Il primo World Drone Prix di Dubai

I droni sono stati in grado di dare vita ad una nuova forma di sport, il cosiddetto FPV (first-person view) drone racing. I partecipanti, che includono persone di praticamente tutte le età, condividono la stessa passione: quella per il volo.

Il primo World Drone Prix di Dubai
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I droni e i quadcopter sono oggetti che stanno sempre più permeando le nostre vite, la cui esplosione di popolarità è avvenuta soprattutto durante lo scorso anno. Questi veicoli - che spesso possiedono anche il pilota automatico e sono in grado di evitare da soli qualsiasi tipologia di ostacolo - sono utili in svariati ambiti, da quello militare a quello energetico, passando per il settore cinematografico. In futuro, i droni verranno probabilmente impiegati anche dagli e-commerce come mezzi di trasporto, come nel caso di Amazon Prime Air. Quello che non tutti sapranno, invece, è che questi oggetti sono stati anche in grado di dare vita ad una nuova forma di sport, il cosiddetto FPV (first-person view) drone racing. I partecipanti, che includono persone di praticamente tutte le età, condividono tutti la stessa passione: quella per il volo.

FPV drone racing

Questa pratica sportiva prevede che i concorrenti portino i propri droni, che ovviamente devono sottostare a delle stringenti regole costruttive, e li facciano correre in un tracciato prestabilito, proprio come accadrebbe in una qualsiasi competizione automobilista. I partecipanti spendono quindi del tempo nella costruzione e nella modifica delle proprie creature, affinché possano essere più veloci e manovrabili. I droni si pilotano facendo uso del tipico telecomando e di un headset VR, che ovviamente va indossato mentre si gareggia. Dal visore, ogni concorrente guida il proprio veicolo da una prospettiva in prima persona, cioè dal muso del drone, e deve così tentare di scalzare gli avversari dando battaglia in una serie di prove. Questi velivoli spesso sono in grado di raggiungere velocità di oltre i 100 km orari e gareggiano nei cosiddetti time trial o nelle gare vere e proprie, con tutti i partecipanti che svolazzano lungo il percorso contemporaneamente. Questo sport risulta di forte appeal per gli aspiranti piloti, per i maker e per gli appassionati di videogiochi in generale, ed è anche bello da vedere. Esso possiede infatti tutta l'adrenalina fornita dal volo, e molto spesso offre allo spettatore anche una grande quantità di colpi di scena quali incidenti fra veicoli, schianti e collisioni di vario genere che rendono la visione sempre più entusiasmante.

Lo spettacolo di Dubai

Il World Drone Prix è la prima competizione ufficiale per il drone racing, con un regolamento ben stabilito e un tracciato preparato appositamente. Per prendervi parte, i concorrenti devono superare una fase di selezione organizzata per nazione di provenienza. Per l'Italia, avremo i prossimi Italian Drone National, che si terranno dal 26 al 29 maggio 2016. Le competizioni sono anche organizzate per classe: ogni categoria (come la 250 o la 1000) raggruppa i droni in base a criteri derivanti dalla loro grandezza, o dalla potenza del motore elettrico. La sua prima edizione si è tenuta da poco a Dubai, ed ha visto l'allestimento di un tracciato di gara lungo 591 metri con dodici giri da compiere. Esso è stato probabilmente l'unico palcoscenico del drone racing che ha potuto giovare di una enorme cornice di pubblico.
Le gare si sono tenute di notte per massimizzare l'impatto estetico delle luci. Tutta la pista infatti era piacevolmente illuminata e i droni avevano dei LED di colori prestabiliti così che potessero essere subito riconosciuti. Gli spettatori sono stati in grado di gustarsi la corsa sia dagli enormi schermi piazzati lungo il tracciato - che offrivano un'esperienza da varie visuali - sia indossando uno dei visori disposti lungo il tracciato e beneficiare di un punto di vista identico a quello dei piloti. Non è mancato il commento, anche tecnico, che si è occupato dello spiegare la storia dei vari team, le regole della competizione e le tattiche prese dalle squadre. Il tracciato è stato chiaramente più impegnativo del solito, ed ha costretto le squadre ponderare bene le proprie scelte. Elementi come la durata delle batterie, i pit stop per la ricarica e i percorsi da seguire sono stati cruciali. Il tracciato aveva infatti degli elementi mobili che rendevano certi passaggi strutturalmente differenti, più stretti o più angolati. Tutto ciò ha effettivamente contribuito a rendere la gara più avvincente, poiché i team che hanno effettuato pit stop errati hanno visto i propri piloti scendere inevitabilmente di posizione.

Alla fine, il vincitore è stato uno dei partecipanti più giovani, che si è preso la scena ed ha vinto il premio più consistente. Stiamo parlando di Luke Bannister, un quindicenne del team inglese Tornado X-Blades, che ha sbaragliato gli altri 150 concorrenti in gara e si è portato a casa ben 250 mila dollari. La finale ha però visto solo 32 piloti concorrere per la vittoria, ottenuta poi da Luke anche grazie alle strategie sbagliate degli altri team. Nelle fasi conclusive, la battaglia ha visto il coinvolgimento di soli quattro concorrenti, che sono stati gli unici ad avere avuto nervi abbastanza saldi per arrivare agli ultimi giri. Tre di questi si sono però schiantati prima di concludere il percorso, lasciando Luke da solo a terminare la competizione. "Luke è sempre stato una minaccia. E' veloce, non ha paura ed ha i nervi più saldi degli altri" ha dichiarato Nowak, uno dei piloti più titolati.

World Drone Prix La prima edizione del World Drone Prix è stata senza dubbio spettacolare. Tutte le persone coinvolte, fra piloti, pubblico e commentatori, hanno gradito e sono stati contenti di ciò che hanno visto. L’attrattiva sta diventando più forte, e le emittenti televisive e gli sponsor seguono già con interesse questo tipo di competizioni. Le loro attenzioni non possono che costeggiare l’indice di gradimento del drone racing, e salire così col passare del tempo. Evidentemente, gli organizzatori sono degli amanti delle località esotiche, visto che il prossimo World Drone si terrà nella riserva naturale Kualoa Ranch nelle isole Hawaii, dal 17 al 22 ottobre 2016. Eventi di questa tipologia sono destinati inevitabilmente a divenire migliori e più grandi, e quest’anno dovrebbe essere quello della definitiva consacrazione di questo sport.