YouTube: storia dell'app che ha cambiato la TV

In 10 anni YouTube è diventato il vero rappresentante di un concetto del tutto nuovo di televisione. Ma com'è nata questa incredibile avventura?

YouTube: storia dell'app che ha cambiato la TV
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YouTube si è rifatto il look. Con una serie di novità piuttosto importanti Google ha messo pesantemente mano alla sua piattaforma di contenuti video regalandole un design più fresco, spingendo forte sulla modernità e su una serie di nuove funzioni che verranno lentamente introdotte nei prossimi mesi. Una rivoluzione che conferma l'importanza strategica del "social video network" nella galassia di Mountain View, la sua continua ed esponenziale crescita e lo status esclusivo di tv delle nuove generazioni. Si tratta solo dell'ultimo passo di una storia incredibile che va avanti da 12 anni e che ha reso il sito il secondo più visitato a livello mondiale, ma anche quello con una delle crescite di utenti più esponenziale e veloce nella storia del web.

Tre ragazzi e un sogno

Come la maggior parte delle idee sviluppate per la rete anche quella di YouTube parte dalle ambizioni di alcuni giovani studenti. La storia inizia nei primi anni 2000 grazie a PayPal, già da allora tra le realtà più quotate nel mondo del web: è li che la vita di Chad Hurley cambierà definitivamente. Il ragazzo, da sempre appassionato di arte e da poco laureato in informatica nell'Università della Pennsylvania, verrà assunto da PayPal per realizzare il logo aziendale. Sarà li, dopo aver messo da parte i primi buoni stipendi, conoscerà i suoi futuri compagni di viaggio, anche loro dipendenti dell'azienda, Steve Chen e Jawed Karim. I tre diventarono subito amici e iniziarono a studiare qualcosa per mettersi in proprio, incontrandosi spesso nell'appartamento di Steve in quel di San Francisco. La molla che fece scattare in loro la voglia di lanciare una piattaforma video in cui tutti avrebbero potuto caricare e guardare i loro contenuti è frutto di due leggende metropolitane divergenti e molto diverse tra loro. La prima, raccontata da Chad e Steve, vede i due partecipare ad una festa e sorprendersi di come tutti girassero dei video coi loro telefoni senza però avere la possibilità di condividerli con rapidità e facilità e di come questa fosse una mancanza importante nel mondo di internet. La seconda, raccontata da Jawed, parla di come l'idea sia invece scaturita da due eventi di portata mondiale dell'epoca: l'incidente hot di Janet Jackson al Super Bowl e lo tsunami nell'Oceano Indiano del 2004. Entrambi gli eventi avevano travolto il mondo, ma non esisteva un luogo sul web in cui trovare video a riguardo.

"Me at the zoo" e Il lancio definitivo

Le versioni divergenti porteranno molto presto il trio a scontrarsi e allontanarsi, ma è nel 2005 che la storia del web cambierà definitivamente. Chad, Steve e Jawed iniziarono a sviluppare una piattaforma video di incontri e una dedicata alle aste sul web, ma si accorsero presto che queste idee non avrebbe trovato il seguito sperato. Il concetto di base era però più che buono: per la prima volta poteva essere l'utente a pubblicare i contenuti che voleva. Si decise così di creare un luogo in cui chiunque potesse caricare e condividere con i propri amici i provi video. YouTube aprì ufficialmente i battenti il 14 febbraio del 2005. I primi mesi di vita del portale furono dedicati ad un lungo quanto faticoso processo di perfezionamento e di risoluzione dei bug che ne limitavano l'esperienza. In poco tempo furono aggiunte numerose e importanti funzioni, di quelle che ancora oggi caratterizzano in pieno l'esperienza utente di YouTube. Il primo video ufficiale fu caricato il 23 aprile del 2005 alle 20:27. Pubblicato da Jawed Karim, primo utente ufficiale a registrarsi sul sito, si intitolava "Me at the zoo", e vedeva il ragazzo in posa davanti ad una gabbia di elefanti nello zoo di San Diego. Diciotto secondi di spiegazione sulle caratteristiche peculiari di questi mammiferi, diciotto secondi di normalità e bassa qualità, diciotto secondi che cambiarono per sempre il mondo.

L'esplosione

Quel piccolo ma significativo video racchiudeva in se tutte le peculiarità che i tre ragazzi avevano cercato di inserire nella loro piattaforma. La presentazione ufficiale avvenne nell'autunno del 2005 e fu subito boom: l'hype costruito intorno al portale fece crescere in maniera vertiginosa gli utenti, gli iscritti e gli accessi. Il sito crebbe a vista d'occhio e attirò altrettanto velocemente le mire di importanti inserzionisti. Il primo di questi fu Sequoia Capital, primo vero investitore e partner di YouTube: 4 milioni di dollari in totale e la startup divenne subito un colosso. A pochi mesi dal lancio il sito riuscì a raggiungere 8 milioni di visualizzazioni al mese; nel 2006 diventarono 100 milioni al giorno, con ben 65 mila video caricati ogni giorno. Arrivò il primo cambio ufficiale di sede, ma la vera svolta era dietro l'angolo e arrivava direttamente dalle parti di Mountain View. A poco più di un anno dal lancio ufficiale YouTube era infatti già matura per una grande acquisizione: la piattaforma era nettamente migliorata rispetto agli inizi, l'utente aveva imparato a conoscerla e a sfruttarla, i video si erano moltiplicati e con loro anche i problemi. Il sito era afflitto da continui problemi di copyright: erano infatti sempre più numerosi gli utenti che pubblicavano contenuti altrui, registravano show dalla televisione o video musicali, violando i diritti di chi ne era il vero autore. Un problema non da poco che aprì a scenari più che mai catastrofici, con il fantasma di Napster che per lungo tempo ha rappresentato uno spauracchio piuttosto spaventoso. Era giunto il momento per i creatori di proteggersi e coprirsi le spalle, di farsi accompagnare da un colosso più abituato a determinate lotte e trattative. L'arrivo di Google coincise con due momenti piuttosto importanti per il portale: per evitare dispute legali inutili si iniziarono a stringere accordi con case discografiche o network televisivi, dando a tutti la possibilità di un ritorno economico grazie ad un interessante sistema di advertising e a un sistema che cercava di scovare le violazioni di diritto d'autore. Gli spauracchi erano stati evitati: ora YouTube non era più solo la tv degli utenti, ma anche quella dei colossi dell'intrattenimento.

L'arrivo di Google

Ottobre 2006: a soli 21 mesi dal lancio Google rompe gli indugi e acquista la startup in azioni, per una cifra incredibile pari a 1,65 miliardi, all'epoca la più grande acquisizione nella storia della grande G. I creatori di YouTube ricevettero delle fette piuttosto grosse di guadagni: Steve si portò a casa un valore in titoli pari a 326 milioni di dollari, Chad 345 milioni, Jawed "solo" 64,6. All'epoca dell'acquisizione il portale era già saldamente in testa al mercato delle piattaforme video, con oltre il 45% di quote. A volere fortemente l'acquisizione fu Susan Wojcicki, una delle menti dietro la nascita del popolare motore di ricerca, creatrice del sistema AdSense e, all'epoca, dietro il progetto, poi chiuso, di Google Video. La donna capì subito la portata del fenomeno YouTube, tanto da essere ancora oggi il CEO dell'azienda. L'acquisizione non cambiò di una virgola i numeri strabilianti di YouTube. Ai tre creatori fu concessa massima libertà e la forza propulsiva di Google diede una spinta ulteriore e definitiva alla crescita e all'internazionalizzazione. Nel 2007 furono lanciate le versioni, tra gli altri, per il Regno Unito, la Spagna, il Giappone, la Francia, il Brasile, la Germania e l'Italia. Gli accordi con major discografiche, artisti, case cinematografiche e network tv si susseguirono a vista d'occhio, dando un aspetto molto diverso al sito. In poco tempo YouTube non fu più solo un social per i video degli utenti, ma un vero e proprio database tv capace di ospitare materiale di qualsiasi tipo.

Sempre più tv

Oggi quantificare il fenomeno diventa materia piuttosto complicata. Da qualche anno Google non comunica più con chiarezza i guadagni delle sue controllate: nel 2015 si stimavano quote intorno ai 10 miliardi di dollari e non potrebbe essere altrimenti con un portale che viaggia su cifre di 1,5 miliardi di utenti al mese. Merito di una strategia del tutto nuova che, seppur mantenendo intatta la componente social, ha puntato sempre più sulla via dei contenuti esclusivi. YouTube ha creato intorno a se un cosmo di publisher disparato e variegato: ci sono le grandi realtà, ma anche gli utenti comuni. I sempre più complessi sistemi di pubblicità e di calcolo dei guadagni hanno reso il social un microcosmo virtuoso per artisti e videomaker. La crescita costante ha reso molte di queste persone delle vere e proprie celebrità. Oggi lo status di "youtuber" è uno dei più inseguiti al mondo. Alcune di queste persone sono diventate, anche in Italia, delle vere e proprie celebrità, capaci di numeri, fan e seguiti a volte addirittura più alti e importanti di attori e cantanti. Un circolo virtuoso che ha permesso al sito di evolversi e agli utenti di riversarsi in massa alla ricerca di nuovi video e contenuti. I numeri della piattaforma continuano a crescere in modo vertiginoso e non sembrano volersi fermare.

Un futuro roseo

Il video più visto, la canzone Despacito, ha da poco tagliato la soglia dei 3,5 miliardi di visualizzazioni e 20 milioni di "mi piace". Il canale con più iscrizioni al mondo, quello del gamer PewDiePie ha raggiunto 50 milioni di iscritti. YouTube è a tutti gli effetti la tv della nuova generazione: i giovani macinano più ore di video sul web che in televisione. Questo sta portando l'azienda a percorrere nuove strade, a far nascere servizi esclusivi che possano renderla ancora più competitiva. YouTube Red è stato il primo abbonamento con contenuti esclusivi, ma è con l'arrivo dell'ancora più interessante YouTube TV che le cose potrebbero ulteriormente cambiare: canali tv di varia natura offerti in abbonamento ad un prezzo alto ma concorrenziale. Gli esperimenti continueranno fino a che non si troveranno nuove forme con cui continuare a far evolvere il sito. E non può che essere questa la strada da percorrere per una creatura che continua a crescere e ad evolversi, a conquistare il pubblico e i giovani senza la minima battuta d'arresto. I tempi in cui YouTube era solo un modo veloce per far vedere i nostri video agli amici sono passati: oggi in quelle pagine vi è una fotografia sempre più dettagliata e particolare dell'umanità, un database attraverso cui guardare miliardi di punti di vista sul mondo.