Sky: il decoder Sky+ Pro arriva in Italia, sarà la base per il 4K e l'HDR

Il gruppo milanese annuncia che tutti i nuovi abbonati riceveranno un nuovo decoder My Sky HD, con supporto alle più recenti tecnologie.

Sky: il decoder Sky+ Pro arriva in Italia, sarà la base per il 4K e l'HDR
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Qualche mese fa vi abbiamo parlato del decoder Sky+ Pro, che ha portato agli utenti tedeschi una migliore esperienza d'uso e le ultime tecnologie disponibili. Successivamente all'introduzione in terra tedesca, è iniziata in Italia una prima sperimentazione, con il nuovo decoder che è stato inviato a pochi, fortunati clienti Sky. Ora però, il decoder Sky+ Pro è arrivato anche nel nostro paese, dove si chiama semplicemente My Sky HD, almeno per il momento, con la distribuzione prevista per tutti i nuovi abbonati. Le novità saranno molte, dal 4K all'HDR, ma speriamo anche che Sky migliori uno dei talloni d'achille dell'attuale offerta, ovvero la user experience.

Non solo 4K e HDR

Gli abbonati Sky con decoder My Sky HD di non recente produzione, oltre al 4K e all'HDR, bramano da tempo un'esperienza d'uso al passo coi tempi. On Demand, My Sky e funzioni sempre più avanzate si sono aggiunte nel tempo, ma l'hardware che le gestisce è rimasto praticamente lo stesso da anni. Accade così che navigare tra i menù del decoder provochi spesso lag e impuntamenti, per una user experience che, per quanto ricca di contenuti, non riesce a stare al passo con quella offerta dai moderni servizi di streaming, vero metro di paragone del settore. La speranza è che l'interfaccia riesca a raggiungere una fluidità elevata grazie al nuovo hardware, consentendo a Sky di colmare il gap con i concorrenti online.
Per quanto riguarda i nuovi servizi, all'inizio non ci saranno differenze tra i possessori del nuovo decoder e quelli ancora fermi all'attuale generazione. Piano piano poi Sky introdurrà in Italia nuove tecnologie video, come il 4K e l'HDR, pienamente supportati dal neo arrivato decoder, che per altro integra anche il Wi-Fi ac e un disco da 1 TB. Il primo è un passo obbligato per lo streaming dei contenuti in 4K, mentre il secondo appare leggermente sottodimensionato, visto che la dimensione dei file in 4K, una volta salvati, potrebbe essere consistente. Arriveranno poi probabilmente tutta una serie di nuove funzioni, già presenti da tempo nel Regno Unito, come Q Sync, che sincronizza il contenuto del decoder con un dispositivo mobile, attraverso l'applicazione Sky Q App.
In merito ai vecchi abbonati, sembra probabile che Sky possa, tra qualche mese, lanciare delle promozioni che permettano di ottenere il decoder a prezzo scontato, ma per ora rimangono solo supposizioni. Insieme al decoder, purtroppo, sarà necessario adeguare anche l'impianto satellitare, ma mancano ancora dettagli in merito per poter affermare con assoluta certezza quale componente vada sostituito.

Sky Q L’arrivo del nuovo decoder di Sky in Italia potrebbe svecchiare un parco hardware non più adeguato a supportare un’esperienza d’uso al passo coi tempi. La velocità di servizi come Netflix ormai ha fatto scuola, e vedere il più importante operatore satellitare italiano restare indietro su questo fronte non è più ammissibile. Oltre a una UI più veloce, i nuovi decoder porteranno in Italia, prima o poi, anche il 4K e l’HDR, ma rimaniamo scettici sulla loro diffusione. Il motivo? I 6€ mensili necessari oggi per vedere un ormai comune segnale HD. Quanto potranno costare allora servizi avanzati come il 4K e l’HDR e, soprattutto, quanto contano davvero per l’utenza comune? Di certo non abbastanza per giustificare un ulteriore balzello in bolletta, speriamo quindi che Sky applichi politiche di prezzi concorrenziali, considerato che si tratta di tecnologie che, altrove, sono offerte comprese direttamente nell’abbonamento.