Facebook, Slack, Microsoft: l'esplosione dei software collaborativi

La prima versione gratis di Facebook Workplace ha rilanciato la sfida dei software collaborativi per aziende e lavoratori. Quali sono i più importanti?

Facebook, Slack, Microsoft: l'esplosione dei software collaborativi
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Piattaforme di lavoro, software collaborativi, social network professionali e chat per piccoli e grandi team. Possono essere definiti più o meno così quei servizi, sempre più diffusi, che garantiscono una migliore gestione della comunicazione all'interno di un team di lavoro o di un'azienda, condensando al loro interno un'infinità di funzioni e servizi. Il primo a mostrare la via è stato Slack, ma sono sempre più numerosi i servizi analoghi studiati appositamente da alcune delle più grandi aziende tecnologiche del mondo. Anche Facebook ha da poco reso disponibile gratuitamente il suo servizio Workplace, segno che il settore è ancora in piena espansione. Ecco una carrellata dei servizi più diffusi.

Slack, semplicità e velocità

Nato da uno dei cofondatori di Flickr, è il padre di tutti i software collaborativi, per lungo tempo leader incontrastato del mercato, tanto semplice quanto veloce ed efficace. Lanciato ufficialmente nel 2013, offre agli utenti un'interfaccia semplice, basata sui sistemi di chat IRC. Fonda tutto il suo sistema sulla velocità degli scambi tra utenti, sulle chat private o pubbliche e sui canali. All'interno della piattaforma è possibile creare diversi canali di conversazione, divisi per utenti o necessità, ma anche delle chat di gruppo o private. Oltre ai più classici servizi di messaggistica, alla possibilità di caricare file, immagini o report, è da poco possibile anche scambiarsi delle chiamate vocali, anche di gruppo. Slack riesce ad integrare al suo interno anche servizi a lui estranei come le mail di Google o Skype e ha un motore di ricerca potente e affidabile che permette di risalire a tutto lo storico delle proprie conversazioni. Gratuito per la maggior parte delle sue funzioni, offre anche delle versioni a pagamento pensate per le grandi aziende. É stato per lungo tempo l'esempio perfetto da cui tutti gli altri hanno tratto ispirazione e ha mantenuto inalterata nel tempo la sua interfaccia e le sue funzionalità. Questo suo aspetto "colorato ma datato" nella gestione dei canali e delle chat lo rende meno gradevole e moderno rispetto ai rivali, seppur imbattibile in velocità e usabilità.

Facebook Workplace, lavoro "sociale"

L'intuizione di Zuckerberg e soci è stata semplice ma geniale: le caratteristiche, l'aspetto e le funzioni di Facebook sono state riutilizzate nella piattaforma di lavoro Workplace. Si tratta, in sostanza, di una versione del social pensata appositamente per le aziende. Ogni lavoratore non ha nulla da imparare nell'uso di Workplace visto che è in tutto e per tutto uguale a Facebook: stesse funzioni, stessi metodi di comunicazione, stesso sistema di condivisioni, stessa chat, stesse possibilità. Tutto è stato trasposto alla perfezione, ma racchiuso in una rete privata ad uso esclusivo dell'azienda. Un "social aziendale" a tutti gli effetti, ma privo di distrazioni, una cerchia chiusa a cui partecipano solo i dipendenti, riconoscibile e ricca di funzioni, come il suo alter ego. Le possibilità sono molteplici: si possono creare eventi, gruppi privati, ci si può scambiare opinioni pubbliche, messaggi istantanei, si possono avviare chiamate, fare dirette video, tutto con gli stessi metodi già sperimentati sulla piattaforma normale da cui, naturalmente, sarà totalmente separata, con account diversi. Partito lo scorso anno come sperimentazione, Workplace è ora disponibile anche in versione gratuita, ma con funzioni leggermente più limitate rispetto a quella Premium. L'obiettivo è quello di far testare alle aziende il servizio base per poi spingerle all'acquisto del sistema completo: il costo non è però dei più abbordabili, si parla di 3 dollari al mese per ogni utente per le aziende con meno di 1000 dipendenti e di 1 dollaro al mese per quelle da 10 mila dipendenti in su.

Microsoft Teams, integrazione perfetta

Redmond non poteva mancare nella contesa e, come di consueto, sta giocando la sua partita sfruttando la diffusione dei suoi sistemi e facendo proprie le migliori caratteristiche dei suoi competitor. L'interfaccia base di Teams è molto simile a quella di Slack, ma più fresca, moderna e intuitiva, più facile da gestire e più comprensibile. Le funzioni sono praticamente le stesse del rivale, ma la sua forza sta nella perfetta integrazione con i diffusissimi software Microsoft. Compatibilità completa con il cloud di OneDrive, ma anche con tutta la suite Office, dalla quale si potranno caricare o modificare file o presentazioni. L'unione con Outlook e Skype permette di organizzare chiamate e videochiamate, ma anche di rispondere alle mail direttamente all'interno del programma. In ogni chat sono presenti dei bot che permettono l'accesso a funzioni particolari e automatizzate come l'organizzazione di viaggi, la creazione di eventi, conferenze o sondaggi. Compatibile con tutti i sistemi operativi è però disponibile solo per le aziende che utilizzano Office 365 ed è pensato esclusivamente per chi lavora già con la suite Microsoft. Ad oggi non è possibile utilizzare Teams al di fuori di questo ecosistema.

Google Hangouts, parole e video

Pensato inizialmente come una semplice chat integrata con i servizi Google, Hangouts è stato trasformato in un programma collaborativo appositamente studiato per team di lavoro o aziende. Disponibile per ora solo in beta e per test privati, offre la possibilità di raggruppare gli utenti in stanze private nelle quali scambiarsi opinioni. Queste "chat" saranno perfettamente integrate con tutto l'ecosistema di Mountain View e in futuro anche con app e programmi di terze parti. La base di partenza è, come sempre, quella pensata da Slack, ma Google ha deciso di dividere il suo nuovo Hangouts in due applicativi diversi ma integrati. Il primo, pensato per la messaggistica istantanea, si chiamerà Chat e, per idea e concetto di base, sarà quello più simile ai rivali. Il secondo si chiamerà invece Meet, sarà limitato a non più di 30 partecipanti e permetterà di organizzare videoconferenze con una rapidità estrema. Non ci sarà bisogno di configurare nulla e tutto sarà gestito con la massima semplicità, eliminando i tempi di attesa che di solito intercorrono tra l'organizzazione e l'inizio effettivo della conferenza. Ancora non si hanno informazioni certe sul rilascio ufficiale di queste novità, sulla loro disponibilità e, soprattutto, sul costo. Il vecchio Hangouts era gratuito, lo sarà anche quello nuovo?

Yammer, il precursore social

Prima che ci pensasse Facebook era stato Yammer a creare un social appositamente pensato per le aziende. La sua piattaforma ha sin dall'inizio cercato di unire le funzioni di Facebook e Twitter in un sistema chiuso e accessibile esclusivamente alle aziende e agli utenti con lo stesso indirizzo di posta elettronica. È stato creato un vero e proprio intranet aziendale, perfettamente funzionale e intuitivo, con tanto di bacheca virtuale simile ai moderni social network ma privata negli intenti e nel modo di comunicare. Come in ogni rete sociale che si rispetti ognuno ha il suo profilo, ogni reparto il suo spazio e tutti possono scambiarsi opinioni, file, video e messaggi in rapidità. L'obiettivo, anche qui, è rendere la comunicazione rapida e funzionale, ma anche bella da vedere e semplice da utilizzare. Yammer, precursore nel suo genere, è un ibrido tra software collaborativo e social network e sin da subito ha avuto molto seguito. Ora però le cose potrebbero cambiare: l'azienda, di proprietà di Microsoft dal 2013, potrebbe essere oscurata dalla stessa Redmond, che pare puntare forte su Teams; l'avvento di Facebook Workplace invece potrebbe spingere molti ad adottare una piattaforma per tutti più familiare e conosciuta.

Cisco Spark, avanguardia tecnologica

Si tratta dello strumento più professionale, appositamente studiato per le grandi aziende e capace di muoversi su un sistema cloud del tutto indipendente dalla rete internet. In questo modo gli scambi di messaggi, chiamate e videochiamate non vanno a saturare la connessione internet o a rallentare la rete esterna: tutto si muove in un sistema di connessioni locali creato appositamente. Questo posiziona il programma ad un livello diverso rispetto agli altri: cuore della piattaforma è uno strumento tecnologicamente all'avanguardia, una lavagna touchscreen chiamata Cisco Spark Board. Il tablet sarà il tramite con cui tutti i partecipanti a meeting e riunioni si connetteranno tra loro. Grazie alle sue funzioni sarà possibile scambiarsi messaggi, telefonate, video, ma anche creare e condividere grafici, schemi, presentazioni e file in tempo reale. Tutti potranno collaborare alla gestione o all'aggiornamento dei file caricati, commentando o aggiungendo elementi. Spark, che trascende il concetto stesso di semplice software, non è naturalmente alla portata di tutti, ma studiato appositamente per realtà di grandi dimensioni.