Speciale Apple Watch e New MacBook

Apple Watch, un nuovo MacBook e molto altro, per un keynote che potrebbe consacrare definitivamente le periferiche indossabili.

Speciale Apple Watch e New MacBook
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L'ultimo evento Apple organizzato nel mese di marzo risale al 2012. Tim Cook era da pochi mesi al comando della Mela, dopo la scomparsa dell'amato CEO Steve Jobs, e si apprestava a presentare l'ennesimo prodotto di successo della compagnia californiana: l'iPad con display Retina. Dopo 3 anni Cook è più saldo che mai al timone di Apple. Ha uno staff diverso rispetto al passato, in cui spicca la figura di John Ive nel nuovo ruolo di capo del team design di iOS, dopo il clamoroso licenziamento di Scott Forstall, e ha macinato record su record, aspettando il momento giusto per presentare al mondo un prodotto da cui molti si aspettano una rivoluzione, Apple Watch.
La strategia marketing di Apple riguardo il Watch è stata la solita. Annuncio ufficiale diversi mesi prima (sette) del lancio commerciale, rilascio cadenzato di informazioni specifiche su questa o quell'altra funzionalità ed evento di approfondimento per risvegliare l'interesse dei fan, pronti ad accorrere in massa negli Apple Store. Il keynote "Spring Forward", terminato poche ore fa, ha chiarito gli ultimi dubbi sullo smartwatch con la mela morsicata ma ha, allo stesso tempo, toccato in maniera consistente altre categorie di prodotti, in maniera quasi inaspettata.

Non solo Apple Watch

Lo show si apre con Tim Cook che sprizza energia da tutti i pori. Oggi è un giorno importante per Apple e il CEO non nasconde l’entusiasmo. Si parte con il classico filmato degli Apple Store internazionali, in particolare cinesi. Cook annuncia che il numero degli Store nel paese della Grande Muraglia supererà le 40 unità nel prossimo anno, e ciò non può che far bene alle già sanissime casse di Apple. Superata questa breve introduzione si parte con le novità dei diversi prodotti. La prima ad entrare in scena è la Apple TV. Nessun upgrade hardware o software all’orizzonte. Il set top-box di Apple accoglierà, in via esclusiva per gli Stati Uniti d’America, un nuovo servizio legato all’emittente HBO, denominato HBO Now. Tale canale televisivo è molto noto in America poiché trasmette serie di successo come Sex and the City, Silicon Valley, Game of Thrones e tanto altro. Gli utenti, grazie all’accordo tra Cupertino e HBO, potranno accedere comodamente ai contenuti esclusivi pagando circa 14 dollari al mese, senza aver bisogno di altri abbonamenti.
La seconda novità è che Apple TV subisce un taglio di prezzo, doveroso a nostro parere, soprattutto per noi italiani, e potrà essere acquistata a soli 79 euro, 20 in meno rispetto a prima. La “nuova” Apple TV è disponibile sin da subito nello store della mela.
Novità minori anche per Apple Pay, il servizio di pagamenti mobili già annunciato il 9 settembre 2014. Apple continua a mietere successi con questa piattaforma. Gli accordi con le banche aumentano, così come crescono le adozioni da parte dei principali rivenditori statunitensi. L’ultimo ingresso nel mondo dei pagamenti mobili è quello del gigante The Coca Cola Company. Dalle prossime settimane, inizialmente negli USA, sarà possibile pagare le bibite a marchio CocaCola presenti nei distributori automatici avvicinando il proprio iPhone o Apple Watch ad essi. Inutile dire che in Italia una cosa del genere la vedremo chissà quando.

Novità per HealthKit

Con l’introduzione di iOS 8 nel giugno 2014 Apple ha annunciato il framework HealthKit, tramite il quale è possibile creare applicazioni dedicate alla salute degli utenti e far convergere tutti i dati nell’app nativa Health. Fino ad oggi Apple aveva parlato poco dei progressi fatti su questo fronte, nonostante i sensori atti a registrare dati sulla salute presenti sui nuovi prodotti fossero in crescita. Oggi la compagnia di Cupertino ha mostrato a tutti che i lavori stanno procedendo in maniera intensa su questo fronte e che i risultati raggiunti grazie all’impegno di sviluppatori, medici e ricercatori sono molto interessanti e, soprattutto, tangibili.
Per progredire ulteriormente è stato presentato un nuovo framework, completamente open source, denominato Research Kit. Questo strumento software permetterà di creare applicazioni per monitorare o combattere molte malattie, anche gravi, tra cui diabete e Parkinson. Apple ha annunciato anche cinque applicazioni, già disponibili su App Store, che aiuteranno gli utenti a valutare i parametri biomedici provenienti dal proprio corpo, come pressione sanguigna, peso, livello di glucosio nel sangue e tanto altro. Insomma, un nuovo capitolo si è appena aperto e speriamo che nascano numerose applicazioni in grado di aiutare le persone in difficoltà.

MacBook Air

Già da diverse settimane si parlava di un annuncio imminente relativo alla linea MacBook. In particolare, le solite fonti asiatiche sostenevano che Apple avrebbe presto presentato un nuovo modello da 12 pollici, dotato di display Retina e completamente ridisegnato. Ancora una volta i rumor hanno fatto colpo. Tim Cook, dopo aver sottolineato la crisi del mercato dei portatili altrui (mentre quello Apple è l’unico che migliora di anno in anno), ha portato sul palco, semplicemente, il “MacBook”. Tuttavia questo gioiello tecnologico di semplice, oltre al design, non ha proprio nulla. Gli ingegneri hanno dovuto riprogettare ogni singola componente per far nascere il notebook “più estremo mai creato”. Spessore di 13.1 millimetri, il 24% in meno rispetto all’attuale Air da 11 pollici, e peso di poco più di 900 grammi, fanno di questo portatile un punto di riferimento del settore nel prossimo periodo.
Come si vede dalle immagini diffuse da Apple, oltre al rinnovamento estetico, che ha portato ai limiti delle cornici laterali display (risoluzione pari a 2304x1440 pixel) e della tastiera, gli ingegneri californiani hanno modificato anche alcuni meccanismi ormai collaudati, come i singoli tasti, dotati ora di un LED a testa per la retroilluminazione e di un sistema per la digitazione, chiamato “a farfalla”, che rende la pressione più precisa e accurata. Allo stesso modo innovativo il nuovo trackpad, sia a livello meccanico che strutturale: non sentiremo più il classico click quando premeremo sulla sua superficie. La tecnologia Force Touch permette al trackpad di capire il grado di intensità della pressione impressa dalle nostre dita e comunicherà all’interfaccia utente diversi input per attivare gesture o funzionalità di varia natura. Il motore “Taptic” e i quattro sensori di pressione restituiranno un effetto “click” anche se non premeremo sulla superficie.

Durante il keynote Apple ha mostrato cosa accade con un video in QuickTime. Se vogliamo andare avanti con il filmato ci basterà aumentare la pressione sul trackpad per velocizzare la riproduzione. Un gran lavoro di rifinitura e miniaturizzazione ha caratterizzato la nuova scheda logica, più piccola che mai, anche rispetto a quella dell’Air da 11 pollici. Il resto dello spazio è occupato dalla batteria, ma non un tipo di batteria qualunque. Gli ingegneri Apple hanno ideato una nuova struttura a fogli che ha permesso di inserire la componente energetica anche nei punti più estremi e sottili della scocca. Disponibile una sola porta, di tipo USB-C, per i collegamenti con altre periferiche. Si tratta di uno standard nuovo, con elevate prestazioni, capace di portare energia, dati e segnali video e che apre la via a un’infinità di adattatori sulla falsariga di quelli disponibili per iPad: connettori con cui collegare un cavo USB normale, una VGA, una Displayport o una HDMI, utilizzando la stessa, unica porta anche per la carica del portatile. Un po’ azzardata come mossa, poco pratica, ma solo il tempo ci dirà se a Cupertino avranno avuto un’idea innovativa ancora una volta.
Il nuovo MacBook sarà disponibile, in nero siderale, argento e oro in un’unica configurazione potenziabile. Questa presenta un display retina da 12″, un processore Intel Core M da 1.1GHz Dual-Core, scheda video Intel HD Graphics 5300, 8GB di RAM e 256 GB di memoria SSD, ad un prezzo di lancio di 1499€. Con 330€ potremo potenziare il tutto con un processore Intel Core M dual-core a 1.2GHz e SSD da 512GB. La disponibilità in America è fissata al 10 aprile mentre non sono state comunicate date per la commercializzazione in Italia.

Phil Schiller, responsabile del marketing della Mela, ha annunciato update anche abbastanza importanti per il resto della gamma MacBook, gli Air da 11 e 13 pollici e il Pro Retina da 13 pollici. Gli Air da 11 e 13 pollici ottengono nuovi processori Broadwell e la porta Thunderbolt 2. Il modello minore inoltre, dispone da oggi di memorie flash due volte più veloci. Sulla gamma MacBook Pro Retina da 13 pollici viene invece installato il trackpad Force Touch e i nuovi processori Intel Broadwell i5 a 2.7 e 2.9 GHz, il doppio più veloci di quelli della precedente generazione. Aumentata anche l’autonomia offerta dalla batteria (10 ore di utilizzo totali), che guadagna spazio grazie al trackpad meno invasivo. Disponibilità immediata e prezzi invariati.

Gioielleria o tecnologia?

Passiamo ora al pezzo forte della serata, l’Apple Watch. Tim Cook lo porta sul proprio polso da diversi mesi e subito ha mostrato alcune funzionalità basilari che già conoscevamo: watchface personalizzabili, comunicazioni via SMS o chiamate vocali via microfono e speaker integrati, la “digital touch”, che permette di mandare disegni, il suono del proprio battito o animoticon agli amici. Molti sono stati gli esempi di applicazioni già pronte legate a diversi aspetti: dalla geolocalizzazione alle risposte rapide ai messaggi, dalle notifiche interattive al fitness tracking, da Uber a Instagram fino ad arrivare a WeChat e Shazam. Grande spazio dunque, agli sviluppatori, che Apple continua a coccolare sapendo che sono uno degli elementi chiave per la nascita di un fenomeno di massa, com’è stato per iPhone e iPad prima dell’Apple Watch.
Particolarmente intrigante anche il connubio con la domotica. Apple Watch è stato usato per comandare a distanza porte e serrature, aprire un garage e mostrare il live feed di una webcam per controllare gli interni. Uno dei fattori chiave di questo dispositivo è l’autonomia. Si è dibattuto a lungo su questo argomento negli ultimi mesi e molti sostenevano (e ancora oggi ne sono convinti) che non vale la pena spendere tanti soldi per uno smartwatch che non assicura almeno 2-3 giorni di carica continua. Tim Cook, che spesso è stato interpellato su questo argomento, ha chiarito poco la vicenda, “nascondendosi” dietro ad un laconico "durerà circa 18 ore". In pratica ha confermato quanto detto in precedenza: l’Apple Watch va ricaricato ogni notte. Il compromesso per avere sul polso un dispositivo leggero e bello da vedere è proprio questo, meno spazio per l’hardware e, in particolare, per la batteria.

L’evento si è concluso con l’annuncio di prezzi e data di lancio dell’Apple Watch. E’ stato lo stesso Cook a informare i presenti e i fan di tutto il mondo. I prezzi partono, per quel che riguarda la versione sport, da 349$ per il modello da 38 mm e 399$per quello da 42mm. Si tratta di un’edizione con cassa in alluminio e vetro in Ion-X rinforzato, dedicata agli sportivi o a chi vuole un prodotto leggero al polso.
L’edizione Watch, invece, realizzata interamente in acciaio, con display protetto dal vetro in zaffiro, parte da 549$ per il 38 mm, fino ad arrivare a 1049$, in base alle versione scelta. Il 42 mm può costare da 599 a 1099 dollari. L’edizione Watch è dedicata a chi vuole un prodotto più elegante e durevole, adatto a tutti i contesti.
La versione Edition, invece, è un vero e proprio orologio di lusso e poco ha a che fare con chi ama la tecnologia. Realizzato con una cassa in oro, giallo o rosa, da 18 carati, una lega speciale che Apple dichiara essere due volte più dura e resistente dell’oro tradizionale, parte dalla incredibile cifra di 10.000 $ (il modello più costoso costa più di 17 mila dollari) e potrà essere acquistato solo in determinati Apple Store selezionati. Apple Watch sarà disponibile a partire dal 24 aprile nei paesi di prima fascia (USA, Francia, Germania, Australia, Canada, Cina, Giappone, Hong Kong e Regno Unito). I pre-ordini partiranno già il 10 aprile e dallo stesso giorno chi vorrà acquistarlo potrà prenotare un appuntamento negli Apple Store per vedere il tutto dal vivo e scegliere le migliori combinazioni cassa-cinturino messe a disposizione da Apple.

Apple Spring Forward Nel momento in cui Apple ha spedito gli inviti per l’evento “Spring Forward” la maggior parte degli utenti ha pensato che si trattasse di un keynote minore, organizzato solo per parlare di cose trite e ritrite. Apple Watch è stato annunciato diversi mesi fa, le testate giornalistiche ne hanno sviscerato ogni minimo particolare e si attendeva solo il momento in cui gli Apple Store lo mettessero in vendita. Non è stato così. Apple ha proposto tante nuove cose e ha saputo risvegliare l’entusiasmo dei fan intorno al Watch. Tralasciamo Apple TV. L’unica modifica che ci tocca da vicino è legata al prezzo, mentre l’accordo con HBC, ossia la novità più valida, è un’esclusiva del mercato statunitense. La linea MacBook è stata rinfrescata con un modello ridisegnato in tutto e per tutto ma anche molto intraprendente. Stupenda l’estetica, almeno a prima vista, intriganti i particolari tecnici legati alla disposizione dell’hardware interno, alla struttura della tastiera e al nuovo trackpad. Meno convincente, a livello pratico, l’adozione dell’unica porta USB di tipo C. Sull’Apple Watch ci sarebbe da scrivere fiumi d’inchiostro. Apple punta a rivoluzionare il mercato degli indossabili. Non è semplice, né siamo sicuri che possa riuscirci. Apple Watch è stato studiato sin nei minimi particolari, presenta numerose opzioni di personalizzazione e feature interessanti ma, al momento, continuiamo a sentire un certo grado di indifferenza o, meglio ancora, di scetticismo, da parte della gente nei confronti dell’intera categoria di prodotti indossabili. Apple e il Watch rappresentano una sorta di ancora cui si stanno aggrappando anche gli altri produttori per far esplodere il mercato. Se ciò accadrà, lo sapremo solo tra poco più di un mese.