Il futuro è nell'USB Type-C: come rendere indolore la transizione

Il futuro che ci attende prevede la supremazia dell'USB Type-C, connettore che farà fuori i vecchi standard. Come affrontare la transizione senza noie?

Il futuro è nell'USB Type-C: come rendere indolore la transizione
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Gli ultimi prodotti di Apple, come i nuovi iPhone o i MacBook Pro, hanno anticipato un trend che - volenti o nolenti - abbraccerà tutti i prossimi dispositivi tecnologici. Stiamo chiaramente parlando dell'abbandono del jack da 3,5 mm, in favore dell'USB Type-C. Negli ultimi mesi si sono infatti definite le specifiche per processare e mandare in output anche l'audio tramite questa interfaccia, eliminando di fatto la necessità di avere il jack. Questa progressione segna un'inversione di tendenza dopo più di 20 anni e, considerata la forte vena abitudinaria dei consumatori più navigati, tale mossa ha fatto storcere il naso a più di un utente. Sono molte infatti le persone affezionate al jack da 3,5 mm e la transizione verso il nuovo standard potrebbe non essere semplice. L'USB Type-C sta convincendo i produttori ad abbandonare anche le porte dotate di una versione più vecchia dell'USB, come la 3.0, in quanto l'ultima disponibile consente di mettere in comunicazione i dispositivi tramite un connettore reversibile e dalla banda più spinta. Ma come passare all'USB Type-C senza dover rinunciare ai propri dispositivi?

I dongle per superare il passaggio

Il tempo avanza, e la tecnologia anche, e purtroppo non si può rimanere indietro. L'unica soluzione è quindi quella di adeguarsi, ed in tal caso l'industria tecnologica abbraccerà le specifiche, i benefici ed anche i malus dell'USB Type-C, il connettore più piccolo mai realizzato, almeno restando nel campo delle USB. A livello estetico, il suo principale pregio è quello di essere reversibile: la maggior parte degli utenti non riesce ad inserire correttamente un dispositivo USB nella relativa porta al primo tentativo, con annessa frustrazione. Si è quindi deciso di eliminare il vecchio connettore per far spazio ad una sua variante più piccola e priva di questa problematica.
Come sappiamo, inoltre, non solo i dispositivi di Apple hanno abbandonato l'interfaccia classica, ma anche i device Android più nuovi posseggono una porta USB Type-C per la ricarica, per cui questo standard è più presente che mai. I produttori realizzano sempre più dispositivi dotati di questo standard, che è in grado di portare il segnale audio, video, di potenza e altro ancora, il tutto simultaneamente. Il potenziale dietro all'USB Type-C è tanto e, superato l'inevitabile periodo di transizione, l'esperienza degli utenti dovrebbe migliorare sensibilmente.
Una delle tecnologie che potrebbe essere utilizzata per arginare i problemi della nuova porta USB è quella wireless; alcuni scenari d'uso rimangono però ancora legati all'utilizzo col cavo, complici una serie di compromessi a cui andare incontro. Pensiamo ad esempio al caso più semplice, che è l'ascolto musicale dal proprio smartphone tramite delle cuffie: per sfruttare un headset wireless, questo deve sempre essere ricaricato. Qualche utente non desidera controllare il livello della batteria delle proprie cuffie, ad esempio, senza contare che quelle dotate di tecnologia Bluetooth sono spesso più ingombranti, a causa della presenza di componentistica normalmente non inserita negli auricolari standard.
La tecnologia wireless può quindi fino ad un certo punto consentirci di non utilizzare le USB Type-C, ecco perché esiste un'altra soluzione. Stiamo parlando dei dongle, anche conosciuti come adattatori, che sono probabilmente l'alternativa più comoda per rendere indolore la transizione verso il nuovo standard.

Quali adattatori comperare?

Lo strumento fondamentale per consentire agli utenti di passare all'interfaccia di prossima generazione sono i dongle. In giro se ne trovano svariate tipologie e adatti alla maggioranza degli scopi. Il MacBook Pro possiede per esempio delle porte USB 3.1 Type-C, e se la vostra periferica non è dotata di tale connettività allora non sarete in grado, senza munirvi di adattatori, di collegare il tutto. Ipotizziamo quindi di avere una chiavetta USB classica, e di volerla collegare al nostro MacBook Pro. La soluzione è quella di acquistare un dongle USB Type-A/USB Type-C, che possiede ad un'estremità la classica interfaccia e dall'altra quella nuova. Si può di conseguenza prende un adattatore di questo tipo, al costo di sei euro. Se invece ciò che vogliamo fare è collegare la nostra scheda microSD al MacBook, magari evitando di collegare il nostro dispositivo (ad esempio la fotocamera) direttamente tramite USB, allora tutto ciò che dobbiamo fare è comprare un dongle come questo, al costo di circa € 12. Tramite questo adattatore, in realtà, abbiamo a disposizione anche alcune porte USB 2.0, e se non avete bisogno di connettività USB 3.0, allora potete optare per esso senza acquistare altro.
La diffusione del Wi-Fi ha portato alcuni cambiamenti sui dispositivi moderni, ma alcuni utenti hanno la necessità di collegarsi tramite cavo, magari per avere un segnale di rete più stabile; come sappiamo, il MacBook Pro non ha una porta ethernet, ma andando su questo prodotto si può arginare il problema con circa 13€. Comperando il dongle si ha accesso anche a tre porte USB 3.0, che oltre a fare sempre comodo, possono soddisfare le necessità di chi ha bisogno di input dotati della vecchia interfaccia e contemporaneamente dell'ethernet.
La problematica più classica è quella però di collegare le cuffie al proprio iPhone, in tal caso la mancanza del jack da 3,5 mm si argina con il dongle apposito di Apple, incluso nella confezione di vendita dell'iPhone 7. La stragrande maggioranza degli smartphone Android possiede invece ancora il jack da 3,5 mm, eccetto qualche dispositivo di LeEco: nel caso ne possedeste uno, potete portarvi a casa questo adattatore per circa 7€.

USB Type-C Purtroppo (o per fortuna) comperare gli adattatori è la strada più funzionale per passare indenni dai vecchi standard all’USB Type-C, che è destinato a prendere sempre più piede. Attualmente la situazione è rivolta solo ai dispositivi Apple, ma è chiaro che a breve anche gli altri produttori effettueranno il passaggio. I dongle vengono in nostro aiuto e rendono tutto molto più semplice: anche se ammettiamo che qualche volta può essere frustrante portarseli dietro, dall’altro lato della medaglia risultano essenziali e fanno bene il lavoro sporco, consentendoci alla fine di collegare tutti i nostri device più “vecchi”.