Apple Watch è stato presentato più di un anno fa, diventando il device più venduto in questa particolare categoria di prodotti. Erano in molti ad aspettarsi novità su un nuovo modello durante i keynote del 21 marzo e del 13 giungo scorsi, senza però ottenere un riscontro da parte della casa di Cupertino. A questo punto l'appuntamento è rimandato a settembre, visto che difficilmente Apple deciderà di annunciare prima il nuovo Watch 2. Allo stato attuale non ci sono ancora informazioni certe sul dispositivo, ma resta il fatto che watchOS 3 punta molto sull'indipendenza dello smartwatch della mela dall'iPhone, per cui dobbiamo aspettarci maggiori capacità di calcolo e l'inserimento di nuovi sensori, ad esempio il GPS, che rendano Apple Watch 2 in grado di funzionare senza alcun dispositivo esterno. Cerchiamo quindi di capire quali potrebbero essere le novità, basandoci sui numerosi rumor presenti in rete.
Il nuovo Watch
Apple Watch 2 non dovrebbe apportare grandi rivoluzioni sul fronte del design, preferendo invece innovare soprattutto nella componentistica interna. Questo non significa però che non vedremo novità, soprattutto nei materiali, che potrebbero portare alla realizzazione di diversi modelli, adatti a fasce di prezzo anche molto distanti le une dalle altre. Si parla infatti di nuovi materiali per i cinturini e per la cassa, come ad esempio il titanio e il platino. Si tratta di voci ovviamente, ma la realizzazione di più varianti, suddivise per materiali e relative fasce di prezzo, appare probabile. Se novità ci saranno sembrano più probabili invece nei cinturini, dove un brevetto scovato da AppleInsider mostra un cinturino magnetico, capace di ancorare il Watch al polso senza l'ausilio di gancetti di alcun tipo o perni in acciaio. L'accessorio può essere anche utilizzato come copertura dello schermo durante il trasporto, o come stand da tavolo, utile durante la ricarica. Una novità potrebbe invece essere rappresentata dalla certificazione IPX8, che renderebbe il Watch 2 in grado di essere immerso in acqua.
Come anticipato però, è all'interno che dovremmo vedere le maggiori novità. Complice anche la maggior indipendenza del Watch dallo smartphone, Apple avrebbe previsto un sostanzioso aumento della potenza della CPU, diminuendo allo stesso tempo i consumi. Tutte le indicazioni sembrano puntare all'adozione del processore ARM Cortex A32, basato su architettura ARMv8-A a 32 bit, più potente ed efficiente dell'attuale CPU impiegata nel Watch, realizzata sulla base dell'architettura ARMv7. Secondo ARM, la nuova CPU è più efficiente del 25% rispetto alla precedente generazione, merito anche della migliorata gestione energetica.
La scelta di un processore a 32 bit non deve stupire: in primo luogo la potenza necessaria al funzionamento di uno smartwatch è molto minore rispetto a quella di altri device, inoltre una CPU a 64 bit avrebbe aumentato i consumi, già al limite con l'attuale versione del Watch. Resta da capire quale variante sarà implementata, visto che il Cortex A32 è stato creato per adattarsi ai dispositivi che lo impiegheranno. Le dimensioni possono scendere fino a 0.25x0.25 mm e consumare solamente 4mV a una velocità di 100 mHz nella variante single core, mentre quelle più potenti possono includere 4 core a 1 GHz, offrendo prestazioni anche troppo elevate per uno smartwatch. Allo stato attuale non si conosce quale modello sarà impiegato nel Watch 2, ma siamo certi che Apple prediligerà l'autonomia alle prestazioni pure, vista la tipologia di impiego su smartwatch. A proposito di autonomia, Apple Watch garantisce un giorno pieno di utilizzo, un tempo forse troppo risicato per le esigenze dell'utenza, che trova ora sul mercato altri dispositivi con un'autonomia decisamente più elevata. Secondo le voci provenienti dal web non sarebbe solo il processore a portare verso l'alto l'asticella dell'autonomia, ma anche il display. Sembra infatti che Apple possa affidarsi alla tecnologia Micro LED per il suo prossimo device, molto più efficiente rispetto a quella OLED dal punto di vista energetico e della luminosità, mantenendo allo stesso tempo le dimensioni e la risoluzione dell'attuale modello. Alcuni rumor suggeriscono l'introduzione di una piccola telecamera frontale per selfie e videochiamate sopra lo schermo, una voce interessante ma che reputiamo infondata, vista la scomodità di utilizzo che ne deriverebbe e la qualità delle immagini scattate, penalizzata dalle dimensioni del sensore. Difficile anche la discussa implementazione della connettività 3G, che potrebbe abbassare di molto la durata della batteria. Sul fronte sensori quelli attuali saranno mantenuti, come ad esempio il cardiofrequenzimetro, anche se sembra che il ricevitore GPS possa essere la new entry del nuovo modello.
Questo permetterebbe di rendere Apple Watch 2 ancora più indipendente da iPhone, ma l'impatto sulla durata della batteria di questo componente è piuttosto marcato, difficile capire se davvero vedremo questa caratteristica.
Queste potrebbero essere alcune delle novità hardware che saranno inserite nel nuovo Watch, ma non saranno le uniche, visto che il lancio di watchOS 3 porterà nuove possibilità di utilizzo. Complice il nuovo processore e le ottimizzazioni apportate, le app si apriranno più velocemente, mentre l'OS metterà a disposizione App Switcher, per passare da un'app all'altra in modo più comodo. Troveremo poi il nuovo Control Center, con delle scorciatoie utili ad esempio per silenziare l'iPhone, o per metterlo in modalità aereo. Interessante anche la possibilità di rispondere direttamente dallo smartwatch ai messaggi in forma testuale, tramite la funzione Scribble, disegnando le lettere sul piccolo display. Da segnalare anche nuovi quadranti, la funzione SOS per le chiamate di emergenza rapide e la possibilità di sbloccare il Mac senza il bisogno di password.
Non è semplice capire come sarà Apple Watch 2, nonostante i numerosi rumor disponibili in rete. Molte caratteristiche sembrano probabili, come la certificazione IPX8 che permetterebbe il suo utilizzo anche in acqua, mentre altre, come il GPS, per quanto utili metterebbero in seria difficoltà l’autonomia del dispositivo. Apple dovrà essere brava a bilanciare funzionalità e dispendio energetico, raggiungendo per lo meno l’obbiettivo di pareggiare le performance dell’attuale modello. Purtroppo ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di vedere le specifiche ufficiali, con il mese di settembre sempre più probabile per la presentazione del dispositivo. Tim Cook è consapevole dell’importanza del Watch 2, che dovrà migliorare il suo predecessore per convincere gli attuali possessori all’upgrade e portare nuove leve ad utilizzare lo smartwatch della mela. Un compito difficile ma non impossibile.