NVIDIA GTX Titan X ufficiale: Pascal mette il turbo

NVIDIA ha presentato la nuova GTX Titan X, con 3584 CUDA core e memorie GDDR5X. Il lancio è previsto fra qualche giorno, il 2 di agosto.

NVIDIA GTX Titan X ufficiale: Pascal mette il turbo
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Dopo aver rilasciato sul mercato prodotti con i chip GP104 e GP106, rispettivamente GTX 1080/1070 e GTX 1060, gli ingegneri dell'azienda di Santa Clara hanno ora le attenzioni rivolte verso GP102, GPU di punta di NVIDIA. GP102 accompagnerà anche le prossime schede per professionisti, cioè i modelli appartenenti alla serie Quadro.Nel frattempo però, i gamer potranno contare su una nuova regina nell'universo delle schede video discrete, la nuova GTX Titan X, annunciata proprio oggi. La scheda è rivolta agli hardcore gamer e porta le prestazioni ancora più lontano rispetto alla 1080, grazie al suo mostruoso chip grafico. La buona notizia è che la Titan X sarà disponibile a breve, andando a collocarsi nella fascia altissima della lineup di di NVIDIA.

A bordo di Titan e Quadro

Come molti utenti sapranno, Titan è il nome commerciale di una serie di schede grafiche che mirano direttamente al settore high-end delle GPU discrete. In passato questi prodotti erano progettati anche per i professionisti e per il calcolo ad alte prestazioni, in quanto NVIDIA era consueta dotare le Titan di corpose performance con i dati a doppia precisione (FP64). La strategia della società è però cambiata con gli anni e, allo stato attuale, le Titan sono componenti espressamente dedicate ai giocatori.
Con Pascal, NVIDIA ha nella sua roadmap due processori grafici di elevato livello, chiamati GP100 e GP102. Il primo lo troviamo a bordo delle soluzioni Tesla dedicate al mondo dell'high performance computing, ed è piuttosto costoso. Sotto la scocca della nuova Titan troviamo invece GP102, la cui differenza più importante con GP100 sembra essere l'assenza della tecnologia NVLink. Al posto di quest'ultima viene utilizzata una comune interfaccia PCIe 3.0, come il resto della gamma Pascal. NVLink è un nuovo metodo per l'interconnessione di più schede, che favorisce ed alimenta la parallelizzazione. La scelta appare essere sensata, in quanto essa risulta particolarmente utile in contesti ben più esigenti, più che per i videogiochi o per i software professionali.

Ricordiamo quando, lo scorso anno, la società americana lanciò la GTX Titan X e la GPU GM200: assieme a questa fu anche messa sul mercato la Quadro M6000, basata sulla stessa configurazione con GM200. Connettori di alimentazione extra a parte - Titan X "2015" ha un TDP da 250 W mentre Quadro M6000 da 225 W - entrambe le schede possiedono un layout simile, seppur siano sostanzialmente nate per scopi differenti. L'unico parametro effettivo su cui NVIDIA ha giocato è stato quello relativo alle frequenze di clock, che sono state tarate in modo da soddisfare i giocatori da un lato ed i professionisti dall'altro.

GP102 con le GDDR5X

La specifica che fa sicuramente più clamore della nuova Titan X è la presenza delle memorie GDDR5X e non delle HBM2, come gli appassionati si aspettavano. Questo sta a significare che la casa di Santa Clara non prevede una scheda con le ultime VRAM, almeno nel breve termine. Attualmente esse sembrano essere programmate solo per il prossimo anno.
Il chip GP102 ospita 12 miliardi di transistor, un incremento sostanziale rispetto ai 7,2 miliardi di GP104, ma meno rispetto ai 15,4 miliardi di GP100. Rispetto a quest'ultimo possiamo di conseguenza aspettarci un die più piccolo, per via del più basso transistor count. La scheda beneficia di 3584 CUDA cores, con un base clock di 1410 MHz e un boost clock di 1530 MHz. La potenza computazionale va oltre ogni soluzione a singola GPU vista sin ora, con ben 11 TFLOPS FP32 e 44 TOPS INT8 (i tipi di dato per il deep learning). I ROPs sono 96, mentre le Texture Mapping Units sono 224. Non sappiamo ancora se GP102 abbia 128 CUDA cores per ogni SM - così come accade per GP104 - oppure se NVIDIA abbia tecnicamente messo sul campo qualcosa di diverso, con 64 unità di calcolo per Streaming Multiprocessor.

Per quanto riguarda il buffer grafico segnaliamo 12 GB GDDR5X, con frequenza di 10000 MHz, che riescono a fornire un bandwidth molto vicino a quello delle HBM (480 GB/s contro 512 GB/s). Nonostante quindi l'assenza delle HBM2 non possiamo di certo dire che la larghezza di banda sia bassa.

60% più veloce della scorsa Titan

In termini di performance, non avendo ancora benchmark, possiamo solo provare ad effettuare qualche previsione. Sappiamo che la nuova Titan X è una scheda progettata per gestire il 4K a 60 FPS in tutte le situazioni di gioco e, a tale scopo, è dotata di tutte le ultime tecnologie viste anche sulle altre schede Pascal, come Simultaneous Multi-Projection, il supporto HDR o Lens Matched Shading. Le prime stime parlano di un incremento delle prestazioni del 60% rispetto alla Titan X dello scorso anno, il che sembra essere un valore realistico.

Il dissipatore della scheda è, come da prassi, differente rispetto alle altre soluzioni GeForce, con un look total black. La nuova Titan X sarà in gran parte disponibile col design di riferimento. I partner di NVIDIA rilasceranno infatti pochi modelli personalizzati, in quanto è un prodotto riservato solo ad una piccola schiera di utenti. Ricordiamo inoltre che i produttori non potranno modificare il PCB. Per l'alimentazione abbiamo un connettore da 8-pin ed un altro da 6-pin, con un TDP di 250W.

NVIDIA GeForce GTX Titan X GP102 non dovrebbe mettere sul piatto le performance del GP100 della Tesla P100, ma la potenza extra rispetto alla GTX 1080 dovrebbe farsi sentire. Gli utenti attendono anche una eventuale GTX 1080 Ti, la cui presenza non è però scontata. NVIDIA quest’anno ha cambiato l’associazione fra nomenclatura e fascia di prezzo, trasformando così il nome commerciale di alcune schede; per questo motivo non ci stupiremmo se venissero a mancare i modelli col suffisso “Ti”. Per adesso è ancora troppo presto per discuterne ed è più saggio aspettare e godersi la nuova Titan X. La data di lancio attesa per la nuova scheda è il 2 di agosto, sia in Nord America che in Europa, ad un prezzo suggerito di 1200 dollari, che si allinea ai modelli degli anni passati.