Secondary Ticketing: tra esposti e denunce, il punto sulla situazione

Gli ultimi sviluppi sul caso del secondary ticketing in Italia, venuti alla luce grazie ad un servizio mandato in onda dalle Iene.

Secondary Ticketing: tra esposti e denunce, il punto sulla situazione
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Ci risiamo. Dopo l'articolo pubblicato qualche mese fa, torna in auge il caso relativo al Secondary Ticketing, riportato sulle prime pagine dei giornali Lunedì scorso, quando il programma di Italia 1, Le Iene, ha mandato in onda un servizio che analizzava la questione. Sembra proprio che alcune delle paure dei fan siano diventate reali: dietro la messa in vendita dei biglietti sul mercato secondario non ci sarebbero i bagarini, ma gli organizzatori. Un giro d'affari da centinaia di miglia di Euro , il tutto a discapito dei poveri utenti che sono costretti ad acquistare i biglietti per i loro artisti preferiti su siti di Secondary Ticketing, in quanto impossibili da trovare su Ticketone. Il guadagno per gli organizzatori cresce fino al 90%, ma gli utenti sono costretti a sborsare cifre sempre più elevate per seguire i concerti.

Gli artisti non ci stanno

Subito dopo il servizio de "Le Iene", hanno incominciato a circolare online voci sulla possibile complicità degli artisti nella questione, che hanno però risposto fin da subito all'indignazione dei fan. Il caso più eclatante è quello di Vasco Rossi, uno dei "cavalli di razza" della scuderia Live Nation che non solo ha annunciato la sospensione di qualsiasi rapporto commerciale con il promoter, ma si è anche riservato il diritto di agire per vie legali dopo quanto emerso dal servizio. Un fenomeno a catena, che ha riguardato anche altri artisti di punta, come Tiziano Ferro, che nel prendere le distanze da quanto dichiarato dalle Iene, ha anche rassicurato i fan, affermando di aver interpellato i vertici di Live Nation ricevendo rassicurazioni riguardo la mancata messa in vendita sul mercato secondario dei propri biglietti. Più pacato invece Marco Mengoni, che se da una parte dice di non aver mai rilevato alcuna irregolarità da parte di Live Nation, dall'altra si è detto "sconvolto" per quanto mostrato da Le Iene. Giorgia utilizza senza mezzi termini la parola truffa, e si dice estranea da tutto ciò, nonostante le verifiche in corso da parte del suo staff.
Il caso però potrebbe allargarsi ulteriormente, dal momento che pochi giorni fa, a qualche ora dalla messa in onda del servizio, il procuratore di Milano, Adriano Scudieri, ha annunciato l'apertura di un'indagine contro ignoti per "sostituzione di persona" e "truffa informatica" per quanto successo in occasione dell'apertura delle prevendite per la tappa milanese di Bruce Springsteen e dei Coldplay.
A quanto pare quindi sembra essere (definitivamente) sfumata la pista che porta all'utilizzo dei bot, dal momento che per effettuare gli acquisti, i così detti bagarini avrebbero semplicemente utilizzato profili falsi, con tanto di coordinate bancarie dedicate, in modo da aggirare il tetto massimo dei quattro biglietti acquistabili a persona, con la presunta complicità degli organizzatori.
Siamo quindi di fronte ad uno scandalo che potrebbe mandare in rovina un colosso come Live Nation, che da sempre organizza in Italia i concerti di punta degli artisti più importanti al mondo. La situazione tuttavia non è nuova e online il tema del Secondary Ticketing è emerso già da molto tempo. Il caso Coldplay e quello di Springsteen hanno semplicemente fatto venire a galla la realtà, portandola sulle prime pagine dei giornali.
Barley Arts, intanto, attraverso il fondatore Claudio Trotta, che è stato il primo a muoversi sul tema, ha pubblicato una lettera aperta ad Assomusica, per spingere anche gli altri associati ad aprire gli occhi e muoversi.
"Caro presidente e cari membri del consiglio direttivo e cari associati. A seguito delle dichiarazioni di Roberto De Luca durante il servizio delle Iene vi comunico quanto segue:

1) Sto verificando insieme ai miei legali se esistano i presupposti per una azione giudiziale collettiva da parte di Assomusica e/o degli Associati che reputino di volerla sottoscrivere e di altre componenti della Filiera della Musica dal Vivo nei confronti di Live Nation per gravi danni di immagine e di credibilità a tutta la categoria.
2) Sto verificando con i miei legali i termini di una causa per Concorrenza Sleale da parte di Live Nation nei confronti di quei produttori e promoter che non adeguandosi alle pratiche emerse dalle dichiarazioni dispongono ovviamente di risorse inferiori.
3) Reputo che il Presidente ed il Consiglio Direttivo di Assomusica a prescindere dalle procedure di routine che coinvolgono il Collegio dei Probiviri, debbano immediatamente prendere posizione chiara dissociandosi da quanto emerso e dichiarandosi contro queste pratiche cancerogene che sono dannose per i nostri consumatori, i nostri lavoratori ed i nostri artisti.

È evidente che non mi è possibile restare in questa Associazione ancora un secondo qualora la Associazione stessa non prenda i provvedimenti logici e conseguenti a quanto inconfutabilmente emerso dal filmato delle Iene.
"

Dello stesso avviso anche la SIAE, che attraverso una nota ha confermato "il suo impegno contro il secondary ticketing, fenomeno che danneggia gravemente i consumatori e tutti i titolari del diritto d'autore. Lo scorso 27 ottobre, infatti, il Consiglio di Gestione ha approvato all'unanimità la modifica dell'Articolo 13 del "Permesso Spettacoli e Trattenimenti", inserendo una clausola che fa espresso divieto al titolare del permesso di fornire ticket di ingresso a piattaforme online e siti web del cosiddetto mercato secondario. Con questo provvedimento, SIAE ha voluto rafforzare il divieto alla rivendita dei biglietti a prezzo maggiorato rispetto a quello ufficiale.".

Il rafforzamento dell'Articolo 13 del "Permesso Spettacoli e Trattenimenti", tuttavia, sembra comunque una reazione non sufficiente, in quanto non è solo il fenomeno del Secondary Ticketing il problema, o la messa in vendita dei biglietti da parte degli organizzatori, ma l'intero sistema che gestisce la vendita e distribuzione dei tagliandi a dover essere rivisto: perchè in Italia si è creata una situazione di monopolio in cui solo Ticketone può vendere i biglietti? E soprattutto, perché alla luce delle informazioni emerse di recente non si procede con la messa in vendita dei biglietti nominativi?
Una risposta importante è arrivata dal Governo Renzi, che attraverso un emendamento alla legge di Bilancio attualmente all'esame delle Camere, ha reso illegale il secondary ticketing. Coloro che saranno colti il fragrante, mentre vendono a prezzi maggiorati grosse quantità di biglietti su mercati secondari, rischieranno una multa che va dai 30 ai 180 mila Euro.
La notizia è stata accolta con favore dal presidente della SIAE, Filippo Sugar, il quale ha dichiarato che l'associazione da lui diretta ha preso atto con "soddisfazione dell'emendamento alla legge di bilancio presentato questa mattina dal Governo alla Camera dei Deputati per contrastare il fenomeno del secondary ticketing.
SIAE è già infatti intervenuta nei giorni scorsi sollecitando regole chiare per la trasparenza del mercato della musica dal vivo a tutela dei consumatori, degli autori e di tutti coloro che operano nel settore anche lanciando una petizione che è stata sottoscritta da tutti i più importanti autori italiani.
A nome di SIAE voglio esprimere un particolare apprezzamento per l'intervento del Ministro Dario Franceschini per stroncare un fenomeno intollerabile come quello del bagarinaggio online"
.
Il primo obiettivo, a quanto pare, è stato raggiunto, ora la palla passa alle procure, che dovranno accertare eventuali irregolarità da parte dei promoter.