Elon Musk VS Jeff Bezos: la sfida per lo spazio ha inizio

La corsa alla conquista dello spazio sta vivendo inediti sviluppi grazie alla lotta tra le aziende di Elon Musk e Jeff Bezos. Fin dove si spingeranno?

Elon Musk VS Jeff Bezos: la sfida per lo spazio ha inizio
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Non puoi conquistare la Terra? Allora spingi le tue ambizioni oltre ogni confine. Elon Musk e Jeff Bezos, due tra i più importanti innovatori del nostro tempo, sono accomunati da un destino e una voglia comune: conquistare lo spazio grazie al loro potere e alle loro finanze. I due stanno andando ben oltre la fantasia e, con le loro aziende SpaceX e Blue Origin, stanno investendo risorse concrete nella corsa alla conquista dello spazio. Prima la Terra, poi la Luna e infine Marte: i viaggi si faranno sempre più complessi, inizieranno a ospitare persone comuni e apriranno le porte verso il concetto non più tanto lontano di turismo spaziale. Obiettivi simili e competizione serrata: la corsa privata verso lo spazio è appena cominciata.

SpaceX, riutilizzo e risparmio

Il vero pioniere del nostro tempo, l'uomo che non ha bisogno di presentazioni e che non ha mai posto un limite alle sue ambizioni; da anni Elon Musk crede fortemente in una corsa spaziale a forte impronta privata; la sua azienda SpaceX, nata nel 2002, lavora con costanza su due importanti tecnologie: i razzi riutilizzabili Falcon e i moduli Dragon, navicelle che permettono di trasportare merci e che in futuro saranno predisposte al trasporto di persone. L'idea di Musk è semplice quanto geniale: in un mondo di missioni spaziali dove si costruisce sempre da zero, SpaceX ha prodotto dei propulsori con materiali di volta in volta riciclati. I razzi lanciati in orbita vengono recuperati, aggiustati e riutilizzati. Con fortune alterne, tra vere e proprie esplosioni e grandi successi, l'azienda sta sviluppando metodi sempre più veloci per ricostruire e mandare in orbita i suoi propulsori. Le operazioni di riciclo sono per ora costose e complesse, ma sul lungo termine potrebbero portare ad un cospicuo risparmio di risorse. Tutto questo per arrivare a completare una missione ben più importante, programmata per il 2018. Musk vuole infatti inviare due persone in orbita intorno alla Luna. I preparativi sarebbero già iniziati e aprirebbero la strada verso il fin qui solo sognato turismo spaziale.

Blue Origin, turismo a "basso" profilo

Portare l'uomo nello spazio è anche l'obiettivo conclamato di Jeff Bezos e della sua azienda spaziale. Blue Origin, sin dalla sua nascita e senza badare a spese, ha sempre cercato di avvicinare l'uomo all'Universo. Bezos sta costruendo un piano economico ben preciso che lo porterà a vendere 1 miliardo di azioni Amazon all'anno per finanziare le sue sempre più costose missioni spaziali. L'azienda, nata nel 2000, ha iniziato le prime sperimentazioni orbitali solo due anni fa e per ora è ancora molto indietro rispetto ai rivali di SpaceX. Si è quindi deciso di non entrare in totale competizione con Musk ma di volare molto più basso, in tutti i sensi. I razzi costruiti da Blue Origin, chiamati New Shepard, sono più piccoli e molto meno potenti di quelli rivali, ma anche più facili da utilizzare e costruire; hanno la capacità di spingersi poco sopra il confine dell'atmosfera terrestre ma non di raggiungere lo spazio aperto. Una tecnologia apparentemente limitata che però basta e avanza per dare il via al progetto più importante: i razzi saranno presto in grado di trasportare delle "capsule panoramiche" studiate per ospitare sei persone. New Shepard spingerà queste navicelle sino a 100 chilometri di altezza e i grandi vetri con cui saranno costruite permetteranno ai viaggiatori di fare foto e osservare il mondo da una diversa prospettiva. Il sistema, dopo 5 minuti, sarà programmato per tornare sulla terra grazie a dei paracadute. Anche qui si avrà a che fare con tecnologie riciclabili e riutilizzabili e anche qui gli obiettivi futuri sono quelli di spingersi ancora più in alto, a parecchi chilometri di distanza dalla Terra.

E il futuro?

Gli step successivi delle corsa alla conquista dell'Universo sono già stati fissati. In un'epoca storica in cui le agenzie spaziali sono poco interessate all'esplorazione spaziale, i privati potrebbero dare una spinta decisiva per un rilancio verso strategie nuove e complesse. Il 2018, anno in cui Musk vuole mandare in orbita due persone intorno alla Luna, pare un po' troppo vicino per sperare in un esito positivo della missione, ma sorprende lo stato parecchio avanzato di alcuni progetti. SpaceX trasporta regolarmente materiali verso la stazione spaziale internazionale, lancia satelliti in orbita grazie ai suoi raggi riutilizzabili e sta studiando metodi di riciclo sempre più efficaci, veloci e sostenibili. Entro il 2020 anche Blue Origin inizierà a trasportare satelliti nello spazio grazie alla creazione di un razzo più potente e performante, New Gleen. Anche qui però la frontiera del trasporto persone pare ancora pura avanguardia futuristica. Gli obiettivi conclamati si vanno spesso a scontrare con una realtà dei fatti difficile, lenta e costosa.

L'entusiasmo comunque non manca e la possibilità che uomini comuni possano presto volare oltre i confini della Terra è quanto mai allettante e non più pura fantasia. Bezos sarà forse il primo a raggiungere l'obiettivo grazie ad una strada più facilmente percorribile e ad un costo per gli utenti più contenuto. Non hanno invece limiti le ambizioni di Musk, che vede già l'esplorazione di Marte come obiettivo da raggiungere nei prossimi 10 anni. Sarebbero 10 i miliardi di dollari stanziati per creare dei razzi potenti, riciclabili, e capaci di trasportare un modulo con equipaggio di 100 o 200 persone, una colonia che dovrà creare una vera e propria città marziana. Le previsioni decennali sono fin troppo ottimistiche ma senza l'ambizione di questi uomini non saremmo arrivati dove siamo ora. Diamogli fiducia e magari, un giorno, ci arriveremo davvero. In fondo stiamo per pagare un biglietto che ci porterà a toccare vette che mai pensavamo di raggiungere. Se il turismo spaziale diventerà realtà sarà merito dei sogni di questi pionieri dell'esplorazione: senza limiti si può arrivare davvero in alto, basta crederci.