Recensione Xiaomi Mi Band

Solidità e convenienza per il prodotto che segna il debutto di Xiaomi nel settore degli indossabili.

Recensione Xiaomi Mi Band
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Col passare dei mesi, sempre più società guardano con interesse al mercato dei dispositivi indossabili. Il motivo di questo interesse sta nella giovinezza di questo settore, che lo rende adatto agli approcci più diversificati, come accadde con gli smartphone ormai diversi anni fa. Siamo di fronte ad un mercato in piena espansione, che soffre però di qualche difetto di gioventù, ma che nel giro di qualche anno, se sviluppato nel migliore dei modi, potrebbe rivelarsi cruciale per le aziende e per gli utenti, che potranno utilizzare questi oggetti in diversi campi, dallo sport alla medicina. I Google Glass, ad esempio, sono stati sfruttati per mostrare agli specializzandi le procedure operatorie. Smartband e affini invece potrebbero essere utilizzati per un monitoraggio continuo dei pazienti affetti da malattie croniche, come i cardiopatici.
Tornando al presente, la recensione di oggi si occupa di un dispositivo dal prezzo semplicemente incredibile, molto lontano da 1.500 Dollari dei Glass. A circa 29 Euro è infatti possibile portarsi a casa Xiaomi Mi Band, uno smartband che ha riscosso un grande successo in giro per mondo, visto il prezzo assolutamente competitivo.

Xiaomi Mi Band

Tenendo conto dell'offerta attuale, non è facile prevedere gli sviluppi futuri della tecnologia indossabile. Comprando ora un accessorio costoso si potrebbe rimanere scottati dall’uscita di modelli con caratteristiche anche molto migliori. Ecco perché la proposta Xiaomi ha avuto successo: pur non possedendo peculiarità uniche, il suo prezzo ha convinto molti ad acquistarlo, anche solo per provare come funziona uno smartband.
Fondamentalmente, la parte principale del braccialetto è quella centrale, realizzata in alluminio, su cui sono presenti tre LED che si illuminano a seconda delle impostazioni scelte dagli utenti. Ad esempio, possono segnalare quando il dispositivo è in carica, oppure quando si riceve una chiamata o delle notifiche. Notifiche che possono essere segnalate anche attraverso la vibrazione, che in questo Mi Band è davvero potente.
La sincronizzazione avviene in modo molto semplice: basta attivare il Bluetooth sul telefono e nel giro di qualche secondo il Mi Band viaggerà a braccetto con il cellulare. La sincronizzazione può essere effettuata anche una volta al giorno e non obbliga gli utenti a tenere acceso il modulo Bluetooth dello smartphone 24 ore su 24, cosa che farebbe calare l'autonomia della batteria. Lo stesso vale anche quando il cellulare è spento: lo SmartBand, infatti, continuerà a memorizzare tutti i dati per poi trasferirli all'applicazione non appena si attiva per la prima volta il Bluetooth. In questo modo però non avremo le notifiche in tempo reale, mentre la sveglia sarà comunque disponibile, se correttamente impostata nell'app dedicata.
Ciò che ci colpisce maggiormente del Mi Band è l'autonomia. Dopo una prima ricarica completa, il dispositivo è rimasto acceso otto giorni, mantenendo ancora l'80% di batteria. Le specifiche ufficiali parlano di piu di trenta giorni di autonomia, a seconda dell'utilizzo da parte dell'utente.

L'applicazione

Dopo questa breve panoramica delle funzionalità del Mi Band, veniamo al cuore del braccialetto: l'applicazione dedicata. Bisogna dire che qualche problema c'è, soprattutto per gli utenti meno pratici. Sul web sono presenti diverse versioni dell'applicazione, una ufficiale, mentre le altre sono realizzate dagli utenti a partire da quella rilasciata da Xiaomi. Alcune di queste, oltre alla localizzazione italiana, includono funzionalità aggiuntive che vanno ad arricchire un'esperienza utente già di per sé abbastanza completa.
L'app ufficiale può essere scaricata aprendo il manuale utente incluso nella confezione, molto basilare, ed inquadrando il QR Code presente a pagina due. Facendo in questo modo però, lo smartphone si collegherà automaticamente al sito cinese del produttore che, di conseguenza, scaricherà l'applicazione in lingua cinese. Per fortuna in nostro soccorso arriva il forum XDA, da cui è possibile scaricare la versione inglese dell'app, anche se sul web è presente una versione italiana. La scelta dell'applicazione varia in base alle esigenze dell'utilizzatore, che se preferisce aggiornamenti più rapidi opterà certamente per quella inglese.
Questa si divide in due parti: Attività e Dati del sonno, oltre ovviamente all'apposito menù impostazioni. Attività si riferisce appunto a tutte le attività svolte nell'arco della giornata: numero di passi, distanza percorsa e kcal bruciate. Ma non solo, perché al termine di un esercizio più intenso (corsa, palestra, partita di basket o a calcio), creerà automaticamente un rapporto molto completo in cui è presente la distanza, i passi, il consumo calorico, le kcal bruciate correndo e camminando, i minuti di corsa ed i minuti delle camminate.

Almeno nel momento in cui vi scriviamo, però, segnaliamo una certa imprecisione nella creazione di questi rapporti, i quali a volte sballano gli orari ed il tipo di esercizio. Tramite il centro fitness è anche possibile impostare diverse attività personalizzate: la corsa, il salto della corda e gli addominali, non molte, anche se nei prossimi mesi ne varranno aggiunte delle altre. La sezione relativa al sonno, invece, fa esattamente ciò che promette: monitora le ore di sonno dividendole in sonno profondo e leggero. Molto interessante anche la sveglia intelligente, che garantisce un risveglio graduale: impostando l'orario in cui bisogna alzarsi, lo SmartBand inizierà a vibrare a distanza di dieci minuti da mezz'ora prima, cercando di svegliare l'utente in un momento di sonno leggero. La vibrazione è intensa ed efficace, l'ideale per chi dorme in stanza con altre persone e vuole evitare di mettere sveglie sul cellulare che potrebbero disturbare il sonno altrui.
Per i possessori di device Xioami poi, le possibilità si arricchiscono ulteriormente. É infatti possibile sbloccare lo smartphone semplicemente avvicinandosi al dispositivo, senza il bisogno di inserire una password.

Xiaomi Mi Band L'esperienza offerta da Mi Band è davvero interessante. Nonostante la mancanza del cardiofrequenzimetro, che secondo molti sarà introdotto nel Mi Band 2, il braccialetto si conferma il miglior dispositivo per rapporto qualità/prezzo, anche se l'assenza della localizzazione del software ufficiale rappresenta oggi una grave mancanza, che impedisce agli utenti meno pratici di gestire il dispositivo nel migliore dei modi. Passando alle funzionalità, è chiaro che questo dispositivo non è indicato per coloro che sono alla ricerca di qualcosa di più accurato per monitorare i propri allenamenti o le notifiche dallo smartphone, però Mi Band è leggero da tenere al braccio, è personalizzabile (l'involucro di gomma può essere sostituito), è compatibile con Android e iOS (per ora solo iPhone 6), è resistente ad acqua e polvere e soprattutto costa poco. La ricetta ideale per chi si affaccia a questo settore ed ha intenzione di comprare il primo smartband senza spendere molto. A ciò aggiungiamo anche una durata eccellente della batteria, davvero eterna. Ora la palla passa a Xiaomi, che dovrà sfruttare il più possibile il successo ottenuto da questo accessorio per rendere il suo erede ancora migliore.