Speciale iPad Mini

Ecco il primo iPad da 7.9 pollici ed il nuovo iPad di quarta generazione!

Speciale iPad Mini
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L’era cartacea dell’istruzione, dell’intrattenimento e dell’informazione, si sta lentamente allontanando, quando già con un Kindle, un Nexus o un iPad si guarda negli occhi il futuro dell’editoria, del giornalismo o della scrittura nella sua più ampia accezione. Le scuole di pensiero sono ancora divise, abbracciare il futuro, e la comodità dei libri digitali, o resistere e non perdere l’irriproducibile sensazione dello sfogliare le pagine di un libro vero, il fragore della carta e della colla che tiene insieme le pagine. Non cedere ai pregi di un dizionario incorporato o di annotazioni che non sporcano il testo, allo sguardo fiero sulla vostra collezione di libri?
Tim Cook durante la conferenza di ieri ha concentrato molte novità e i rimpiazzi del 2012, partendo però dal successo dei libri digitali, ed in particolare da iBooks 3.0 per finire a parlare de pluri anticipato iPad mini. Senza dimenticare il "nuovo" nuovo iPad!

Più semplice di un libro.

A riguardo di iBooks, 400 milioni di libri scaricati e 1.5 milioni di libri disponibili sono stati i numeri che Cook ha usato per descrivere il successo che ha lanciato iPad contro l’Amazon Kindle e il recente Goggle Libri. Le novità più importanti sono l’introduzione del “continuous scroll”, per leggere un libro tutto d’un fiato, con scroll verticale, senza voltare pagina; l’integrazione perfetta di Facebook e Twitter per condividere citazioni o interi passaggi di un libro con amici; il supporto alla lingue coreana e giapponese, per le quali le pagine di iBooks gireranno da sinistra verso destra. Ciò a cui punta Apple, però, è stata da sempre l’utilità di un’idea, il modo in cui essa possa modificare le nostre abitudini.iPad è stato capace di rivoluzionare il settore scolastico americano (a sentire Apple...) con iBooks Textbooks e iBooks Author, e i nuovi aggiornamenti sono volti proprio alla massimizzazione di tale contributo. Nuovi template, fonts, multitouch widget sono solo alcuni dei nuovi strumenti creati per concedere ancora più libertà d’espressione agli autori di libri che scaricheranno iBooks Author, a partire da oggi, su App Store. L’elaborazione e l’inserimento delle formule matematiche poi, non sarà più un problema, visto che sarà possibile renderizzarle all’interno dello stesso programma; e altrettanto dicasi per gli aggiornamenti postumi alla pubblicazione del libro, che adesso potrà essere revisionato e/o aggiornato quando l’autore lo ritiene opportuno, proprio come accade per le app di App Store.

Non un iPad più piccolo, ma più un concentrato.

Ciascuna delle novità introdotte, però, non avrebbe avuto lo stesso impatto se a presenziare sul palco con Tim Cook e Philip Schiller non ci fosse stato qualcosa che ai libri assomigli da vicino, o in parole povere, il dispositivo che tutti stavano aspettando. Di iPad mini, in fin dei conti, se ne parlava da più di un anno, con esattezza già da quando alcuni tablet Samsung da 7” avevano incominciato a incuriosire il pubblico al quale Steve Jobs aveva furbescamente tolto la parola, sostenendo che un’esperienza da tablet non può essere fruibile correttamente su uno schermo di soli 7”. Ma se la gente insiste nel volere uno schermo da 7”, allora Apple gliene dà uno da 7.9”, con tanto di bezel ridotto sul lato lungo e spessore equiparabile a una matita da 7.2mm. Non meno impressionante il peso: 308grammi, il 53% più leggero di un iPad normale.

Il design richiama il guscio bombato di un iPod Touch, le finiture sono di assoluto pregio, e vantano anche alluminio anodizzato uguale a quello di iPhone 5 per la versione nera, con smusso lucido sui bordi. Lo schermo è 1024x768 pixel a 163ppi e garantisce la completa compatibilità con tutte le app già sviluppate per iPad 2. Come sempre, l’autonomia si attesta sulle 10 ore di navigazione web con Wi-Fi o riproduzione multimediale e ben 9 ore su traffico dati cellulare, anche se non è chiaro se queste ore si riferiscano all’utilizzo di reti 3g o LTE, con le quali è altrettanto compatibile. Ad ogni modo, questo è un risultato strabiliante per un dispositivo così piccolo, e in effetti, anche così potente. A5 ricordiamo è il processore dual-core frutto del connubio tra CPU a 32nm ARM 9 a 1Ghz e GPU PowerVR SGX543MP2 (dual core) che ha l’hanno scorso ha stabilito importanti risultati su iPad 2, e iPhone 4s.
La scelta di montare su iPad mini il chip A5 è perfettamente logica, ma lascia il fianco ad alcune critiche. Dal punto di vista delle specifiche è un processore datato, lanciato con iPad2 ormai 1 anno e mezzo fa.
Del resto il primo avanzamento di prestazioni reali (e non di specifiche) nel mondo di iPad lo si vedrà solo con il nuovo "nuovo iPad" di quarta generazione, con processore A6x di cui parleremo più avanti nell'articolo.
Se non ci sembrava logico aspettarsi uno schermo "retina", forse si poteva fare uno sforzo in più e concedere agli utenti lo stesso processore che fa girare l'iPhone5 così velocemente (e le risoluzioni dei due schermi sono molto vicine per numero di pixel) ovvero l'A6. Con l'A5 le prestazioni saranno identiche a quelle viste su iPad2 ed il nuovo iPad di terza generazione. Un punto su cui riflettere prima dell'acquisto.
Processore e schermo a parte, rispetto ad iPad 2, iPad mini utilizza una fotocamera iSight da 5 megapixel con 1080p recording video e una FaceTime HD camera da 1.2 megapixel. Appare, invece, scontata la presenza dell’ultimo arrivato, connettore lightning, così come era prevedibile il rincaro rispetto al diretto concorrente Nexus 7.
La differenza di prezzo tra i due si attesta sugli 80 euro circa con le 329 Euro necessari per portarsi a casa iPad mini Wi-Fi da 16GB contro le 250 Euro del tablet Google. Se intanto si considera però che il Nexus 7 potrà presto contare su una versione ancor più economica, con la metà della memoria originale, il divario diventa abbastanza importante, tanto che si potrebbe parlare di due prodotti diametralmente diversi, con iPad mini più vicino al mercato reference, e Nexus 7 viceversa destinato ai consumer e a chi riduce l’uso del tablet alle sola navigazione Web e alla gestione del client di posta elettronica. Il rapporto impari, inoltre, è rimarcato da Apple tramite la questione degli 0.9” in più di schermo visibile che iPad mini avanza dal raffronto col Nexus 7, i quali permetterebbero al tablet di Cupertino, di visualizzare fino al 49% di contenuti in più anche grazie all'assenza dei comandi on screen, che invece tarpano le ali del più pesante e largamente bordato tablet Asus.
A chiudere il capitolo iPad mini ci sono state poi le nuove smart cover sviluppate appositamente per questo nuovo fiammante device, ora in un layout mono colore, senza gli agganci metallici che contraddistinguono quelle per il normale iPad da 9.7”.

Che emozione parlare già di un nuovo iPad...

Lo sbigottimento vero e proprio, d’altra parte, è arrivato prima ancora che iPad mini facesse il suo ingresso, e quando precisamente è stato detto che “la quarta generazione di iPad è una centrale elettrica”, con il doppio delle prestazioni ma venduto allo stesso prezzo del precedente. A quel punto sicuramente qualche crepitio o fonema si dev’essere avvertito in aula, appena cioè si ricevuta conferma che solo iPad 2 sarebbe rimasto in vendita insieme al nuovo iPad di 4a generazione e che il risoluzionario iPad di terza generazione fosse stato accantonato dopo appena soli 6 mesi trascorsi dal lancio. Non si è trattato, dunque, di un mero refresh per includere il connettore lightning come si vociferava, ed è stata piuttosto una sterzata improvvisa sulla classica tabella di marcia, che ha sottolineato ancor più gli evidenti ostacoli di batteria e surriscaldamento riscontrati sulla penultima versione di iPad. Nessuno se lo aspettava, ma in effetti adesso c’è: con processore A6X potenziato al massimo, retina display da 2048x1536 pixel, video camera iSight da 5 megapixel e FaceTime HD camera, Wi-Fi dual band e LTE, per ancora 10 ore di autonomia. Ma allora, a Marzo cos’altro ci aspetta?

iPad Mini Una conferenza unica a suo modo quella di San Jose, perché è stata capace di servire un prelibato companatico di novità e vecchie conoscenze, tra cui il gradito rinnovo di iMac, Mac mini e MacBook Pro 13” che analizzeremo in seguito, insieme alla pagnotta appiccicosa del quarto inatteso iPad. Per fortuna la bevanda d’accompagnamento aveva tante belle bollicine nel suo “concentrato” retrogusto al sapore di iPad, perché, concretamente, iPad mini potrebbe segnare un altro record di vendite tra la schiera di utenti che ancora non era interessata a un tablet, o più precisamente a un iPad. I caratteri distintivi affinché sia un successo ci sono tutti, a cominciare dal design e dalle splendide finiture dei materiali, che rimarcano ancora più fermamente la supremazia di Apple per questo settore. Con la compatibilità assicurata per ogni applicazione per iPad e un prezzo al pubblico non più così elevato, questo potrebbe essere il regalo di Natale più gettonato. Con il dubbio sulle prestazioni, a causa del processore utilizzato, piuttosto datato. Avremmo preferito un A6 che avrebbe reso più competitivo l'iPad mini nella sua prima incarnazione. iPad mini è già in preordine dal 26 Ottobre sul sito di Apple Store e sarà acquistabile nel solo modello Wi-Fi a partire dal 2 Novembre. Per i modelli Wi-Fi+ Cellular l’appuntamento è invece per Novembre inoltrato. E buon iPad a tutti.