Perché le batterie degli smartphone possono esplodere?

Il "caso" Galaxy Note 7 ha riaperto il dibattito riguardante l’effettiva pericolosità delle batterie agli ioni di litio: cos’è che ne provoca l’esplosione?

Perché le batterie degli smartphone possono esplodere?
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Nell'ultimo mese abbiamo spesso sentito parlare di smartphone andati a fuoco o, peggio ancora, esplosi. Il fenomeno, seppur piuttosto raro, ha costretto Samsung a richiamare ogni singolo Note 7 ad oggi venduto in America, e non solo. Diversi acquirenti hanno infatti manifestato scottature e abrasioni dovute all'improvviso scoppio dei terminali incriminati, dotati di una batteria difettosa. E, nonostante l'apparente serietà con la quale Samsung sta gestendo il problema a livello globale, ad oggi la campagna non ha sortito gli effetti sperati: fonti interne alla compagnia coreana indicano infatti che, nonostante le esplosioni segnalate in diversi luoghi degli Stati Uniti, al 15 settembre solo il 10% dei Note 7 venduti nel Paese sono stati ritirati. Ciò ha inoltre riaperto il dibattito riguardante l'effettiva pericolosità delle batterie agli ioni di litio ma, di fatto, cos'è che ne provoca l'esplosione?

Cause

Le batterie agli ioni di litio si gonfiano o esplodono di rado ma, nella maggior parte delle circostanze, le cause possono essere imputate ad alcune ipotesi ben distinte. Nel primo caso, l'accidentale caduta dello smartphone potrebbe portare ad una rottura del sottile materiale che separa le celle presenti nella batteria, producendo un cortocircuito interno. In alternativa, le batterie più economiche raramente contengono delle particelle metalliche microscopiche, che potrebbero entrare in contatto con le celle della batteria, generando ancora una volta un cortocircuito. Ciò porta ad inevitabili rigonfiamenti della batteria o, nel peggiore dei casi, all'esplosione del dispositivo. Il terzo caso riguarda invece il surriscaldamento della batteria.

Il corretto funzionamento di una batteria agli ioni di litio è strettamente legato ad un complesso processo chimico che ruota attorno a due elementi, l'anodo e il catodo. Durante la ricarica, gli ioni di litio passano dal catodo all'anodo mentre, quando si utilizza il dispositivo, gli ioni lasciano l'anodo per tornare al catodo, scaricando la batteria. Nella produzione delle moderne batterie al litio viene impiegato l'ossido di cobalto che, pur garantendo un'elevata capacità, presenta un punto di fuga termica piuttosto basso, pari a 150 gradi. Una volta superata questa temperatura le celle della batteria si frantumano, innescando in poco tempo una reazione a catena che genera sempre più calore.

Prevenzione

Ovviamente, durante la ricarica o l'utilizzo quotidiano tali temperature non vengono mai raggiunte, a meno che la batteria non sia difettosa. Come spiegato da Samsung in relazione al Note 7, le esplosioni sono dovute ed un errore in fase di produzione, che causa il contatto accidentale tra anodo e catodo: ciò genera un cortocircuito all'interno della batteria, sfociando nell'incendio o, peggio ancora, nell'esplosione del dispositivo. In questi rari casi non resta altro che procedere alla restituzione dello smartphone, in modo da tutelare la propria incolumità ed integrità fisica. Tuttavia, vi sono alcuni utili accorgimenti da prendere in considerazione, atti a preservare l'integrità delle batterie presenti nei dispositivi di uso comune:

• Se lo smartphone diventa troppo caldo è consigliabile interrompere la ricarica. Prima di riprendere, è inoltre necessario lasciare raffreddare il dispositivo, scongiurando così eventuali complicazioni.
• Lo smartphone non dev'essere coperto, in modo da permettere al calore di dissipare correttamente. Bisogna inoltre prestare attenzione al luogo in cui si ricarica il device, evitando di lasciarlo in luoghi molto caldi quali il cruscotto dell'auto.
• È bene utilizzare il caricabatterie incluso nella confezione, in modo da assicurarsi che lo smartphone fruisca del voltaggio ottimale. Inoltre, se si è in possesso di un dispositivo dotato di un ingresso USB Type C, è consigliabile utilizzare anche il cavo fornito insieme al terminale. Molti dei cavi presenti sul mercato non sono infatti costruiti seguendo tutte le specifiche ufficiali, e ciò potrebbe generare alcuni problemi in fase di ricarica.
• Anche se la tentazione è forte, non bisogna mai caricare il telefono a letto o riporlo sotto al cuscino. Ancora una volta, lo smartphone non riuscirebbe a dissipare correttamente il calore, generando un potenziale rischio per l'incolumità dell'utente.

Se vi capita di notare un rigonfiamento della batteria, scollegate lo smartphone e procedete alla rimozione del pezzo incriminato, ma solo se la batteria è removibile autonomamente. Infine, non tentate di smaltire la batteria o il dispositivo nella spazzatura. Alcuni grandi catene di elettronica offrono appositi servizi di riciclaggio delle batterie esauste o difettose ma, in alternativa, è anche possibile recarsi presso gli impianti autorizzati.

Batterie agli ioni di litio Le batterie agli ioni di litio rappresentano una grande risorsa nell’elettronica di consumo ma, al contempo, è importante non sottovalutare i rischi connessi ad un utilizzo improprio dei dispositivi o dei caricabatterie. La prevenzione gioca spesso un ruolo importante in tale ambito, contribuendo inoltre a preservare il corretto funzionamento del dispositivo. Perciò, nonostante gli incidenti dovuti allo scoppio delle batterie siano piuttosto rari, è essenziale prestare la dovuta attenzione al riguardo, in modo da scongiurare il verificarsi di eventuali problemi futuri.