Speciale iPhone 6 e iPhone 6 Plus

Mancano pochi giorni all'arrivo in Italia dei nuovi iPhone, il 26 settembre. Voi li acquisterete?

Speciale iPhone 6 e iPhone 6 Plus
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Mancano pochi giorni al debutto degli iPhone 6 e 6 Plus sul suolo italico. Abbiamo assistito a scene di panico e file chilometriche al di fuori degli Apple Store dei paesi in cui i nuovi melafonini hanno esordito il 19 settembre scorso. In Italia, di solito, la situazione non è da meno e gli appassionati della Mela desiderosi di acquistare gli iPhone "più grandi di sempre" potrebbero essere davvero tanti. Tutto questo clamore è giustificato, dal punto di vista hardware e software, o si tratta dell'ennesima rincorsa all'ultimo nuovo prodotto di un grande brand che da diverso tempo viene accusato di aver smarrito la sua capacità di innovare?

Più pollici, meno spigoli

Come tutti sanno, l'iPhone 6, sia nella versione "standard" che in quella "Plus", è stato vittima di infiniti leak online a partire dai primi mesi del 2014. Per questo motivo, all'atto della presentazione ufficiale da parte di Tim Cook e del suo team, tutte le novità descritte sembravano scontate, prive di appeal e poco interessanti. Sembravano. In realtà l'iPhone 6 e l'iPhone 6 Plus rappresentano una svolta storica per la compagnia di Cupertino, in termini di design ma anche di apertura a nuove funzionalità che non potevano aver modo di esistere prima di questo restyling. Nonostante le differenti dimensioni, 4.7 e 5.5 pollici, entrambi gli smartphone sono caratterizzati dal medesimo look: telaio in alluminio unibody (le colorazioni disponibili sono tre: space gray, silver e gold) con intagli in plastica nella zona posteriore per favorire la trasmissione delle antenne, bordi arrotondati che creano un effetto levigato e avvolgente e un profilo più sottile.
L'unica nota "stonata" riguarda, forse, la fotocamera sul retro che sporge dal case, in maniera simile a quanto già visto sugli iPod Touch colorati attualmente in vendita, ai quali i melafonini di nuova generazione si rifanno, anche per quel che riguarda finiture e tecnica di assemblaggio. E' stato chiara sin da subito infatti la precisa volontà da parte di John Ive e del suo staff di uniformare l'intero parco degli iDevice. Prima gli iPod Touch, poi gli iPad (mini in primis, poi l'Air) e infine gli iPhone hanno adottato uno stile diverso rispetto al "passato", più essenziale, moderno e pulito. Da notare anche alcuni cambiamenti relativamente ai tasti controllo: il pulsante di accensione non è più situato, come da tradizione, nell'angolo superiore destro, ma per favorirne l'utilizzo è stato ora spostato lungo il bordo laterale.

Per quanto riguarda i controlli del volume e l'interruttore per attivare la modalità "muto", essi sono lì dove li avevamo lasciati sul 5s, ma, oltre ad essere stati allungati per meglio conformarsi al design generale del telefono, emergono di meno dal case e sono ancora facili da distinguere tra di loro e da gestire. Il connettore Lightning, il jack da 3.5 millimetri per le cuffie, l'altoparlante a griglia con fori circolari, i microfoni e l'auricolare per ascoltare le chiamate rimangono ai loro posti abituali. Medesima posizione e utilizzo invariato per il Touch ID, il lettore per le impronte digitali operante sotto il tasto Home, con la differenza che, grazie alla maggiore apertura di iOS 8, potrà ora essere utilizzato anche nelle app di terze parti.

Caratteristiche tecniche

E' risaputo che i dispositivi con la mela morsicata godono di un'integrazione hardware-software senza paragoni. Apple progetta da sé i componenti da assemblare all'interno dell'iPhone e, allo stesso tempo, sviluppa su misura le versioni di iOS relative ai vari modelli. Il cambiamento radicale delle dimensioni dei nuovi iPhone ha quindi portato gli ingegneri del software ad occuparsi, tra le altre cose, dell'adattamento di iOS alle nuove schermate di visualizzazione e se per il modello standard l'esperienza utente non dovrebbe cambiare poi così tanto, per l'iPhone Plus la situazione pare essere leggermente differente.
Prima di analizzare gli espedienti presi in considerazione da Apple per rendere unico l'utilizzo dei nuovi iPhone, diamo uno sguardo alle componenti hardware dei due modelli. L'iPhone 6 e l'iPhone 6 Plus non hanno solo due schermi di differenti dimensioni. Hanno due schermi diversi. I 4.7 pollici del primo offrono una risoluzione pari a 1334 x 750 pixel. Ciò significa che siamo di fronte al "solito" Retina display già presente dall'iPhone 4 in poi, con una densità di pixel pari a 326 PPI. Il Plus invece, offre un Retina Display battezzato dal marketing Apple come "HD". Grazie ai suoi 1920 x 1080 pixel (401ppi), lo schermo in questione si guadagna il titolo di "pannello a più alta risoluzione mai visto su un iPhone". La sua qualità permette di ottenere una nitidezza e chiarezza delle immagini senza precedenti sugli iDevice, ma non consente di superare alcuni ottimi prodotti QuadHD della concorrenza (LG G3 fra tutti). Al di là della risoluzione però, entrambi i display hanno qualità impressionanti, a partire dalla potenza massima della luminosità, che li rende estremamente brillanti sotto la luce del sole diretta fino alla visualizzazione dei colori, ottimamente riprodotti e tarati su una tonalità più fredda rispetto al passato.

Nel mercato smartphone di oggi sono disponibili device alimentati da processori quad-core (addirittura octa-core) la cui velocità di clock facilmente supera i 2GHz, ma se c'è una cosa che a Cupertino ci hanno insegnato è che quando si parla di iPhone i numeri non hanno alcun rapporto con le prestazioni generali. L'Apple A8, presente sia su iPhone 6 che su iPhone 6 Plus, è un "modesto" chip dual-core a 64-bit da 1.4 GHz "accoppiato" con 1GB di RAM e con una scheda grafica PowerVR GX6650. In virtù della già citata integrazione perfetta tra software e hardware, ciò basta a garantire una navigazione nell'interfaccia senza scatti ma anche risultati solidi quando si tratta di giocare con titoli impegnativi e ad alta intensità. Per completare l'architettura computazionale Apple ha pensato bene di upgradare anche il co-processore di movimento che quest'anno prende il nome di M8 e che ricopre un ruolo ancor più fondamentale dell'anno scorso per la gestione dei dati fisici e relativi alle prestazioni sportive dell'utente (vedi l'applicazione Health introdotta proprio con iOS 8) provenienti dai vari sensori.
La nuova fotocamera iSight continuerà a fornire foto di altissima qualità, nonostante il numero di megapixel sia rimasto lo stesso dal 4s in poi, pari a 8 megapixel. Il miglioramento più evidente è stato ottenuto per le foto scattate in condizioni di bassa luminosità, che a quanto pare saranno più nitide e dotate di meno rumore. Ma non finisce qui. L'iSight posteriore degli iPhone 6 e 6 Plus, composta da cinque lenti a f/2.2, è stata affiancata da un flash dual-LED true-tone circolare e permetterà di registrare video a 1080p o con slow-motion capture a 720p a 240 FPS. Migliorata anche la reattività grazie ad una nuova tecnologia cui Apple ha dato il nome di "Foxus Pixels" grazie alla quale il telefono è in grado di "concentrarsi" sulla scena più velocemente rispetto a prima evitando di scattare immagini sfocate. Con l'iPhone 6 Plus però, il comparto fotografico ottiene un ulteriore upgrade con l'OIS, ossia lo stabilizzatore ottico d'immagine che previene effetti mossi o sfocature dovute al tremolio della mano sia in fase di scatto che di ripresa video.

Capitolo autonomia. L'iPhone è uno dei prodotti più criticati da questo punto di vista. Nel corso degli anni gli utenti Apple hanno imparato a portare con sé, dovunque, il caricabatteria del melafonino o batteria esterne. Con i nuovi smartphone Apple ha dovuto operare scelte diverse, per forza di cose. L'iPhone 6 ha una batteria più potente rispetto al predecessore e come evidenziato anche da Phil Schiller durante il keynote di presentazione, in alcune attività gli è nettamente superiore. Purtroppo però è evidente che non riuscirà a tenere il passo con alcuni dei rivali dotati di batterie più capienti e il display da 4.7 pollici costringerà comunque i nuovi acquirenti a ricaricare il telefonino dopo una giornata media di utilizzo. Diverso è il discorso per l'iPhone 6 Plus. La batteria montata sul fratello maggiore è ancora più potente di quella dell'iPhone 6 e permette di superare abbondantemente il giorno di utilizzo. Dai primi test sembra che le sue prestazioni superino anche quelle di alcuni modelli Android top di gamma disponibili attualmente sul mercato, ma i tempi sono ancora ristretti per definire le reali prestazioni.
Il comparto connettività spesso non viene preso in considerazione, o almeno non sul serio, quando si parla di telefoni top di gamma, avendo raggiunto, bene o male, tutti gli stessi standard. Per l'iPhone 6 e 6 Plus la situazione è diversa. Gli ingegneri Apple sono riusciti ad apportare miglioramenti degni di nota. I nuovi melafonini supportano un numero di reti LTE superiore rispetto a qualsiasi altro smartphone. Ciò significa che non verranno create varianti da adattare alle reti LTE di un particolare paese, come accadeva per la Cina in passato. Sfruttando appieno le caratteristiche delle reti ultra-veloci, Apple ha introdotto anche VOLTE, ossia la funzionalità Voice over LTE, che garantirà telefonate a banda larga di alta qualità. Infine, oltre al consueto pacchetto aGPS con Glonass, Bluetooth 4.0 LE e WiFi 802.11 ac (quest'ultimo offre una velocità fino a 3 volte maggiore rispetto al 5s) la Mela ha introdotto per la prima volta l'NFC, tecnologia che tutti gli utenti desideravano ma che sarà limitata all'utilizzo esclusivo con il solo sistema di pagamento mobile proprietario Apple Pay.

Software e commercializzazione

Relativamente a grafica e design iOS 8 non è stato un grande passo in avanti rispetto ad iOS 7. Tuttavia esso presenta diverse nuove caratteristiche che lo avvicinano potenzialmente ad Android, pur rimanendo inalterata la semplicità d'uso che da sempre caratterizza i sistemi operativi Apple. Al di là delle nuove feature introdotte da iOS 8, valide indistintamente per iPhone 6 e iPhone 6 Plus, è l'esperienza utente che differisce tra i due modelli. Il phablet offre un'esperienza d'uso più simile a quella che riscontriamo negli iPad, grazie a personalizzazioni dell'interfaccia che migliorano il modo di interagire con alcune applicazioni. Inoltre, lo spazio maggiore a disposizione viene sfruttato a dovere permettendo, ad esempio, l'utilizzo di tastiere più ricche di tasti e complete di funzioni (da quest'anno iOS introduce la possibilità di installare tastiere virtuali di terze parti), la possibilità di arricchire la propria Home con una riga ulteriore di applicazioni, l'introduzione di un riquadro in più per la memorizzazione degli eventi nell'app Calendario, differente gestione delle mail e, in generale, delle app legate alla produttività e al lavoro.

Sono gli utenti business infatti quelli che avranno i maggiori benefici dall'utilizzo dell'iPhone 6 Plus, grazie anche allo storico accordo stretto con IBM per favorire l'introduzione dei prodotti Apple nelle aziende. Le grosse dimensioni dell'iPhone 6 Plus possono anche intimorire l'utenza. 5.5 pollici sono tanti, soprattutto se consideriamo che a Cupertino non si sono poi così tanto impegnati nella riduzione delle cornici. E se un aiuto agli utenti dalle mani piccole non è arrivato sul fronte del design hardware, ecco che Apple ha pensato di fornirlo dal punto di vista software. iOS 8 introduce la modalità "One-Hand", attivabile con un leggero doppio tap sul tasto Home, che avvicina l'intera schermata alla zona inferiore del display, rendendo più facile coprire totalmente la zona d'uso con le dita. Tale feature funziona anche su applicazioni di terze parti, in tal modo i developer non saranno obbligati a pensare a controlli particolari o impostazioni vincolanti.
L'iPhone 6 e l'iPhone 6 Plus, disponibili nei tagli da 16GB, 64GB e 128GB, arriveranno in Italia il 26 settembre. Il primo partirà da 729€ per la variante da 16 Gb, forse un po' limitata in quanto a memoria, mentre a salire si arriva a 839€ per il modello da 64Gb e 949€ per quello da 128 Gb. Il secondo invece sarà venduto ad un prezzo base di 839€ per il device da 16 Gb, mentre per le varianti più capienti si spenderanno rispettivamente 949€ per quella da 64 Gb e 1059€ per quella da 128 Gb.
Quale scegliere? Come tutte le cose, ci sono pro e contro per entrambi i modelli. L'iPhone 6 è più pratico, semplice e di facile utilizzo. Il design ideato da Ive inoltre sembra adattarsi meglio alla dimensione da 4.7 pollici piuttosto che a quella da 5.5 pollici. Le potenzialità sono molto simili a quelle del Plus, il quale offre quel qualcosa in più in termini di autonomia, display e comparto fotografico, che potrebbe convincere molti utenti a sborsare i 100 euro di differenza. Tuttavia il Plus soffre di qualche bug di troppo nel software. iOS 8 non è ancora stato tarato per sfruttare al meglio le potenzialità del grande iPhone e al momento la mancanza di app dedicate potrebbe non consentire una perfetta esperienza d'uso del prodotto.

iPhone 6 e iPhone 6 Plus “Stupire è possibile, riconfermarsi è molto più difficile”. La qualità di Apple e di chi la gestisce ogni giorno risiede tutta in questa frase. Nel 2007 Jobs ha stupito tutti con uno smartphone in grado di rivoluzionare il mercato mobile. La vera sfida per Apple però, iniziava in quel momento. Le prime generazioni di iPhone hanno goduto dell’impreparazione della concorrenza, ancora impegnata a raggiungere un livello qualitativo simile ai prodotti della Mela. Da un paio d’anni a questa parte però, le alternative all’iPhone non mancano. I grandi colossi asiatici hanno messo in campo ingenti risorse per conquistare quanto più mercato possibile rinfoltendo le categorie di prodotto esistenti e creandone di nuove. Con l’iPhone 5s Apple ha deciso che il ciclo vitale degli iPhone con schermi di dimensioni ridotte (fino ai 4 pollici) era terminato e, che piaccia o no, bisognava offrire agli utenti valide alternative, ossia smartphone con display più grandi. Quale migliore occasione per Cupertino di consolidare il proprio successo nel mercato degli smartphone con un modello da 4.7 pollici esteticamente impeccabile, più sottile, leggero e potente e di esordire in uno nuovo, quello dei phablet, con un iPhone Plus da 5.5 pollici che, pur fungendo da vero e proprio test di gradimento dell’utenza, si candida a primo, vero rivale della serie Note di Samsung, almeno sulla carta? Al momento le scelte fatte dalla dirigenza californiana sembrano dargli ragione: 10 milioni di iPhone venduti nel solo weekend di lancio, il miglior esordio di sempre. Venerdì altri 26 nuovi paesi daranno il benvenuto agli iPhone 6. E tra questi manca ancora la Cina, il più grande mercato esistente. I tempi bui per lo smartphone simbolo dell’era moderna, previsti da un numero sempre maggiore di analisti ed esperti, sembrano ancora lontani.