AMD: architettura Vega e Polaris Refresh sono sempre più vicini

Il dopo-Vega potrebbe essere rappresentato non da Navi, come si pensava fino a pochi giorni fa, ma da Polaris refresh, affinamento delle GPU attuali.

AMD: architettura Vega e Polaris Refresh sono sempre più vicini
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Solo qualche tempo fa abbiamo discusso del probabile rinvio dell'architettura NVIDIA Volta al 2017, a causa forse di un processo produttivo ancora un po' acerbo e che non riuscirebbe a garantire il salto prestazionale che gli utenti si aspettano da una nuova architettura. In sua sostituzione potrebbe così debuttare Pascal refresh, affinamento delle schede grafiche GeForce già esistenti, la cui reale esistenza è ancora da verificare purtroppo. Non solo NVIDIA però è al lavoro per le GPU del futuro. Anche AMD sembra stia lavorando per portare a termine una mossa speculare, con Polaris refresh. Alcuni addetti ai lavori hanno riportato che la società di Sunnyvale sta già progettando la revisione dell'attuale architettura, con il rinnovo delle graphic processing unit Polaris 10 e Polaris 11. L'obiettivo principale rimane quello "vecchio", e cioè l'incremento delle performance-per-watt, indirizzandole però verso vette ancora più alte. Ricordiamo che Polaris 10 è attualmente alla base della Radeon RX 470 ed RX 480, mentre Polaris 11 è utilizzato nella Radeon RX 460.

Un incremento del 50% sulle performance/watt

Il miglioramento dell'efficienza energetica delle due GPU Polaris attuali grazie ad una raffinazione del processo produttivo: è questo lo scopo per cui AMD sta lavorando con la nuova iterazione, che ricordiamo essere basata ancora su transistor lunghi 14 nanometri. Le prossime revisioni di Polaris 10 dovrebbero portare il TDP della Radeon RX 480 da 150 W a soli 95 W, mentre i 75 W di Polaris 11 sotto il cofano della RX 460 dovrebbero scendere addirittura a 50 Watt. A detta della società di Sunnyvale le performance non verranno di certo sacrificate ed anzi, nel caso della RX 460 la potenza computazionale FP32 ovrebbe passare dai 2,15 TFLOPS odierni a 2,50 TFLOPS.
Le soluzioni riviste potrebbero arrivare anche nel mercato mobile, con nomi commerciali identici a quelli delle controparti desktop. Non è ancora chiaro quanto le performance-per-watt salgano sulle varianti per laptop, ma è chiaro che - considerato il fatto che in tale ambito l'efficienza energetica è ancora più importante - i valori di riferimento potrebbe addirittura essere migliori, rendendo i notebook da gioco dei prodotti ancora più competitivi.

RX 465, RX 475 ed RX 485

L'architettura Polaris refresh dovrebbe essere parte della line-up Radeon del prossimo anno, ma dovrebbe arrivare solo dopo le schede grafiche Vega, che sono attualmente la priorità. AMD deve ancora presentare le sue GPU di fascia alta, che risponderanno alla GTX 1070 ed alla GTX 1080.
Il Radeon Technologies Group ha rivelato ad inizio anno il gaming scheme che accompagnerà le proposte che verranno e, seguendolo, le revisioni in esame potrebbero chiamarsi RX 465, RX 475 ed RX 485. Queste dovrebbero tutte avere delle velocità di clock più elevate delle rispettive controparti, cioè RX 460, RX 470 ed RX 480, che porteranno così performance migliori all'utente finale.

Prima dell'arrivo di Polaris Refresh, comunque, potremo gustarci l'architettura Vega e i successori della serie Fury. Una delle schede di fascia alta potrebbe chiamarsi Radeon Fury Pro, con una potenza fissata a 12 TFLOPS, un enorme bus da 2048 bit ed un bandwidth da 512 GB/s. I 16 GB di memoria HBM2 sotto la scocca sono un'altra delle caratteristiche che rendono questa scheda esagerata. Considerato che la Fury Pro potrebbe essere fra noi già a fine anno, le speculazioni del settore ci sono sembrate un po' troppo ottimistiche, in quanto gli sviluppi di Micron sul seguito delle HBM sembrano essere ancora in alto mare, senza contare che i 2048 bit del bus sono attualmente difficili da credere, almeno in una scheda consumer. Il TDP è invece a 230 W, ma se venissero confermate tali specifiche avremmo un vero bolide.

AMD In questo ultimo periodo AMD sembra avere tutta l’intenzione di non farsi scappare la rivale NVIDIA, rispondendo ad ogni sua mossa. La presunta architettura Polaris refresh sarebbe infatti una replica alla concorrente, che però usa un processo produttivo differente. AMD è ancorata ai 14 nanometri, per cui - almeno teoricamente - la ricerca e lo sviluppo dovrebbe essere ancora più complicato rispetto ai 16 nm. La risposta più attesa risiede ad ogni modo nelle schede Vega, sperando che riescano a tenere testa alle GeForce di fascia più alta e che Polaris refresh non distragga troppo AMD dalla progettazione delle prossime Fury.