Project Ara: tutte le caratteristiche della "defunta" versione per sviluppatori

Svelati i segreti del defunto smartphone modulare di Google in versione Developer Edition. Un prodotto già funzionante sia nell'hardware che nel software.

Project Ara: tutte le caratteristiche della 'defunta' versione per sviluppatori
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La storia del Project Ara è lunga e tormentata. Uno smartphone modulare realizzato dalla divisione tecnologie e progetti avanzati di Google (ATAP) che con molta probabilità non arriverà mai sul mercato. Un prodotto decisamente avanzato, evolutosi in una serie di prototipi dalle caratteristiche innovative, cancellato purtroppo qualche mese fa dall'azienda di Mountain View senza nessuna spiegazione ufficiale. L'ultima versione di questo cellulare componibile era stata presentata a maggio, un modello che aveva fatto molto discutere gli appassionati e che aveva suscitato anche molte polemiche. Questa versione rinunciava, infatti, a gran parte delle sue caratteristiche modulari, con la quasi totalità dell'hardware che non poteva essere più sostituita dall'utente, come ad esempio il SoC e il display. Rimanevano a disposizione 6 slot in grado di ospitare la fotocamera, moduli dedicati all'eHealth, schermi ad inchiostro elettronico e altro ancora. Prima del lancio della versione finale, Google aveva realizzato una versione dedicata agli sviluppatori; una piattaforma, non definitiva, utile per i test dei moduli in via di realizzazione da parte dei vari partner esterni. I colleghi di Phandroid sono riusciti, qualche giorno fa, a mettere le mani su uno di questi prototipi, svelandone tutte le caratteristiche. Iniziamo, quindi, l'analisi di questo smartphone partendo dal suo design.

Design

Il Project Ara in versione sviluppatori (A8A01) non si presenta certo come uno smartphone dal design elegante e raffinato. Il cellulare ha forme massicce e squadrate con dimensioni di 152 x 74 x 12,5 mm (senza modulo fotocamera che sporge in modo evidente) e con un peso di 190 grammi. La versione finale avrebbe dovuto essere, invece, molto più sottile con la possibilità di personalizzare la colorazione dei vari moduli. Componenti esterne che possono essere alloggiate nei sei slot presenti nella parte centrale e superiore, mentre in basso è posizionata la batteria removibile.
La struttura centrale, denominata "frame", che ospita il display e gli altri componenti non intercambiabili, è realizzata in gran parte in metallo, mentre i moduli ospitati sul retro del telefono sono coperti da un materiale soft-touch in plastica. Questi sono dotati di un nuovo sistema di aggancio, più forte rispetto alla vecchia versione, che utilizza elettromagneti più grandi e posizionati ad un angolo di 90 gradi rispetto al telefono.

Caratteristiche hardware

Questa versione del Project Ara è equipaggiata con uno schermo da 5,46 pollici con risoluzione Full HD, accompagnato da un SoC Qualcomm Snapdragon 810, un octa-core ormai datato, con 4 Core ARM Cortex A57, 4 ARM Cortex A53 e GPU Adreno 430. Sono presenti, inoltre, 3 GB di RAM, 32 GB di memoria interna e due batterie, una interna ed una removibile con una capacità complessiva di 3.450 mAh. Per quanto riguarda le fotocamere, il sensore anteriore è da 5 Megapixel, mentre al posteriore è presente un modulo con camera da soli 2,1 megapixel. Con tutta probabilità si tratta di un componente destinato ad essere sostituito nella versione finale con un sensore di maggiore risoluzione, realizzato solo per mostrare agli sviluppatori il funzionamento del modulo camera. Concludiamo con la connettività con la presenza di Wi-Fi, Bluetooth 4.0, NFC, GPS, jack da 3,5 mm ed USB Type-C posizionata in basso.

Software e funzionamento dei moduli

Project Ara è equipaggiato con la versione di Android 7.0 NMR1 (Nougat Maintenance Release), ovviamente in versione completamente stock. La gestione dei moduli avviene tramite un'app dedicata denominata My Ara, avviabile anche tramite l'apposito pulsante presente sul lato destro dello smartphone. Alla sua pressione questa applicazione visualizza i moduli installati che possono essere, quindi, rimossi tramite un semplice tap sullo schermo. L'app provvederà a disattivarli e ad espellerli dallo smartphone, sollevandoli leggermente.
I moduli possono essere sostituiti solo quando lo smartphone è acceso, con lo schermo rivolto verso il basso e dopo aver immesso la password utente. Questi sono disponibili in due forme, la più piccola rettangolare che contiene ad esempio la fotocamera, mentre la versione più grande quadrata avrebbe potuto contenere, ad esempio, un display e-ink. Nell'esemplare che è stato esaminato da Phandroid era presente solo il modulo con la fotocamera, mentre tutti gli altri erano vuoti e privi di specifiche funzionalità hardware. I moduli sono posizionabili ovunque ad eccezione della fotocamera, che Google consiglia di installare nello slot in alto a sinistra. Dai test effettuati, il Project Ara è risultato pienamente funzionante, non è stato però possibile accedere al vano SIM, probabilmente sigillato sotto la batteria. Per quanto riguarda l'autonomia, Project Ara è stato capace di funzionare per sole 8-10 ore, con schermo acceso per circa due ore.

Project Ara La versione per sviluppatori del Project Ara è uno smartphone decisamente fuori dal comune; una piattaforma di test che non sarebbe mai dovuta arrivare sul mercato, ma rappresentare solo l'ultima fase di sviluppo di questo device modulare. Purtroppo, come ben sappiamo, il progetto è stato bloccato dai vertici di Google in attesa che venga trovato un partner esterno che ne acquisisca le licenze e completi il suo sviluppo, portandolo finalmente sul mercato.