AMD: il futuro è nella realtà virtuale e nell'Immersive Computing

Mark Papermaster di AMD parlerà all’IFA di Berlino il 3 settembre, ecco alcune anticipazioni sul keynote, basato interamente sulla realtà virtuale.

AMD: il futuro è nella realtà virtuale e nell'Immersive Computing
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La realtà virtuale cambierà diversi ambiti delle nostre vite, questo è certo. Restano da capire i tempi per una diffusione capillare, ma gli investimenti fatti dai più grandi colossi tecnologici globali in questo ambito lasciano poco spazio ai dubbi. AMD ha scelto l'IFA di Berlino per parlare del futuro di questa tecnologia, un futuro che va ben oltre il gaming e che vedrà la realtà virtuale protagonista in tanti campi diversi, dall'istruzione alla medicina. Il 3 settembre Mark Papermaster, Senior Vice President e Chief Technology Officer di AMD, terrà un keynote dal titolo "Race to Reality - The Next Billion-People Market Opportunity", incentrato sulle nuove opportunità di mercato che la VR ha da offrire. AMD ha diffuso alcune anticipazioni sull'evento, che riescono bene a mostrare quanto la realtà virtuale potrebbe modificare le nostre abitudini, diventando inoltre una vera e propria gallina dalle uova d'ora per le aziende. Dopo il rallentamento del settore smartphone, che ha trainato l'industria tecnologica negli ultimi anni con tassi di crescita elevati, serve un nuovo mercato che possa spingere in alto i profitti e promuovere l'avanzamento tecnologico. In questo senso, la VR sembra davvero un'ancora di salvezza per il mondo tech, in grado di traghettare diversi settori verso il futuro.

Una nuova era

Il comunicato diffuso da AMD in merito al keynote non entra nello specifico delle tecnologie in via di sviluppo a Sunnyvale, ponendo l'accento più sull'impatto generale della VR nel mercato tecnologico e nella vita di tutti i giorni. Mark Papermaster descrive uno scenario roseo per la realtà virtuale. Osservando il fenomeno da un punto di vista storico, l'evoluzione del mercato ha visto dapprima l'era dei grandi calcolatori IBM, un periodo in cui i mainframe gestivano da remoto terminali di lavoro, distribuendo così le scarse risorse computazionali disponibili. Si è passati poi all'era del Personal Computer, che ha visto l'arrivo dei PC nelle case e una maggiore potenza a disposizione del singolo utente. Nell'ultimo periodo, a trainare l'avanzamento tecnologico sono stati invece i dispositivi portatili, protagonisti dell'era del Mobile Computing, che stiamo vivendo ancora oggi, ma che risulta evidente essere agli sgoccioli, almeno per quanto riguarda i possibili sviluppi futuri. Tutte queste fasi sono state caratterizzate da un primo periodo di adozione delle tecnologie, seguito da una diffusione capillare del loro utilizzo. Secondo Papermaster, oggi stiamo entrando in una nuova era, quella delle Smart Home e delle auto senza pilota, e ovviamente quella della realtà virtuale, che sta pian piano uscendo allo scoperto per diffondersi in modo sempre più capillare.
A sostegno delle affermazioni del manager di AMD arrivano anche le dichiarazioni di Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum, che a gennaio ha dichiarato che il mondo è sul punto di una rivoluzione tecnologica, grazie alla crescita esponenziale delle nuove tecnologie. I dispositivi sono sempre più interconnessi, le tecniche di riconoscimento vocale e delle immagini hanno fatto passi in avanti notevoli negli ultimi anni, mentre la grafica e gli schermi ad altissima risoluzione permettono esperienze visive sempre più immersive. Secondo Papermaster, tutti questi presupposti lasciano presagire che stiamo entrando nell'era dell'Immersive Computing. La visione di AMD è piuttosto chiara e prevede un cambiamento radicale nel modo di interagire con le tecnologie, grazie alla sempre maggiore potenza di calcolo, alle intelligenze artificiali e, ovviamente, alla realtà virtuale. Questo non porterà novità solo agli utenti finali, ma farà da vero e proprio traino per tutta l'industria tech: le stime prevedono un mercato di 80 miliardi di dollari nel 2025, che corrispondono all'incirca al valore dell'intero mercato PC di oggi. Numeri di questo tipo non possono che attirare le attenzioni delle aziende, che si stanno già attrezzando da tempo per rendere la VR sempre più realistica e immersiva. Ad esempio, afferma Papermaster, un giorno potremmo studiare la storia nei banchi di scuola con l'ausilio di un visore, immergendo gli studenti in ambienti virtuali realistici e stimolando così la loro fantasia. Parlando di fatti più attuali, ha fatto scalpore quanto avvenuto al Royal London Hospital, dove l'asportazione di un tumore è stata ripresa a 360°, in modo da fornire agli studenti un punto di vista diverso con cui apprendere le tecniche chirurgiche. Al pari della realtà virtuale, anche la realtà aumentata avrà il suo peso in futuro, e il recente successo di un titolo come Pokemon Go la dice l'unga sull'interesse del grande pubblico verso questa tecnologia.

La nuova legge di Moore

Nelle anticipazioni diffuse sulla conferenza del 3 settembre Mark Papermaster ha espresso un concetto molto interessante, quello della Legge di Moore Potenziata (Moor's Law Plus). Se la realtà virtuale diventerà il business del futuro, e molto probabilmente sarà così, questo è possibile solo grazie agli avanzamenti tecnologici avvenuti nel settore dei semiconduttori. Dalla potenza all'efficienza energetica dei nuovi processori, il balzo in avanti fatto negli ultimi vent'anni è stato notevole, per non parlare delle GPU. Papermaster non nega però che le prossime sfide saranno forse ancora più dure da portare a termine. La Legge di Moore è già stata sconfessata da Intel e ora anche AMD conferma come non sia più possibile raddoppiare la potenza dei microprocessori ogni 18-24 mesi. Gli alti costi di produzione e le difficoltà nel migliorare i processi produttivi sono evidenti, ecco perché AMD propone una strada diversa per non diminuire il livello di crescita computazionale. Per continuare ad innovare serve una combinazione di più elementi e tecnologie, che possano spingere sempre più alto le prestazioni, ecco il perché della Legge di Moore Potenziata. In sostanza, AMD afferma che per mantenere il tasso di crescita esponenziale nelle performance serve un approccio più creativo, che unisca la potenza dei moderni processori a quella delle GPU, ma anche di apparecchiature dedicate all'accelerazione di ambiti specifici, come ad esempio la VR, in modo da supportare al meglio l'ingresso nell'era dell'Immersive Computing.

AMD Papermaster è convinto che “Il mondo come lo conosciamo cambierà radicalmente”. Un’affermazione forte, ma supportata dall’importanza dei cambiamenti a cui stiamo andando incontro. Le tecnologie perché questo avvenga sono già tra noi, a cominciare dai visori fino alle GPU e alle CPU, ma siamo solo all’inizio. Se dovessimo fare un confronto seguendo il pensiero di AMD, è come se fossimo nei primissimi istanti dell’era del Mobile Computing, quando gli smartphone hanno fatto capolino sul mercato. Erano dispositivi piuttosto limitati, con schermi in bassa definizione, poca potenza a disposizione e una limitata suite di sensori. Oggi però le cose sono molto cambiate e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La stessa cosa avverrà per la realtà virtuale, una tecnologia destinata a cambiare il mondo. Non subito, non tra un anno, ma prima o poi il cambiamento avverrà e tutti noi potremo beneficiare dei vantaggi derivanti da queste nuove tecnologie.