Speciale Bloodhound SSC, il veicolo più veloce del mondo

Il Bloodhound Project nasce con l'intento di creare il veicolo più veloce che abbia mai corso sul suolo terrestre: l'obbiettivo è raggiungere i 1609 Km/h entro il 2017, per entrare definitivamente nella storia.

Speciale Bloodhound SSC, il veicolo più veloce del mondo
Articolo a cura di

Nel 1997 grazie ad un gruppo di intraprendenti ingegneri, il veicolo terrestre ThrustSSC (SuperSonic Car), dotato di motore jet, stabilì il record di velocità su terra mai registrato, 1227,99 km/h e per la prima volta superò la velocità del suono. Il ThrustSSC "riposa" fiero al Coventry Transport Museum, ma ben presto il suo record potrebbe essere superato da un'altra macchina supersonica, la Bloodhound SSC, al cui sviluppo stanno contribuendo attivamente alcuni ingegneri autori dell'impresa del 1997.

In nome della scienza

L'obbiettivo del team del Bloodhound Project è quello di battere il precedente record di ben il 33%, il più ampio margine mai tentato prima, con una macchina a forma di matita alimentata da un motore a reazione Rolls-Royce EJ200, un razzo progettato per spingere la macchina fino ai 1609 km/h, il tutto coadiuvato da un'unità di potenza ausiliare, ossia il motore Jaguar V8 Cosworth CA2010 (che spingerà il carburante all'interno del razzo) utilizzato in Formula 1. A proposito di Formula 1, la macchina supersonica avrà all'incirca la potenza di 180 vetture di Formula 1, pari a 135 mila cavalli! Per capire quanto sia impressionante il tutto date un'occhiata a questi dati: accelerazione da 0 a 1609 km/h in 55 secondi (ossia un chilometro e seicento metri percorsi in poco più di 3 secondi) e successiva decelerazione (con l'ausilio di paracadute e freni ad aria e ad attrito) in 65 secondi. Se convertiamo tutto ciò in dati di velocità cui siamo abituati noi comuni automobilisti, è come se passassimo da 96,5 km/h a 0 km/h in un secondo. Spaventoso! A guidare questo bolide sarà il detentore del precedente record di velocità sulla ThrustSSC, Andy Green, ormai cinquant'enne. Dal 24 settembre scorso il modello completo della Bloodhound SSC è in mostra al Canary Wharf di Londra e circa 8000 visitatori hanno potuto vedere dal vivo le forme di questa macchina supersonica, la cabina del pilota ultra tecnologica e i suoi motori, oltre che venire a conoscenza di informazioni e dettagli più specifici sull'intero progetto. L'automobile è il risultato di otto anni di ricerche e collaborazione tra il governo britannico e più di 280 compagnie a livello internazionale, ma il suo sviluppo, oltre che puntare al superamento di un record di velocità, servirà anche ad "ispirare le future generazioni a intraprendere una carriera nel campo della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, mettendo in mostra questi soggetti nel modo più emozionante possibile".

L'"esibizione" londinese rappresenta l'ultimo step prima di passare al sodo, nel 2016, con i primi test sul campo, e nel 2017, con la prova finale in Sud Africa.
Il modello esposto a Londra dunque, è quello configurato per tentare di superare il record di velocità stabilito nel 1997. L'auto è lunga 13 metri e mezzo ma uno dei particolari, non proprio piccolo, che risalta immediatamente guardando le foto è la pinna posteriore in titanio alta ben 2 metri. Tale dimensione è fondamentale e necessaria per mantenere il veicolo stabile a velocità non comuni. La sua progettazione è stata frutto del lavoro di alcuni membri della British Royal Air Force, chiamati in causa direttamente dal governo britannico. I pannelli in fibra di carbonio, alluminio, titanio e acciaio, di cui è composta la Bloodhound SSC, sono stati parzialmente rimossi da un lato per consentire ai visitatori di ammirare la tecnologia e i motori presenti all'interno della struttura. Affascinante la cabina di pilotaggio monoscocca, complessa ma, allo stesso tempo, "la più sicura mai vista su un'auto da corsa", poiché realizzata con molteplici strati (13) di fibra di carbonio. La plancia dei comandi, in cui troviamo i comandi manuali per le più importanti funzioni principali e comandi e menù digitali per tutto il resto, è stata progettata da chi dovrà utilizzarla, il pilota Andy Green. Anche qui tutto è stato pensato seguendo i più severi standard per la sicurezza esistenti, affinché si possano raggiungere i 1609 km/h nella maniera meno problematica possibile. Ad esempio, il sedile di guida è stato sviluppato senza alcun tipo di imbottitura, poiché questa renderebbe "le cose più pericolose in caso di incidente, creando un particolare tipo di compressione per il pilota che potrebbe essergli fatale". Con del materiale morbido infatti, le cinghie legate al sedile che tengono il guidatore fermo nella sua posizione (fondamentale per rimanere in vita) potrebbero spostarsi anche di pochi millimetri.

Un altro aspetto fondamentale per la buona riuscita di questa stimolante sfida è rappresentato dalla tenuta delle ruote. La frequenza di 170 rotazioni al secondo cui saranno sottoposte ha reso necessario la realizzazione di una speciale lega in alluminio prodotta da una società tedesca (che lavora anche per la Porsche) in collaborazione con un'azienda britannica.
La vettura è stata progettata seguendo prevalentemente i principi della fluidodinamica computazionale, ossia quanto di più avanzato ci sia in campo aerodinamico. Tuttavia, "c'è sempre un certo livello di incertezza quando si toccano velocità mai raggiunte prima, qualunque siano le misure di sicurezza adottate", sostengono i responsabili del progetto. Ragion per cui la Bloodhound SSC è provvista di sette estintori incorporati nel telaio e una serie di strumenti Rolex analogici che forniscono informazioni utili al veicolo in caso di fallimento di quelli digitali.
All'inizio del 2016 la Bloodhound SSC eseguirà alcuni test base in Regno Unito, con velocità che raggiungeranno "solo" i 321 km/h. Successivamente, come anticipato, questo incrocio tra un'auto da corsa, un treno e un jet verrà trasferito in Sud Africa e qui proverà, nella seconda metà del 2016, a superare di poco il precedente record, raggiungendo le 800 miglia all'ora, circa 1287 km/h. Solo all'inizio del 2017 il team della Bloodhound tenterà il superamento delle mille miglia orarie, ossia 1609 km/h, che lo proietteranno per sempre nella storia.