Elon Musk vuole andare su Marte con il Big Fucking Rocket

Elon Musk ha annunciato le caratteristiche tecniche dei razzi BFR e il suo ambizioso piano di portare l'uomo su Marte per stabilire la prima colonia umana.

Elon Musk vuole andare su Marte con il Big Fucking Rocket
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Che Elon Musk sia un uomo che ci vede lungo è noto, ma recentemente sta dimostrando di vedere ben oltre quello che l'umanità può immaginare. Tralasciando alcuni addetti ai lavori che sono a conoscenza delle potenzialità della tecnologia di cui disponiamo, l'annuncio di portare l'uomo su Marte entro il 2024 con il BFR (Big Fucking Rocket, e non è uno scherzo) ha lasciato tutti a bocca aperta. Non tanto per la vicinanza della data, ma per l'idea messa in piedi da SpaceX per portare l'uomo sul pianeta rosso, dove fino ad ora l'accesso è stato possibile solo per rover come Curiosity. Vediamo nel dettaglio qual è l'idea di Elon Musk e perché l'annuncio ha emozionato tutti gli appassionati in materia spaziale e viaggi al di fuori della terra.


Il BFR concentra tutta la tecnologia dei razzi SpaceX

La strategia futura di SpaceX è delineata: sostituire tutti i veicoli spaziali con uno solo. Quindi il Falcon 9, il Falcon Heavy e il Dragon Spacecraft verranno tutti rimpiazzati dal BFR (Big Falcon Rocket, un'altra possibile sigla) che all'inizio del 2020 li renderà obsoleti. Nell'immagine potete osservare il BFR in tutto il suo splendore, lungo 106 metri e pesante 4.400 tonnellate. Poco più della metà della lunghezza è data dal primo stadio (booster), mentre l'altra metà è costituita dal veicolo spaziale (spaceship) che ospiterà l'equipaggio o semplici passeggeri, visto che una delle idee è sfruttarlo come aereo. Secondo l'idea di SpaceX il primo stadio si staccherà per dare la spinta al veicolo spaziale, ma invece di essere sprecato sarà in grado di invertire la sua rotta e tornare esattamente da dove è partito, così da poter essere riusato rifornendolo di metano e ossigeno liquido. Nessuno mette in dubbio che il veicolo sia in grado di atterrare in verticale senza problemi, visti i risultati incredibili dei Falcon 9, ma SpaceX ha alzato al posta in gioco: sono così sicuri delle capacità del BFR che non ci saranno delle zampe di atterraggio per stabilizzarlo. Il prossimo video riguarda il viaggio terra-terra ma mostra la riusabilità di entrambi gli stadi del razzo.

I concept di SpaceX mostrano un razzo che può essere riutilizzato per più voli, così da abbattere in modo decisivo i costi di lancio. Secondo l'imprenditore sarà il veicolo spaziale meno costoso dell'azienda, un traguardo davvero incredibile se si pensa che in realtà è il più versatile e grande. Quello che stupisce sono i numeri annunciati: se il Falcon 9 riusciva a trasportare 22 tonnellate e il Falcon Heavy 60, il BFR porterà ben 150 tonnellate. Un traguardo ambizioso, contando che si potrebbe arrivare a ben 250 tonnellate se non si vuole riutilizzare il razzo per altri lanci. Il secondo stadio, ovvero il veicolo in grado di trasportare delle persone, è fornito di 4 grandi propulsori da usare nell'atmosfera (per vincere l'attrazione gravitazionale della terra) e 2 propulsori più piccoli per il vuoto: la loro combinazione serve a rendere il BFR flessibile per atterrare anche sulla Luna, Marte o... qualsiasi altro satellite roccioso.


Il razzo espandibile di SpaceX

Gli annunci ambiziosi non finiscono certo qui. Il secondo stadio composto dalla nave spaziale può collegarsi ad un altro secondo stadio identico in modo che l'uno possa trasferire carburante all'altro. Il motivo di questa possibilità è presto detto: immaginiamo di far partire 2 BFR dalla terra verso Marte, uno con equipaggio e l'altro che trasporta più carburante al posto dell'equipaggio. I primi stadi dei razzi si staccheranno entrambi per spingere i veicoli verso la loro destinazione: quando il primo BFR avrà bisogno di altro carburante, basterà collegare il secondo BFR partito insieme a lui che andrà ad attaccarsi nella sua parte posteriore per rifornirlo. In modo analogo si può pensare di far partire più BFR per avere tutto il carburante necessario per il viaggio scelto. I passeggeri avranno spazio a sufficienza con 40 cabine personali, un'area comune, un magazzino centrale ed anche una cucina, senza dimenticare un piccolo rifugio in caso di tempeste solari. Per fare un paragone, il volume di 850 metri cubi è lo stesso della Stazione Spaziale Internazionale.


Un razzo incredibilmente versatile

Tra gli usi più ovvi del BFR possiamo citare sicuramente il trasporto di attrezzatura scientifica per la Stazione Spaziale Internazionale nonché satelliti da lanciare nello spazio. Chiaramente potrà andare sulla Luna, ma per ora l'obiettivo più ambizioso è quello di portare degli essere umani su Marte entro il 2024 (sfruttando 4 razzi BFR per rifornire carburante a quello che trasporta l'equipaggio). Una volta su Marte dei generatori ad energia solare sarebbero in grado di ricavare carburante dall'acqua e dal diossido di carbonio presenti sul pianeta rosso: in questo modo gli astronauti possono tornare sulla terra con il metano e l'ossigeno liquido ottenuto.

Prima del 2024 però, Elon Musk vuole che già nel 2022 i primi 2 BFR arrivino su Marte, così da testare questa nuova tecnologia e portare i primi strumenti utili agli astronauti che arriveranno due anni dopo. Nel fatidico anno dell'arrivo dell'uomo su Marte e in tutti i viaggi successivi si dovrebbe cominciare a costruire addirittura la prima colonia umana sul pianeta rosso. Forse il progetto è fin troppo ambizioso, su questa seconda parte, ma Elon Musk sembra davvero convinto di poter riuscire in questa impresa titanica, che è ben più di un sogno di un imprenditore, ma quello dell'intera umanità. Probabilmente questa esagerazione è il suo regalo al mondo scientifico per aiutarli a pensare al futuro, nonché un invito a contribuire al suo progetto di rendere gli umani una specie multi-planetaria. Più in generale, Elon Musk vuole semplicemente dare ad ogni persona un modo di pensare in grande e ricordarci che il futuro sarà fantastico. Per i più appassionati: di seguito vi lasciamo al video intero della conferenza.