Speciale Il futuro degli Engine

Alla GDC 2015 sono state mostrate le versioni aggiornate dei game engine più utilizzati al mondo.

Speciale Il futuro degli Engine
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La GDC 2015, svoltasi a San Francisco tra il 2 e il 6 marzo, non è stata soltanto il teatro della sfida tra i prototipi dei visori per la realtà virtuale (HTC Vive, Oculus Rift, Morpheus ed in parte Hololens), ma si è trattato di un vero e proprio showdown tecnologico intento a ridefinire le frontiere del videogioco partendo direttamente dalle sue fondamenta. Cavalcando questa spinta rivoluzionaria Crytek, Epic, Unity e Valve, hanno presentato al mondo le nuove versioni dei loro motori di gioco, proiettando sul pubblico fascinazioni differenti tra loro, ma dimostrandosi in egual modo interessate a dare un importante scossone al settore del game development. Significativa è stata infatti la scelta, da parte di alcune delle software house citate in precedenza, di fornire la licenza del proprio game engine a titolo gratuito, con alcune piccole clausole che vedremo in seguito. Ci troviamo quindi di fronte ad una grande opportunità per tutta l'industria videoludica, e sopratutto per gli sviluppatori indipendenti che fino ad oggi sono stati inibiti da un abbonamento alla lunga oneroso. La speranza è che già dal prossimo futuro cominci a concretizzarsi in maniera più convincente il famoso salto tecnico a lungo rinviato, anche da parte del mercato indipendente, da sempre considerato un terreno fertilissimo dal punto di vista concettuale, ma limitato sotto il profilo tecnico. Diamo quindi un'occhiata più da vicino alle proposte commerciali dei nuovi engine presentate alla GDC 2015.

UNA GIOIA PER GLI OCCHI

Epic è stata la prima ad annunciare la distribuzione a titolo gratuito del suo Unreal Engine 4, mostrando alla GDC un trailer con un'ampia carrellata di tutti i giochi più recenti sviluppati utilizzando il motore di Tim Sweeney: tra questi citiamo Unreal Tournament (del quale è stata mostrata la retexturizzazione in alta-definizione della mappa Outpost 23), The Lost Ark, Smite, ed EVE Valkyrie. Inizialmente , gli sviluppatori che decideranno di avvalersi delle potenzialità di questo engine non dovranno sborsare alcun quattrino (rispetto ai 19 dollari mensili della precedente offerta commerciale), ma successivamente dovranno versare trimestralmente ad Epic Games (come royalty) il 5% sui ricavi lordi di un prodotto, ma solo al raggiungimento di un guadagno totale di almeno 3000$: una spesa che si presenterà quindi ben oltre la fine della fase di sviluppo sviluppo e che risulterà perfettamente ammortizzabile in proporzione al volume delle vendite. I video elencati qui di seguito servono per farsi un'idea più precisa delle potenzialità e delle feature più importanti offerte dall'UE4.


Unity ha deciso invece di adottare una strategia ancora più aggressiva: presentando in versione totalmente gratuita l'edizione base (Personal) del nuovissimo Unity 5, mentre la versione Professional avrà un costo di 75$ al mese o 1500$ una tantum. Entrambe le versioni non prevedono comunque alcuna percentuale sui ricavi futuri provenienti dalla distribuzione del gioco. Il trailer dell'U5 presentato alla GDC e denominato ''The Blacksmith'' ha mostrato uno sbalorditivo passo in avanti rispetto all'Unity 4 sotto il profilo grafico: grazie ad una migliore simulazione dell'illuminazione (Real-Time Global Illumination), dei riflessi (HDR Reflection Probes), degli shader, della fisica, e persino del comparto animazioni, oltre che un ulteriore miglioramento delle interfacce dell'editor, da sempre considerato un fiore all'occhiello dal punto di vista dell'accessibilità. Il risultato finale è sicuramente degno di nota, se pur tecnicamente inferiore alle potenzialità mostrate dall'Unreal Engine. Dalla sua Unity 5 godrà fin dal prossimo futuro del supporto integrato per l'Oculus Rift, rendendo pìu semplice e diretto lo sviluppo di software dedicati a tale tecnologia. Anche Unity ha mostrato un trailer con i giochi più recenti sviluppati sotto la sua bandiera, tra cui citiamo Ori and the Blind Forest di Moon Studios e Republique Remastered di Camouflaj.


Crytek è stata l'unica ad optare per un trailer più tecnico che mostrasse tutte le feature dell'ultima versione del CryEngine: tra cui citiamo il Physically Based Rendering e il 3D HDR Lens Flares. Senza dubbio la proposta della software house tedesca è risultata quella con l'impatto grafico più importante, già saggiato recentemente con Evolve di Turtle Rock o nel gameplay footage dell'alpha di Kingdom Come: Deliverance di Warhorse. Tuttavia il modello di business è rimasto invariato, con un abbonamento mensile a 9,90$ (senza royalty), scegliendo quindi di non abbracciare la proposta commerciale più "liberale" delle concorrenti Epic e Unity.


Valve è stata l'ultima a presentare il proprio motore alla GDC 2015, il Source 2, e lo ha fatto senza presentare alcun progetto in fase di sviluppo, deludendo i sogni dei fan per Left 4 Dead 3, Portal 3 e naturalmente Half-Life 3. L'unico assaggio delle potenzialità del nuovo Source si sono intraviste grazie alla piccola demo del visore HTC Vive (qui potete trovare il nostro hands-on). In queste sequenze, ambientate in un laboratorio della celebre Aperture Science, il giocatore era chiamato ad effettuare alcune riparazioni di un androide danneggiato (il famoso Atlas della campagna co-op di Portal 2) sfruttando il controller motion-track di Vive. Pur trattandosi di un video off-screen, la mole poligonale e l'illuminazione ci sono sembrate davvero molto promettenti, segnando un deciso passo avanti rispetto alla prima incarnazione del Source (la cui prima versione risale addirittura al 2004).


Anche Valve ha optato per una licenza gratuita, con la sola differenza che gli sviluppatori dovranno pubblicare obbligatoriamente il proprio gioco su Steam (non in maniera esclusiva), sfruttando quindi le potenzialità dell'engine senza pagare costi d'ingresso, permettendo a Valve di guadagnare il consueto 30% su ogni singola copia venduta. Source 2 sarà compatibile con le nuove librerie Vulkan (evoluzione delle librerie OpenGL), ma ancora non sono stati forniti ulteriori dettagli riguardo feature e tool del nuovo motore di gioco di casa Valve.

Game Developers Conference 2015 Siamo rimasti letteralmente estasiati dalle nuove versioni di game engine presentate alla GDC 2015. I passi avanti effettuati da tutti i principali sviluppatori del settore sono stati eccezzionali: sia dal punto di vista puramente tecnico, con una restituzione grafica sempre più verosimile alla realtà, sia per merito della ''liberalizzazione'' delle licenze adottata da Valve, Epic e Unity, che sicuramente potrà dare un ulteriore iniezione di qualità al già floridissimo mercato indipendente. Tirando le somme, lo scettro per l’engine più accessibile ed immediato spetta all'Unity 5, capace anche di accorciare l'enorme gap tecnico mostrato fino ad oggi rispetto alla concorrenza. Dall'altra parte Unreal Engine 4 e CryEngine continuano ad affermarsi per un livello di qualità grafica ineccepibile, mentre Source 2 deve ancora mostrare di che pasta è fatto. Non ci resta quindi che sederci ed aspettare con trepidazione le prodezze di queste nuove meraviglie grafiche, consapevoli che sempre più studi, dai più piccoli ai più grandi, hanno ormai a disposizione tutti gli strumenti per realizzare la propria visione creativa.