Apple Car: semplici speculazioni o qualcosa di nuovo bolle in pentola?

Si fanno sempre più insistenti le voci sullo sviluppo della Apple Car, l'automobile made in Cupertino che fa sognare i fan della mela.

Apple Car: semplici speculazioni o qualcosa di nuovo bolle in pentola?
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Durante i suoi quasi 40 anni di vita Apple ha presentato prodotti che hanno rivoluzionato diversi settori industriali, da quello informatico a quello musicale, fino a quello della tecnologia mobile. Come più volte sottolineato da Steve Jobs, ex CEO della compagnia californiana, “ci sono aziende che hanno ideato un solo prodotto rivoluzionario in tutta la loro storia, e si ritengono estremamente fortunate”. Basterebbe ricordare il successo dei vari Apple II, Macintosh, iPod, iMac, iPhone, iPad per capire che la storia della Mela è qualcosa di unico, forse irripetibile in futuro, e che il successo potrebbe durare ancora a lungo grazie al talento e alla lungimiranza di chi lavora in quest’azienda.
Dopo l’annuncio dell’iPad, nel 2010, Apple ha presentato un solo prodotto appartenente ad una nuova categoria di mercato: l’Apple Watch. Il primo smartwatch di Cupertino è stato annunciato il 9 settembre 2014 da Tim Cook ed è il primo progetto ad essere stato interamente sviluppato senza Steve Jobs. Il lancio sul mercato è previsto per aprile 2015 e il pubblico e la critica appaiono già divisi sulle reali potenzialità future.
Tuttavia, in questi ultimi giorni di febbraio non è Apple Watch il tema principale dei rumor “cupertiniani”, bensì Apple Car. Si, avete capito bene. Secondo indiscrezioni rimbalzate insistentemente sui media di tutto il mondo, Tim Cook e il suo staff avrebbero iniziato a lavorare su un autoveicolo elettrico noto internamente con il nome in codice di “Project Titan”.

Il progetto Apple Car è ancora nelle prime fasi di sviluppo, solitamente le più difficili dal punto di vista organizzativo. Apple è impegnata in una forte campagna di reclutamento (al momento si parla di circa 200 dipendenti già al lavoro) di esperti del settore e dirigenti, che possano mettere su un nuovo team in una località segreta nei pressi del quartier generale di Cupertino. Avviati i contatti con i fornitori e i produttori di componenti di automobili, Tim Cook avrebbe indicato Steve Zadesky, VP of Product Design, a capo del progetto. L’obiettivo è di dedicare a “Project Titan” circa 1000 dipendenti, la maggior parte dei quali già al lavoro per Apple.
Si sa pochissimo dell’autoveicolo, nonostante le voci riguardanti un sistema di autoguida e un’alimentazione di tipo elettrica siano emerse più volte. Inutile fantasticare già ora sul design finale dell’auto, sarebbe impossibile prevederne forme e modelli. Ciò che risulta chiara è l’integrazione totale degli iDevice con il sistema di bordo, grazie al software CarPlay, già sviluppato, sebbene parzialmente, dalla Mela.
Diamo uno sguardo ai rumor emersi in questi giorni e cerchiamo di capire se per Apple avrebbe senso una mossa del genere in un settore, qual è quello automobilistico, in cui è molto complicato avere successo, soprattutto in questo difficile periodo storico.

Cosa sappiamo del “Project Titan”

La scintilla che ha fatto scoppiare l’Apple Car mania online è scoccata all’inizio di febbraio: un minivan preso a noleggio da Apple e dotato di un particolare tipo di strumentazione sul tettuccio è stato avvistato per le strade di Cupertino, ma in seguito anche in altre zone degli Stati Uniti d’America. All’interno di questo veicolo sono state intraviste due persone impegnate a maneggiare un dispositivo molto simile ad un iPad. Ci son voluti pochi giorni per capire che Apple era semplicemente impegnata nella raccolta dati per la creazione di una sorta di Google Street View. L’apparecchiatura presente sul tettuccio dell’auto, infatti, nota come LIDAR, viene utilizzata per effettuare scansioni estremamente precise di luoghi ed edifici, anche in 3D. Niente esperimenti di sistemi self-driving o di super feature del motore elettrico come erroneamente sostenuto da qualcuno.
Dopo pochi giorni dalla scoperta di questi van però, un impiegato della Mela contatta via mail la testata Business Insider: “Apple sta lavorando ad un progetto che toglierà diversi dipendenti alla Tesla”. Sarà Elon Musk, fondatore e massimo dirigente della casa automobilistica Tesla, leader nel settore delle auto elettriche, a confermare poi l’indiscrezione: “Apple offre fino a 250 mila dollari di bonus e aumenti del 60% ai nostri ingegneri per convincerli a lasciarci e trasferirsi a Cupertino”. Boom! Cosa se ne farebbe Apple di ingegneri automobilistici se non realizzare una propria auto? Ma non finisce qui. A metà febbraio è il Financial Times a rilanciare.
Apple si starebbe accordando con fornitori di case automobilistiche e avrebbe assunto designer esperti del settore per farli lavorare nei suoi laboratori segreti. Queste indiscrezioni hanno reso più chiare anche alcune assunzioni del passato, come l’ex capo del team Ricerca e Sviluppo della Mercedes, Johann Jungwirth, l’ex manager ingegnere meccanico di Tesla, David Nelson e l’ex responsabile risorse umane, sempre di Tesla, Lauren Ciminera.
Alle testate che hanno trattato l'argomento si è unito anche il Wall Street Journal: “Apple sta pensando ad un veicolo elettrico e ha iniziato a valutare il progetto lo scorso anno. Nome in codice Project Titan, responsabile Steve Zadesky. Tra i produttori prescelti per la produzione dell’Apple Car ci sarebbe la Magna Steyr”.

Quando Apple decide di esordire in un nuovo settore non lo fa per vendere “qualcosa”, ma per imporsi e per portare innovazione. Per questo motivo i dirigenti della Mela avrebbero adocchiato la tecnologia basata sul motore elettrico, ancora poco usata dalle case automobilistiche e su cui è necessario investire ancora per ottenere risultati migliori. A tal proposito, una fonte interna a Samsung avrebbe dichiarato che Apple starebbe cercando di portare a Cupertino diversi ingegneri dell’azienda coreana, promettendo loro stipendi più alti e maggiore libertà d’azione in merito ai progetti su cui lavoreranno. Gli esperti serviranno alla Mela per la produzione di innovativi chip e batterie e per la creazione di un vero e proprio portfolio di brevetti nel settore delle auto elettriche: “Apple preferisce gli esperti di chip Samsung perché sono molto diligenti, concentrati sugli obiettivi e preparati ad acquisire nuove conoscenze”, ha sottolineato la gola profonda. Insomma, le ingenti risorse economiche possedute da Tim Cook e il suo nuovo staff permetterebbero ad Apple di muoversi su più fronti e direzioni, per non andare incontro ad un flop che potrebbe rivelarsi estremamente pesante per il futuro dell’azienda. E a questo proposito, quali potrebbero essere i motivi per cui Apple farebbe bene a lasciar stare?

Un settore rischioso

Ancora non sappiamo se il progetto Apple Car sia vero o meno. Ipotizzando che lo sia, Tim Cook avrà valutato attentamente i pro e i contro dell’ingresso in un settore tanto complesso. Innanzitutto, un conto è avere successo nel mondo dei dispositivi informatici ed elettronici e altra cosa è fare “il passo più lungo della gamba” e mettersi a produrre automobili. Fino ad oggi Apple ha sempre potuto (e saputo) replicare il proprio modello vincente su diverse categorie di prodotti, legate comunque da un filo tecnico-logico. Con le auto si rischia di finire davvero fuori pista. Dal punto di vista economico poi, l’operazione sarebbe molto rischiosa. Apple ha sempre venduto prodotti ricavandone un altissimo margine e tale strategia non si concilierebbe per niente bene con l’industria delle quattro ruote, caratterizzata da sempre da un margine di guadagno più modesto, da un alto livello di spese e da un periodo di turnover per i clienti molto lungo, o almeno molto di più rispetto a quanto avviene con un iPhone. Infine, Apple è a buon punto con lo sviluppo di CarPlay, un sistema software in grado di “legare” gli idevice con le auto in cui è installato.
Perché non investire su questo prodotto e migliorarlo a tal punto da renderlo appetibile a tutti gli utenti e alle case automobilistiche? Un giorno CarPlay potrebbe gestire tutta l’automazione e i servizi multimediali a bordo di una macchina, con tutto quello che ne consegue (musica e film di iTunes, vendita di servizi, etc). A chi non piacerebbe aprire la propria Panda con il Touch ID? Migliorare l’integrazione con l’elettronica delle vetture sarebbe meno rischioso e spingerebbe molti più utenti ad acquistare prodotti e servizi con la mela morsicata.

Apple In un laboratorio segreto di Cupertino Apple starebbe per dare vita ad una propria automobile dotata di motore elettrico. La Apple Car sarebbe pronta nel 2020, solo cinque anni per un prodotto che altre compagnie sviluppano di solito in sette. Tuttavia molti progetti dell’azienda californiana non diventano realtà, ma l’autorevolezza delle fonti che hanno svelato il misterioso “Project Titan” e la bassa concorrenza nel mondo delle auto elettriche ci portano a pensare che Tim Cook potrebbe davvero avere intenzione di allargare ulteriormente i confini della propria visione aziendale. Grazie alle intuizioni di Steve Jobs lo spazio d’azione di Apple fino al 2011 è stato ampio, nonostante fosse limitato al mondo informatico e a quello della tecnologia mobile. Con la nuova gestione tali “limiti” si stanno espandendo a dismisura e tra le nuove “strade” intraprese potrebbe esserci quella che porterà ad Apple Car. Nonostante questo, le informazioni limitate fanno rientrare, almeno per ora, Apple Car nel mero campo speculativo, ma in futuro tutto è possibile.