Sky e fatturazione ogni 28 giorni: una scelta che scontenta tutti

La notizia del cambio nel metodo di fatturazione ha generato scontento tra i clienti Sky, che vedranno un rincaro dell'8.6% annuo.

Sky e fatturazione ogni 28 giorni: una scelta che scontenta tutti
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La notizia ha fatto in breve tempo il giro del web, e non potrebbe essere altrimenti visto che Sky conta in Italia milioni di abbonati: anche l'operatore televisivo satellitare passerà alla fatturazione a 28 giorni dal 1 ottobre. Questo significa per gli utenti l'aumento dell'8.6% sul costo del proprio abbonamento, in pratica un mese in più rispetto al passato su base annua. Questo metodo di fatturazione non è certo nuovo in Italia e riprende quanto visto nella telefonia, dove i pagamenti avvengono oggi ogni 4 settimane per tutti gli operatori più importanti, da TIM a Vodafone, passando per Tre e Wind. L'annuncio di Sky è però arrivato come un fulmine a ciel sereno, prendendo alla sprovvista gli abbonati e generando un enorme malcontento, soprattutto online. Un malcontento che sfocia spesso nella parola "disdetta", divenuta l'unica arma dei clienti per far sentire la propria voce.

Un aumento che non sarà compreso dell'utenza

In presenza di un miglioramento di un servizio, o dell'arrivo di nuove opzioni e offerte per i clienti, un aumento non è sempre visto in chiave negativa. Le motivazioni date da Sky però non hanno convinto per niente il pubblico. "Al fine di continuare a garantire un servizio completo e sempre più innovativo, in un contesto competitivo e in forte evoluzione, Sky introdurrà un modello di offerta commerciale già utilizzato da altri operatori in diversi settori. Tale scelta, conferma la voglia di continuare a investire, come da sempre, in innovazione, tecnologia e contenuti." Come si può ben capire, un'argomentazione del genere trova poco spazio nei cuori e nei portafogli degli utenti, che da parte loro pagano già il servizio per supportarlo al meglio nel suo processo di evoluzione.
Evoluzione che passa anche per i contenuti e per le tecnologie disponibili: "Oggi Sky offre infatti la più ampia offerta di serie TV inedite in Italia... A questo si aggiunge una programmazione unica e ricca di esclusive: il ritorno di X Factor, giunto alla sua undicesima edizione, i film campioni di incasso su Sky Cinema, che nell'ultimo anno si è rinnovato con una prima visione ogni giorno e su Sky Sport le gare sempre più avvincenti di Formula 1 in diretta e di MotoGP in diretta esclusiva... Tutto questo si aggiunge all'esperienza unica di My Sky e Sky On Demand, che negli anni hanno cambiato in meglio il tuo modo di vedere la TV ...Anche l'offerta in HD più completa di sempre, con oltre 60 canali, è diventata ancora più spettacolare grazie al Super HD e non smetterà di stupirti con l'arrivo, il prossimo anno, del 4K , nel nuovo standard HDR.".
Secondo Sky, l'aumento è giustificato dagli investimenti fatti negli ultimi anni e dalle tecnologie offerte dal servizio, certamente uniche nel panorama nostrano. Resta il fatto che l'HD (e in futuro presumibilmente anche il 4K e l'HDR) non è compreso nell'abbonamento ma è un'opzione dal costo di 6€ mensili, come anche i vari pacchetti di contenuti citati nel messaggio, costo che dovrebbe già coprire le spese di evoluzione della piattaforma.

Come disdire senza pagare penali

Tutti i clienti che intendono disdire il servizio possono farlo entro il 30 settembre senza penali o spese accessorie inviando una raccomandata A/R a Sky alla casella postale 13057 - 20141 Milano, con oggetto "Modifica alle condizioni contrattuali". Il modulo pre-stampato è disponibile qui.

A questo punto le alternative per gli utenti sono due: continuare a pagare il servizio, ma per 13 mensilità annue, oppure disdirlo (trovate le informazioni per farlo nel box dedicato). In realtà, una piccola speranza per gli utenti potrebbe esserci, anche se tutto dipende da AGCOM. Nel recente passato gli operatori telefonici mobile sono passati alla fatturazione ogni quattro settimane, con il parere favorevole dall'autorità di garanzia. La stessa cosa non è però avvenuta nel campo della telefonia fissa, dove AGCOM ha obbligato gli operatori a tornare alla tariffazione mensile. Cosa succederà con Sky? Interverrà anche in questo caso AGCOM? Troppo presto per dirlo, resta il fatto che la tariffazione a 28 giorni è sempre più diffusa nei servizi in abbonamento e sta diventando lo standard, per la gioia di tutti i clienti.