boost”, ma purtroppo non è questo il caso. In tal modo infatti avremo un appiattimento di tutto il comparto sonoro che risulterà molto affaticato e per nulla brillante. Scorrendo i vari profili preimpostati si possono percepire diversi filtri atti a evidenziare o attenuare diverse bande di suono: troviamo dunque un bass-boost, alcuni profili per accentuare vari effetti sonori come le esplosioni o gli spari, un filtro passa-alto e così via. L’intenzione di Turtle Beach è buona, considerando che alcuni di questi profili funzionano egregiamente per le loro semplici funzioni, non fosse per il fatto che è praticamente impossibile cambiarli durante il gioco, dovendoli scorrere tutti quanti obbligatoriamente in un unico senso e con un pulsante situato sul padiglione sinistro. La scelta dunque è da effettuarsi prima di immettersi in partita o vi ritroverete bloccati in-game a voler selezionare un profilo mentre l'azione continua a procedere a schermo.

Consumi e durata

Abbiamo provato le XP500 estensivamente in molti ambiti e dobbiamo segnalare l'ottima durata delle batterie. Durante il periodo di test, non abbiamo mai dovuto rimpiazzare le due stilo fornite nella confezione, per una durata totale di circa 15-20 ore totali: un risultato eccezionale per una periferica wireless.

Comunicazione e Comfort

Per quanto riguarda il lato comunicazione, le XP500 dispongono di così tanti accessori e di modalità che ci hanno lasciati basiti mentre parlavamo con i nostri compagni di gioco. Eppure un difetto siamo riusciti a trovarlo anche in questo caso. Collegando l’headset al PC abbiamo scoperto, malgrado le ben più utilizate connessioni Wi-Fi e USB, di essere costretti a utilizzare il Bluetooth per poter comunicare tramite il microfono, cosa che richiede uno specifico adattatore del costo di una decina di euro, non incluso nella confezione e assolutamente ridonadante data l'abbondanza di alternative. Durante i test su Xbox 360 invece il tutto funziona perfettamente: il volume della chat può essere variato indipendentemente da quello del gioco e la qualità della stessa, seppur dipendente dalla periferica di chi sta dall’altra parte, è in generale davvero ottima. Testando però la chat sia tramite il cavo in dotazione per il controller, sia tramite l’adattatore Bluetooth, abbiamo scoperto che con quest’ultimo l’audio inviato ai compagni tramite microfono risulta leggermente disturbato, cosa che ci obbliga a passare per il classico collegamento col filo. C’è inoltre da segnalare che la riduzione dei rumori per il microfono non è così efficace. Durante le prove, infatti, i compagni erano in grado di sentire musica a basso volume e dialoghi esterni, ma questo non rappresenta un grosso difetto: il tutto può essere infatti migliorato andando a modificare le impostazioni del microfono tramite il software dedicato.

Ogni gamer che si rispetti sa quanto sia importante la comodità delle periferiche che utilizza. Le sessioni di gioco possono durare anche svariate ore e l’headset non deve procurare fastidio e scomodità nel tempo prolungato. Le XP500, dotate -ricordiamo- di padiglioni circumaurali, riescono a garantire un ottimo grado di comodità. L'unico appunto è che questo tipo di padiglioni isolano completamente le orecchie e non permettono il ricambio d’aria con l’esterno, cosa fastidiosa specialmente nei periodi più caldi dell’anno e che vi costringe a pause frequenti. L’isolamento acustico in ogni caso non è così marcato: i suoni provenienti dalla cuffia sono facilmente udibili all’esterno anche a volumi contenuti e viceversa.

Turtle Beach Ear Force XP500 Con questo modello, Turtle Beach ha condito delle cuffie da gaming con un’enormità di accessori e funzionalità, non tutte riuscitissime e dedicate soprattutto ai tecnomani (come l'enormità di profili audio di poca incidenza rispetto all'hardware in uso). Le XP500 hanno una doppia anima che non rende facile la nostra valutazione. Su console infatti vantano un’enorme funzionalità e praticità, e l'acquisto per gli utenti 360 e Playstation 3 è consigliato, se si è alla ricerca di una periferica top di gamma. Su PC si va incontro a scelte discutibili e, anche sorvolando sui difetti minori, la resa carente sulle basse frequenze in ogni ambito non ci permette di consigliarle a tutti: data l’esuberante cifra proposta dalla casa newyorkese non possiamo che proporre le XP500 solo ai giocatori più esigenti, meno attenti al prezzo e alla ricerca di una buona solidità costruttiva.

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