Speciale Apple Keynote @ WWDC 2012

Un 2012 ricchissimo di novità per la casa di Cupertino

Speciale Apple Keynote @ WWDC 2012
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Tim Cook ci aveva avvertito: il 2012, per Apple, sarebbe stato un anno importante e pieno di novità. Infatti, l’evento inaugurale del WWDC di quest’anno è durato ben oltre il consueto. Quasi due ore nelle quali i più importanti esponenti dell’azienda di Cupertino si sono dati il cambio, sul palco del Moscone Center, in un susseguirsi di novità ed innovazioni.

Rinnovo Ordinario

La prima parte del WWDC 2012 si focalizza sui Mac più popolari in assoluto: i MacBook. Per i sottili e leggeri MacBook Air vi è l’importante adozione dei nuovi processori Intel Ivy Bridge, dai quali derivano le principali novità. L’adozione della terza generazione di processori Intel Core incrementa sensibilmente le prestazioni e rende i laptop compatibili con lo standard USB 3.0. I processori, che rimangono dual-core, raggiungono i ora 2 GHz. La RAM standard installata diviene ora da 4 GB con la possibilità di espanderla fino ad 8 GB. Nel risicato spazio a disposizione sui MacBook Air, Apple sceglie di non distinguere, come altri produttori, le porte USB 2.0 dalle USB 3.0, per non creare confusione nell’utente. Viene adottato un unico ingresso, che risulta contemporaneamente compatibile con entrambi i formati. Per chi ha necessità di maggiore capienza d’archiviazione, sarà ora possibile installare opzionalmente un SSD della capienza massima di 512 GB. In ultimo, ma non meno importante, ora anche i MacBook Air dispongono di una FaceTime Camera HD.
Arriva poi il turno per più potenti MacBook Pro. Anche per loro si passa ai processori Ivy Bridge con gli stessi vantaggi già illustrati per i MacBook AIr. I modelli da 13 pollici sono equipaggiati con processori dual-core fino a 2,9 GHz, ai quali è affidata anche la gestione grafica con la nuova Intel HD Graphics 4000. Per quanto riguarda i modelli da 15 pollici, i processori a disposizione sono tutti quad-core fino a 2,7 GHz. Per questi ultimi la grafica è affidata, oltre alla soluzione integrata di Intel, alla scheda GeForce GT 650M. Si torna ad Nvidia dopo una breve parentesi con ATI. Sia per MacBook Air che per MackBook Pro si registra un aumento leggero dei prezzi.

Quanto esposto sino ad ora, sicuramente ha deluso le aspettative di molti appassionati di Apple. Si attendeva il rinnovo completo della gamma MacBook Pro con l’adozione di un design più sottile e simile a quello dei MacBook Air, l’abbandono dei driver ottici e soprattutto si attendeva un nuovo display dall’incredibile risoluzione. Tutti gli sviluppatori in sala al Moscone Center si erano oramai rassegnati, quando sul palco appare l’immagine di un nuovo e misterioso prodotto, la cui sagoma è proprio quella di un portatile.

The NEXT Generation of MacBook Pro

Dopo aver esposto dettagliatamente tutti gli aggiornamenti disponibili per i MacBook Air e Pro, Philip Schiller sul palco chiede alla platea: “What’s next?” Ecco che appare un misterioso portatile coperto da un telo nero. Gli ingegneri di Apple con la progettazione dei nuovi MacBook Air hanno reinventato i portatili consumer, soprattutto grazie all’adozione degli SSD al posto dei classici HD, scelta che ha permesso di ridurne drasticamente peso e spessore. Come rinnovare invece i MacBook Pro? La risposta è presto svelata: memoria flash, Display Retina, nuovo design ultra-sottile. Lo schermo del nuovo MacBook Pro possiede un quantitativo di pixel pari a più di 5 milioni di unità. 2880x1080 pixel in un pannello da 15,4 pollici, per una densità pari a 220 dpi. Oltre all’incredibile risoluzione, Apple ha lavorato per migliorare contrasti e ridurne i riflessi dello schermo. I professionisti apprezzeranno il fatto che a Cupertino abbiano aggiornato diverse applicazioni (come Aperture, Autodesk, Photoshop e altre) in modo che queste possano da subito sfruttare a pieno tutti i pixel a schermo. Anche Diablo III potrà essere eseguito alla risoluzione di 2880x1080! Il display non è però disponibile opaco, ma soltanto glossy. Tuttavia, come abbiamo già spiegato, i riflessi sono stati significativamente ridotti. Processori, grafica e RAM rimangono identici a quelli dei MacBook Pro “non-Retina”, eppure internamente il nuovo notebook di Apple è stato completamente ridisegnato. Gran parte dello spazio interno è dedicato alle batterie, le quali, nonostante i potenti processori e il display avido di energia, ci consentono fino a 7 ore di utilizzo. L’abbandono dei driver ottici si è dimostrato necessario sia per ottenere maggiore spazio interno, sia per ridurre considerevolmente lo spessore del portatile. Gli ingegneri di Cupertino, ancora una volta, hanno dimostrato una maniacale attenzione ai dettagli con lo sviluppo di ventole a palette asimmetriche. Quando le palette sono simmetriche si produce una singola frequenza di suoni che l’utente riesce facilmente a percepire. L’utilizzo di ventole a palette asimmetriche permette invece di produrre differenti frequenze sonore che risultano nell’insieme quasi impercettibili. Inoltre per la prima volta su un MacBook fa la sua comparsa una porta HDMI, fino ad ora presente solo sul MacMini. Tutte queste innovazioni hanno un certo costo. Sono disponibili due diverse versioni del MacBook Pro con Retina Display. Il modello base, con processore quad-core da 2,3 GHz Core i7 e 256 GB di memoria flash, costa 2.299 euro. Il secondo modello, con processore quad-core da 2,6 GHz Core i7 e 512 GB di memoria flash, costa 2.929 euro. Per entrambi i modelli abbiamo a disposizione 8 GB di memoria RAM e scheda grafica nVidia GeForce GT 650M con memoria dedicata di 1 GB.
Ricapitoliamo l’hardware presentato: da un lato Apple ha aggiornato sia i MacBook Air che i MacBook Pro da 13 e 15 pollici, dall’altro ha presentato il nuovo MacBook Pro con Display Retina.

L’ottava incarnazione felina di OS X

Secondo protagonista del WWDC è sicuramente il già annunciato OS X 10.8, meglio noto come Mountain Lion. La nuova versione di OS X era stata annunciata come una minor release, la quale avrebbe continuato a portare parte dell’esperienza d’uso di iOS sui computer Machintosh. Ma le numerose nuove caratteristiche che saranno introdotte (più di 200) fanno di essa una vera major release, per giunta a solo un anno di distanza dalla precedente.
Direttamente da iOS, fanno la loro comparsa su OS X applicazioni come Note, Promemoria e Messaggi. Note e Promemoria sono strumenti semplici, fanno semplicemente quello che devono, ma a renderli speciali ci pensa iCloud. Tutti i promemoria o tutte le note che scriviamo su un Mac vengono sincronizzate con il nostro iPhone o iPad, divenendo consultabili su di essi. Vale anche esattamente il contrario, ovvero la sincronizzazione da iOS a OS X.
Confermato anche l’arrivo di Messaggi. Con il felino di montagna, iChat si evolverà in Messaggi e permetterà di chattare non solo tra Mac ma anche verso device iOS.
Continuiamo parlando di Notification Center, luogo di raccolta di tutte le notifiche passanti per il nostro Mac. L’arrivo di una mail, la disponibilità di un aggiornamento, l’arrivo di un messaggio o di un tweet, tutto viene notificato tramite un piccolo pop. Per accedere al Centro Notifiche basterà effettuare uno swipe a due dita da destra a sinistra sul trackpad mentre si è nella scrivania. Nel caso in cui voi stiate lavorando o semplicemente non vogliate ricevere notifiche, è possibile disattivarle a vostro piacimento.
Da iPad invece approda Dictation. La funzione permette di dettare del testo all’interno del sistema operativo, ma anche ad app di terze parti. Ad esempio con Dictation sarà possibile dettare del testo anche in Microsoft Office.
Mountain Lion rende più semplice anche la condivisione, tramite social network, di pagine web, immagini e tanto altro ancora. Inoltre poiché le credenziali di ogni social sono salvate all’interno del sistema operativo,basterà inserirle una sola volta. Al suo debutto, in OS X 10.8 sarà integrato Twitter (così come lo è già in iOS 5). L’integrazione di facebook avverrà in autunno.
Importanti novità anche per Safari, il browser di Apple. Giunto alla versione 6, il nuovo Safari si caratterizza per una maggiore connessione con iOS e per un nuovo modo di concepire le tab di navigazione. La funzione CloudTab permette di visualizzare con un semplice click tutte le tab che sono aperte sui device iOS collegati al nostro account Apple. Quindi se iniziamo a leggere una pagina web su iPhone, potremo terminare la nostra lettura sul più comodo schermo di un Mac. TabView può essere definito come una sorta di Mission Control all’interno del nostro browser. Questa funzione offre, con un pinch, una visione simultanea di tutte le tab aperte. La panoramica non sarà statica, bensì dinamica: animazioni, video applicazioni continueranno a funzionare. Altra piccola, ma veramente pratica, nuova caratteristica di Safari è la barra per la ricerca unificata. Appare evidente che in questo caso la fonte d’ispirazione risulti essere Google Chrome. Safari 6 presenta anche un rinnovato engine per Java.
Se possedete un Macbook con memoria flash ( dalla seconda generazione di MacBook Air in poi e il nuovo MacBook Pro con display Retina) avrete a disposizione la comodità di Power Nap, funzione che permette al computer di essere sincronizzato con iCloud anche quando questi è in sleep.
Mountain Lion sarà disponibile nel corso di Luglio ad un prezzo di 15,99 euro. Come il suo predecessore sarà distribuito solo tramite Mac App Store. Sarà possibile aggiornare Snow Leopard direttamente a Mountain Lion.

iOS 6, più evoluto che mai

Nonostante tutte le novità esposte sino ad ora, il WWDC prosegue con l’annuncio ufficiale di iOS 6. Le prime novità riguardano Siri, l’assistente vocale disponibile su iPhone 4S. Tra le nuove funzioni di Siri vi è la possibilità di richiedere informazioni sportive, di prenotare ristoranti (per il momento solo in USA), di conoscere la programmazione dei cinema in zona ed eventuali informazioni sul film (trailer, cast ecc), e la possibilità di lanciare applicazioni e inviare tweet. Apple annuncia una partnership con molte case automobilistiche per implementare sul volante delle vetture un tasto che permette di attivare Siri senza mai distogliere lo sguardo dalla strada e le mani dal volante. Annunciata anche la disponibilità di nuove lingue tra cui spagnolo, coreano, ma soprattutto l’italiano. Dulcis in fundo, una novità che nessuno si aspettava: con iOS 6 Siri approda anche su iPad.
iOS 5 ha visto l’integrazione nel sistema operativo di Twitter. In iOS 6 arriva il turno di facebook, il quale viene profondamente integrato nel sistema operativo rendendo più facile che mai ricevere notifiche, ma soprattuto condividere. Una volta memorizzato l’account nelle impostazioni, questo potrà poi essere utilizzato da tutte le app in maniera sicura. Come in Mountain Lion, anche iOS 6 avrà il suo Centro di Notifiche rinnovato. Non desiderate ricevere continuamente notifiche? Basta disattivare a vostro piacimento il sistema. iPhone 4 ha introdotto la possibilità di effettuare vdeo chiamate FaceTime tramite la sola rete WiFi. Con iOS 6 avremo invece la possibilità di effettuare video chiamate tramite rete 3G (che Apple chiama cellular).
Importanti novità vengono introdotte anche nella parte telefonica. Risulta ora possibile accettare o rifiutare una chiamata in arrivo, rispondere con un messaggio, o creare un promemoria per ricordarsi di richiamare il contatto. Il promemoria crea un evento che ci ricorda di rinviare la chiamata entro un limite di tempo stabilito, oppure quando ci troviamo in una certa posizione. A quanto pare iOS 6 è in grado di memorizzare delle posizioni tramite GPS e lanciare degli eventi ad essi associati.
Safari per iOS si aggiorna. Disporrà della modalità CloudTab e della possibilità di leggere offline le pagine di Reading List. A differenza della versione OS X, qui la barra di ricerca e quella degli indirizzi rimangono ancora separate.
Ma la più importante novità che sarà introdotta con la nuova versione del sstema operativo mobile made in Cupertino è sicuramente la nuova app dedicata alla navigazione. Fino ad ora Mappe si basava sui servizi offerti da Google, con la nuova app invece si passa ai servizi di TomTom e OpenStreetMap. L’applicazione fornisce ora una navigazione dettagliata con indicazioni turn-by-turn e rilevamenti in tempo reale di traffico ed eventuali incidenti. Si può usufruire della navigazione anche dalla schermata di sblocco, sulla quale vengono ugualmente fornite le indicazioni necessarie. Infine viene presentata una nuova interfaccia 3D, molto simile a quella presentata recentemente da Google. All’interno di questa modalità sarà possibile seguire il nostro itinerario con alla funzionalità Flyover Turn-by-turn. Purtroppo quest’ultima caratteristica sarà disponibile solo su device muniti di processori dual-core: iPhone 4S, iPad2 e la terza generazione di iPad.

Apple Non si assisteva ad un evento così carico di novità da veramente molto tempo in casa Apple. Tim Cook sembra aver donato nuova linfa vitale ad ogni settore della sua compagnia, partendo dall’hardware e terminando col software. A Cook va inoltre il plauso di aver mantenuto le aspettative di quello che ha tempo fa annunciato come un grande anno per Apple.