L'ascesa del Bitcoin: come è nata la criptovaluta e quali sfide deve affrontare

Analizziamo nel dettaglio il fenomeno Bitcoin, la sua evoluzione negli anni e l'imminente sfida che affronterà il 1 agosto.

L'ascesa del Bitcoin: come è nata la criptovaluta e quali sfide deve affrontare
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Chi segue questi lidi saprà che abbiamo già parlato del fenomeno dei Bitcoin e degli Ether della piattaforma Ethereum, del sold-out delle schede video causato dai miners, dei costi e dei guadagni nel minare nella Blockchain e del processo di mining sfruttando una scheda video. Come si sia sviluppato inizialmente il Bitcoin e quali problemi stia affrontando in questi giorni sono argomenti di cui tutti gli appassionati di criptovalute sono a conoscenza, ma che il grande pubblico per lo più ignora. Considerando che il Bitcoin ha nuovamente superato la soglia dei 2000$ e si appresta a sfondare la porta dei 3000$ (se non l'ha già fatto mentre leggete l'articolo), non è più possibile ignorare il meccanismo su cui si basa questa moneta digitale, la Blockchain. Il processo di crescita sembra inarrestabile e i problemi sorti negli ultimi mesi che hanno portato a discussioni tecniche fra tutti i partecipanti alla Blockchain sembrano essere superati. Andiamo però con ordine per capire come si è arrivati alla situazione problematica del Bitcoin e come la sta superando con successo. Se non avete avuto l'opportunità di leggere i nostri precedenti articoli e non avete la pazienza di farlo ora, potete comunque continuare a leggere in quanto cercheremo di riassumere il più possibile la struttura della Blockchain.

Un po' di storia di storia e qualche nozione di base

Nel 2008 Satoshi Nakamoto, persona a metà tra mito e leggenda, scriveva sul forum bitcointalk, pubblicando un articolo che parlava dei Bitcoin e della Blockchain per la prima volta, presentando la criptovaluta come un peer-to-peer electronic cash system. Il sistema è semplice a livello concettuale e prevede la circolazione di soldi non fisici ma solo digitali senza il bisogno di interpellare alcun intermediario finanziario. Se ad oggi è necessario che il nostro saldo sia registrato sul server di una banca insieme a tutte le nostre transazioni e ad ogni operazione che compiamo, ad esempio un acquisto online, la banca stessa deve interagire con altri sistemi informatici, per il Bitcoin la situazione è completamente diversa. La Blockchain è una catena sostenuta da migliaia di utenti, ognuno dei quali tiene acceso il proprio computer nel quale è stato scaricato un database con tutti i dati delle transazioni in Bitcoin, in modo che il sistema sia sempre attivo e operi per garantire la correttezza di tutte le transazioni.

Caso semplice: andate in un Gamestop e comprate una copia di Splatoon 2 pagandola in bitcoin. La transazione viene presa in carico dai computer attivi in quel momento ed elaborata in una finestra temporale di circa 10 minuti in cambio di una piccola commissione. Quello che questi computer fanno, separatamente ed individualmente, è identificare che il nostro conto abbia abbastanza soldi perché vada a buon fine e trasferirli al Gamestop. Una volta finito questo procedimento, la transazione viene aggiunta in un blocco insieme a tante altre transazioni, e appena questo raggiunge 1MB viene aggiunto alla Blockchain. Dovrà essere scaricato da tutti i computer, affinché dispongano del database aggiornato. Qualsiasi computer non allineato alla maggioranza non viene considerato e tutte le sue proposte verranno rigettate, in quanto il sistema è democratico e in linea di principio a prova di hacker. Satoshi sul forum di bitcointalk riuscì a raggruppare una folta community di appassionati che credevano nel suo progetto e che di lì a poco lo avrebbero portato a quello che è oggi. I messaggi scambiati sono ancora online ed è quasi divertente scoprire che l'italiano HostFast fu il primo a tradurre dall'inglese tutto il software nella nostra lingua, con immensa gioia di Satoshi che potete constatare nell'immagine seguente. Nakamoto lascerà il progetto Bitcoin nel 2010, sicuro che ormai fosse in ottime mani.


Come si aggiorna il software Bitcoin? Perché si parla di Fork?

Per quanto possano sembrare folli visionari i sostenitori dei Bitcoin non organizzano spaghettate e quando parlano di Fork intendono una scissione della moneta, che a volte è una vera e propria secessione mentre altre riguarda solo un errore del sistema. Abbiamo sempre parlato di democrazia, ma in realtà il sistema di votazione potrebbe far nascere due diverse in situazioni specifiche, quindi in alcuni casi non c'è una maggioranza che si impone sulla minoranza. Come dovreste aver capito (anzi, dovete a questo punto) la Blockchain è sempre attiva finché ci sono migliaia di persone che ne costituiscono i nodi sparsi in tutto il mondo, che la sostengono lasciando i loro PC accesi e guadagnando percentuali sulle commissioni che validano. Cosa succede se un giorno un gruppo di sviluppatori decide di aggiornare il software alla base del Bitcoin? Chiaramente in un primo istante ci sarebbero alcuni computer con il software aggiornato ed altri con quello non aggiornato. Ora prendete ad esempio la situazione che si è creata nel passaggio di versione dalla 0,7 alla 0,8 del software Bitcoin Core a marzo 2013: la versione 0,8 aveva introdotto un upgrade per velocizzare la sincronizzazione della Blockchain, ma senza volerlo gli sviluppatori avevano cambiato le regole di un protocollo, facendo sì che il primo blocco di istruzioni creato dai miners con la versione 0,8 non fosse riconosciuto dai miners con la versione 0,7 di Bitcoin Core, creando una vera e propria scissione, ovvero un Fork. Le due versioni condividevano tutti i blocchi della Blockchain aventi tutte le transazioni effettuate nella storia della moneta, ma da un certo blocco in poi hanno cominciato a non parlarsi più, creando di fatto due database distinti, quindi due monete diverse che non potevano più comunicare l'una con l'altra.

In quel caso l'errore venne individuato in poche ore e a tutti i miners con la versione 0,8 venne chiesto di tornare alla 0,7. Per farvi capire la gravità della situazione, dovete pensare al fatto che la community si era divisa creando due monete diverse che si chiamavano entrambe Bitcoin: il mercato sarebbe impazzito in una situazione del genere. Ora non esiste più un solo software come Bitcoin Core ma è possibile scaricarne diversi, dunque un bug del singolo software non potrebbe più mettere in crisi la Blockchain come è avvenuto in passato. Eppure il pericolo del Fork è sempre in agguato, soprattutto se gli utenti non riescono a mettersi d'accordo su come debba evolversi la moneta: in quel caso avviene una scissione della moneta in più monete (perché i database prendono due strade diverse). Così è successo per la piattaforma Ethereum che sfrutta la criptovaluta Ether: a seguito di un grande furto di Ether nel 2016 gli utenti non riuscirono a mettersi d'accordo su come comportarsi verso l'incidente, ovvero se proseguire la Blockchain ignorandolo oppure annullare tutta la storia recente della Blockchain e ripartire dal momento precedente al furto. La votazione fece sì che si crearono due monete: Ether che non considerò il furto ed Ether Classic che invece incluse quel furto nelle proprie transazioni.


Il Bitcoin sta crescendo sempre di più ed è pronto alla votazione del 1 agosto

Non dovete pensare ai miners come a dei nerd che comprano schede video online e mandano sold-out tutti gli store. In Cina ad esempio esistono delle vere e proprie farm per il mining che farebbero impallidire qualunque scheda video, quindi dovete realizzare che è una realtà alla quale molti investitori si stanno avvicinando e molti soldi sono già stati investiti in un'ottica futura. Il Bitcoin è cresciuto così tanto da essere inciampato in questioni che non può più ignorare che riguardano problemi tecnici seri della Blockchain. Abbiamo detto che un blocco di transazioni pesa 1MB: il primo miner che lo trova facendo tutti i calcoli necessari vince le commissioni delle transazioni. Ogni 10 minuti viene generato un nuovo blocco di tutte le transazioni non presenti nel blocco precedente e dal 2008 ad oggi la Blockchain non fa altro che accumulare tutti i blocchi uno dietro l'altro per costruire tutta la storia della moneta in tutti i suoi passaggi da utente ad utente. Ora che il Bitcoin ha raggiunto un numero di utenti spropositato, 1 MB di blocco non è più sufficiente a far rientrare tutte le ultime transazioni: questo implica che gli utenti a volte devono aspettare diverso tempo prima di vedersi confermate le proprie transazioni, anche ore. Un modo per sveltire il procedimento e vedere la propria transazione confermata (assolutamente necessario se volete acquistare qualcosa immediatamente) è quello di aumentare la commissione al miner che la valida, per avere una priorità più alta nella Blockchain.

Questa saturazione del blocco ha causato un rallentamento delle approvazioni e un aumento delle commissioni, tanto che non è assolutamente conveniente acquistare un prodotto a basso prezzo con i Bitcoin: che si spostino migliaia di Bitcoin o centesimi di Bitcoin la transazione da pagare è la stessa perché basata sui byte che pesa, tanto che non è conveniente comprare un pacchetto di gomme da masticare. Se tutti i prodotti con un costo relativamente basso non sono convenienti da comprare in Bitcoin è chiaro che la moneta fallisce nel suo intento di rimpiazzare le monete fisiche e l'idea con cui Nakamoto l'ha fatta nascere muore istantaneamente. Di fatto la moneta è destinata a rimanere oggetto di speculazioni finanziarie se non si evolve ed è qui che entra in gioco l'aggiornamento che si voterà il 1 agosto. Attualmente sembra che la proposta SegWit2x sia sostenuta dalla maggior parte della comunità che voterà definitivamente all'inizio del prossimo mese: in linea di principio risolverà tutti i problemi di cui vi abbiamo parlato ed in qualche modo sta aiutando il valore del Bitcoin a salire nuovamente. Per chi cerca maggiori informazioni non deve preoccuparsi perché parleremo di SegWit2x e di UASF nei prossimi articoli.