Speciale Smart Lock e Android Lollipop

Inserite all'interno di Android Lollipop fin dalla sua prima release, le funzioni Smart Lock permettono di sbloccare e bloccare il terminale nei modi e con i dispositivi più disparati, dagli smartwatch ai tag NFC.

Speciale Smart Lock e Android Lollipop
Articolo a cura di

La sicurezza e la protezione dei dati è sempre stato un punto critico, sia su smartphone che su computer. Con l’ultimo aggiornamento di Android, che ha portato da Jelly Bean a Lollipop, sono state implementate molte funzioni, ma Mountain View ha deciso di dedicarsi in particolar modo a quelle riguardanti la sicurezza, implementando Smart Lock. Grazie infatti all’avvento di sensori più precisi, e di dispositivi come gli smartwatch, Google è riuscita a creare un sistema di protezione smart, adattabile ad ogni esigenza e persona. Per attivarlo bisogna disporre di una versione Android 5.0 o superiore ed accedere al menu impostazioni. Da qui entrare nella voce “Sicurezza” e quindi “Smart Lock”. Prima di questo dovrete però aver impostato un blocco schermo, che può essere una password, una sequenza oppure un PIN.
Dalla schermata relativa alla sicurezza è possibile aggiungere le informazioni del proprietario del dispositivo, come il nome e la residenza. Queste saranno visibili nella schermata di sblocco. Presente anche la funzione “Blocco su schermo”, che può tornare utile per bloccare Android in una determinata schermata o applicazione, a scelta dell’utente. Non mancano poi le opzioni classiche come il blocco della SIM e la crittografia del telefono.
Una volta entrati nella sezione “Smart Lock” comunque, viene richiesta la password precedentemente impostata. A questo punto si può scegliere tra quattro opzioni di blocco: in base ai dispositivi attendibili, in base ai luoghi, al riconoscimento facciale e al contatto con il corpo. Vediamo quindi le quattro diverse tipologie di Smart Lock.

Dispositivi attendibili

Questa funzione è ottima per i possessori di smartwatch. Infatti il telefono viene abbinato ad un dispositivo che utilizza il Bluetooth, per poi rimanere sbloccato quando si trova nel suo raggio d’azione. Questo significa che se avete il cellulare con voi e nello stesso tempo avete al polso un device abbinato, allo sblocco dello schermo non vi verrà chiesta alcuna autenticazione. Analogo discorso per quanto riguarda i tag NFC, che si possono posizionare nei luoghi dove non si desidera perdere tempo con password a altri metodi di sblocco. Ovviamente, tutto dipende dal range di copertura del Bluetooth e dell’NFC, che varia a seconda del dispositivo, con l'NFC più penalizzato sotto questo punto di vista

Luoghi attendibili

Da qui si possono impostare diversi luoghi attendibili, come casa, ufficio, scuola ecc, in cui non utilizzare sistemi di protezione per sbloccare il device. Grazie alla geolocalizzazione integrata, lo smartphone Android riconosce la posizione, per poi determinare se sia attendibile o meno. Anche qui è presente un certo margine d’errore, che po’ essere di oltre 80 m dal luogo originale, quindi bisogna fare attenzione. In definitiva, una caratteristica comoda per ambienti frequentemente visitati, dove si è sicuri che nessuno possa prendere il cellulare.

Viso fidato

Il riconoscimento facciale è una caratteristica che già esisteva in alcuni dispositivi, ma Google ha deciso di implementarlo comunque all’interno di Smart Lock. Una volta fatta la prima scansione del viso, è consigliabile effettuarne altre in diverse condizioni di luce, in modo da garantire il perfetto funzionamento in ogni situazione di rilevamento. A questo punto, basta rivolgere il telefono verso il viso per poter sbloccare il dispositivo, mentre nel caso l’identificazione non venga portata a termine viene richiesto il codice precedentemente impostato.

Rilevamento del corpo

Probabilmente la funzione più interessante presente all’interno di Smart Lock è proprio questa. Grazie ai sensori integrati nel smartphone, esso è in grado di capire quando è a contatto con il corpo, in mano oppure in borsa, facendo sì che non serva inserire Pin o altro. Una volta appoggiato, si bloccherà da solo. L’unico problema sta nel fatto che se qualcuno entra in possesso del telefono da sbloccato, il cellulare rimane in questo stato, anche se non è nelle mani del legittimo proprietario. Dopo averlo provato per diversi giorni possiamo garantire un funzionamento eccellente, che rende a tutti gli effetti l’accesso molto più veloce, anche se la sicurezza in caso di furto viene meno.

Smart Lock e Android Lollipop Le grandi rivisitazioni portate da Android con Lollipop, grazie anche a Smart Lock, rendono l’esperienza di utilizzo del proprio smartphone più sicura, ma allo stesso tempo rapida per quanto riguarda lo sblocco. Non dover più immettere un codice ogni volta che si vuole accedere al dispositivo risulta davvero comodo. Un sistema di sicurezza adatto a tutti ed integrato con le nuove tecnologie, come i tag NFC e gli smartwatch, serviva, e chiaramente Google non ha perso l’occasione per inserire queste nuove feature nel suo sistema operativo. Non sempre però questi metodi di sblocco forniscono standard di sicurezza adeguati, per cui è bene trovare la soluzione che meglio si adatta alla proprie esigenze.